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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: SOLO
Genere: Sentimentale, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Autore: poisonapple galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/04/2005 19:54:03

songfic shonen-ai sulla mia coppia preferita: sanzo e goku ^__^
 
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SOLO
- Capitolo 1° -

Ciao!!!! Questa è la prima ff che pubblico su questo sito, anche se è una delle ultime che ho scritto…perché ho scelto proprio questa? Credo perché è quella in cui ho meglio espresso la mia visione del rapporto fra Sanzo e Goku(tesorucci ^^), inoltre la canzone è bellissima ^0^ Il pov è di Sanzo, la canzone di Francesco Renga(fra [..]), buona lettura!
(ho ripostato perchè prima ho fatto un disastro con l'html...sono negata per queste cose ^^;;; spero che stavolta non ci siano problemi ^^;;;)




Acqua scura. Dovunque si posi il mio sguardo, lì in basso, vedo solo enormi pozzanghere di fangosa, lurida, acqua scura. Assurdo che le luci dei lampioni la accendano di brillanti striature. Assurdo che una buca dell’asfalto, riempita d’acqua sporca, assomigli ad un cielo stellato.
Osservo il mio braccio aprire la finestra, tendersi verso l’esterno e rimanere così, immobile, in attesa che una goccia si distacchi dal cornicione soprastante e finisca la sua breve vita sulla mia pelle. L’aria è fredda e umida e il suo odore di bagnato mi penetra nei polmoni, troncandomi il respiro. Non capisco come la gente possa trovare profumata l’aria dopo la pioggia. Per me è soffocante. Una delle mie debolezze. Odiare la pioggia, il suo suono, il suo odore, perfino il suo sapore è un modo per riversare il disgusto per me stesso su qualcosa al di fuori. Osservare la pioggia, ascoltare il suo suono, inspirare il suo odore, assaggiare le sue gocce amare è il mio modo per punirmi. Un tormento che non deve conoscere fine per quel moccioso che è dentro di me.

[C'è un posto dentro me che non ti mostrerò
É qui nascosto
C'è un bambino che ora sa che si è perduto, ma ]

Piange ancora, quel moccioso. Non ha mai smesso da quella notte. Si è perso nel buio e piange, coperto di sangue. Non cerca di uscire.

[Ancora resta là
Ancora ce la fa]

Resta là come se aspettasse qualcosa. Qualcuno che lo tiri fuori.

[E mentre aspetta lui
Lui si accorge che è solo]

Ma intorno a lui non c’è niente che possa salvarlo. Perché finchè vorrà essere solo, nessuno lo troverà mai. E lui vuole disperatamente continuare ad esserlo. Ha paura che se dimenticasse quel dolore lui scomparirebbe. Ha bisogno di soffrire per continuare a vivere. Come chi, sospeso nel vuoto, si aggrappa con tutte le sue forze ad un rovo spinoso. Fa male, ma finchè provi dolore sei vivo. Così lui rimane là, appeso a quell’immagine insanguinata, e piange.
Poi ci sei tu.
L’altro moccioso.

[Io non voglio esser solo]

Chiudo l’anta della finestra e mi giro verso te, appoggiando la schiena nuda sul vetro gelido, per trovare una spiegazione plausibile al brivido che mi attraversa il corpo. Vedi? Non sei tu a farmi questo effetto. E’ solo il freddo. Rideresti se ti dicessi così? Anche una stupida scimmia come te mi trova ridicolo vero? E’ strano vederti dormire così tranquillo, di solito a quest’ora le coperte sono già finite fuori dal letto. Anche quelle ti stanno strette, se potessi te ne andresti in giro nudo scommetto. Ma anche se non fosse proibito dalla decenza, quello non te lo lascerei mai fare…solo io posso vederti così. Solo i miei occhi possono sfiorare la tua pelle nuda, come in questo momento. Quello che è mio non sono abituato a spartirlo con nessun altro. E tu sei diventato mio dal primo istante in cui mi hai chiamato.
Chissà come reagiresti alla notizia che la tua non è l’unica voce che sento dentro…Anche se l’altra non è propriamente una voce, ma solo un pianto continuo…Dovrei fartelo conoscere, un giorno, il moccioso… forse riuscireste a comunicare…forse. Per ora voglio solo che la tua voce sovrasti la sua e ho scoperto che è più facile col sesso. Placare il dolore col piacere è la cosa più squallida che abbia mai provato, eppure è così che vado avanti da qualche settimana.
Ma non è il mio piacere che cerco: è il tuo.
Perché se tu non mi amassi il giochetto non funzionerebbe, la tua voce diverrebbe muta e le grida disperate del moccioso mi riempirebbero l’anima.

[C'è un posto dentro me che non ti mostrerò
é un posto freddo
Lì c'è un uomo stanco che tra le sue maschere
Continua a vivere
Qualcosa che non c'è]

Cerco il tuo amore per stordirmi e la finzione con te e arrivata ad un punto tale che nemmeno io riesco più a distinguere qual è la realtà…continuo a vivere un rapporto che non c’è, che tra le mie dita si disperde perché non sono in grado di raccogliere quello che mi dai…perché non sono capace di ricambiare con un sentimento disinteressato l’amore che mi hai sempre concesso, senza aspettarti niente.

[Ed ogni volta lui
Lui si accorge che è solo]

Sfrutto il tuo amore, è vero, ma almeno in questo modo tu rimani quel che sei. Non ti lascio portar via nulla di me perché tu devi rimanere così come sei. Non posso condividere me stesso con te, non voglio sporcarti. Io devo rimanere solo, non posso ospitare nessuno in questo posto freddo.

[Io non voglio esser solo]

Ti agiti un po’ fra le lenzuola, segno che stai per svegliarti, così mi avvicino al letto e mi ci siedo, in attesa di vederti aprire gli occhi. Non ti ho mai detto quanto sono belli. Non ti ho mai fatto un complimento. Ma tu non le consideri nemmeno queste cose. Eppure so che ti farebbero piacere, è normale: a chi dispiacerebbe sentirsi dire Ti Amo dalla persona a propria volta amata? Tu me lo dici in continuazione, è un tuo bisogno esistenziale. Io non l’ho mai neppure pensato. Non voglio identificare con una parola quello che mi lega a te. Non voglio sapere cos’è…perché poi sarei a conoscenza di ciò che perderei.

“Sanzo…?”

Il mio nome è costantemente sulle tue labbra…

“Sei sveglio? Ma è ancora buio…”

Le tue dita mi sfiorano il braccio e probabilmente lo trovano troppo freddo per i tuoi gusti…già, me ne accorgo dalle pieghette che ti si sono formate fra un sopracciglio e l’altro…lo sguardo corrucciato non ti si addice sai? Ma non verrò certo a dirti che ti preferisco sorridente, anzi, come d’abitudine cerco di evitare che la preoccupazione che ti leggo in viso si trasformi in un’inutile sfilza di rimproveri(anche perché avresti ragione sul fatto che girare nudo per la camera non è una cosa troppo intelligente) e mi infilo sotto le coperte, lasciandoti a fissare la mia schiena. Quando provi ad appoggiarti a me abbracciandomi silenziosamente non posso far altro che recitare il mio solito copione…

“Non appiccicarti scimmia, il letto è abbastanza grande per entrambi mi pare.”

E tu puntualmente non molli. Stavolta ti spingi addirittura oltre…strusci la guancia sulla mia pelle…chiudi le labbra carnose sulla piccola sporgenza di una mia vertebra, proprio sotto il collo…inspiri quello che secondo te è un profumo irresistibile, senza sapere che è la tua immaginazione a renderlo tale…

“Cosa vuoi, dannata scimmia?!”

Mi giro bruscamente ma la mia “inutile sfilza di rimproveri” viene messa a tacere da un tuo bacio, morbido e spontaneo come te. Accetto reticente che le tue labbra si muovano per un po’ sulle mie, cercando vanamente di superare la loro difesa per fondere i nostri respiri, finchè stufo della mia ostinazione sciogli l’abbraccio e ricadi sul tuo cuscino.

[E tu ora mi chiedi che cosa vuol dire
Stare accanto a me]

“Uff…hai una vaga idea di cosa voglia dire provare a starti vicino?”

Il tuo tono scherzosamente indignato sembra nascondere un fondo di verità…In realtà è una domanda che mi sono posto già da solo, ma non ho mai trovato una risposta.

“Sei in vena di chiacchiere idiote stanotte eh? Perché non chiudi quella bocca e mi lasci in pace?”

Ti sollevi e incrociando le gambe fissi il muro davanti a te. A quanto pare non sembri disposto ad accontentarmi.

[Se quello che vedi vuoi chiamarlo amore]

“Sanzo…perchè hai così tanta…paura di me?”

Cosa?!! Paura? Io??? IO avrei PAURA di una bakasaru???

“Io lo so di essere importante per te…lo vedo che hai bisogno di me, come io ne ho di te. Continui a sforzarti di dimostrarmi il contrario, continui ad allontanarmi…perfino quando facciamo l’amore…”

“Se non ti sta bene nessuno ti obbliga a…”

“NO CHE NON MI STA BENE! Non mi sta affatto bene sentire che sei così triste, non capisci?!”

Mi posi una mano sul petto, come se volessi…accarezzarlo quel bambino che è qui dentro…eppure non riuscirai a raggiungerlo, Goku…lui non si lascerà mai condurre fuori da nessuno…lui non può dimenticare…

“…io ci ho provato in tutti i modi Sanzo…a questo punto…dimmelo tu cosa devo fare…”

La tua testa prende il posto della mano, sopra il mio cuore…Sei caldo, come sempre…Riusciresti a far evaporare la pioggia con questo calore? Perché qui dentro piove sempre. Ininterrottamente.

“…Perché io lo sento…lo sento che stai piangendo, anche adesso…”

Lo senti?
Tu lo senti??
Non…è…possibile…
Non puoi esserti accorto di lui.
Non puoi aver sentito il mio dolore!
Cosa significa??!
Cosa significa tutto questo??!!

“COSA SIGNIFICA????”

Circondandomi la vita con le braccia, mi stringi a te nel patetico tentativo di tranquillizzarmi…ma io ti scrollo con decisione di dosso e scuotendoti per le spalle pretendo che tu…che tu mi risponda maledizione!

“COSA? COSA HAI SENTITO???”

La testa inclinata di lato…gli occhi socchiusi da cui si intravede l’oro abbagliante…e un’espressione dolce, disarmante…perché sei così? Non vedi come ti sto trattando? Le mie mani scivolano lungo le tue braccia, raggiungono il materasso e vi affondano con tutto il peso del mio corpo. Adesso ho capito.
Ho capito che non ho mai capito nulla, né di te, né di me.

[Non lasciarmi mai solo
Io non voglio esser solo]

“Io…ho imparato ad ascoltarti Sanzo. Per cercare di capirti, di esserti in qualche modo d’aiuto…mi faceva troppo male il pensiero che eri solo. E siccome sapevo che se te lo avessi chiesto direttamente avresti rifiutato di parlare con me di quello che ti angoscia…allora…ho fatto a modo mio. Non è stato difficile: pian piano ho cominciato a percepire delle…sensazioni…già da quando eravamo a Cho’An…Per esempio mi accorgevo quando stavi per tornare al tempio…oppure mi bastava osservare il modo in cui tenevi in mano una sigaretta per sapere di che umore eri…Poi, gradualmente, quei minimi segnali sono diventati sempre più chiari…viaggiando insieme e dovendo affrontare sempre situazioni a rischio ho sviluppato una specie di sesto senso…specialmente se eri in pericolo.”

Ti interrompi per un momento, forse per assicurarti che io ti stia ascoltando…o magari per avere il tempo di accarezzarmi fugacemente una guancia, dimostrandomi ancora una volta quanto sono speciale per te…

“Però da quando stiamo insieme…tutto questo è molto, molto più vivido. Sento la tua tristezza come se fosse la mia. E mi fa impazzire non riuscire a trovare il modo di alleggerire il peso che ti porti dietro…”

Mi abbracci il collo, affondando il viso nei miei capelli come se fossero un rifugio sicuro.

“E’ per questo che ti chiedo: dimmi cosa devo fare. Sono disposto a qualsiasi cosa…”

Io ti sento, come tu mi senti. E’ così. E’ sempre stato così.
La mia presunzione e il mio egoismo avevano stravolto questa verità…ma anche se io non vedevo…anche se la mia logica falsava questa realtà…tu eri lì, più vicino di quanto avrei mai potuto credere.
Mi chiedi cosa puoi fare per me…ma non lo so neanch’io Goku, credimi. Sei riuscito nell’impossibile, cosa posso chiederti di più?

[E torno a vivere
Qualcosa che non c'è
Qualcosa come se
Io non fossi più solo
Io non voglio esser solo]

Ti spingo con delicatezza sul letto, distendendomi sopra di te e incatenando di nuovo i miei occhi con gli anelli dorati che circondano le tue pupille…non so dirtelo a parole…ma so che lo comprenderai ugualmente…Non lasciarmi solo…mai, per nessun motivo al mondo…non lasciarmi mai da solo sotto questa pioggia. Forse non riuscirai a tirarmi fuori da qui ma almeno il freddo sarà meno pungente con te.

[E provo a vivere
E provo a vivere]

Le nostre labbra si toccano appena…

“Sanzo…”

“Stai qui.”

Mi guardi sorpreso…e in un attimo i tuoi occhi sorridono…hai capito che desidero averti accanto…che è questa l’unica, fondamentale cosa che puoi fare per me.

“Sì…Io sono qui per te.”

[Io provo a vivere]


Fine.



^^ il 90% di quello che ho scritto non l’ho capito neanch’io, immedesimarsi nella mente contorta di quel bonzo assurdo è davvero complicato @___@ ovviamente questa è la mia personalissima interpretazione di quei luuuuunghi momenti di silenzio caratteristici di Sanzo nelle giornate di pioggia. Come al solito ho fatto quello che mi pareva insomma ah ah ah ^^;;; Mi raccomando, fate come dice Sanzo: non lasciatemi sola ^0^
Veramente quello lo chiedevo io a Goku =___= ndSanzo
^^;;; beh, ognuno cerca di smuovere la pietà di chi gli interessa…^^ndPois
Io non cerco la pietà di nessuno è________é ndSanzo
Sì, sì, vabbè, ma guarda che è meglio se ti unisci a me nel chiedere commenti alle gentili lettrici…ndPois in tono minaccioso
Osi minacciarmi???ndSanzo con la W&S puntata in fronte a Pois
Nuuuuuuu, per carità ^^;;; stai buonino eh?ndPois
Tsk!ndSanzo

Baci!!!!!!!!
 
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