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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: DURMSTRANG ADVENTURES
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: hermy4ever galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/04/2005 17:21:16 (ultimo inserimento: 19/03/06)

occhei...sappiamo tutto di quello ke combinano harry &co. ad hogwarts...ma ora vediamo cosa combinano viktor krum &co, a durmstrang!
 
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ARRIVO A SCUOLA
- Capitolo 1° -

Bene, a pubblicare qst fik m c avete proprio costretta, visto ke x le precedenti i commenti scarseggiano e nn l ho nemmeno finita...beh, qst cap nn sarà kissà ke cosa...ma spero ke vi piaccia...

Era mattina, e Viktor Krum si era appena svegliato. Era a casa sua, e quel mattino avrebbe dovuto fare il viaggio per arrivare a scuola, l’Istituto Durmstrang. Lui frequentava il settimo anno, ed era anche piuttosto bravo. Ma la sua specialità era il Quidditch. Nonostante fosse così giovane, era Cercatore nella squadra della sua nazione, la Bulgaria, e aveva fan da ogni parte del mondo. Ma ciò che aveva visto l’anno prima, ciò che aveva affrontato… aveva partecipato al Torneo Tremaghi, una competizione tra la sua scuola e quelle di Hogwarts e Beauxbatons. Non aveva vinto…ma era stato comunque bello. Mentre pensava, sua madre lo chiamò dal piano terra della villetta a due piani in cui abitava: “Viktor! Sei pronto? Dai, che altrimenti tarderai a prendere la nave della scuola!”. Viktor raggiungeva la scuola con un grande vascello, che affiorava dalle profondità dei laghi, e si fermava in ogni città, per poi arrivare a scuola. Viktor prese la sua valigia, la sua Firebolt e la sua civetta, Polka, poi scese. Fece colazione, poi uscì con i suoi genitori. Dopo mezz’ora di auto, finalmente arrivarono alla barriera di legno che delimitava il lago Konteka, il lago dove Viktor avrebbe dovuto prendere la nave. La barriera di legno era fatata, e faceva in modo che i Babbani vedessero, al posto del lago, una collinetta di ghiaccio. Viktor salutò i suoi genitori, poi andò verso il lago. Lì intorno era pieno di gente, ma Viktor stava cercando i suoi amici, che si chiamavano: Dimitri, Igor, Andrei, Ivan e Nicol. Aveva anche delle amiche: Irina, Ivana, Karola e Anastasia. Ad un certo punto, però, qualcuno gli diede una pacca sulla spalla e gli disse: “Ciao, campione!”. Viktor si voltò. “Oh, ciao, Ivan. Sai dove sono gli altri?” “Oh, si, siamo tutti di là. Insieme con Igor abbiamo studiato il punto esatto dove dovrebbe emergere l’entrata della nave, così entreremo per primi e potremo prenderci i posti migliori”. Andarono insieme nel punto stabilito, e così incontrarono anche gli altri. Dimitri, Igor, Andrei, Nicol, Irina, Ivana, Karola e Anastasia lo salutarono tutti insieme: “Ciao Vicky!” “Ciao a tutti!”. Ad un certo punto si sentì un rombo provenente dal lago, e dopo 10 minuti esatti la nave di Durmstrang apparve sotto gli occhi dei ragazzi. Si aprirono le porte della nave, e subito Viktor e i suoi amici corsero dentro e si presero i posti migliori, quelli davanti perché, essendo più vicini alla caldaia, non erano ghiacciati come gli altri. “Allora, passate belle vacanze, ragazzi?” “Oh, si!” disse Viktor, e subito Nicol disse: “Ah, ci scommetto che ti è andata bene perché è venuta da te quella ragazza…come si chiama…ah, si…Herr-mioni, vero?” “Oh, no, Herr-mioni non è venuta, ci siamo scambiati solo delle lettere…” “Lettere d’amore…” “Non dire stupidaggini, Irina, non mi salterebbe mai in mente! Siamo amici! E voi? Come avete passato l’estate?” “Eravamo tutti insieme in settimana bianca su, in Transilvania. Ci hanno fatto visitare le case dei vampiri. Pensa che addirittura una volta Anastasia ha visto un’ombra e si è messa a urlare perché pensava che fosse un vampiro, invece era solo un appendiabiti con su un mantello, un cappello e due cosi davanti che sembravano denti!” “Non dire cavolate, Andrei! E allora quando tu ti sei spaventato perché io ti ho fatto buuu con un mantello rosso addosso?” “E smettila! Stavo solo recitando!” ma la loro attenzione fu catturata dall’arrivo di un ragazzo dai capelli rossi e viola che aveva l’aria crudele. “Come tutti gli anni, ecco che arriva Riposky. Riposky, non puoi andartene da un’altra parte? Si, certo, questo posto è caldo, ma tu sei un pezzo di ghiaccio, ti può far male. Ti scioglieresti” disse Andrei, rivolto al ragazzo, e lui gli rispose: “Con piacere, che me ne vado. Non mi abbasserei mai a stare nello stesso posto con dei stupidi Volpefulgida come voi!”. Andrei disse: “Se osa ancora insultare la nostra Casa, io…”. Gli studenti della scuola, al primo anno, venivano divisi in tre Case: Volpefulgida, Cervodargento e Dragodiperla. Andrei, Viktor, Igor, Ivan, Dimitri, Nicol, Irina, Ivana, Karola e Anastasia erano Volpefulgida, mentre Riposky era un Dragodiperla. Tra le Case Volpefulgida e Dragodiperla c’era una fortissima rivalità in qualsiasi situazione, e soprattutto tra Viktor, i suoi amici e Riposky. A parte questo piccolo contrattempo, il viaggio proseguì abbastanza bene. Viaggiare sulla nave era veramente magnifico, perché non si vedevano paesaggi di colline e montagne, bensì paesaggi degli abissi dei laghi, con, ovviamente, i loro abitanti: sirene, tritoni, piovre e pesci vari, ma i ragazzi del settimo anno ormai non si incollavano più al finestrino per guardare fuori, perché conoscevano così bene il paesaggio da trovarlo noioso, quindi Viktor e i suoi amici passarono il loro tempo mangiando Confetti Abissali (caramelle che danno a chi le mangia la sensazione di essersi appena buttati in acqua e di essere bagnati fradici anche se si è perfettamente asciutti, particolarmente utili d’estate), Gommose Polisucco Celebri (mutano per pochi minuti il volto di chi le mastica in quello di un personaggio famoso). Dopo qualche ora, un rumore strano fece capire che la nave era arrivata a destinazione. Viktor scese per primo, poi seguirono gli altri. Gli studenti entrarono nella scuola, e tutti insieme andarono nella Sala delle Riunioni. Poco dopo arrivarono anche i ragazzi del primo anno, seguiti da una donna alta, che portava una spilla con scritto sopra Preside. Nessuno ne fu sorpreso, tra i ragazzi del sesto e settimo anno. Infatti, alla fine dell’anno prima, il vecchio Preside, Igor Karkaroff, era scomparso misteriosamente. La Preside parlò: “Benvenuti a tutti voi, studenti! Mi chiamo Katerina Karkaroff, e sono la nipote del vecchio Preside, sparito giusto l’anno scorso. Bene, possiamo cominciare la Divisione Unita! Ragazzi del primo anno, fatevi avanti!”. La divisione degli studenti veniva chiamata anche Unita perché il fondatore della scuola aveva detto che, nonostante la divisione in Case, gli studenti dovevano restare uniti, e mantenere rapporti di amicizia. Il fondatore aveva detto questo davanti a decine di studenti già divisi, ma evidentemente avevano sentito solo i Volpefulgida e i Cervodargento, perché i Dragodiperla di certo non erano amichevoli. La Divisione Unita avveniva così: il ragazzo che veniva chiamato doveva bere qualche goccia di una pozione verde, poi tirava fuori la lingua, e sulla lingua c’era scritto il nome della Casa dove doveva stare. Dopo la Divisione Unita, la Preside condusse tutti nella Sala dei Banchetti, dove venne aperto ufficialmente l’anno scolastico, per mezzo della cerimonia dell’Evocazione del Cibo. Dopo ci fu il banchetto, grandioso come sempre, e poi tutti andarono nei rispettivi dormitori, a godersi il primo giorno di scuola.

ok, faceva skifo. Almeno, però COMMENTATE!!!! V prego...
 
Continua nel capitolo:


 
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