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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: VOGLIO RACCONTARVI UNA STORIA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: the-translator galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/05/2005 16:57:43 (ultimo inserimento: 17/06/05)

hanabella non si metterà con nessuno dei protagonisti. il suo compito è occuparsi del fratello dopo la morte della madre. yaoi, hanaru, hanamici pow
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Serie: SLAM DUNK
Titolo:
Rating: facciamo tra il PG13 e R
Genere: Yaoi, HanamicixRukawa
Disclaimers: i personaggi non sono miei come gli ho fatto credere sotto ipnosi, ma di papi Inoue...io mi limito a prenderli in prestito per puro piacere personale e non a scopo di lucro (perchè, c'è qualcuno che pagherebbe x le tue schifezze?? O_o ndHisa)(sempre gentile, mi raccomendo -__- ndMe)
Dediche:
- alla Scoccolotta perchè mi ha fatto riscoprire questo cartone dopo un periodo fiacco
- alla Uccia che mi sostiene e mi ossessiona con Naruto
- a papi inoue (Inoue si impicca disperato)

**********************************************

Mi rigiro nel letto, scocciato. Un raggio di sole filtra dalla tapparella abbassata e inonda la mia schiena con il suo tepore…sento la bambina piangere nell’altra stanza e già capisco che non sarò più in grado di addormentarmi, perciò mi costringo ad aprire gli occhi, che dopo un attimo di smarrimento si focalizzano sul viso rilassato che mi sta davanti…questa è la conferma definitiva che non mi addormenterò più, come potrei? Resterei ore a guardarlo dormire…mi stiracchio, sorridendo a me stesso: non posso fare a meno di sentirmi in qualche modo orgoglioso. Io, il grande Tensai, il Do’hao per eccellenza, Hanamichi Sakuragi o in qualunque altro modo vogliate chiamarmi, ho conquistato Kaede Rukawa. Beh oddio, detto così sembra facile ma posso assicurarvi che non lo è stato per niente e a dirla tutta non è nemmeno tutto merito mio…comunque il concetto non cambia. Assurdo, vero? Come dite, era prevedibile invece? Beh, insomma…cioè, andavamo sbandierando il nostro reciproco odio ai quattro venti e io proclamavo il mio eterno amore per la sorella del nostro capitano, in più ogni occasione era buona per pestarci a sangue finchè qualche anima pia stufa dei nostri battibecchi interveniva a separarci…il più delle volte era il gorilla con i suoi pugni ben assestati…ma poi ha deciso di lasciar perdere. O si era arreso pensando che fossimo irrecuperabili, o si era accorto che presto avremmo smesso per dedicarci ad altro…mh, stiamo parlando del gorilla quindi propendo di più per la prima ipotesi…poi anche Ayako ha smesso di schiaffeggiarci col suo ventaglio di carta e gli altri sembravano non farci caso, tutti presi a sorridersi complici fra loro lanciandoci occhiatine furtive…mi viene da ridere: chi in quella scuola non aveva capito i nostri sentimenti, a parte noi stessi?
Mi giro su un fianco e nel mio campo visivo c’è solo lui, i capelli neri sparsi sul cuscino, il viso sereno, il torace che si alza e si abbassa ad ogni suo respiro, il lenzuolo che riposa sul suo fianco e che è pericolosamente in procinto di cadere da un momento all’altro…ehi, che avete da guardare? Il volpino è mio, solo mio, allontanate subito i vostri sguardi assatanati da lui se non volete sperimentare a vostre spese la furia del Tensai!
Come, geloso?
Certo! Chi non lo sarebbe con un ragazzo come lui?
Evidentemente anche lui risente del pianto della piccola, visto che apre gli occhi scocciato, si guarda un attimo intorno e per un secondo ho paura che se la prenda con me per aver interrotto il suo preziosissimo e intoccabile sonno…ma poi richiude gli occhi blu e si volta, dandomi le spalle.
All’inizio mi sento offeso, ma poi non posso fare a meno di mangiarmi con gli occhi la sua lunga schiena bianca e sbirciare ciò che vedo comparire da sotto le lenzuola…
Sbuffando, mi giro verso il comodino e afferro la sveglia: le sei e mezza. Cazzo è prestissimo…la bimba ha smesso di piangere, sia ringraziato il cielo…argh, no, era solo una finta!!! Sento la sua voce farsi sempre più vicina e faccio per alzarmi, quando una buffa testolina rossa varca la soglia della mia stanza, stropicciandosi un occhio assonnato con la manina.
- Zio Hana, posso dormire con te?- mio chiese con la vocina impastata dal sonno e dal pianto. Sorrido.
- Certo piccola. Coraggio, vieni!-
Con un sorriso, quel piccolo batuffolino rosso si arrampica sul letto e si sdraia in mezzo a me e Kaede, attaccandosi alla schiena della volpe e addormentandosi quasi subito…mi fa un’immensa tenerezza…e ogni volta che la guardo negli occhi rivedo lei…
Eh? Oh, che idiota! Certe volte ha ragione la volpe, sono proprio un do’hao…vi starete chiedendo chi è “lei” e cosa diavolo ci fa una bambina con noi…è una storia lunga...ma è ancora presto e siccome non ho intenzione di alzarmi da qui se non all’ultimo minuto come mio solito potrei anche raccontarvela…come dite, avete tempo di starmi a sentire? Perfetto! Allora fatemi pensare, da dove potrei iniziare?................................................................ma certo, che scemo, devo per forza iniziare da quell’ottobre in aeroporto…



 
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