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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: MITSUI HOOD
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: aya-suzuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/09/2002 13:06:59 (ultimo inserimento: 10/04/03)

questa non è una parodia come le altre...
 
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1
- Capitolo 1° -

Buongiooorno a tutti... ^^ e visto che proprio ieri ho detto che inizio troppe fic... eccone un'altra!
stavolta però ho un'esimia collaboratrice: ladies and gentlemen... Mya ha steso con me questa fic!
quindi immaginate il capolavoro...^_-

****
MITSUI HOOD
Basato sul film Disney di Robin Hood


Le luci si abbassano, l’atmosfera è pregna di eccitazione; dei passi risuonano fra le ombre delle quinte, il sipario si apre con un solo strappo… Strappo? Ehm, incidente fra gli insulsi operatori… le tende calano violentemente addosso alla figura estatica che si stava giusto presentando. Ecco, erano cinque giorni che non faceva altro che stare seduto in poltrona a ripassare quelle dannate battute e adesso… un solo attimo aveva cancellato i suoi 15 minuti di gloria… bè bastava la presenza. Uhm, neanche quella dato che la violenza del sipario era stata tale da far cadere esangue il nostro narratore… MORTO. Ok fine della storia.

Aya: noo, dai sadica macabra! Non possiamo farla finire così! È così che tratti il tuo Sendino??
Mya: ah: è lui il cantastorie? E me lo dici adesso, infame! Poverino, qui ci vuole la fata turchina!
Aya: _ …ho un’idea migliore. Aspetta…

§ Parte una musichetta da carillon… uno squarcio di cielo stellato fluttua sulla scena, agitando le lunghe e sinuose braccia… §
Grande Volontà del Grande Universo: povero ragazzo… devi vivere…! VIVERE!

*lo stiamo perdendo! Oh, no! Dai, sotto con quella flebo! Più fisso! Impegno dottori, impegno!*

§ …MEGLIO RICOMINCIARE… §



MITSUI HOOD
Basato sul film Disney di Robin Hood


Le luci si abbassano, l’atmosfera è pregna di eccitazione; dei passi risuonano fra le ombre delle quinte, il sipario si apre con un solo COLPO.
Fa l’entrata in scena fra gli sguardi ammirati degli spettatori – uomini e donne- una figura in calzamaglia… eheh di quelle che non lasciano troppo spazio alla pervertita immaginazione: fa tutto da sé.
Questo affascinante e baldo giovine indossava questa depravata calzamaglia turchese, che contrastava con la casacca a maniche gonfie dello stesso colore (naturalmente che non scendeva oltre il fondoschiena perché anche noi c’abbiamo da occhià). Tra gli esuberanti capelli esibiva un pennacchio rosso che faceva molta scena… siori e siore, il nostro gallo cedrone!
“Salve a tutti, signori e signore! Mi presento, sono Canta-Sendoh, e sono qui per narrarvi la storia di un eroe… u_u “
Tirò fuori da una delle voluminose maniche un manifesto ingiallito, che srotolò con abile mossa: era il manifesto che denunciava un ricercato.
WANTED: DEAD OR ALIVE. La foto ritraeva un ragazzo con una cicatrice sul mento e lo sguardo beffardo…
“Vi prego di prestare a me la vostra attenzione e di ascoltare la mia storia riguardo questo giovane, un giovane che diventerà un mito (ma non metterà in ombra la mia immagine, badate: quella prevale sempre)…”


L’immagine si sfuoca, lasciando spazio alla veduta di un bosco…

Mitsui Hood e Little Nori van per la foresta…
Urca-urca firulero, oggi splende il sol…!
Son seguiti dallo Sceriffo e dalla sua Armata…
Urca-urca firulero, oggi splende il sol…!

Due figure correvano, appunto, per la foresta, con non eccessiva calma. Mitsui Hood (per gli amici Mitchi Hood) e il suo fido compagno Little Nori indossavano una calzamaglia verde palude ed una giacchetta marrone… e si stavano scapicollando per i sentieri fangosi della foresta di Sheruwodo [abbiamo giapponesizzato un po’… ND A&M].
“Mitsui… °° io sto schioppando, li abbiamo seminati?”
“Non ancora, mio fido amico” e crollò a terra come un pero.
“Ah, che seccatura..! Proprio ora, merda?!” imprecò il corpulento Little Nori, tirando fuori dalla sua bisaccia un sospetto involtino cartaceo bianco… lo accese e lo ficcò in bocca all’amico “E fare presto, che quelli ci agguantano! …E non fartelo tutto te, eh!”
“Grazie caro, tu sì che mi capisci… lo sai che io non reggo queste grandi corse…il mio passato da teppista non me lo permette!”
“Bè non è che adesso tu sia un Santo Padre… sei un ricercato” gli ricordò il fido.
“Bè, IO rubo per dare ai poveri!”
“Sesese, tutte scuse che hanno inventato le case editrici per dare un bel messaggio, sennò i tuoi romanzi li compravano solo i fricchettoni!”
“Si, in effetti hai ragione tu… non dirlo in giro però! …dai corriamo.”
Si lanciarono nello stagno appena in tempo per non farsi vedere dalla losca ghenga che li perseguitava.
Da un agglomerato cespuglioso sbucò fuori l’onorevole Sceriffo Maki, elegante nella sua calzamaglia lilla e giacchetta a maniche gonfie bordeaux e dorata… ooh! ^^ che stile impeccabile!
Si guardò in giro indispettito, togliendosi dal capo il buffo berrettino in tinta con la giacchetta e sbraitando:“Inetti parassiti! Dove vi siete cacciati??”
Dietro lo Sceriffo apparve la sua fida Armata. “Ci scusi per il tardo arrivo, ma ci siamo imbattuti in una comitiva di serpi e poi in un MC Donald ’s…” si giustificò Mito.
“Non parlavo di voi, ma quasi. Osservate il paesaggio circostante: scorgete per caso quegli sporchi pezzi di mascalzoni figli di cagna?”
“No, Sceriffo…” brontolò Mito
“Oh, guano…” [lui si che è un signore! ND A&M]

“Ahhh: aria! Questo vago composto di H2O era in uno stato avanzato di putrefazione… Bleah!”
“Oh, Little Nori, come fai ad essere così scientifico nei termini?”
“Bè, sai Mitchi Hood, prima di dedicarmi alle mascalzonate varie facevo liceo… 6^^’ Sei tu che mi hai traviato!”
“Hey, calmo amico. Non sono mica Nancy Spungen.”
“E quello cos’era?”
“Era l’Autrice Aya che si sente in dovere di giustificare la morte di Sid Vicious… -_-”
“Okay… ma tieni pronti la maria che ci tocca correre di nuovo!”
“Why?”
“Look!”
“Heeey, guys!” ammiccò lo Sceriffo Maki, puntandosi compiaciuto un pugno su un fianco.
“Oh, damn.” e l’inseguimento ricominciò.
Corri corri, salta salta, il povero Maki è troppo impegnato a radunare Takamiya e Co. che non sono abituati alla dura corsa in resistenza, e così il ricercato Hood e il fido compagno riescono a lasciarseli indietro.
“Uff, stressanti queste corse fuori programma… Ma ti dirò: quel Maki è un grande!” disse Little Nori, scendendo ramo dopo ramo da un’alta sequoia.
“Bè, è forte spassarsela con quello lì. E poi è sempre una scusa buona per farsi qualcos’altro di fuori programma… ^_-” disse Mitsui facendo segni d’intesa all’amico, il quale tirò fuori dalla bisaccia un altro cannone… per festeggiare l’esito della fuga! E così si sedettero sotto l’albero appena scalato e finalmente si rilassarono.

Nel frattempo, la carrozza reale col suo seguito di scorta armata stava percorrendo il sentiero battuto che costeggiava (senza però addentrarvisi) la malfamata foresta di Sheruwodo.

“Hey Hood!” mormorò Little Nori, dando una discreta gomitata nella costola all’amicone di mille scorribande
“Ahhh… *x* che c’è? Ti faccio notare che mi disturbi in un momento di intensa delicatezza…”
“Sento rumori provenire dalla strada… sembra un grande gruppo.” rispose little Nori pensieroso.
“Ma che dici, a quest’ora!? Di solito la gente fa la siesta non lo sai?”
“A me sembra di sentire delle voci 9_9”
“A me sembra che questa roba ti faccia male. Te l’avevo detto di non mischiare l’oppio con la maria!”
“Invece è stata un’invenzione mitica…!” sospirò Nori, con lo sguardo perso
In quel momento uno scimmiottare gli giunse all’orecchio: ‘Mbuahaha, io sono il genio del basket!’ ‘Ah! IO sono l’incommensurabile rookie number one di tutta la prefettura di Nottinghawa!’ .
“Sai, credo tu in effetti abbia ragione, mio fido compare. E questa bella compagnia altri non è che il Nobile Principe Hasegawa e la sua scorta, compresi quei due minorati di Tonto-Hana e Crucco-Nobu!”
“Tzè! E si fida di andare in giro per i boschi con quella gentaglia?”
“Già e noi ne approfitteremo!” disse Mitchi Hood battendo un pugno sul palmo dell’altra mano.
“Cioè? Come?”
“Ø_Ø Oddio… Li derubiamo! Li lasciamo in mutande!”
“°O° Oh!”
“Su, adesso pensa ad un piano mentre ci avviamo verso il sentiero.”
“COSA? Il famigerato sentiero? Ma ci sono i banditi ;_;”
“Scemo, siamo noi i banditi!”

Qualche minuto dopo i nostri delinquenti preferiti erano pronti a sferrare il loro mortale attacco. Non potevano contare su un assalto di forza, perché la scorta armata dei cosiddetti gorilla (Uozumi e Takasago) che proteggevano il principe erano troppo, troppo… troppo. Così avevano puntato sul classico trucco del travestimento nel quale Little Nori era un maestro. Infatti prima di unirsi a Mitsui Hood come braccio destro egli lavorava in un circo [ma non era a liceo? ND Aya – Eh, ma sai com’è: questi uomini tuttofare sono così impegnati socialmente… che ti sorprendono quando e come vogliono! ND Mya]: avete presente i maghi dei travestimenti che un momento prima incarnano Biancaneve e l’attimo dopo personificano il presidente degli Stati Uniti? Ecco.
Dunque i nostri selvaggi eroi, dopo essersi adeguatamente camuffati avevano attraversato la piccola radura che li distanziava dalla carrozza reale, arrivando così a trovarsi giusto dietro ad essa. Ma vi starete domandando di certo in che modo si fossero mascherati Mitsui Hood e Little Nori… giusto? Allora risponderò al vostro arcano interrogativo: dopo essersi impiastricciati ogni parte del corpo che restasse scoperta con del fango di palude, in modo da dare alla pelle un colorito da novello tuareg i nostri bei malavitosi si piazzarono in mezzo alla strada, gesticolando. Oh. Non ho ne’ancora spiegato il piano. Okay, seguite gli avvenimenti e scopritelo. D'altronde non è poi così complicato come sembra. Cioè, lo è per me… scriverlo… Oddio una crisi! [va bene, falla finita! Lascia, faccio io… ND Aya – Nonorono, ho le idee chiare io! ND Mya]
Allora [io sono qui, comunque, e ti tengo d’occhietto Ø_Ø ND Aya], si piazzarono in mezzo alla strada gesticolando e mostrando ai quattro venti della mercanzia da quattro soldi.
“Alìbubu, ohi capo:vu cumprà? Zizizì tu devi gombrare, zizì capo, zì! 500 lit!” disse Little Nori, sfoggiando un perfetto accento alibuaba… Sapete lui prima di convertirsi alla malavita aveva viaggiato mooltoo…
“o_O Ma non ci sono gli Euro tutt’oggi?”
“Se tutto va bene non ci sono neanche monete, dato che siamo nel medioevo!”
“Ma allora i sudditi come le pagano le tasse? 9_9”
“…Boh.” Dissero fra loro le guardie, scambiandosi tra loro qualche battuta di incompresa ignoranza. Però tutto ciò è ambiguo… come fanno ad esserci gli euri in Japan? [ma siamo davvero in Japan? ND Aya – Basta lasciamo perdere le minuzie geografiche e storiche… ND Mya]
“Che succede qua fuori??” esclamò una voce da dietro i lussuosi tendaggi della carrozza reale. Con uno strappo che ci ricorda molto l’inizio della storia, una figura elegantemente vestita si porta alla vista dei nostri eroi in calzamaglia.
“Ah, Principe Hasegawa!” esclamarono le due stolte guardie “Scusi l’andamento della carovana… questi due straccioni pezz’a’culo ci hanno distratto!”
“Che facciamo Sua Maestà, tiriamo dritto?”
Sull’impassibile volto di Sua Regalità [che dici lo facciamo schioppato? ND Aya – Certo, così in Doppio Senso nacque la figura dell’Hase cannato, così si prosegue l’opera. ND Mya – Questo però non fa bene alla sua reputazione principesca… ND Aya] apparve il tarlo del dubbio.
“No, no… aspettate prima di partire!… Volevo comprarmi un’eccellente rolex di finti diamanti, da mostrare a quel sovranuncolo del Principe Miyagi e farlo skiattare d’invidia! Gnek gnek gnek!” detto questo si avvicinò ai due vuccumprà… egli però ignorava che, sotto le povere spoglie da bugabuga, si celavano le ancor più povere spoglie di quel disgraziato di Mitsui Hood e del suo compare tuttofare.
“Ma siii Sua Eccellenza, abbiamo dei rolex da due soldi davvero divini! Venga, venga…” lo invitò con fare suadente il nostro eroe cicatrizzato, passando un braccio intorno alle regali spalle del Principe ed avvicinandolo a sé, iniziando a snocciolare la sconcertante varietà della sua merce “Guardi questo ad esempio…”
Little Nori intanto, approfittando della distrazione del monarca, si intrufolò nella carovana reale, tra sghignazzate e buahahahate.
“Ma… guarda sta entrando nella carrozza del Principe Hasegawa…!!!” esclamò una delle guardie
“Miii hai ragione! Entro e lo disfo!”
“Ma no, aspetta! Dobbiamo proteggere Sua Maestà da quest’altro qui… non mi fido!”
“Ma…”
“Ok amico. Giochiamocela a canasta.”
Intanto, il Principe Hase…
“Ohh, ma questo si che mi piace! Hm… ma sono indeciso tra i brillanti: mio fido, tu che dici? Prendo quello con i brillanti a forma di coniglietto o quelli a forma di donna nuda?”
Da un remoto ed oscuro angolo della carovana reale emerse il viscido RukaBiss… con i suoi freddi occhi squadrò il suo superiore, ed alla fine scosse le spire.
“Fa quel che ti pare. Io me ne strasbatto.” e si congedò.
“Oh amico, i tuoi consigli disinteressati mi aiutano sempre a compiere le giuste scelte per proseguire sul mio cammino nella sovranità con maggiore sicurezza e stima in me stesso! ;_; Quasi mi commuovo!”
Bè, la verità era che il Nobile Principe doveva tenersi in buono questo lurido RukaBiss e farlo vivere come un nababbo, perché oltre ad essere l’asso della sua squadra di basket (il che gli fruttava molti soldini),… bè era quello che gli passava la roba, per intenderci.
RukaBiss infatti era un magnate del commercio mondiale della squisita polverina che tutti noi conosciamo… ed in cambio di una vita di stravizi e mantenimenti passava al Gran Sovrano… mi sto ripetendo. Oh: intendiamoci, mica gratis! Tutte le tasse che finivano nei depositi del Re finivano misteriosamente nel giro del Triangolo d’Oro [sapete quel commercio d’oppio fra Vietnam, Laos e… boh. ND Mya].
Ma proseguiamo.
Dopo approfondite elucubrazioni il Principe prese la sua regale decisione
“Vabbè, dai. In fondo, sotto le spoglie da guida del paese… sono pur sempre un uomo… se capisci cosa intendo… 9.9”
“Ahhh ^^ il nostro Principe è un intenditore… allora eccole qui il rolex con i brillanti a forma di don-“
“Prendo quello con i coniglietti.”

“Dunque… allora qui ho tutto, ho sbaraccato? Si… va bene, io vò…”
Il nostro Little Nori, che stava lustrando e nettando per benino l’interno di quella ficata della carrozza reale, uscì dal lato opposto a quello dove stavano Mitchi H. e il Principe, e si avviò furtivamente verso la foresta dove aveva appuntamento con Hood. Ma la sua attenzione venne attirata da uno splendido mix di meccanica e pneumatologia. Infatti Little Nori, prima di unirsi al torbido giro della banda di Messere Hood, era tirocinante in una famosa officina di Camelot. E così non seppe resistere alla tentazione trafugare una delle ruote della carrozza, per la sua collezione privata. Quella ruota da carro laminata di acciaio inox e laccata di platino fuso sicuramente sopra i 50.000° e poi raffreddata ai –40.000° era un vero capolavoro! Avrebbe fatto compagnia a quella ciavata al Presidente della Galassia Est, ricoperta da un superstrato di chewin gum misto a smeraldo verde bottiglia. Facendo ciò la sua mente era esonerata dal considerare tutte le possibili complicazioni che sarebbe sicuramente seguite.
Infatti le guardie, mentre lui tirava su gli ultimi scellini, avevano appena finito la loro partita a canasta… o era a ramino? *** Pausa controllo*** Canasta, canasta…
Il risultato è che Akagi aveva perso quindi, secondo l’idea originaria di Takasago si decisero ad entrare per fare fuori il vuccumprà spazzolatore. Entrarono muniti di due super mega mitra agganciati a bazooka, uno rivolto ad ogni punto cardinale. Ma inutilmente. Del presunto balordo alcuna traccia. L’interno della carovana era lucido e spazzolato come non lo era da anni, e al suo interno era rimasta solo la cestona dove ronfava quel parassita di RukaBiss.
Desolati, scesero dalla carrozza, promettendosi di non far parola dell’incolmabile vuoto che presenziava dove, fino a pochi minuti prima, stavano tutte le ricchezze che il Principe aveva fatto su quella settimana.
Quindi scesero e si aggregarono al Principe, che stava ancora gongolando per il suo orologio nuovo di pacca.
Ma all’improvviso un angolo della carrozza schiantò giù, facendo finire oltre le tende RukaBiss con cesta e tutto, che capitombolò in una pozzanghera. Dopo aver spalmato per terra un vermiciattolo indignato, scattò in piedi, agitando le braccia
“Ma porca di quella tr*********ia! Si può sapere chi si permette di disturbare il mio sonno?” inveì il rettile
“Torna in carrozza, erbaccia!” borbottò tra sé e sé il Principe, non trovando tuttavia il coraggio di dirlo ad alta voce… come avrebbe fatto senza il suo fornitore di fiducia?
Intanto le guardie andarono a controllare in che consisteva il contrattempo.
“Sua Maestà, credo ci sia un problema… qualcuno ci ha carpito una ruota… inoltre… ehm…/// la sua carrozza è stata smantellata completamente…!”
“Eccellente lavoro, io allora posso andare!” ululò Mitchi Hood (vi eravate dimenticati di lui, eh! Ma che ingrati, è il protagonista!), correndo via e schioccando i calcagni uno contro l’altro cantando “I’m singin’ in the rain” e roteando in aria la sua borsa traboccante di ogni ciarpame conosciuto.
Il Principe Hasegawa, shockato, restava lì col suo nuovo acquisto a mezz’aria, balbettando:”ma… Ma… MA… MA! …uffi… bè dai, almeno sono riuscito a comprarmi questo rolex coi coniglietti ^^” concluse, intascando l’orologio.


Intanto i nostri due simpatici farabutti erano in prossimità del loro pulcioso accampamento.
Ad un certo punto Mitsui Hood si fermò, e con solenne occhiata decretò:”Nori, resta qui te… prepara la zuppa. Io vado a trovare il mio amato…”
“Vai a fare ancora il cretino con Lady Kogure?”
“Mettila pure così…”
Il prode eroe si incammina quindi verso il castello, spruzzandosi di dopobarba all’aroma di licaone e schiarendosi la voce.
“Ke-ruhmp… miiii-mi-mi-mi-miiiii-mi! Yeah, sono un duro, io!” e fa l’occhiolino ad un platano che passava di là per caso.
Arrivato nei pressi del castello, ricevette una pallinata in testa da un gruppo di marmocchi che giocavano a volano. Dopo averli lapidati tutti con una mazzetta da muratore abbandonata lì in zona, si intrufolò tra le strette sbarre del cancello sul retro.
Si trovò poi nel lussurioso parco reale. Non restò un secondo di più ad ammirare incantato i prati fioriti e gli alberi rigogliosi, si concentrò solamente nella ricerca dell’oggetto dei suoi desideri più sconci e carnali. [oh, non so perché ma mi sa tanto da misto tra “il nome della rosa” ed un film porno scadente… ND Aya]
Stava per calarsi nel pozzo dove la Principessa teneva i suoi dolcissimi alligatori (denominati Nosferatu e Reginaldo) per vedere se magari fosse laggiù a dar loro la dose giornaliera di gnu, quando sentì uno schiamazzare proveniente da oltre una filare di pioppi.
Girandoci intorno, notò che a pochi passi da lui c’era proprio il bello e dolcissimo Lady Kogure, che giocava a volano (pure lui!) insieme al suo amico Akagi Cocca. [ma… ma… il mio fratellone mi ha fregato il posto che spettava a me! >_< te la farò pagare, tenterò con ogni mezzo di farti escludere dal testamento!!! La mia vendetta sarà lunga e dolorosa… ND Mina - ^^’ suvvia Minakotta, non ti deprimere per così poco… anzi guarda, divertiamoci a ridergli dietro! ND Aya – Già… scusateci tutti ma questo ruolo sembra inventato apposta per loro ^o^ ND Mya]
Mitchi Hood era non poco amareggiato. Miii, ma quel bunker dell’amico non poteva starsene ALMENO UNA VOLTA per i c***i suoi? Sempre attaccato al culo del suo adorato… meglio darsi da fare in fretta se non voleva che quel panzer gli fregasse il tratto!
Scarracchiò per terra con la finezza e l’eleganza di un signore d’alta società (guarda, solo perché aveva quella calzamaglia color cagarella, sennò l’avrebbero scambiato per il cugino del Principe!), e si diresse a passo spedito verso i due signorinelli, esibendo la sua tanto studiata e preparata camminata “alla Fonzie”.
“Hoi, Lady! Koguuureee? Dolcezza sono arrivato!… AHIO!”
Il poveretto non riuscì nemmeno ad avvicinarsi abbastanza per toccargli le chiappe, era stato preso proprio tra le sopracciglia da una vigorosa fucilata in fronte eseguita dalla letale racchetta di Akagi Cocca, che guardava la vittima con malcelata soddisfazione.
-ed anche oggi ho mietuto un’anima innocente… Sono davvero bravo ^///^-
“Ohhh, per tutti i santi del celeste firmamento! é_è Cocca, hai visto… ti dico sempre di stare attento! MA… hai colpito quel pezzo di manzo di Mitsui Hood!” oltremisura allarmato, Lady Kogure si precipitò sull’esanime, posandoselo sulle ginocchia con fare principesco.
Al solo contatto con il… ehm… soffice tessuto dell’ampia gonna della bella Lady, il nostro affascinante teppista ritrovò in un battibaleno la cognizione della situazione.
“Ah… il dolore… se mi dai un bacino Kogure, sono sicuro che passerà tutto… ^3^”
“Oh, sciocco 9///9 non parlare a voce così alta, sennò le guardie del Principe Hasegawa ti sentiranno… “ lanciò un’occhiata ad Akagi Cocca “o qualcuno potrebbe fare la spia!”
“Oh, non ti-” Mitchi non fece nemmeno il tempo a decantare quando intrepido e senza macchia fosse.
Dalla finestra sopra di loro si affacciò la testona spinosa di Prince Hase, che notò subito l’intruso.
“Ehi ma tu non sei il venditore ambulante di prim-… MA TU SEI MITSUI HOOD! Maledetto, ecco chi mi ha bruschinato la carrozza e ciavato la ruota! Tu e quel malnato del tuo compare! Ma se ti prendo… GUARDIE!”
“Eh, io devo andare! Ci si rivede, dolcezza!” salutò allegramente Mitchi Hood, sventolando la mano e mandando baci volanti mentre si lanciava di testa oltre una siepe, finendo proprio nella zona dove veniva confinato l’allevamento illegale di alani assassini, tirati su dall’amorevole Principe in vista di casi del genere…


Mordicchiato e sbrindellato, il prode guerriero che ruba ai ricchi per donare a sé stesso tornò a casa, con le tradizionali pive nella bisaccia…
Per fortuna al loro accampamento trovò l’amichevole odore della zuppa di carruba, specialità del buon vecchio Little Nori che, prima di calarsi nelle losche parti del ladruncolo, era stato un notissimo chef.
“Ah, sei arrivato Mitchi! Senti, prendi questo che io sono molto indaffarato, devo ancora stendere il bucato e se lascio il carico colorato per tanto tempo nella bacinella mi si scolora tutto!” sospirò l’indaffaratissimo Little, mettendo il mestolo in mano a Hood e mandandolo quasi dentro il calderone fumante. Detto questo, prese a stendere frettolosamente il bucato.
“Santo cielo… Mitsui mi spieghi come hai fatto a fare questo buco sulla calzamaglia? Merda, è la migliore che hai!”
“Hn…”
“Guarda, è tutta bruciaticcia… ti sei fatto prendere ad arpionate da quei ritardati di Crucco-Nobu e Tonto-Hana per caso? Ah, ma se credi che io mi metta a rammendare pure questa volta… ti sbagli di grosso cocco bello…”
“Mah…”
“Snort… senti, stai mescolando Mitsui?”
Nessuna risposta. Sempre voltato a stendere la biancheria, Nori iniziava a seccarsi della poca loquacità del compagno.
“Mitsui… Mitchi? EHI!”
Il prode giustiziere, perso nelle sue elucubrazioni amorose con Lady Kogure come tema principale (ma doveva ammettere che anche Akagi Cocca non era niente male…), non aveva badato al loro rancio… che stava andando a fuoco. Il flambé quel giorno non era previsto.
“Idiota! Adesso ci tocca mangiare zuppa con verdure brustolate!” ruggì Nori, che sbrindellava i mutandoni di Hood (quelli appesi ad asciugare, che avete capito!) per non sbrindellare invece l’amico.
“E vabbè… che vuoi che sia, è più saporito così!”
Little Nori stava per rispondere quando sentirono qualcuno farsi strada tra le fresche frasche… i due lazzaroni rizzarono le antenne, allarmati.
-che lo sceriffo ci abbia scovati??- fu il loro comune pensiero.
****

vabbè, dopo questo momento di intensa suspance, noi gradiremo commentini al FP di Aya... Warp!
 
Continua nel capitolo:


 
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