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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: IL NOSTRO MONDO SOLITARIO
Genere: Sentimentale, Horror, Azione, Drammatico, Soprannaturale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: AU, Shounen Ai
Autore: chy galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/05/2005 19:39:33 (ultimo inserimento: 05/07/05)

-esiste al mondo qualcuno che ti conosca per quello che sei?- -no. non ancora...-
 
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CHE NON SI RIPETA!
- Capitolo 1° -

Eccomi tornata, care le mie lettrici =^^= allora, contente? ^_- Per quanto riguarda l'epilogo di Itumo, sono in seria difficoltà, ma farò il possibile per scriverlo presto ^^questa storia parla di tre ragazzi bellissimi e dannatamente irraggiungibili che invece di trovarsi una bella ragazza e sposarsi, si innamorano gli uni degli altri... ma vi ho detto anche troppo! Adesso vi lascio alla lettura del primo capitolo =^O^=
=^^=Ciauz=^^=
Chy-chan
Il nostro mondo solitario

-Esiste al mondo qualcuno che ti conosca per quello che sei?-
-No. Non ancora...-

Alzai gli occhi e presi a fissarlo.
Non era proprio bello, in un certo senso io lo ero di più, ma lui... lui era... diverso. Molto diverso. Non avrei dovuto fissarlo in quel modo, ma era proprio impossibile staccargli gli occhi di dosso.
-Yuri, piantala di fissarmi così.-
Gonfiai il petto, ferito nell'orgoglio: gli lanciai uno sguardo terribilmente gelido e voltai bruscamente il volto verso l'alto.
-Non ti stavo fissando.- risposi seccato.
Lui prese a sorridere maliziosamente, facendo intendere il contrario della mia confermazione. Quanto mi infastidiva quel suo comportamento...
-Non mi sfidare, Kei...- ammonii, seriamente ma non troppo.
-Non ti sto sfidando.- disse, trattenendo a stento un sorriso.
-Stronzo, smettila.- ero davvero irritato da quella situazione.
-Stai facendo tutto da solo, Yuri.-
Come faceva a stare così calmo, cazzo?!
Stava lì, sul quel divano del cavolo, a fare dell'inutile zapping, mentre si divertiva a logorrarmi i nervi e i coglioni. Destestavo quella sua fredezza!
Avevo una voglia incredibile di andare da lui e mordergli quel collo lungo e bronzeo, affondando i miei famelici denti di lupo in esso.
Almeno così mi avrebbe cagato...
Mi buttai sul divano e gli strappai il telecomando di mano, sedendomi a gambe aperte su di lui. Mi guardò con noncuranza.
-Si può sapere che intenzioni hai?- chiese fievolmente.
Aveva uno sguardo di sfida leggermente irritato.
-Voglio che tu ammetta che non ti stavo fissando.- dissi.
I suoi occhi mi guardavano in modo terribilmente penetrante e io sentii dei brividi d'eccitazione percorrermi tutto il corpo. Era incredibile...
-Ma tu mi stavi fissando.-
Sorrido malignamente.
-Lo so.-
Sorrise anche lui e mi afferrò i fianchi. Chiusi gli occhi, non riscendo a frenare un altro fremito di piacere.
Con la coda dell'occhio lo vidi avvicinarsi al mio volto, mentre le sue mani si intrufolavano sotto la mia maglietta, toccandomi. Dio, che goduaria...
Sarei rimasto per sempre in quella posizione, ma...
Ma.
Aprii gli occhi di scatto. Kei si era fermato e si guardava intorno come un'animale che annusa l'aria. Ci scambiammo uno sguardo d'intesa.
Stava per succedere qualcosa, lo sentivamo entrambi.
Non so Kei, ma io avevo quella sensazione da quando mi ero svegliato e non era stato per niente piacevole sopportarla per tutta la giornata. In quel momento la sensazione era più forte che mai e la cosa mi piaceva ancor meno. Era solo questione di secondi prima che...!
Qualcuno bussò insistentemenye alla porta.
Kai lanciò uno sguardo indecifrabile verso di essa e mi tolse le mani da sotto la maglia, incitandomi con un gesto della testa ad alzarmi da sopra di lui.
Lo feci, senza staccare gli occhi di dosso alla porta: chiunque vi fosse dietro, aveva smesso di bussare. Kei si alzò dal divano ma non fece neanche un passo, guardando la porta con occhi apparentemente confusi. Ma non perse tempo ad aprirla quando sentì un singhiozzo prevenire da dietro di essa.
Daavanti ai nostri occhi apparve un ragazzo completamente fradicio da capo a piedi. Aveva una marea di capelli scurissimi che gli ricadevano lungo le spalle e la schiena, i suoi occhi erano molto chiari di un colore simile al miele, anche se in quel momento era spalanzati e sconvolti.
Piangeva. I suoi abiti era logorrati e aveva un brutto taglio sul volto.
Lo conoscevo anche troppo bene. Viveva con me e con Kei.
Si chiamava Rei Kon.
-Rei...?!-
Mi sentii male rivederlo così. Ma ciò che mi faceva più male era sapere perchè era in quello condizioni, e cosa era successo, ma non aver fatto niente per avitarlo. Continuava a gurdarci con occhi grandi e rossi di pianto.
Kei non emise fiato, afferrò Rei per un braccio e lo strinse a sé.
Guardando quella scena mi sentii terribilmente escluso, e non mi piaceva essere escluso. Anche se forse non era il momento adatto di fare il geloso...
Rei era in lacrime, e continuava a piangere tra le braccia di Kei.
-Kei...! L-lui... m-mi ha p-preso... e-e... m-mi t-toccav-va... io n-non riusciv-vo a scappar-re...-
Parlava a singhiozzi e si nascondeva nel petto di Kei, come se si vergognasse di quello che diceva o di ciò che era. Kei gli accarezzava le testa, inespressivo.
-Piangi Rei... piangi...- diceva con affetto non suo -Non pensare a niente... piangi...-
Quando Rei piangeva, Kei gli diceva sempre di continuare a farlo e di non pensare a niente. Non sapevo quanto fosse rassicurante, ma con lui funzionava. Rei piangeva molto spesso. E noi stavamo male con lui.
Lo vidi cedere al sonno, alla stanchezza e al pianto. Chiuse gli occhi.
-Dormi Rei... dormi...-
Kei lo guardava con uno sguardo che non mi piaceva per niente. Era come se lo stesse impnotizzando. Mi faceva un pò paura.
O forse era l'affetto che vedevo celato nel suo sguardo che mi faceva paura.
Kei teneva a Rei. Daltronde era normale, ma... non so.
Vide Kei portare il corpo dormiente di Rei in camera e metterlo sotto le coperte, poi tornò in salotto da me. Il suo volto era divenuto torvo.
-Non possiamo permettere che succeda di nuovo.- dissi deciso -Non avremmo mai dovuto neanche permettere che accadesse già dalla prima volta.-
Kei strinse i pugni e il suo sguardo si accesse di una rabbia furente. Era raro vederlo così. Ma aveva ragione da esserlo. Anch'io lo ero, e parecchio.
Così come amavo Kei, amavo Rei. Non potevo permettere che si ripetesse.
Mi alzai e presi il giubbotto, incamminandomi verso la porta.
-Dove vuoi andare?-
Mi voltai verso Kei e lo guardai con gli occhi più gelidi che potei fare.
-Vado a chiudere i conti con quel bastardo.-
Mi sembrava strano che anche a lui non fosse venuta la stessa idea: ma ci teneva a Rei, o no?! Il mio sguardo, se possibile, si fece ancora più truce.
Non attesi risposta, e uscii di casa.
L'immagine di Rei in quello stato mi appariva in continuazione davanti agl'occhi. Non potevo resistere a vederlo così!
Presi la moto e sfidai il temporale sopra di me. Finalmente arrivai.
Scesi dalla moto a guardai la grande porta in legno del vecchio dojo.
Il dojo Kinomiya.
-Finalmente ti ho trovato brutto bastardo...-

Continua...
Ho finito il primo capitolo e, come sempre, ho seguito l'istito e ho scritto cose che non hanno molto senso ^^" ma pensi sia nel mio stile ormai XP grazie a tutti quelli che l'hanno letto e che, spero, continueranno a farlo ^_- no commy, no cappy! V.V E sopratutto... niente spoiler! ><
=^^=Ciauz=^^=
Chy-chan
 
Continua nel capitolo:


 
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