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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fullmetal Panic
Titolo Fanfic: SOTTO LA NEVE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: chibikana galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/04/2005 14:13:41

non anticipo niente...rovinerei tutto! ^_^
 
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SOTTO LA NEVE
- Capitolo 1° -

Sotto la neve

Liceo Jindai, finalmente è suonata la fine delle lezioni e gli studenti si riversano per la strada chiacchierando e scherzando tra loro.
Una ragazza parla con l’amica.
-hey Kyoko, hai sentito come strillava il professore di giapponese antico durante la lezione?
“MA ALLORA NON VOLETE CAPIRE! È GIÀ LA QUINTA VOLTA CHE VI RIPETO CHE YUME SIGNIFICA SOGNO, E NON SONNO!!!”- (in realtà yume non è giapponese antico, ma non sapevo cos’altro metterci…)
-già, mi si stavano spaccando i timpani!-
E scoppiarono a ridere contemporaneamente.
La prima ad aver palato era una ragazza alta, dai lunghi capelli azzurri (non potevano farglieli di un altro colore? Come faccio io a vestirmi da Kaname?…uff!) tenuti fermi da una coda bassa e la lunga frangia che le ricadeva un po’ disordinata sulla fronte. Portava la divisa della scuola, come tutti gli altri, del resto, e sorrideva, pensando che finalmente sarebbe ritornata a casa e si sarebbe riposata e magari nel pomeriggio sarebbe andata da Kyoko per studiare e fare i compiti con lei, e già che passava per la strada sarebbe anche passata da Sousuke per…
-un momento!-esclamò fermandosi
-dov’è Sagara?-
-non so…penso che se ne sia andato-
-ah…-
-strano che non ti stia appiccicato come al solito, è successo qualcosa?- Kaname ripensò a come l’aveva trattato il giorno prima, pensando che forse era stata un po’ troppo dura con lui, in fondo non lo faceva apposta a combinare un guaio dietro l’altro!
-no…-mentì
-come mai questo improvviso interesse nei suoi confronti?-
-eh? A me non interessa quel guerrafondaio!-
-guerrafondaio?-
-ah! Niente! Stavo scherzando!-
-…forse però è vero quello che si dice in tutta la scuola…-
-e…cosa si dice in tutta la scuola?- chiese Kaname, cercando di mantenere la calma
-che fra voi due ci sia del tenero- disse Kyoko guardandola sottecchi con aria maliziosa
-COSA?E TE CREDI A QUESTE FESSERIE?- (ho dovuto censurare la parola che normalmente uscirebbe dalla bocca di Kaname…almeno credo…)
-beh, voi non fate niente per dissuaderci dal pensarlo…state sempre appiccicati!-
-si, ma litighiamo! Non scordare questo piccolo particolare!-
-sei proprio sicura che non ti interessi Sagara?-
Kaname era gonfia di rabbia, ma non fece in tempo a rispondere all’insinuazione dell’amica, perché sopraggiunse un ragazzo piuttosto carino che interruppe sul nascere la sua risposta
-hey Chidori, come va?- chiese allegramente
-bene…prima che arrivassi tu…-
-mi fa piacere, hai ripensato alla mia proposta?-
-si- rispose la ragazza seccata
-e la tua risposta è…-
-te l’ho detto trecento volte…-cominciò Kaname, ma fu interrotta da Kyoko, che la corresse
-veramente giel’hai detto tre vol…ok, ok, ho capito…-disse facendosi più piccola che poteva, fermata dall’occhiata omicida lanciatale da Kaname
-la mia risposta è e sarà sempre… NO!!!!!-
-ma come, non cap…arg!-
Il ragazzo non aveva potuto finire la frase perché era sopraggiunto un ragazzo alto, moro, con gli occhi grigi e una cicatrice a forma di X sulla guancia sinistra, che aveva preso per il collo il ragazzo biondo e lo stava stringendo quasi fino a soffocarlo.
-Chidori, conosci questo individuo?-
-ciao Sousuke! Dove ti eri cacciato? Comunque conosco questo ragazzo, si chiama Satoru Shirai, è uno studente del secondo anno-
-ti stava molestando?-
-no, mi ha fatto una domanda-
-per quale motivo hai urlato a quella maniera, allora? Avresti potuto attirare l’attenzione- ‘veramente l’ho già fatto…’ pensò Kaname
-non sono fatti tuoi-
-tutto ciò che riguarda la tua sicurezza è di mia competenza, devo proteggerti anche a costo della v…-ma non riuscì a finire la frase perché Kaname lo colpì in testa con un arisen (è il ventaglio che “ogni tanto”Kaname sbatta con “delicatezza” sulla testa bacata di Sousuke)
-quante volte devo ripeterti che non devi parlare di queste cose? Baka! E ora ritorniamo a casa, che è tardi…ciao Kyoko!-
-ciao!- la salutò l’amica agitando la mano in segno di saluto
-hem, Chidori?-
-dimmi…-
-potresti rispiegarmi la lezione di giapponese antico, non riesco a capirci niente, stavo pensando che dovrei andare a ripetizioni-
-non se ne parla neanche! Ci penso io a fare entrare il giapponese in quella zucca vuota che ti ritrovi!-
-ma…-provò a ribattere il ragazzo
-non si discute, sergente Sagara!-
-sissignore!- esclamò quest’ultimo, realizzando poi che non si trovava davanti ad un suo superiore, ma ad una civile, che in quel momento si stava sbellicando dalle risate, tanto da non riuscire a stare dritta con la schiena
-ci sei cascato ancora!- esclamò Kaname ridendo
-avrei una domanda da farti, Chidori-
-dimmi pure- rispose Kaname, cercando di trattenere un nuovo scoppio di risa
-cosa ti ha chiesto quel civile per farti infuriare?-
-oh…- il volto di Kaname assunse un colorito più intenso del normale
-niente, niente di importante…-
-bene-
-a dire il vero mi ha chiesto…-
-cosa ti ha chiesto? Ha cercato di circuirti per farti entrare in un organizzazione criminale?- chiese Sousuke bloccandola per le spalle
-no! Mi ha chiesto di diventare la sua ragazza…-mormorò guardando a terra
-cosa?-fece Sousuke a denti stretti e con una luce omicida nello sguardo
-Sousuke!che hai? Non sarai mica geloso?-
-no, no! Mi preoccupo della tua incolumità, io devo e voglio proteggerti, non posso permettere a nessuno di farti del male!-
-ah…- ‘allora è solo per questo…’ pensò tristemente Kaname
-comunque…grazie…-si alzò sulle punte dei piedi e posò un lieve bacio sulla guancia di Suosuke
-a domani!- esclamò correndo via, ma fu fermata dalla voce di Sousuke
-ti aspetto oggi alle quattro a casa mia!-
-?-
-per le ripetizioni!-si affrettò ad aggiungere
-me n’ero quasi scordata! Allora a dopo!
-a dopo-

La giornata continuò a scorrere tranquillamente per tutti e due, finché arrivo l’ora in cui Kaname doveva arrivare a casa di Sousuke
-ma dove sarà finita? Sono le 16:05 e ancora non è arrivata…-
Finalmente squillò il campanello e Sousuke si fiondò ad aprire la porta
-Chidori…- era la prima volta che la vedeva vestita normalmente e rimase a bocca aperta
-entra…- e la seguì con lo sguardo, senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso
-che hai da guardare?- chiese Kaname ‘oddio! Vestito normalmente, senza divise militari o quella della scuola è davvero…non so trovare il termine adatto…’
-niente!-rispose Sousuke, che si trovava in un completo stato confusionale
-hai portato il quaderno?-
-certamente!-
Cominciarono a studiare e il pomeriggio passò senza intoppi
-sono le sette, sarà meglio che torni a casa- disse Kaname guardando l’orologio e poi Sousuke
-se vuoi posso riaccompagnarti-
-grazie- Sousuke pregò con tutto se stesso che lei non si avvicinasse troppo a lui, si sentiva completamente indifeso in presenza di Kaname, da un po’ di tempo.
Incominciarono ad avviarsi e a parlare tranquillamente
-bene!siamo arrivati!ti va di salire per vedere la casa?- chiese Kaname ‘sei una svergognata! Cosa penserà di te ora?’
-no, grazie, si è fatto davvero molto tardi- rispose Sousuke irrigidendosi, poi si congedò e tornò a casa.
Continuarono in questo modo per un mese, ogni giorno, dopo le lezioni, Kaname andava a casa di Sousuke e studiavano insieme. Ormai per Kaname era diventata un’abitudine a cui sarebbe stato difficile rinunciare, ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto farlo, e infatti il momento arrivò.
E nel frattempo successero due cose, una più inaspettata dell’alta: la prima fu che il rendimento di Sousuke migliorò e poi…ebbene sì, Kaname, nei lunghi pomeriggi passati con Sousuke, scoprì che sotto l’apparenza di soldato, si nascondeva un Sousuke ben diverso da quello che lei era abituata a vedere normalmente e…finì con l’innamorarsene! (evvai!!!! Finalmente è sbocciato l’amore!)
Per sua sfortuna, però, il ragazzo non la ricambiava e, anzi, sembrava non essersi nemmeno accorto del cambiamento avvenuto in Kaname! (quanto è ottuso! Meno male che non ho mai incontrato un tipo così…no, anzi, mi è capitato, ma lui non sene accorgeva perché è fidanzato…)
Dato che i voti di Sousuke incominciarono a lievitare a vista d’occhio, lui stesso decise che era venuto il momento di interrompere le ripetizioni
-tanto ormai non ne ho più bisogno!- disse, e in quel momento Kaname sentì spezzarsi il cuore in mille pezzi.
Il giorno dell’ultima ripetizione Sousuke propose a Kaname di andare direttamente da lui
-almeno prenderai meno freddo, hanno detto che forse oggi nevicherà-
-interessante- ribatté sconsolata Kaname, poi si avviarono, Sousuke con la sua aria impassibile e Kaname con la morte nel cuore ‘in fondo che cosa cambia Kaname? Continuerai a vederlo a scuola…però non sarà lo stesso, quando sono sola con lui, sto bene, posso parlare tranquillamente…e poi ormai, per me niente è più come prima…’ (viva l’allegria! Yuhu!)
Arrivati a casa di Sousuke mangiarono e poi si misero subito a studiare insieme…per l’ultima volta.
Ma Kaname non riusciva a dire niente, iniziava un discorso e poi non lo finiva, non riusciva a formare una frase corretta.
-insomma Chidori, si può sapere cosa ti prende?-
-eh?…scusa, ero distratta…-
-me ne sono accorta, è già la quinta volta che ti fermi nel bel mezzo di un discorso! Si può sapere cosa ti passa per la testa oggi?-
-niente, niente…continuiamo, allora…-e ricominciarono a studiare, ma dopo un po’ lei smise un’altra volta di parlare e rimase a guardarlo in silenzio, perdendosi nei suoi occhi, guardando le sue labbra sensuali e le sue mani, che immaginava mentre le accarezzavano il viso e i capelli; chi se ne importava del giapponese antico, ormai? Lei riusciva a pensare solamente a Sousuke…
-ancora? Ma allora è un vizio! Senti, se credi che io…- me Kaname non gli lasciò nemmeno finire la frase. Era davvero troppo per il suo povero cuoricino innamorato
-ma insomma! È possibile che tu non riesca a capire cosa succede oggi?-
Sousuke la guardava stralunato, come se si fosse trovato davanti ad una pazza.
-capirai anche tutto di bombe, fucili e pistole, ma di cuori non capisci veramente un accidente! Questo è l’ultimo giorno che abbiamo l’opportunità di stare soli, giusto? E io sono triste, mortalmente triste! In tutte queste ore trascorse insieme ho fatto di tutto per farmi notare da te, ma tu sei sempre così serio, concentrato…un vero esemplare di correttezza,
COMPLIMENTI! Sei davvero un soldato perfetto! Un vero professionista! Peccato che io, nel frattempo, mi sia innamorata di te, e la sola idea do non poter passare del tempo da sola con te mi fa stare male da morire…-
Con le lacrime che le rigavano le lacrime raccolse tutte le sue cose sotto lo sguardo confuso e tramortito di Sousuke
-ma tanto a te cose te ne importa? Ti interessi solo di bombe e armi! Scommetto che non ce l’hai una ragazza! L’unica che forse sarebbe in grado di sopportarti sarebbe Tessa, ma dovrebbe comunque confrontarsi con i calcoli di strategie militari che hai al posto del cuore!-
Borbottando altre frasi sconnesse, finì di riunire libri, quaderni e penne, poi si infilò la giacca e uscì dalla casa di Sousuke, sempre con delle grosse lacrime che le scorrevano lungo il viso.
‘non mi ha nemmeno consolata! Non ha addirittura aperto bocca! Chissà come l’ho spaventato…’ pensava Kaname, mentre tornava lentamente a casa ‘ho proprio combinato un bel pasticcio! Ho fatto veramente una figuraccia, meno male che era l’ultima lezione, con che faccia mi sarei ripresentata un’altra volta a casa sua? E come farò domani a scuola? L’emozione mi ha proprio giocati un brutto scherzo, ora devo cercare di non pensare più a lui …ma io lo amo! Come faccio a non pensarci?…’
In quel momento sentì qualcosa posarsi sulla sua guancia, poi un leggera sensazione di gelo, alzò gli occhi al cielo e…
-nevica! Che bello! Sarà un natale sotto la neve! Com’è bella…così…così romantica…-disse, scoppiando di nuovo a piangere
-basta pensare a quell’insensibile guerrafondaio!- si impose, poi sentì un rumore di passi e un richiamo soffocato dal vento
-Chidori! Chidori, ti prego, fermati!- al suono di quella voce il suo cuore si mise a galoppare velocemente, ma lei non si fermò, anzi, velocizzò l’andatura.
Ma Sousuke riuscì ugualmente a raggiungerla
-vuoi dirmi che non provi niente per me e che non te ne frega nulla di me?- gli chiese Kaname continuando a camminare
-basta Chidori! Fermati!- disse lui, afferrandola per un braccio e facendola girare così vorticosamente che lei gli finì addosso. Rimasero abbracciati per un momento, poi lei, come se si fosse resa conto solo allora che le sue mani erano poggiate sul petto di Sousuke, si staccò bruscamente da lui, alzando lentamente gli occhi per guardare il volto di Sousuke, che a sua volta la guardava con una nuova luce negli occhi.
-avevi paura che domani a scuola ti facessi una scenata? Se è così non ti preoccupare perché non…Sousuke, ma cosa…-
Ma non finì mai la frase, perché lui si era avvicinato e aveva posato sulle labbra di Kaname un bacio lieve, dolcissimo
-non sono qui per quello…-mormorò (chissà perché me ne ero accorta! ^_^)
-io…mi vergogno così tanto per quello che ti ho detto prima…-
-non c’è niente di cui vergognarsi…sono stato uno sciocco a non capire cosa ti passava per la testa. Tu non hai colpa, anzi, sei stata più coraggiosa di me, hai trovato il coraggio di confessare i tuoi sentimenti…-
Kaname guardò meglio Sousuke, sul suo volto la freddezza e la compostezza erano scomparse, lasciando il posto a quella che a Kaname sembrava tenerezza
-nessuna ragazza mi aveva mai parlato così, sai? Hai ragione, fino ad ora ho sempre pensato solo a fare il militare…ma si può sempre rimediare, vero? La tua confessione mi ha un po’ sconvolto, non posso negarlo…ma mi ha aiutato a far luce sui miei sentimenti…e ora ho capito che…- ‘dio, dimmi che non è uno scherzo…’
-ti amo- ‘dimmi che non è un sogno! Quanto ho sognato queste parole!’
-vuoi essere la mia ragazza?- Kaname spalancò gli occhi e guardò Sousuke, non riusciva a credere alle proprie orecchie, il freddo e controllato Sousuke che le chiedeva di diventare la sua ragazza?
-…si…-sussurrò
-finalmente…temevo che avresti rifiutato…-
-come hai potuto anche solo pensarlo dopo quello che ti ho detto prima?…-
I loro volti si avvicinarono sempre di più, e le loro labbra si unirono in un bacio dolcissimo, che segnò la fine della loro unione, cominciata sotto la neve che cadeva lenta sopra di loro…
‘oggi finalmente glielo dirò…’ pensò Kaname, mentre ancora si cullava nel dolce ricordo di quel sogno, che altro non era l’inizio della storia che ancora continuava, tra lei e Sousuke ‘Dio, quanto lo amo…’ pensò, mentre cercava, senza però trovare accanto a lei, il corpo forte e muscoloso dell’uomo (hehe, sono passati un bel po’ di anni…informazione per la cronaca)
-Sousuke?dove sei?-chiese ad alta voce, mentre stava per essere assalita dal panico, era già successo un’altra volta che lei si fosse svegliata e non lo avesse trovato accanto a se perché era partito, senza dire niente, per una delle sue missioni ‘maledetta Mithril!…anche se ormai anche io ne faccio parte…era l’unico modo per riuscire a stargli accanto nei suoi continui spostamenti…’ pensò sconsolata, poi lo chiamò un’altra volta
-Sousuke?!-
-sono qui, mi stavo facendo una doccia…che hai?- le chiese, uscendo dal bagno coperto solo da un minuscolo al asciugamano all’altezza del bacino (meno male che c’era quello!)
-niente, non preoccuparti-rispose Kaname, chiudendo gli occhi e ripensando al giorno prima…

-allora?- chiese ansiosa

Kaname uscì dalla stanza con un grande sorriso sul viso (che poetessa, ho fatto pure la rima!… ^_^)
-allora?-chiesero in coro Melissa e Kyoko
-SI! SI! SI!- urlò lei, dando libero sfogo alla sua gioia

-a cosa pensi?-gli chiese Sousuke
-quando dovresti entrare in servizio oggi?- gli chiese a sua volta Kaname
-mmmm…per te potrei anche rimandare di qualche ora…Tessa me l’ha giusto concesso ieri…- ‘grazie Tessa’ pensò Kaname, lei e Tessa erano infatti diventate amiche, da quando lei si era arruolate, e Tessa aveva rinunciato a Sousuke, facendosi da parte. (bene!). Sousuke indugiò con lo sguardo sulle morbide curve del corpo di Kaname, rimaste scoperte quando si era messa a sedere
-penso proprio che darò retta a Tessa e che entrerò qualche ora più tardi, oggi…-
-vieni qui…-mormorò Kaname, abbracciando Sousuke e baciandolo con passione
-con immenso piacere…la sai una cosa?-
-cosa?-
-oggi sono sei anni che stiamo insieme…-
-lo so…- ‘avevo pensato anche a questo…’
-e due anni che…ci siamo detti sì per la vita…- questo pensiero riempì Kaname di gioia
Sousuke ricominciò a baciarla con rinnovata passione
-Sousuke…-disse Kaname con voce soffocata
-cosa devi dirmi?- chiese Sousuke con dolcezza guardandola negli occhi. Kaname ispirò profondamente.
-tra…tra qualche mese saremo in tre…-
-dici…dici sul serio?-chiese Sousuke, gli occhi che brillavano
-si…-
-è…stupendo…- la baciò un’altra volta, poi si lasciarono andare alla dolcezza di quel momento…

allora, che ve ne pare? voglio tanti commentucci!!!

 
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