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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: LA RAGAZZA DEI TROBIK
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: ikariyui galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/03/2002 18:53:38 (ultimo inserimento: 12/06/02)

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TROBIK?
- Capitolo 1° -

LA RAGAZZA DEI TROBIK

Usop corre come un matto. Perché? Facciamo un passo indietro e vediamo cos'é successo circa quindici minuti fa: la nave dei nostri eroi è stata attaccata da quella di Rio Gordon, ufficiale di Black Jack e pirata particolarmente famoso per la sua mancanza di scrupoli. In ogni caso non sarebbe un avversario troppo difficile per il capitano Rufy e gli altri... se non che stanno viaggiando in mare aperto da tre giorni e le provviste cominciano a scarseggiare! Così Nami e Usop si sono introdotti nella nave nemica per sottrargli i viveri!!! Sfortunatamente un pugno di Rufy ha spezzato l'albero maestro e ora la nave di Rio Gordon sta lentamente ma inesorabilmente colando a picco...e in tutta questa confusione, sottocoperta Nami e Usop si sono trovati inseguiti da un energumeno di almeno 180 chili! Nami ha suggerito di dividersi per depistarlo e si è infilata nel corridoio di sinistra, sbucando in men che non si dica sul ponte, mentre Usop, con la sua proverbiale fortuna, si sta spingendo sempre più in basso, dove l'acqua comincia allegramente a penetrare. Dicevamo quindi, Usop corre come un matto imprecando in tutte le lingue conosciute quando si accorge che la fine del corridoio è completamente allagata. Colto dal panico e urlando "Piiiiistaaaaa!" si getta dentro ad una stanza laterale...senza via d'uscita!! I passi dell'energumeno si fanno sempre più vicini e Usop pensa bene che piuttosto che fermarsi preferisce schiantarsi sulla parete, meglio una morte rapida e indolore piuttosto che farsi stritolare da quel mostro! "Cosa faccio, cosa faccio cosa faccio?" grida, mentre dal corridoio arrivano frasi del tipo "Non cercare di sfuggirmi gamberetto!". All'improvviso urta qualcosa di morbido (una ragazza!) e istintivamente ci si fa scudo, mentre l'armadio a tre ante ormai l'ha raggiunto ed è entrato nella stanza. "Sei in trappola, scampo fritto!" tuona l'uomo. Sotto gli occhi esterrefatti di Usop, la ragazza con una freddezza impressionante tende in braccio e lascia partire dai guanti di raso immacolato quattro aghi che vanno a conficcarsi nel petto del mostro, il quale si accascia per terra immediatamente. "Grandioso!!" esclama, mentre lei lo fissa con sospetto attraverso due piccole lenti di cristallo viola. "Mi hai salvato! Bè, la nave sta affondando, dobbiamo squagliarcela alle svelte!". La ragazza lo fulmina con un'occhiata gelida e lo precede nel corridoio. "Ehi, non di là!" Neanche lo bada: attraverso una leva sul muro fa scattare una botola da cui scende una scala e sale prima che l'acqua possa sfiorarle la punta degli stivali di pelle. Usop ha un attimo di esitazione nel seguirla, perché a causa della sua gonna rischierebbe di vedere un po' troppo, ma l'acqua di mare fluisce sottocoperta con una rapidità impressionante e ben presto lui deve saltellare per non essere travolto dalla corrente. La botola sbuca esattamente sul ponte, dove Nami sta appunto abbandonando la nave nemica con un gran sacco di provviste in spalla. Ovviamente la nostra ciurma preferita ha trionfato e ora capitan Rufy si sta sbracciando per attirare la sua attenzione: "Usop, andiamo! Quella nave affonda!" "Arrivo!" risponde, e afferra la ragazza per un polso trascinandola verso il parapetto. "E quella chi è?" chieda Sanji stupito. "Mi ha aiutato ad atterrare un omaccione enorme, era chiusa nella stiva...". La ragazza gli riserva un'occhiata di disprezzo, prima di saltare sulla nave dei Nostri ignorando la mano che Sanji le ha teso cavallerescamente.

Con il cibo trafugato la brigata è più allegra del solito! Sarebbe tutto perfetto, pensa Nami. Tutto perfetto se solo quella ragazza non continuasse a rifiutarsi di rivolgere loro la parola. Non sembra muta, eppure non ha ancora detto una sola sillaba né ha toccato cibo. Peccato, Sanji ha dato il meglio di sé...e poi la ragazza si rifiuta di uscire dalla sua stanza. Usop ha dovuto supplicarla in ginocchio per farla entrare in sala da pranzo, e adesso lei è seduta sulla panca e non dà segno di voler raggiungere gli altri sul ponte a chiacchierare.(Usop ha anche provato a lasciarle il piatto davanti, ma lei l'ha deliberatamente ignorato, e quando Rufy ha chiesto la terza razione l'ha spinto verso di lui sfiorando l'orlo con la punta del dito, quasi disgustata.) In ogni caso per quanto antipatica questa ragazza pare particolarmente cara al nostro naso lungo preferito, quindi hanno tutti deciso di lasciarla in pace e di rilasciarla non appena a terra. Nami si alza con un sospiro, lanciandole un'ultima occhiata rassegnata, e va a raggiungere Zoro e Rufy sul ponte. Proprio in quel momento Usop sta raccontando di come hanno steso insieme quel gorilla del tirapiedi di Rio Gordon. "Sarà, " dice stiracchiandosi, "ma quella ragazza non mi convince." "Ma Nami, ovviamente ho fatto io tutto il lavoro...però lei mi ha aiutato! Può sparare degli aghi aguzzi da quei guanti bianchi, l'ho vista coi miei occhi! È forte!" "Mm, si comporta come se ci odiasse..." "Ma cosa stai dicendo? Forse non può parlare!" "Io comunque non mi fido..." insiste pensierosa, guardando distrattamente Zoro che si esercita con le sue spade. "In ogni caso la lasceremo libera appena a terra... è un vero peccato, perché è molto carina. E poi... non so perché, ma ho come l'impressione di averla già vista." conclude Sanji, lanciando la sigaretta in mare e dirigendosi in cucina.

La ragazza è rimasta seduta al tavolo, con l'aria assente e le braccia conserte. Si sente la voce divertita di Nami arrivare dal ponte: "Ah, che bellezza! Quante stelle!"
(Usop): "Ehi Zoro, che hai stasera? Stai un po' attento con quelle spade!!"
(Nami): "In effetti sei un po' pallido Zoro, sai?"
(Zoro): "Non dire idiozie...come fai a vedermi al buio?"
Risate allegre...
Le sfugge un verso di sorpresa, quando vede entrare Sanji con un piatto coperto in mano e un gran sorriso stampato in faccia.
"Ti ho spaventata?" La ragazza gira ostentatamente gli occhi altrove, evitando di guardarlo. Sanji si appoggia al tavolo per sporgersi verso di lei: "Senti, rispetto la tua scelta, immagino che avrai sicuramente delle ottime ragioni, ma... non mangi da tempo, quindi (scoperchia il piatto, scoprendo un appetitosissimo pasticcio) ho preparato questo piatto specialissimo apposta per te...e modestamente, sono un gran cuoco!"
Dietro le lenti violette, un attimo di incertezza le vela lo sguardo, e per un istante gli sembra che stia per parlare, ma all'ultimo secondo un gelo sdegnoso si impossessa di lei e le fa volgere il capo. Sanji si accende un'altra sigaretta e si volta per uscire: "Se per caso non dovesse piacerti o ti si freddasse non farti alcun problema, sai dove trovarmi. Te ne preparo un altro. Ciao!" E' in quel momento che Nami si precipita in sala da pranzo...
"SANJIIII!!!! CORRI SUBITO! Zoro sta male, sta malissimo!!!" "Che cosa? Lo sapevo!!! La ferita si è infettata di nuovo e quello è rimasto zitto...Pazzo..." "Dobbiamo fare qualcosa... È pallidissimo, trema tutto!!!" "Dannazione! Arriveremo a Tomato Town solo domani. Che guaio!" Nami scuote la testa e corre fuori, inseguita da Sanji.

"Incredibile. Non avrei mai immaginato di ridurmi così." rantola Zoro, articolando a fatica le parole tra gli spasimi che trasformano il suo sorriso sarcastico in una smorfia. "No, Zoro, no!!! Non dire così!" supplica Usop, con gli occhi pieni di lacrime. "Tranquillo... io non posso morire. Ho una missione da comp..." Zoro non riesce a terminare la frase perché un colpo di tosse gli fa uscire un fiotto di sangue dalle labbra, e poi sviene. "ZORO!!!" Usop lancia un'occhiata a Nami e Sanji, che sono silenziosamente entrati e si tengono appoggiati alla parete: "Ha perso i sensi. La febbre è altissima." "Capitano..." comincia Sanji, rivolgendosi a Rufy che se ne sta tutto serio appollaiato su un alto sgabello vicino al letto.
"San-ji."
Gli occhi di tutti si rivolgono alla porta, dove è apparsa la ragazza con gli occhiali viola. "Ah, ti sei decisa finalmente!" la accoglie Rufy con un ampio sorriso. Lei incrocia le braccia.
"Non mi fido di voi, sia chiaro...ma ora voi non avete altra scelta che fidarvi di me. Lasciatemi vedere il vostro compagno..." dice con voce ferma.
"Ma... per caso sei... un dottore?!" "Bè, si, credo che mi si possa definire così..." risponde lei, arrossendo imbarazzata "...e in ogni caso non potete fare altro, no?"
"Ci sarà da fidarsi?" chiede Nami sospettosa. Usop guarda il corpo inerte e tremante di Zoro, poi solleva gli occhi sulla ragazza che si è rifiutata di parlare loro per due giorni interi e ora li fronteggia come uno strano angelo dalle vesti viola. "Bé, l'altro giorno mi ha salvato la vita, quindi..." "Ma non avevi detto che l'avevi salvata tu a lei?!" lo interrompe Nami "Eh? Ecco.. si, però..."
Mentre i due continuano inesorabilmente a bisticciare, Sanji si rivolge a Rufy: "Che ne dici, capitano?" "Mm...Io la lascerei provare." Il cuoco fa un passo avanti verso la ragazza. "Se puoi fare qualcosa per il nostro amico hai la mia parola che sapremo sdebitarci..." dice seriamente, e poi, saltandole addosso "...specialmente io!!!" La ragazza si scansa appena in tempo per nascondere il pallido rossore che si è diffuso sulle sue guance. " Non lo faccio assolutamente per voi, sia chiaro..." sibila, avvicinandosi a Zoro. Il respiro affannoso gli gonfia il petto e i brividi lo attraversano tutto facendolo sussultare. "E' messo male..." sussurra, scoprendo delicatamente la ferita. Si rivolge a Nami: "Servono bende pulite e una ciotola d'acqua calda.", poi a Sanji, "Mi sa che dovrai tenerlo fermo. Pensi di riuscirci? È svenuto, ma dovrò ricucirlo e non possiamo rischiare." "Ci penso io." "Vi aiuto anch'io!!!" si offre Rufy, avvolgendo le caviglie di Zoro con le sue mani di gomma. Usop esita: "E io? Voglio aiutarvi anch'io!!" "Questa non è una bugia?" (Usop arrossisce disperatamente, imbarazzatissimo: "Ecco, io...") "Allora puoi tenermi la luce puntata?" La ragazza ha fatto apparire da chissà dove un sacchetto di tela imbottita. "E' una medicina? Sembrano piccole uova..." "Infatti lo sono." risponde lei, prendendone un pizzico e lasciandole cadere nella ciotola d'acqua calda che Nami le sta porgendo.

"AAAARRRRRGGGGGGHHH!!!!CHE DIAVOLO SONO QUELLI???" urla Usop, interpretando così l'espressione vagamente allucinata di tutti gli altri in relazione a ciò che tra bolle e schizzi sta accadendo dentro la ciotola.
"Trobik." dice lei semplicemente.

Sanji si accende la prima sigaretta della giornata ed esce sul ponte. Il sole sta sorgendo a poppa ma qualcosa si è frapposto tra lui e lo spettacolo... "Svegliata presto...?" La ragazza abbandona la sua aria assorta per girarsi a guardarlo. Espira. "...Nike." "Cosa?" "E' il mio nome." "Allora, Nike... Grazie per quello che hai fatto per Zoro." Sanji si appoggia al parapetto socchiudendo gli occhi al sole nascente e lei torna a guardare il mare che si colora di rosa intenso. "E' molto forte. Un altro non se la sarebbe cavata." "Per quale motivo hai accettato di curarlo? Se non sbaglio non ti siamo molto simpatici..." "Per la cena." Sanji è perplesso: "La...cena?!" "Mi hai offerto un piatto speciale, ricordi? Non voglio essere debitrice di un pirata." "Allora è così...odi i pirati, giusto?" "Ma che perspicace..."
"UUUUUAAAAAARRRRRGGGGGGHHHHH!!!!"
"Zoro!" esclama Sanji, ma Nike non lo sente perché si è già precipitata nella sua cabina.
"CHE DIAVOLO HAI FATTO??!" strepita, vedendolo agitarsi nel tentativo di scrollarsi qualcosa di dosso. "Bruchi verdi! Ce li ho dappertutto! Che schifo!!!" urla lui, conficcando la spada nelle assi del pavimento nel tentativo di beccarne uno. Nike è annichilita dall'orrore.
".....PIANTALA IMMEDIATAMENTE!!!" grida, così forte che il nostro spadaccino preferito si ferma per davvero e la guarda con gli occhi sbarrati mentre lei si getta per terra a raccogliere i bruchetti verdi che sono precipitati. Quando li ha recuperati tutti si porta il palmo all'altezza del viso: "Sono veramente desolata...Vi chiedo umilmente perdono!" I bruchetti sono offesissimi e incrociano le zampette in segno di protesta. "Dovete perdonare la sua ignoranza...sono certa che non intendeva farlo apposta..." continua Nike. Zoro è allibito. "Ignorante? Mi hai dato dell'ignorante? E poi...stai parlando...con quei ...BRUCHI?!" E' il colmo: il bruchetto che ha rischiato di essere infilzato lo indica con una zampetta e scuote la testolina incazzatissimo. Nike è sul punto di mettersi in ginocchio: "Oh no, no! Non lo fa per cattiveria! È ancora rimbambito per la ferita..." ("RIMBAMBITO A CHI???!!!") "...e in oltre non lo sa!" "SAPERE CHE? TU DEVI ESSERE MATTA!" "Sapere che stavi ammazzando i Trobik che ti hanno salvato la vita, razza di deficiente!!!" esplode lei, e poi rivolgendosi ai bruchetti con voce supplicante: "Visto? Non è molto sveglio..." "Cos'è che non sarei io?!?" "CHIEDIGLI SCUSA!" ordina Nike, sbattendogli il palmo sotto il naso. "Mi prendi in giro..."Zoro non riesce a credere ai suoi occhi. I Trobik lo fissano in attesa, con aria davvero indignata! "...Dovrei chiedere scusa a questi..." "Trobik. Si chiamano Trobik." "E' grazie a loro se adesso hai tutta questa energia per sbraitare... ti consiglio di obbedirle." si intromette Sanji. Zoro è interdetto: "Davvero?" "So che sembra impossibile, ma pare che la bava di questi cosini mangia-microbi ti abbia rimesso in sesto...Devo confessarti che sono sorpreso anch'io." "E' tutto vero Zoro, li ho visti anch'io!" Usop è spuntato fuori da chissà dove e dice la sua. "Se lo dici tu allora ci crederà sul serio..."sibila Nike, ma in ogni caso Zoro cede, rilasciando un imbronciato "E va bene, scusatemi."
Con aria di sufficienza, i Trobik fanno spuntare delle piccole eliche dalle loro testoline ed escono in volo salutando Nike con le zampine, mentre lei ricambia: "Arrivederci e grazie! E scusate ancora!"
Quando l'ultimo ha svoltato l'angolo ignorando sdegnosamente Sanji, tira un sospiro di sollievo. "Meno male che l'hanno presa bene...LO SAPEVO CHE NON DOVEVO FIDARMI DI VOI!!!" strepita. Zoro si sta esaminando le ferite, completamente pulite e rimarginate. Si mette a sedere sul letto. "Ma tu non sei la ragazza che ha portato Usop?" "Si," conferma lui tutto orgoglioso "è lei che con quegli strani bruchi ti ha salvato la pellaccia!" "Quindi le devi delle scuse." conclude Sanji. "Ma non mi sono già scusato abbastanza per oggi? Ok, scusami." concede Zoro, dopo un'occhiataccia di Sanji. Nike sembra ancora arrabbiata e si è chiusa nel suo solito silenzio.
"Che gioia vederti in forma, Zoro!" esclama Nami, entrando con un gran vassoio di cose buone. "Ecco la colazione che il nostro amato cuoco ha preparato per te..." (Sanji si illumina per quell'amato...) "Grazie, avevo proprio una fame da lupo!" ("E per me niente?" piagnucola Usop. "Tu non sei convalescente!" lo sgrida Sanji) "Faresti meglio a rallentare..." sospira Nike. ("Arrghh!" grida Zoro, colpito da una fitta) "...se ti riempi la pancia a quel modo la cicatrice tirerà..." "Ma non potevi dirmelo prima?!" "No." risponde lei, piantando i suoi scintillanti occhi scuri in quelli di lui. "Bè, allora siamo pari..." le sorride.
"Ottimo lavoro, medico di bordo! Sei in gamba!" "Rufy!" Rufy fa in suo ingresso saltellando tutto contento. "Medico...medico di bordo?" "Forse puoi aiutarmi, sai, quando mangio i peperoni mi fa sempre male lo stomaco..." A Nike prende un accidente: "Io non sono affatto il medico di bordo! Che ti salta in mente?!" Nami scuote la testa: "Ah, non farci caso, lui è sempre così..." "Ma se Rufy ti ha messo gli occhi addosso non te la caverai facilmente." avverte Zoro. Il futuro re dei pirati intanto continua imperterrito: "Allora, medico di bordo, mi stai ascoltando? Mi fa male proprio qui, vedi?"

 
Continua nel capitolo:


 
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