CAPITOLO UNICO (FORSE)
- Capitolo 1° -
Hola a tutti! Ecco a voi la nuova opera del duo Firion, ovvero Jack & Checco! Ero indeciso se pubblicarla o no, perché è veramente una stronzata. Ma non lo dico per dire, è proprio la verità. Anzi, se volete uscire e andare su un altro sito non ve ne farò una colpa, perché è una fanfic veramente stupida. Ma, se siete coraggiosi e volete leggerla lo stesso… voilà!
NARRATORE: “E’ una bella mattina di primavera, all’hotel ‘Omicidio Premeditato’ della ridente cittadina di mare Kinkantsuruma, che in giapponese significa: ‘Cadavere Putrefatto’. Sulla stradina che conduce all’albergo…”
GORO: “Oh, che fortuna! Ho testè vinto alla lotteria un viaggio pagato per sette persone all’Omicidio Premeditato, così io, mia figlia Ran, il piccolo Conan e i suoi amici Ai, Ayumi, Genta, e Mitsuiko (è quello il suo nome? Non l’ho mai capito!) abbiamo deciso di passare una divertente settimana lontana dagli omicidi e dalla violenza! A meno che non si verifichi un delitto durante il nostro soggiorno a Kinkantsuruma, che in giapponese significa: ‘Cadavere Putrefatto’, ma questa è un’eventualità assai remota! AHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAAHAHAHAHAHAHAHAH! Non è vero Conan?”
CONAN: “Già! Un omicidio, a noi, AHAHAHAHAHAHAHAHAH, che cosa impensabile! Sei proprio un burlone, Goro!”
N.: “E così, ridendo e scherzando, i nostri eroi arrivano all’Omicidio Premeditato. Il proprietario, un anziano signore di nome Strunzuku dall’aria innocente e insospettabile, li sta aspettando.”
STRUNZUKU: “Oh… ben arrivati signori…”
N.: “Nel frattempo altri due ospiti stanno giungendo all’hotel.”
CHECCO: “Ohibò, Jack, ma che ci fai qui?”
JACK: “Sigh! Mi hanno buttato fuori di casa…”
C.: “Anche te!?! Di nuovo!?!”
N.: “Strunzuku improvvisamente indietreggia, fa un salto mortale, si butta per terra in preda alle convulsioni e vomita.”
CO.: “Mi scusi, signor Strunzuku, forse erro, ma da un leggero movimento del suo sopracciglio destro lei mi è parso turbato!”
S.: “Oh, ma che persona attenta, che fine osservatore, che eccelso investigatore! Sì, mi sono or ora reso conto che oggi è il 5 di maggio!”
J.: “E allora? Levati dalle balle, vecchio scemo, sono stanco e voglio andare a dormire!”
S.: “Oh, ringrazio vossignoria illustrissima per aver chiesto delucidazioni!”
J.: -__-///
C.: “Ma questo ci è o ci fa?”
S.: “Bene, se proprio volete saperlo oggi è l’anniversario di quell’incidente… oh, quel terribile incidente! Se solo io avessi fatto quello… e se invece quell’altro avesse fatto questo… e se…”
N.: “Jack, il cui proverbiale buon carattere è noto a tutti, con una testata stordisce il vecchio, gli ruba le chiavi e va a riposarsi.”
(un paio di ore dopo, in sala da pranzo)
G.: “Oh, ma che bella sala da pranzo, guardate ragazzi: c’è una sola uscita, per giunta chiusa a chiave! Oh, ma che bel lampadario, tra l’altro l’unica fonte di luce facilmente oscurabile! Se qua ci fosse un omicidio, la rosa dei sospetti si restringerebbe solamente ai commensali!”
CO.: “Che idea bislacca, che ipotesi balzana! Un omicidio, qui! Sei proprio un gran mattacchione, Goro! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHH!”
J.: O_o
C.: o_O
N.: “Ci sono altri ospiti nell’hotel: un arcigno vecchio che tutti odiano perché antipatico, sadico, violento, crudele e, soprattutto, che non si lava dal ’78, un uomo seduto in un angolo con gli occhi iniettati di sangue intento a fumare una sigaretta dopo l’altra, una ragazza che fissa nervosamente l’orologio, una coppia di anziani nonché apparentemente angelici nonché apparentemente innocui vecchietti e infine Strunzuku, che si mangia nervosamente le unghie, condite con olio e sale e un pizzico di origano. Improvvisamente si spengono le luci e si ode uno sparo.”
G.: “Uno sparo! Che si tratti di un omicidio? Ma no, che cosa vado a pensare, AHAHAHAAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHA!”
CO.: “Che simpatico buontempone che sei, una vera sagoma, AHAHAAHAHAHAHAAHAHAA!”
N.: “Il lampadario viene riacceso e…”
G.: “Ohibò!”
CO.: “Urca!”
J.: “Oh, ca**o!”
C.: “Uelà!”
RAN: “Ohoo, svengo!”
AYUMI: “AHAAAAA!”
GENTA: “EHEEEE!”
MITSURIKO: “IHIIIII!”
S.: “OHOOOOO!”
UOMO CHE FUMA: “UHUUU!”
RAGAZZA CHE FISSA L’OROLOGIO: “Sono le 19 e 13!”
COPPIA DI VECCHIETTI (in coro): “Zzzz… Eh? Che succede?”
N.: “Il vecchio arcigno, antipatico, sadico, violento, crudele e soprattutto sozzone giace riverso per terra, con un coltello piantato nel petto.”
G.: “Chi l’avrebbe mai detto, un omicidio proprio qui, durante la nostra breve vacanza! Che strana coincidenza!”
J.: “Ma se succede ogni volta che Conan si muove!”
C.: “Che sia lui a portare iella?”
N.: “Tanto per cambiare, qualcuno ha tagliato i fili del telefono, non ci sono prese per ricaricare i cellulari, hanno abbattuto il ponte di legno che porta all’hotel, c’è un’epidemia di colera, lo sciopero delle poste e infine nevica troppo perché arrivino i soccorsi.”
C.: “Neve!?! Ma siamo al mare!”
J.: “E’ inutile cercare una qualche logica, Checco, siamo in una puntata di Detective Conan in fondo!”
N.: “Intanto Conan comincia a indagare.”
CO.: “Mm… c’è qualcosa che non mi convince… un particolare che stona nel contesto!”
C.: “Oh, è uno spettacolo impagabile vedere un bravo detective mentre ricostruisce minuziosamente la scena del crimine facendo crollare tassello per tassello l’oscura trama dell’assassino!”
J.: “Scusa, il tè che hai bevuto prima era corretto con il sakè?” -__-///
N.: “Conan, ad un tratto…”
CO.: “CI SONO!”
C.: “Oh, hai individuato il particolare?”
CO.: “Sì! Il vecchio arcigno, antipatico, sadico, violento, crudele e soprattutto sozzone indossa scarpe marroni su abito blu! Io, che sono un fine appassionato di moda (d’altronde perché no, visto che so tutto di tutto), so perfettamente che è un abbinamento assai azzardato!”
J.: -_-///
C.: -_-///
N.: “Jack e Checco afferrano Conan per le braccia e lo portano in un’altra stanza. Dopo dieci minuti ritornano: Conan è tutto pesto e sanguinante.”
CO.: *,*
J.: “Orsù, branco di schiappe, mi vedo costretto a prendere in mano le redini della situazione!”
N.: “Ma Conan, ripresosi miracolosamente, spintona via Jack, tira fuori una lente d’ingrandimento da non si sa dove (e ringraziamo il cielo di non saperlo) e comincia a camminare su e giù per la stanza.”
CO.: “Mm… interessante! Acuto! Ingegnoso! Incredibile! Ullallà, ullallà, ma cosa vedono i miei occhi! Ah, ah! Me l’aveva quasi fatta quel gran briccone di un birbantaccio di un assassino!”
N.: “Checco trattiene Jack per le braccia.”
C.: “Su, Jack, l’abbiamo appena menato e non è servito a niente, su calmati!”
J.: “ARGH!”
N.: “Improvvisamente entra un piccione dalla finestra e scagazza sulla giacchetta di Conan che, tutto contento, si erge in tutti i suoi venti centimetri di altezza.”
CO.: “Evviva! Guardando quel piccione che è entrato dalla finestra e mi ha scagazzato sulla giacchetta ho capito chi è l’assassino, come ha fatto, quando l’ha fatto, che numero ha di scarpe, da quando ha fatto l’ultima revisione dell’auto e che mutande indossava quando è successo il fatto!”
J.: “Non rispondo più delle mie azioni…”
N.: “Conan tira fuori l’orologio narcotizzante, prende la mira e colpisce Goro. Questi barcolla, dopodiché cade. Sfortunatamente, essendo caduto all’indietro e avendo sfondato la finestra, precipita per quindici piani.”
R. (nota per la sua scattante intelligenza): “Papà, va tutto bene?”
J.: “E’ caduto per quindici piani, fa un po’ tu.” -__-///
C.: “In effetti sarebbe un po’ inverosimile che non si fosse fatto nulla!”
N.: “Conan comincia a parlare attraverso al papillon che modifica la voce.”
CO.: “Dunque…”
R. (urlando al corpo esanime di Goro): “Ma papà, perché non ti rialzi? Stai bene?”
CO.: “Sì, sì, non ti preoccupare. Dicevo…”
R.: “Ma stai sanguinando!”
CO.: “Era solo un arguto modo per dimostrare la mia ipotesi!”
R.: “Ma…”
N.: “Conan carica le sue iper-scarpe, dà un calcio a un pallone che è apparso miracolosamente davanti a lui e stacca la testa dal collo di Ran.”
CO.: “Bene, ora posso andare avanti. Dicevo, l’assassino è… STRUNZUKU!”
S.: “No, non è vero.”
CO.: “Ah sì?” O_o “Allora l’assassino è… la ragazza che fissa l’orologio!”
R.C.F.L.O.: “No, non è vero.”
CO.: “D’oh!” (sistemandosi la giacca) “Okay, finora ho scherzato, gli assassini sono due, ovvero la coppia di anziani nonché apparentemente angelici nonché apparentemente innocui vecchietti!”
C.D.V.: “No, non è vero.”
CO.: “Sigh… allora l’assassino è… l’uomo che fuma!”
U.C.F.: “Cosa te lo fa credere?”
CO.: “Beh, procedendo per esclusione tu sei l’unico che rimane che non sia un mio conoscente o un autore.”
N.: “Jack, a questo punto, balza in piedi, con una capata tramortisce Conan e si accinge a svelare il mistero, non prima però di avergli rubato l’orologio e il papillon.”
J.: “AHAHAHAH! Ora farò addormentare il Checco e parlerò con la sua voce! Ho sempre sognato di fare una cosa del genere, AHAHAHAHAHAH!”
C.: “Ma… Jack…”
J.: “Zitto, Checco!”
C.: “Ma…”
J.: “Niente ma!”
N.: “Jack prende la mira e fa partire il dardo, ma sfortunatamente, essendosi allacciato l’orologio al contrario, si narcotizza da solo.”
J.: “Zzz…”
C.: “Avevo tentato di avvisarlo!”
(un’ora dopo)
J.: “Yawn… maledizione, che figuraccia! Ma non succederà una seconda volta! Per addormentare il Checco userò il mio caro, buon vecchio metodo!”
C.: “Ehm… Jack? Perché ti stai avvicinando con aria furtiva? E perché stringi tra le mani una mazza da baseball? E perché ora la stai per calare violentemente sulla mia test… ach!”
N.: “Checco stramazza al suolo. Jack si mette dietro di lui e lo muove come una marionetta.”
J. (imitando la voce del Checco): “Ehi, sono Checco!”
TUTTI: “Imbecille… guarda che ti si vede!”
N.: “Jack rinuncia alle sue velleità artistiche e decide di svelare il mistero.”
J.: “Bah! Al diavolo Conan e tutte le sue diavolerie tecnologiche! Beh, direttore d’orchestra, musichetta figa e rullo di tamburi, mi raccomando, è fondamentale per l’atmosfera. Il colpevole è… CONAN!”
TUTTI IN CORO: “Ohooo!”
J.: “Infatti, pur di potersi vantare di aver risolto tutti i casi, commette lui gli omicidi e poi incrimina qualcun altro!”
C. (svegliatosi miracolosamente): “Geniale!”
N.: “Dal nulla sbucano l’ispettore Megure, Takagi, Sato e un altro mezzo migliaio di poliziotti.”
C.: “Ispettore! Cosa ci faceva sotto il tavolo?”
I.M.: “Non è importante! Bando alle pinzillacchere, Takagi, arresta il piccolo Conan, colpevole di due milioni e venticinque omicidi premeditati, truffa, falsa dichiarazione di età e, soprattutto, di non essersi lavato i denti prima di andare a dormire!”
T.: “Okay!”
CO. (con voce roca da quarantenne, mentre viene trascinato via da due agenti): “MI VENDICHERO’, LO GIURO!”
I.M.: “Volevo complimentarmi con lei, signor Jack, ha risolto brillantemente il caso!”
J.: “Oh, beh, non è stata una gran cosa, dopotutto non sono il campione mondiale dei pesi massimi di Forza Quattro per niente, AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHA!”
C. (in un angolo, schiumante di rabbia a causa dell’invidia): “Maledetto… mi vendicherò anch’io!”
The End
Allora? Piaciuta? No? Beh, io ve l’avevo detto che superava i limiti di idiozia consentiti per una fanfic idiota. Comunque, questo è il momento per: a) la pubblicità occulta b) le delucidazioni c) le dediche. Innanzitutto: leggete le nostre altre fanfic, anche se lentamente le stiamo portando avanti! Continuo a pubblicizzare la ‘giornata tipo di due studenti psicolabili’ e ‘la storia secondo Firion’; anche se è da due anni che promettiamo e non manteniamo, vi assicuro che le nostre geniali menti (anche noi abbiamo quel fantastico optional che si chiama cervello, cosa credevate? No, non rispondete, questa me la sono cercata) stanno lavorando attorno alle due epiche opere. Della prima abbiamo persino pubblicato la prefazione, che volete di più?
In secondo luogo: il fatto che io, Jack, sia il campione mondiale dei pesi massimi di Forza Quattro… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!
Ebbene sì, lo sono! In pratica è successo così: abbiamo fatto dieci partite, io e il Checco: mi piange il cuore dirlo ma, quel che è giusto è giusto, io ne vinte quattro, lui cinque ed una è finita in pareggio. Ergo (l’Architetto mi fa una pippa!), voi direte, è lui il nuovo campione del mondo, no? E qui vi sbagliate! Perché dovete sapere che nella nostra classe c’è un ragazzo che per la sua pronta e scattante intelligenza è soprannominato ‘il Babbuino’. Sicuro della propria vittoria, il Checco gli ha concesso di fare una partita valevole per il titolo. E HA PERSO! Io ne ho approfittato, ho sfidato Babbu e ho vinto! Quindi, alla fine della vicenda: Checco era il campione ma ha dovuto cedere il titolo a Babbu, che a sua volta l’ha dovuto cedere a me, ergo (beccati questa, Architetto dei miei stivali!) io sono THE CHAMPION! Ma ora lasciamo cadere il discorso perché il Checco, verde di invidia, mi sta picchiando con una gigantesca sbarra di ferro. Vabbè che dall’alto del mio ruolo di campione sono invulnerabile, ma dopo un po’ ci si rompe le palle!
Infine, volevo fare gli auguri a coloro meritevoli di aver generato cotanta perfezione (parlo di me medesimo), ovvero i miei genitori: oggi, 5 maggio, è il loro anniversario di matrimonio (ben 21 anni che si sopportano e 15 che sopportano me)! Buon anniversario, mamma e papà!
Beh, non ho più nient’altro da dire (ohibò, mi sono or ora reso conto di aver scritto una nota finale più lunga che della fanfic stessa!), quindi dirò solo più
ciao guagliò!
P.S.: casomai non lo sapeste (e in tal caso meritate solo uno sganassone sul naso, ma oggi sono di buon umore quindi vi do un’altra possibilità) il mitico duo Firion è stato intervistato dalla non meno mitica Nika92! Leggete la sua “Domande?Domande!” e fatele (e fateci) sapere qualcosa! Bye bye!
riciao guagliò!
P.P.S.: quasi dimenticavo! (Vi giuro che questa è l’ultima cosa e che poi vi lascio in pace). Prossimamente sui vostri monitor… RATZINGMAN E ROBIN! (Siete incuriositi, vero?)
ririciao guagliò!
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