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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: MAH....
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sasuke88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/04/2005 15:00:08

i matrimoni combinati......
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Serie: Nessuna
Titolo:

(P.O.V. Sachiko)
Era inqueta.
Mancavano solo tre minuti all'inizio dell'allenamento di basket e Noriko ancora non si faceva vedere. E dire che lui era il tipico ragazzo sempre in orario, anzi, perennemente in anticipo. Non capiva proprio che cosa potesse essere successo, o meglio, non immagginava che ci potesse essere qualcosa che avesse attirato Noriko più del basket.
Per quanto ne sapeva, il basket era tutta la sua vita.
Di lui, sapeva proprio poco, anzi, quasi nulla
Era a conoscenza del nome, del cognome, dell'età e di questa sua enorme passione del basket. L'unica cosa che per momento li legava. A scuola poi........ Lui dormiva, era sempre svogliato e disattento. Lei invece ero sempre attenta ed era la migliore, la più brava.
Però, come tutti, anche lei nascondeva i suoi scheletri nell'armadio. E come tutti, era decisa a tenerli ben nascosti. Non voleva passare ancora una volta, nel tunnel dei pregiudizi della gente. Voleva cambiate e ci era riuscita.
Era cambiata
Anche lei un tempo ero come Noriko, anzi, ben peggio di lui.
Adesso però, voleva cambiare. Voleva dimenticare tutto il suo passato, voleva chiudere con tutto quello che aveva alle spalle. E la prima superiore era una buon inizio.
Nessuno sospettava e nessuno faceva domande. Meglio di così non poteva andare per lei. Eppure adesso Noriko era in ritardo. Provò a chiamarlo ancora una volta, ma a solita voce registrata la fece infuriare
<<Il numero da lei chiamato, non è al momento raggiungibile. La preghiamo di richiamare più tardi>>
Sachiko resistette all'impulso di gettare il cellulare a terra, snervata.
Ma poi perchè si preoccupava così tanto per uno stupido che conosceva da un mese nemmeno?
La vita era sua, che ci facesse quello che gli pareva. Lui li aveva gli amici, quelli che l'avrebbero aiutato
Lei invece, non aveva mai avuto nessuno!
Nessuno era rimasto al suo fianco quando ne aveva bisogno. Nessuno l'aveva aiutata quando serviva. Nessuno le era stato amico, aveva vissuto da sola, senza l'affetto di un padre, senza l'affetto di una madre morta prematuramente e senza l'affetto che gli amici potesse donargli
Niente di niente
Si alzò scocciata dai gradini della scuola, ghiacciati come si era aspettata. Si risistemò la canotta della divisa da basket del suo liceo e fece per andarsene, quando una macchina, anzi, una limousine, si fermò davanti al cancello. Si voltò, seccata e vide uscire un ragazzo alto, un pò più alto di lei. Aveva un fisico robusto e da atleta, folti capelli castai ed enigmatici occhi verde foglia. Non si stupì quando ripensò a tutti i pettegolezzi che le altre ragazze avevano su di lui. Noriko era adorato quanto, se non peggio di Rukawa. Sembrava che tutti volessero almeno un sorriso. Non si stupì nemmeno quando pensò a quelle ragazze come un braco di oche senza cervello
<<Sachiko, aspetta!>> esclamò la sua voce.
A dispetto di quell'aspetto a volte un pò severo, la voce di Noriko era calda e melodiosa.
<<Tsk!>> commentò lei freddamente <<Si può sapere che diavolo facevi?>> chiese con la stessa freddezza
Ormai Noriko era abituato a tutta quell'amarezza e a quella freddezza che albergavano da sempre dentro la giovane ragazza. Non sapeva niente di lei, ma voleva aiutarla. Aiutarla a fidarsi di lui. Anche lui osservò la ragazza
Aveva un fisco snello e sinuoso. Nessuno avrebbe detto che praticasse il basket. La divisa da basket non era abbastanza larga però per impedire agli altri di notare le sue forme femmnili generose, ma se a lei non gl'importava, perchè doveva preoccuparsene lui?
Poi aveva lunghissimi capelli biondi e occhi azzurri e trasparenti come il ghiaccio. Non aveva mai visto un barlume di calore in quegli occhi, ma sapeva che lei non era abituata. Forse nemmeno quando dormiva, si rilassava veramente.
Constatò che era davvero una bellissima ragazza
Gli andò accanto
<<Mi dispiace. Stavo studiando!>>
Sachiko si volse, visibilmente stupita e fissò negli occhi Noriko
<<Scusa?>> domandò sicura di aver capito male
<<Stavo studiando biologia per domani! Quella vipera m'interroga!>> lei non ribattè e riprese a camminare. Scesero in palestra, si scusarono per il ritardo e iniziarono ad allenarsi

Noriko si svegliò prestissimo la mattina dopo, più presto delle altre mattine. Erano circa le 6. Solitamente si svegliamo 1-1.30 più tardi. Cercò Sachiko in tutta casa, ma non la trovò da nessuna parte. Vabbè che la loro casa era enorme, ma non erano molti i luoghi dove quella ragazza potesse rfugiarsi. Ad un tratto, arrivò il lampo di genio. Ma come aveva fatto a non arrvarci prima. Si diresse alle scale che lo portavano sottoterra, percorse ben due rampe di scale e si ritrovò nel rifugio segreto della ragazza. Come si aspettava era lì che si allenava nel campo da basket che il padre aveva fatto costruire sotto la casa
La osservò muoversi con grazia, palleggiare rapidamente, smarcare avversari invisibile, per poi segnare uno Slam Dunk spettacolare. Il pallone rimbalzò più volte senza che nessuno lo prese, mentre Sachiko si piegava sulle ginocchia per riprendere fiato. Sorrise, nel vedere allora che non immune a nulla e tornò al piano di sopra.
Decise che quella mattina avrebbe preparato lui la colazione. Voleva vedere per una volta il sorriso di Sachiko
Passò davati un comò, con la foto del loro matrimonio.
Ricordava come se fossero passate poche ore da quando si era sposati:

Sachiko era la figlia di un'antica famiglia giapponese, che seguiva ancora le regole antiche. Anche la famiglia di Noriko era come la sua. Difatti fin fa bambino era stato cresciuto dalle arti marziali. Aveva visto solo una volta Sachiko prima del matrimoio. Cioè mezz'ora prima che questo cominciasse. Era il tipico matrimonio combinato. Quando sua madre lo fece entrare nella stanza adiacente al tempio, aveva visto la ragazza, interamente vestita di bianco, con il capo chino e coperto, rispettosamente seduta sui talloni, che aspettava il suo arrivo
La madre lo aveva fatto sedere al suo fianco e poi li aveva lasciati da soli.
<<Chi sei?>> aveva domandato la solita voce fredda di Sachiko, ma lui si ricordava bene che aveva un'inclinazione prossima al pianto. Ma aveva già intuito che non lo avrebbe fatto
<<Mi chiamo Noriko Sakurawa>> aveva risposto lui <<Posso alzarti il velo?>> lei non aveva risposto, ma poi vidi le mani guantate di bianco serrarsi a pugno sulle ginocchia
<<Si, va bene>> Noriko aveva preso delicatamente i lembi del velo bianco e lo aveva alzato, tirandolo fin dietro il capo.
La ragazza che avrebbe sposato era molto giovane, aveva i capelli biond stretti in un chignon sull anuco e gli occhi erano azzurri. Subito l'avevano colpito, per la loro fierezza e per l'oroglio che nonostante tutto difficilmente abbandonavano il suo sguardo
<<Posso sapere il suo nome?>>
<<Sachiko Fujiyama>> gli aveva risposto lei secca
<<Quanti anni hai?>> gli aveva domandato poi
<<E tu?>> aveva replicato lei seccata
<<Ho 15 anni. Li compo fra quattro mesi, il 15 di novembre. Ora mi rispondi?>>
<<Ho 16 anni. Compiuti lo scorso mese>> rispose lei un più calma
<<Dimmi, c'è qualcosa che ti piace, oltre ad essere fredda come il ghiaccio?>> lei decise che era meglio saltare la provocazione
<<Il basket>> lui la guardò con ammirazione
<<Anche a me piace il basket, lo sai? Ho giocato per le medie>>
<<Anche io>> aveva detto solo tornando a fissare a terra. Noriko avrebbe voluto sapere di più di lei, prima di sposarla. Ma sua madre entrò ad interromperli. Il ragazzo allora si era alzato e si era sistemato nel tempio, aspettando l'arrivo della ragazza, mentre sua madre la sistemava
Dopo pochi minuti entrò la giovane ragazza, che si risedette al suo fianco, mentre la cermonia iniziava.
E alla fine arrivò il momento.
Noriko prese la mano leggere e delcata di Sachiko e gl'infilò al dito un bellssimo anello di oro bianco, pronunciando la formula per il matrimonio. Nonostante tutto quello che si aspettava, anche Sachiko, mentre pronunciava la sua formula, gli prese la mano. Si sentì fremere al suo tocco morbido, mentre gl'infilava l'anello al suo dito.
Poi Noriko gli rialzò il velo e posò le labbra su quelle della ragazza che non fece nulla. Poi la lasciò e gli rimase il velo sul volto

Noriko sospirò nel ripoggiare la foto sul comò. Dopo quel giorno, lei non lo aveva più toccato e di certo non voleva obbligarla a fare qualcosa se lei non voleva. Lui dormiva in salotto, sul divano, mentre la ragazza si addormentava nel futon matrimoniale della loro stanza da letto
Poi si avviò in cucina e cucinò per la moglie. Quando, verso le sette, Sachiko entrò in cucina già vestita con la divisa e vide la tavola imbandita, fu particolarmente sorpresa. Noriko l'abbracciò da dietro e gli posò tra le dita una rosa
<<Ma...>>
<<Questa mattina ho cucinato io. Mi sono svegliato un pò prma e non mi andava di farti interrompere il tuo allenamento. Ti piace?>> forse la ragazza si lasciava andare un pò troppo per lui, ma, come aveva previsto il giovane, sorriso felice
<<Si, è molto bello>> si libero gentilmente dall'abbraccio del marito e posò la rosa accanto al suo piatto, rossa in volto. Quando Noriko la fissò, lei spostò lo sguardo <<Grazie Noriko>> gli disse chinando gli occhi. Noriko si sedette al suo fianco e gli prese dolcemente il mento fra la mano e gli baciò una guanca
<<Sei mia moglie, no? Non è giusto che faccia sempre tutto tu>>
<<I-In teoria dovrebbe essere un mio dovere>> lo corresse lei sempre più imbarazzata
<<Ma non siamo mica nel Medievo. Guarda che non frusto se per qualche volte le faccende di casa le faccio io>>
<<Tu....Tu sei più bravo nelle arti marzial, che in quelle di casa>> fece per andarsene, ma Noriko la prese per un polso e la fece risedere
<<Perchè sei così, Sachiko? Perchè mi vedi come un nemico? Io vorrei essere prima di tutto tuo amico. Basta. Non voglio essere solo tuo marito. Voglio esserti amico. Voglio che tu ti fidi di me>> le intenzioni di Noriko erano sicuramente benevoli, ma forse aveva scelto il modo e le parole sbagliate. Difatti Sachiko si liberò bruscamente dalla sua presa e si portò la mano al peto, fissando il piatto vuoto con rabbia. Noriko era la prima persona che gli parlava così sinceramente. Quanto avrebbe voluto credergli, quando gli avrebbe fatto piacere confidare a lui e a lui soltato tutto quello che si portava sule spalle e tutto il suo passato. Ma lui, così come tutti gli altri, l'avrebbero giudicata. E non voleva che lui la guardasse con quello sguardio pieno di disgusto e disprezzo come gli altri.
Lei aveva accettato il matrimonio combinato proprio per andarsene, per scappare e per iniziare una nuova vita.
Non avrebbe permesso al suo passato di rovinargli per l'ennesima volta il suo fragile tentativo di cambiare
<<Io posso fidarmi solo di me stessa. Tutto qua>>
<<Ma perchè? Sachiko, dimmi perchè? Non voglio nè farti del male e tantomeno odiarti, ferirti o farmi odiare. Cosa ti è successo di così grave da farti chiudere il cuore, eh? Di me ti puoi fidare, dai>> nonostante le esortazioni del ragazzo, lei decise che non poteva dirgli la verità.
Decise di rimanere in silenzio e Noriko alla fine rinunciò, depresso. Sperò solo che le sue interrogazioni riuscissero meglio dei suoi tentativi di comunicazione con Sachiko

Noriko si sfogava da tempo con la sua amica d'infanzia, Toshiaki Rawa. Del matrimonio, di Sachiko, del suo caratteraccio, di come non gli dicesse mai nulla, a parte insultarlo per i brutti voti, e che l'unica cosa che avevano in comune era il basket.
In quel momento erano in una gelateria, che ridevano e scherzavano. Noriko, a dispetto dei voti a scuola, era molto intelligente. L'unica cosa in cui toppava clamorosamente era l'amore e difatti non si era accorto che la bella Toshiaki, mora, occhi neri e snella quanto, se non di pù di Sachiko, era cotta marcia dello sposo
Toshiaki lo baciò di soppiatto, cogliendo completamente di sorpresa il moretto, al quale cadde il cucchiaio dentro la coppa di gelato. Istintivamente ricambiò il bacio, poi tutto successe molto rapidamente. Toshiaki gli rivelò il suo amore e per un pò le cose fra di loro cotinuarono, clandestinamente.
Noriko aveva bisogno di amare e Toshiaki sembrava là apposta. Ma sapeva che stava solo sovrapponendo l'immangine della moglie, che amava fin dal primo istante, con quella della mora che gli si donava interamente
Non poteva perciò continuare quella relazione all'insaputa della moglie. Come poteva? Proprio luio che nonvoleva farla soffrire e farsi odiar,e proprio lui che per non vedere ancora quell'espressione triste che fissava di nascosto la sera, all'insaputa della ragazza quando si struccava allo specchio, proprio lui che voleva essere almeno suo amico.....
Lasciò Toshiaki, spiegadogli le sue ragioni, ammettendo per la prma volta di amare le giovane moglie. La mora soffrì molto a causa di quelle parole, ma decise di non prendersela. La colpa era sua che non aveva perso le speranze nonostante sapesse che era sposato. Da quel giorno non la rivide mai più.
Tornò a casa. Quella scappatella era durata meo di due settimane. Quello che ignorava era che Sachiko ne era perfettamente a conoscenza, che soffriva, che piangeva, che si chiedeva chi fosse quella ragazza, che si chiedeva perchè lei riuscisse ad amare Noriko mentre lei no
Odiava quella ragazza non per il fatto che fosse l'amante di Noriko. Non odiava nemmeno Noriko se per questo. Ma odiava quella giovane con tutte le sue forze perchè lei riusciva ad amare.
La vendetta non gli si addiceva questa volta. La colpa era solo di Sachiko. Doveva essere meno fredda. Forse Norko sarebbe ruscita a velerle un pò di bene
Ma poi perchè la sua fiducia in sè stesse iniziava a vacillare in quel modo? Perchè le parole di Noriko, di quella mattina, avevano fatto tanta breccia nel suo cuore, fino a far riscaldare quel cuore che lei aveva ghiacciato per non soffrire più. Perchè dei sentimenti a lei sconosciuti adesso tornavano lentamente alla luce?
Perchè la voglia di farsi volere bene da qualcuno, adesso le bruciava così tanto dentro????
Noriko rientrò in casa anche quella sera, dopo aver passato due ore piene (e quello era confermato) a ripetizione di matematica.
Mangiarono in silenzio
Come ogni sera. E come ogni sera Noriko, a metà cena, prese il telecomando e accese la televisione, mettendo sul telegiornale. Anche se le altre sere ascoltava con attenzione le notizie, le commentava, cercando di far dire qualcosa a Sachiko, quella sera le otizie gli entravano in un'orecchio e gli uscivano dall'altro.
"Che siano i sensi di colpa?" pensò amaramente la moglie, senza osservare a voce alta il comportamento del marito.
Anche quella sera aveva cucinatolei, dopo i compiti e dopo le faccende di casa. Aveva cucinato della carne ai ferri e spinaci con la mozzarella. Poi aveva tagliato dei pomodiri, li aveva conditi e aveva aggiunto l'insalata.
Di solito Noriko spazzolava tutto, era la sua cena preferita quella. Eppure quella sera solo Sachiko mangiò l'insalata e gli spinaci. Noriko si era limitato alla carne
<<Qualcosa non ti è piaciuto?>> domandò cercando di togliere quella calata fredda che la contraddistingueva. Noriko non rispose e non notò nemmeno Sachiko che sparecchiava
<<Noriko, sei pregato di rispondermi>> disse poi seccata e irritata dal fatto che quella maledetta relazione impedisse a Noriko di vedere tutti i suoi sforzi. L'interpellato sussultò e gli sorrise
<<La cena era molto buona>>
<<Peccato me ne fai buttare metà nel cestino>> replicò lei iniziando a lavare i piatti. Noriko rimase seduto a gambe incrociate davanti al tavolo chinando gli occhi. Glielo doveva dire. Forse con quella notizia avrebbe avuto un buon motivo per odiare il loro matrimonio e per odiarlo
<<Sachiko, tu conosci Toshiaki?>>
<<Quella con una hai relazione alle mie spalle? Si, ovvio che la conosco>> commentò lei freddamente mettendo il terzo piatto sullo scolapiatti. Noriko non ebbe il coraggio d alzare gli occhi. Si limitò a chiuderli
<<Lo sai? E da quando?>>
<<Dall'inizio>> Noriko si stupì nel non sentire nemmeno la sua solita freddezza. Osservò la ragazza che continuava a pulre i piatti e le posate <<Come mai me lo dici?>>
<<L'ho lasciata?>>
<<Dopo due settimane? Povera Toshiaki>> commentò con una falsa nota di ironia. Noriko non ribattè a quel tono. Dopotutto ne aveva tutti i motivo
<<Adesso mi puoi odiare>> le disse
<<Guarda che io odio me stessa, stupido. Tu non fai parte della lista delle persone da odiare>> e seccata mise anche il quarto piatto a posto. Il giovane dagli occhi verdi la fissò stupito
<<E come mai? Tu che c'entri?>> lei non volle rispondere. Non rusciva a dirgli i motivi per cui aveva pianto di nascosto tutte le notti di quelle due settimane. Voleva dirglielo, voleva spiegargli tutto quanto, voleva confidarsi......
Ma le parole, la sua incapacità di amare, il suo orgoglio e il suo pudore, gl'impedivano di dirgli tutto quello che si portava dentro da anni e anni
E così si limtò a sciacquare le posate e a posarle. Noriko non aspettò risposta e osservò Sachiko chiudere l'acqua, aprire l'anta sotto il lavandino e posare la spugna, il sapone e i guanti in uno scompartimento all'interno dell'anta. Poi la guardò pulire il lavandino e ascugarsi le mani bagnate.
<<Sachiko, io.....>>
<<Almeno stai zitto>> lo interruppe lei <<Non voglio nè la tua pietà e tantomeno la tua compassione. Me la cavo anche da sola. A domani mattina>> e percorse a grandi passi il corridoio per poi rinchiudersi dentro la sua stanza.
Quelle paroli gettarono nello sconforto Noriko, che nel frattempo si chiedeva perchè Sachiko si odiasse così tanto anche se era lui che aveva avuto una storia alle sue spalle. Decise che quella sera avrebbe scoperto tutto quanto, che lei lo volesse o meno
Bussò alla porta scorrevole della loro stanza matrimoniale
<<Avanti>> gli disse la voce di Sachiko. Lui entrò e rimase senza fiato nel vedere la ragazza, inginocchiata davanti ad un mobiletto con lo specchio, con addosso il tipico "pigiama", delle donne giapponesi, che gli fasciava completamente il suo corpo e che lo risaltava. Contemporaneamente Sachiko si stava sciogliendo i capelli. La osservò pettinarsi i capelli biondi e morbidi. Le andò dietro e delicatamente gli prese la spazzola dalla mano, iniziando a pettinargli i capelli lunghi
<<Mi dispiace>> gli disse <<Non avrei mai dovuto lasciarmi trasportare dalla passione di Toshiaki>>
Sachiko chinò leggermente la testa
<<La colpa è mia. Se io non fossi così fredda forse tu avresti provato qualcosa per me>> gli sussurrò in un soffio, serrando gli occhi azzurri. Noriko rimase stupito da quelle parole.
Ma come?
Non si era accorta di come gli andava dietro da quasi un mese e mezzo? Allora c'era qualcuno impedito come lui in amore!!
<<Come? Sachiko, io....>> s'interruppe, non sapendo che dire. Poi accostò la sua bocca all'orecchio della giovane <<Sachiko, guarda che io ti amo dal primo istante che ti ho vista>>
Sachiko alzò lentamente la testa, fino a fissarlo nel riflesso dello specchio
<<Come, scusa?>> domandò con un fil di voce
<<Io ti amo, Sachiko. E' per questo che non ho voluto continuare con Toshiaki. Io ti amo troppo per avere un'altra storia>>
<<Davvero? N-Noriko, lo credi veramente?>>
<<Si, certo che lo credo>> l'abbracciò e poggiò la testa sulla sua spalla <<E' per questo che adesso voglio il tuo perdono, Sachiko>> la ragazza poggiò le sue mani sulle braccia del ragazzo che lo abbracciava con dolcezza e calore
<<Certo che ti perdono Noriko>> per la seconda volta il suo volto fu animato da un sorriso dolce <<Si, ti perdono Noriko. Ti perdono perchè ti amo anche io>>

FINE


Lo so, come finale fa schifo, come mi aspettavo. Ma conoscendomi ho preferito troncarla qua piuttosto che continuare...
Beh, spero davvero che arrivino dei commenti
Ciao ciao e alla prossima

 
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