CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
CAPITOLO 1:
Nella grande villa del padre Muriel rifletteva, seduta in una delle confortevoli poltrone del suo studio. I vampiri si facevano sempre più numerosi, ormai la loro diffusione era così larga che si confondevano tranquillamente fra gli esseri umani...senza destare sospetti. Passò una mano fra la folta e scarmigliata frangia. Erano tempi duri per una cacciatrice.
<< Signorina Van Matter....>>
Jhoan, il cameriere, era entrato silenziosamente nella stanza. Portava un vassoio d’oro. Sul vassoio vi era una lettera. Una lettera con il sigillo dorato del vaticano. Un’altra convocazione.
<< Una missiva per voi...>>
<< Bene compare! Da qua! E per favore... eclissati!>>
Mentre il domestico se ne andava commentando sottovoce il comportamento poco signorile della padroncina, la ragazza strappò il sigillo, e si mise a leggere la lettera, spedita da uno dei più alti capi della Chiesa:
“Gentile signorina Van Matter,
ci duole annunciarle che la sua licenza è ormai giunta al termine.
Dobbiamo infatti richiamarLa a Roma, per darLe delucidazioni e direttive in merito alla Sua nuova missione.
Il nostro buon senso ci suggerisce di non dare informazioni dettagliate per iscritto, ma ci è d’obbligo informarLa in merito allo scopo del Suo nuovo incarico.
Come immagino Lei sappia,orde di Vurdalak, vampiri della steppa Russa,stanno invadendo la Polonia, avvicinandosi troppo, a nostro avviso, ai confini del territorio Vaticano, mettendo a rischio la nostra istituzione.
Per questo motivo,cara Muriel, abbiamo deciso di mettere le nostre sorti nelle Sue mani, ed affidarLe l’oneroso compito di distruggere quella razza dannata.
Ci auguriamo che il Signore sia con Lei in quest’impresa,
e state sana
Cardinal Ersilio Laudadio”
La ragazza piegò il foglio, mentre un sorriso increspava le labbra rosee.
Altro lavoro.
Bene.
<<Si può sapere che stai facendo?>>
La voce bassa e grave la riportò alla realtà. Fissò la figura appena entrata, non nascondendo una certa irritazione per quell’intrusione improvvisa. Accartocciò il foglio nella mano, e lo gettò nel cestino, non badando allo sguardo di rimprovero del padre, che non aveva mai approvato la sua occupazione, che la portava a trascurare il protocollo che invece sarebbe stato appropriato ad una ragazza del suo rango.
<<Gradirei una spiegazione>> Rudolph batté violentemente una mano sulla scrivania, ottenendo solo un’occhiata annoiata da parte della figlia.
<<Riguardo a cosa?>> disse con un tono impassibile.
<< Mi auguro che quella non sia una lettera di quell’antipatico cardinale>> il volto dell’uomo era paonazzo.
<< Il cardinal Laudadio è un uomo dabbene, cosa che voi non siete mai stato padre!>>
<<Sai bene come funziona qui! Non puoi avere tutte le libertà! Non ti avevo proibito di dare la caccia a quei mostri?>>
<< Non sono mostri padre... somigliano in tutto e per tutto agli uomini e poi... mi meraviglio che voi vi stiate preoccupando tanto per me padre, state perdendo colpi, non c’è che dire>>
<<Mi preoccupo invece. Ho saputo che andrai in Polonia per cacciare i Vurdalak>>
Muriel alzò gli occhi, erano freddi e distaccati <<Dovrò far mettere più lame negli armadi, ma chissà in quel caso i tuoi sicari utilizzerebbero i cassetti..?>>
<<Sicari..che brutta parola>> Rudolph rise <<Comunque sia, non mi va che tu vada in giro per l’Europa. Spero solo che tu ti stia rendendo conto di ciò che stai facendo. Ho come la certezza che questa cosa non ti porterà nulla di buono>>
Si allontanò verso la porta.
<<La sola certezza che c’è al mondo, mio caro padre, è la morte>>
L’uomo si voltò un’ultima volta, mai come in quel momento sua figlia gli era parsa talmente distante da non riuscire quasi a vederla. Fece pressione sulla maniglia e uscì, con la vaga impressione di sentire una risata gelida rimbombargli nella mente….
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Il cardinale, seduto sullo scranno dorato, la sorrise bonariamente.
<<Mia cara, un arrivo impeccabilmente rapido! Siete davvero efficiente!>>
<<Sempre al vostro servizio signore...>>
Laudadio si alzò, avvicinandosi a lei.<< Suvvia! Non è il caso di fare tutte queste cerimonie.. quasi ti ho vista nascere!>>
Muriel abbozzò un sorriso sincero. Il cardinale era un vecchio amico della madre, era stato lui a darle il battesimo.
<<Cosa devo fare??>>
Il cardinale le fece cenno di seguirlo. Scesero una lunga ma angusta scala, percorsero molti e lunghi corridoi, ma infine arrivarono nella sala segreta dove avrebbe ricevuto tutte le informazioni. L’atmosfera era lugubre. Era ben chiaro, guardando quel luogo, che la Chiesa non voleva che la gente sapesse cos’era DAVVERO la lotta al male.
Si trattava di uccidere. Uccidere esseri malvagi certo, ma pur sempre uccidere...
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La pesante porta di legno si aprì, la chioma d’oro le scivolò sul viso.
Quella casa era decisamente troppo grande per lei.
Con attenzione osservò quello che le si presentava fuori. La notte. Spalancò le ali e si alzò in volo, senza una meta precisa.
All’improvviso un grido. Si precipitò al suolo. Un bambino stava per essere attaccato da un Vurdalak.
Fece appello a tutta la sua forza mentre, chiudendo gli occhi, estraeva dalla tasca il crocifisso appuntito che utilizzava per la caccia. Il mostro la fissò con un immenso stupore nei suoi occhi rossi. <<Perch....>> non fece a tempo a terminare la sua domanda che venne trafitto dal crocifisso. Con un ultimo sospiro si ridusse in polvere, mentre i suoi miseri resti si perdevano nel vento. Lei si girò verso il bambino. La fissava impaurito. Fece un passo verso di lui e...
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Uhoooooooooooooooooooooeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
SONO TORNATA!!
Ma che bello, mi era mancato molto scrivere, ma avevo avuto un blocco galoppante!!!
E come ricomincio a fare palestra ekko che mi tornano le idee!! Lo dicevo io che fare attività sportiva stimolava il cervello!! SONO EFFETTIVAMENTE PIÙ PRODUTTIVA!!
Ma a voi, giustamente, che vi frega??
Cmq, cosa troverà Muriel in Polonia?????
E chi è la misteriosa lei che ha salvato il bambino????
A Me Lo Chiedete????
A parte gli scherzi non so davvero da quale angolo recondito della mia mente sia sbucata questa COSA!
X ora è tutto fratelli!^_______________^
COMMENTATE!
Baci baci
Foca-chan
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