LETTERA VIRTUALE
- Capitolo 1° -
Mai,
Cos’è che ora mi porta a scrivere questa lettera? Ne ho quasi la necessità, nonostante sia più che cosciente che tu non la riceverai. Infondo, viviamo in due mondi assolutamente lontani, paralleli fra loro: destinati a non incontrarsi.
Ho il netto bisogno di ribadirmi costantemente questo concetto, per evitare di dimenticarlo! O per evitare che la mia memoria elettrica, decida di cancellarlo e gettarlo fra i file inutili.
L’ho scordato molte volte…
L’ho scordato molte volte che tu sei una ragazza umana e io la tua semplice agendina.
Un oggetto che i tuoi genitori ti hanno regalato per il compleanno.
Un oggetto dove scrivevi i tuoi pensieri, i tuoi ricordi, le tue paure… Affidandoti ciecamente alle mie sensazioni.
Ma non credevi ai miei sentimenti…
Lo so!
Lo so molto bene…
Quando mi sono dichiarato a te ho potuto leggere nei tuoi occhi lo stupore e assieme lo sgomento.
Non volevi rovinare la nostra "amicizia"…
Ma io volevo trasformarlo in qualcosa di più, tuttavia… Tu non l’hai capito.
O forse non volevi capirlo?
Troppo innamorata di quel Nimura.
Nimura…
L’ho odiato sai?
L’ho odiato perché ti faceva stare male…
Perché tutte le sere tornavi a casa disperata o preoccupata, lamentandoti e piangendo per il tuo amore non corrisposto.
Perché non era capace di farti felice, nonostante tu lo meritassi.
Perché la gioia che ti dava era solo un’illusione che scemava davanti ai tuoi occhi, deludendoti.
Perché era un idiota…
E non si rendeva conto di cosa perdeva!
Poi un giorno è cambiato tutto.
…O quasi…
Nimura si è accorto di quanto tenesse a te, fino a corrispondere il sentimento di amore che tu provavi nei suoi confronti.
Me ne eri grata, per averti aiutata.
Mi sentivo un idiota per averlo fatto!
Per averti dato il mio sostegno, a fuggire via da me!
Tuttavia, credevo che il saperti felice mi sarebbe bastato…
Che avrei cancellato tutto la rabbia che provavo ogni volta, che guardavo quel ragazzo.
Mi bastava sapere che sarebbe riuscito a farti sorridere sempre…
Eppure, anche dopo che mi fu chiaro che Nimura era veramente preso da te e che non ti avrebbe mai potuto fare del male, ho continuato ad odiarlo.
Ma per un’altra ragione…
Perché lui aveva ciò che io non potevo avere…
Perché lui ha ciò che io non posso avere…!
Non puoi neanche immaginare quanta rabbia percorra ora il mio corpo! Mi sento così debole e impedito! E magari anche stupido: solo io potevo innamorarmi della mia padrona…
Non riesco a piangere.
Il mio orgoglio mi impedisce di versare anche una sola e semplice lacrima! In compenso il mio cuore annega fra le gocce pure e salate della mia disperazione.
Ma cosa posso farci cara, dolce Mai?
Posso gridare, lamentarmi, esplodere… Posso fare tutto, anche mettere a soqquadro l’intera rete virtuale, ma cosa cambierà?
Potrò forse diventare un umano anche io?
No: è impossibile.
Posso solo godere del tuo ricordo e del sogno innocente che forse qualcosa sarebbe andata diversamente, se solo fossi stato della tua stessa natura.
Ora forse saresti al mio fianco, apparterresti a me e Nimura sarebbe solo il nome di un ragazzo, incontrato qualche volta di sfuggita…
Ma se fossi stato un qualunque ragazzo, probabilmente non ti avrei mai incontrata…
Non riesco ad accontentarmi di quelle scaglie di tempo trascorse assieme: sembrano fuggite celeri, quasi avessero paura di rimanere, perché troppo pericolose.
E in effetti per quanto brevi, sono state fatali.
Almeno per me…
Avresti mai pensato che io sarei arrivato a scrivere questa lettera, pur di riuscire a trovare sfogo?
Pur di riuscire a dirti quelle parole che non ho mai avuto il coraggio di dirti…
…E tu di capire…
Dovrei solo dimenticare…
Anche Kate non fa altro che ripetermi questo.
Ma lei non può capirmi! Certo, siamo entrambi elettronici, ma lei non ha avuto la stoltezza di innamorarsi di un umano!
E’ rimasta, invece, qui accanto a me.
A darmi tutto il sostegno di cui ho bisogno.
Ma non è mai abbastanza…
Basterebbe un tuo sorriso…
Un tuo semplice sorriso Mai…
Uno solo… Sarebbe più che sufficiente, perché i miei dolori si dissolvano nel vuoto.
…Nel vuoto in cui io mi dispero…
Mai, a questo punto non mi resta che augurarti tutta la felicità del mondo.
Accanto ad un uomo che non sono io…
Accanto a quell’uomo per cui hai versato lacrime su lacrime, mentre io, inerme, stavo fermo a guardare e a tentare di consolarti.
Quell’uomo che ora ha promesso di proteggerti e di non farti mai più soffrire.
Mi voglio fidare della sua parola.
Voglio credere che sarà veramente così, perché altrimenti la conoscenza di non poter far nulla per difenderti, logorerà la mia anima fino alla spasmo!
Vivi felice la tua vita, dolce Mai. Quella vita umana, che così fragile è destinata a finire con il passare degli anni, portando dolori su dolori.
Ma almeno, non conoscerai mai la disperazione di un’immortalità non voluta, trascorsa nel rimpianto di un ricordo.
Quello che ne farò di questa lettera non lo so… Forse la brucerò… O forse ancora la farò a pezzi…
Ma semmai dovessi riuscire in un qualche modo a percepire le parole che contiene, sappi una cosa: ti ho amata davvero!
Con tutto il dolore di un uomo finito…
Ciao.
Takuma.
Salve a tutti,
Eccomi di ritorno con una nuova fic.
Questa volta ho optato Epotoransu Mai! Bellissimo manga di Yuu Watase: chi non lo conosce lo leggesse!!!
Beh... Sperando che la fic vi sia piaciuta, vi lascio. Commentate. Ciao.
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