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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LA LEZIONE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: loony11 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/05/2005 16:16:24

e` una one-shot che ho trovato girellando x siti... l`ho tradotta dall`inglese, ed eccola qua! ^^
 
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- Capitolo 1° -

Beh, l'ho già detto, l'ho trovata in un sito inglese, il titolo originale è 'the lesson'... Mi piace tradurre dall'inglese, e visto che questa ff mi è piaciuta un sacco e parla di una coppia che adoro ho pensato di postarla...
Good reading!

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“Ron, quante volte te l’ho detto?” chiese Hermione in tono pericoloso. “quando capirai che non so volare e non voglio farlo.” Si mosse un po’ più indietro contro di lui, cercando di bilanciarsi.

Ron ridacchiò alla sua paura. Durante il secondo giorno delle vacanze di Natale, lui e Harry avevano avuto una piccola discussione con Hermione sul suo non essere capace di volare. Lei si era così arrabbiata per la loro irritante crudeltà che alla fine si era arresa. Lui convinse perfino Harry a dargli in prestito la sua Firebolt così da poter mostrare ad Hermione come volare correttamente, ma il suo tentativo risultò vano. Hermione non era precisamente un eccellente volatrice e lui ebbe tempi difficili pensando a questa sua vicinanza.

“Sei così irritabile perché sei certa di non saperlo fare.” Ron cercò di reprimere un sorriso senza successo. “Ammettilo Hermione. Non ti piace non essere brava a qualcosa, specialmente qualcosa che viene così bene a Harry e me.”

“Oh, stà zitto!” scattò Hermione da sopra la spalla mentre spazzava via un ricciolo incriminato dai suoi occhi marroni. “Sono d’accordo su questo solo perché voi due avete promesso di zittirvi se lo avessi fatto!”

Ron e Hermione erano insieme sulla Firebolt, i piedi assicurati a terra. Ron si mosse un po’ più vicino alla schiena di Hermione cercando di mettere le braccia davanti alle sue, mentre i capelli di lei rendevano più difficile farlo.

“Ti ho già mostrato il modo adatto di afferrare la scopa e ancora non lo fai giusto.” Ron si tolse i suoi capelli dalla faccia ma non prima di notare il dolce profumo di qualsiasi shampoo lei usasse, ancora una volta distratto dal suo compito.

Ron portò la mano sopra a dove stavano le sue e la posò sopra ad esse. Sentì lo stomaco fare una piccola capriola al contatto che in qualche modo sentiva stranamente intimo sebbene avesse le mani dove si supponeva che fossero. Le sue orecchie iniziarono ad infuocarsi a poco a poco. Sapeva che erano già rosse.

“Così” disse Ron, la voce tremante. “Devi prendere la scopa nel modo giusto o inizierai a scivolare quando la scopa sarà in aria”.

Hermione aveva difficoltà a ascoltare qualsiasi cosa Ron stesse cercando di dirle. Poteva appena respirare al contatto del corpo di Ron. Se avesse saputo che aveva intenzione di insegnarle in questo modo, avrebbe accettato prima.

“Ma non dovrò preoccuparmi di questo. Tu sarai dietro di me a prendermi, giusto?”
Chiese con noncuranza. Era stata distratta dalla sua voce.
Ron rise a dispetto di se stesso. “Hermione, non ho intenzione di volare con te. E’ troppo rischioso per due persone.” Adorava stuzzicarla.

Hermione si irrigidì. “ Non scherzare su una cosa del genere, Ron!” disse con voce stridula.

“Ma non lo sto facendo!” Protestò Ron con la sua voce più convincente.

“Bene, allora torno dentro. E’ una pazzia!” Hermione si mosse per scendere dalla scopa.

Velocemente Ron la afferrò per impedirle di scendere, ma lei perse l’equilibrio.
Lui cercò di interrompere la sua caduta, ma la sua posizione precaria lo fece precipitare e insieme crollarono a terra, Hermione cadde su Ron. A Ron uscì uno sbuffo quando lei crollò duramente su di lui.

Per alcuni secondi nessuno dei due si mosse.

Hermione aveva il cuore in gola. Non aveva idea di come muoversi, non sapeva neppure se lo voleva. Lui era così caldo e lei si trovava così bene fra le sue braccia. Non voleva muoversi, anche se era un incidente.

Ron non era in posizione più facile. Non poteva lasciare la presa su di lei senza farsi forza mentalmente. Il suo respiro era tiepido sul suo collo.

Si schiarì la gola cercando di pensare a qualcosa da dire.

Da qualche parte verso la sua spalla la sentì lamentarsi, “Stavi scherzando, vero?”

Lei spostò il viso dal suo collo e lo guardò.

Il respiro di Ron si perse in gola quando lei lo guardò. Era così vicina. “Certo,” era tutto ciò che poteva riuscire a dire. Le labbra di lei si stavano allontanando dalle sue. Difficilmente poteva credere che fosse così vicina. Lui giurò di aver visto un lampo di qualcosa di più nei suoi occhi ma poi svanì veloce come era venuto.

Lei si tirò su e l’atmosfera si ruppe. Lui riluttante le permise di andare.

Hermione si allontanò da Ron lasciando da parte i sentimenti. Gli gettò uno sguardo di sottecchi e si rincuorò vedendo che lui sembrava imbarazzato quanto lei. Almeno non era l’unica scossa.

Lui le lanciò un occhiata e incontrò i suoi occhi. Fece un piccolo sorriso e si tranquillizzò quando lei gli sorrise di rimando.

“Scusa per quello” mormorò lui.

Lei sorrise osservando come era attraente quando era imbarazzato.

“Allora si suppone che volerai davanti a me” chiese Hermione.

“Naa. Saresti più brava se non ti guidassi io.”

Lei guardò il mezzo sorriso che lui le rivolgeva. “Ma se non so volare bene”

“E’ il motivo per cui sei qui, giusto? Per questo hai provato prima. Non ti è piaciuto e automaticamente hai pensato di non essere in grado” Ron protestò. “Almeno fa un tentativo.”

Ron la sentì mormorare qualcosa.

“Cos’era quello?” lui si chinò più vicino a lei cercando di sentire cosa aveva sussurrato.

“Ho detto, ho paura dell’altezza.” I suoi capelli le coprivano parzialmente il viso dalla vista di Ron.

“Beh, io ho paura dei ragni,” le disse come se lei non lo sapesse.

Hermione soppresse una risatina. “Allora sarà dura.”

Ron si voltò serio e il suo tono cambiò. “Allora ecco perché non hai mai provato a volare. Ho sempre pensato che non avessi tempo per farlo o dedicartici completamente in una parte del tuo tempo.”

Lei abbassò lo sguardo per un istante e poi “Beh si, anche per quello. Non avevo tempo da sprecarci, ma per la maggior parte era la mia paura.”

“Non cadrai con me. Non lo permetterò.”

La sicurezza con cui Ron pronunciò la promessa attrasse l’attenzione di Hermione. “Grazie.” Fu la sua calma replica. Lui la stava guardando così seriamente. Il suo stomaco svolazzò e il suo cuore salì in gola per la seconda volta in cinque minuti, rendendole difficile guardare Ron negli occhi. Lei distolse lo sguardo e la gola le si svuotò, cercando disperatamente di apparire indifferente. Si chinò a raccogliere la Firebolt di Harry per darsi qualcosa da fare.

Ron trattenne un sospiro e con una mano si spianò i capelli. Era talmente stufo della loro bizzarra relazione. Lei si era aspettata qualcosa che non era successo o l’avrebbe colto al volo. Già lui si era sempre trovato a farsi rimbeccare per un mucchio di cose. Lei non era completamente responsabile per tutto questo. Era solo più semplice dare la colpa a lei per la sua mancanza di nervi. Era così frustrato.

Hermione era stanca di questo. Perché Ron non riusciva a fare quel passo? Quante allusioni erano cadute così? Perché non poteva capire che lei non aveva il coraggio di mentire su tutta la linea? Lei corse alle centinaia di volte che non aveva potuto dire nulla, in cui non aveva trovato il coraggio di fare qualcosa.

“Forse dovremmo provarci di nuovo” suggerì.

Il sorriso di Ron era tornato al suo posto.

Poi tornarono alle stesse posizioni, Ron iniziò a dare istruzioni di nuovo. Coraggiosamente le si avvicinò finché lei fu comodamente bloccata tra le gambe di Ron e le sue braccia furono attorno alla sua vita. Lui spostò imbarazzato i suoi capelli da un lato con dita esitanti e morbidamente posò la testa accanto alla sua. “I tuoi capelli… mi rendono difficile vedere dove sto andando.” Fu la sua debole scusa. Non gli importava: qualsiasi cosa per essere vicino a lei.

Apparentemente la scusa fu sufficiente per Hermione poiché non oppose resistenza.
Questo particolare fece sapere a Ron che lei non lo avrebbe fermato.

“Ora ricorda di aggrapparti forte alla scopa, ma non troppo forte da anestetizzare le mani o non puoi sentire cosa stai facendo. Vola in direzione completamente libera.”

La voce di Ron era nelle sue orecchie, il suo respiro sfiorava dolcemente la sua guancia. Trovò difficile concentrarsi perché tutto ciò che riusciva a pensare era che avrebbe voluto sentire la sua bocca sulla sua. Arrossì, e tutto quello che poteva fare era annuire qualsiasi cosa lui stesse dicendo.

Il suo cuore gli batteva talmente forte nelle orecchie che era difficile da ignorare.
Imbarazzato ed esitante, parlò di nuovo, cercando di alzare il tono di voce, “Pensi di volerci provare ora?” Lui la sentì respirare a fondo insicura, cosa che lo avvertì di quanto era nervosa in realtà.

Hermione cercò di annuire, ma non era certa di aver mosso la testa abbastanza da farglielo notare. Prima di aver il tempo di chiederselo, sentì nuovamente la voce di Ron.

“Ok, proviamoci allora. Dobbiamo solo alzarci un po’ da terra e vedere come va, prima di provare qualcos’altro, d’accordo?”

La sua voce era così convincente e lei si sentiva rilassata nonostante tutto. Da quando la sua voce era diventata così profonda? Era così tranquilla e intensa come se le scorresse sopra.

Lei sussultò e si aggrappò più forte alla scopa quando sentì che si sollevavano dal suolo. Lei fu improvvisamente cosciente delle braccia di Ron attorno alla vita.
Quando ce le aveva messe?

“Così. Solo tienilo più saldamente. Non è così brutto, no?”

“Si, ma non siamo ancora tanto in alto,” protestò Hermione, ancora più nervosa all’idea di salire di più. Erano circa a cinque piedi da terra, ma lei si sentiva già in ansia.

Ron rise. “Stai andando bene. Smetti di preoccuparti così tanto. Ti ho già detto che non permetterò che ti succeda nulla. Se fossi in te mi preoccuperei più della velocità che dell’altezza.” Non poteva aiutarla scherzando.

“Ron!” strillò lei.

“Sei pronta per andare un po’ più in alto e prendere un po’ di velocità?” chiese lui.

“Veramente no.” Strinse forte gli occhi quando salirono più in alto. Subito presero velocità e si sentì male. “Oh! Non mi piace. Davvero non mi piace.”

“Hermione, i tuoi occhi dovrebbero stare aperti o potremmo finire nei guai.” Ron lo disse urlando un po’ perché era difficile sentirsi a quella velocità.

Aperti gli occhi, li strizzò un po’ all’impatto con l’aria.

“Vedi, devi solo rilassarti.” Con la sua mano libera, lui raggiunse le sue mani che erano serrate alla scopa con tutta la forza. Teneramente le allentò la presa. “Non pensare all’altezza. Concentrati solo sul volo. Non è brutto come pensi che sia.” Mise il braccio attorno alla sua vita, dove l’altro già stava. “Sciogliti e divertiti solamente. Non ti senti libera a questa altezza?”

Un sorriso iniziò a formarsi sulla faccia di Hermione. Quando non guardava in basso, stava bene. Ed era una bella sensazione. Era come una piccola corsa.

“Finché non andrai più veloce, starò bene.” Disse

“Cos’ hai detto?”le chiese Ron nell’orecchio.

Lei girò la testa cosicché potesse sentire le sue parole, “Ho detto, finché non andrai più veloce, starò bene.” Lo sentì ridere al suo commento. Lui strinse la presa sulla sua vita e lei sorrise. Era come se la stesse abbracciando.
La magnifica sensazione del volo e l’essere vicina a Ron la calmarono completamente e nonostante la sua paura, iniziò a divertirsi.

Prima che se ne accorgesse, stavano scendendo. Per qualche ragione, era un poco spaventoso per lei scendere e poi risalire ma tirò fuori il suo coraggio e si rifiutò di chiudere gli occhi.

Con molta più dolcezza di quella che si fosse aspettata, atterrarono morbidamente al suolo. Solo in quel momento le sue gambe furono instabili, lei si voltò ridendo e praticamente buttandosi su Ron, abbracciandolo con tutte le sue forze.

Ron rimase stupito. “Devo concludere che ti è piaciuto?” chiese da qualche parte nella massa di capelli di Hermione.

“Si!” esclamò. “Non posso credere che tu non mi ci abbia portato prima!”

“Hey!” si difese Ron, “Non è che tu mi avessi supplicato o qualcosa del genere.”

Lei si tirò un po’ indietro dal loro abbraccio e il respiro le si fermò in gola. Erano a poca distanza l’uno dall’altro e sentì il sorriso scivolarle via dalla faccia quando vide gli occhi di Ron guizzare dalla sua bocca ai suoi occhi e indietro ancora.

Ron deglutì con difficoltà. Poteva sentirla tirar su tra loro la solita barriera e rapidamente decise che ne aveva avuto abbastanza. “Non sei stanca di questo?” si lasciò sfuggire prima di perdere i nervi.

Il cuore di Hermione le fece una giravolta in petto e lei sentì il bisogno di aggrapparsi alle maniche di Ron. “Certo che no,“ cercò di far sembrare che non avesse capito cosa voleva dire Ron; non sapeva se era pronta ad affrontarlo ora che era così distrutta, “Ho appena iniziato a volare e non ho intenzione di fermarmi ora.”

“Hermione,” disse Ron morbidamente, “sai perfettamente cosa intendo.”
La sua dolce risposta le fece alzare gli occhi per incontrarli con i suoi e in quel momento, quando lei guardò nei suoi occhi, seppe senza dubbio che lui la amava.
Lacrime scesero dai suoi occhi al pensiero che lui la amasse quanto lei amava lui.
Lasciò la presa sulle maniche di Ron e si coprì la faccia con le mani. Tutte le emozioni che aveva così a lungo nascosto esplosero in lei, e tutto ciò che poteva fare era piangere.

Ron si sentì come se fosse tornato al terzo anno, perché subito le diede delle pacche sulla schiena e si sentiva imbarazzato e molto insicuro di se stesso. Poteva sentire le sue spalle scosse dai singhiozzi.

“Hermione?” chiese incerto, toccandole la spalla. Aveva paura della sua reazione.

Lei scacciò le lacrime con le mani e scosse la testa.

Ron sentì lo stomaco rivoltarsi. Si era sbagliato. Lei non lo amava dopotutto. Le lasciò la spalla, sentendosi come se fosse stato malato.

“Ron,” cercò di dire lei. Lui non riusciva a guardarla negli occhi.

“Ron,” disse di nuovo quando lui si voltò, “guardami.” Gli prese il braccio e lo voltò di nuovo di fronte a lei. “Vuoi guardarmi per favore?” chiese ancora, quando si rifiutò di incontrare i suoi occhi. Quando la guardò, lei vide come era esitante e s’intenerì.

“Ron…” lo portò a se. Se lui poteva essere coraggioso, poteva anche lei. Con risolutezza, si alzò sulle punte e posò le sue labbra chiare sulle sue.

Gli occhi di Ron si spalancarono ed emise un piccolo singulto. Hermione lo stava baciando; stava semplicemente là baciandolo. Difficilmente poteva afferrare quel fatto. Lui avvolse le braccia attorno a lei quando la sentì allontanarsi; non era pronto a lasciarla andare.

Hermione si rilassò un po’ quando lo sentì rispondere al bacio. Baciarlo era tutto ciò che voleva. Una cosa le tornò alla mente; stando alle sensazioni, baciarlo era proprio come volare.
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Harry non poté reprimere il sorriso che velocemente gli salì al volto. Aveva guardato tutto dalla sua postazione rialzata sugli spalti. Gli sfuggì un sospiro soddisfatto, “Finalmente.” .

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Uaaaaaaa! Mi piace troppo questa ff! ^^
Ho cercato di renderla alla meglio, spero che sia venuta abbastanza comprensibile! =D
Alla prossima, comment please!
Loony**

Ps: per chi volesse, ovviamente ho la versione inglese...
 
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