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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: QUEL GIORNO SOTTO LA NEVE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: aurora-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/05/2005 22:35:41

kxr: una piccola ff scritta in un momento di tristezza
 
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- Capitolo 1° -




Ti ricordi quel giorno…sotto la neve?
Quando parlammo…ci abbracciammo…ci baciammo…e poi, siamo rimasti insieme tutta la notte?
Io non lo scorderò mai…non ti scorderò mai…

Sono rinchiuso nella mia camera.
Voglio uscire, gridare al mondo che esito anch’io…ma non mi è permesso.
Voglio correre e raggiungerti…voglio ricoprirti con il mio calore, con tutto l’amore che ho dentro…
Mi sdraio sul letto e guardo fuori dalla finestra…guardo le nuvole nere che si avvicinano e coprono il cielo azzurro.
Sento bussare e una voce che mi urla di andare da mio padre.
Anche se non ne ho voglia…
Entro in quella stanza. La stanza dei miei incubi.
Kei: qualcosa non va padre?
Padre: si…ho scoperto un po’ di cose sui Kon. Sai che ultimamente sono riusciti a far andare dalla loro parte molti degli uomini migliori della zona?
Kei: si…ne ho sentito qualcosa…
Padre: non possiamo più permetterci di sbagliare. Per questo ho deciso di farti entrare effettivamente nella nostra organizzazione così da permetterti di diventare il mio successore migliore.
Kei: ma padre io non…
Padre: non ti conviene Kei. Mi conosci.
Kei:…
Esco sbattendo la porta.
Perché devo fare parte di questa famiglia di merda? Perché io? Con tutte le persone che abitano su questa fottutissima terra.
Yuri: come va fratellino?
Kei: vaffanculo.
Yuri: contento già di primo mattino.
Kei: non rompere.
Yuri: cos’è successo?
Kei: tu lo sapevi che nostro padre mi voleva mettere ai piedi alti dell’organizzazione?
Yuri: si, me l’ha detto ieri. Ho pensato che potesse essere un bene per te.
Kei: perché non ti sei fatto i cavoli tuoi? Io non ci voglio restare in questa famiglia…
Yuri: a chi lo dici…ma ci tocca…
Rimaniamo in silenzio per un po’ di minuti.
Tutti e due non sopportiamo questa famiglia ma non possiamo farci proprio niente.
Il destino a voluto così.
Yuri: mi hanno dato un nuovo incarico. Domani vado in missione.
Kei: chi è questa volta? Un pezzo grosso o piccolo?
Yuri: papà vuole fare le cose in grande questa volta. Indovina chi vuole uccidere?
Kei: dammi un aiutino, piccolo o grosso?
Yuri: grosso…molto grosso!!!!
Kei: vediamo…non so che dirti…ci sono un paio di nome che girano per la mia testa.
Yuri: sarà un lavoro davvero difficile. Non so neanche se riuscirò a farcela.
Kei: vediamo…forse ci sono!! Il trafficante che sta vicino al mare!! Quello si che è un pezzo grosso dei Kon.
Yuri: ti sbagli…MOLTO PIU’ GRANDE!!!!
Kei: dai…spara.
Yuri: rullo di tamburi…Il figlio del capo: Rei Kon!!!
Mi sento male. Il petto mi fa male. Il cuore mi fa male.
Speriamo di aver capito male…non ci voglio credere…
Yuri: sarà un lavoro impegnativo…adesso vado. Iniziamo già domani a muoverci. Prima lo finiamo prima tutto questo finisce.
Si alza ed esce dalla mia camera.
Appena sento la porta chiudersi, la vista incomincia a venirmi meno e lacrime scendono da essi.
Non voglio…perché??
Non posso neanche andare da lui…
Mio fratello è bravo nel suo lavoro, non sbaglierà il bersaglio…
Mi asciugo le lacrime e corro da mio padre. Entro nel suo studio e…
Kei: padre, voglio accompagnare Yuri nel suo lavoro.
Padre: stai scherzando Kei?
Kei: no, voglio provare ad andare con lui.
Padre: ma tu non sei mai…
Kei: io voglio andarci e ci andrò.
Mi guarda e mi da il consenso anche se so che non vuole.

Partiamo per la missione.
Ci travestiamo e riusciamo ad arrivare tranquillamente vicino alla sede principale dei Kon.
Come me sei dovuto rimanere rinchiuso in quel palazzo.
Dopo vari giorni, riusciamo ad avere una piantina della casa, anche se con molte difficoltà.
Io, visto che è la prima volta, rimarrò dietro.
Yuri è bravissimo a dare i compiti. Lui si che ha trovato la sua strada. Anche se lo nega, lui è come nostro padre.
Visto che mi annoio, decide di farmi andare con lui e di darmi il “privilegio” di vedere l’omicidio di Rei.
Come nei migliori film, ci introduciamo nella villa, a pochi metri dalla sua stanza.
Fa fuori le guardi vicine alla porta ed entriamo.
Com’è bello!
Dorme tranquillo nel suo letto senza sapere cosa succederà tra poco.
Yuri si avvicino a lui, prende la pistola con il silenziatore, la avvicina al suo petto e gli spara un colpo secco.
Anche se non volevo, ho visto tutto.
Piano piano la macchia di sangue che si è formata si ingrandisce.
Kei: Yuri, mi dai la pistola…vorrei provare a sparargli anch’io. Tanto per vedere che effetto fa, anche se so che il lavoro l’hai già fatto.
Yuri: ok. Almeno nostro padre ne sarà felice. Gli dirò che hai finalmente capito il tuo compito.
Kei: fai come vuoi…
Mi avvicino al corpo di Rei faccio per puntargli la pistola, quando la metto vicino alla mia testa.
Kei: ciao Yuri!
Yuri: che cazzo fai Kei?
Kei: quello che avrei dovuto fare tanto tempo fa Yuri.
Premo il grilletto e….


Quando nostro padre è venuto a conoscenza di tutto quello che era successo tra Kei e Rei non voleva crederci.
Il suo figliolo che se la faceva con il figlio del suo nemico.
Tutto avrebbe sopportato, ma non questo.
Dal canto loro, anche i Kon hanno rinforzato le difese.
Io non ho più tempo per niente.
Siamo rimasti in pochi…Perché Kei hai dovuto agire in quella maniera?
Perché ci hai dovuto mettere in questo casino?


Ciao a tutti!!!!
Volevo salutare tutti quelli che conosco e scusarmi se non ho commentato le vostre ff in questo periodo.

Vi penso sempre!!!

Scusatemi se ci sono errori


 
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