ATTO UNICO
- Capitolo 1° -
preambolo...
Il sogno è a colori; le scene le vedo un po' con i miei occhi e un po' dall'alto.
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Mi trovavo con un mio amico, Simone, in giro per la città, quando era ormai arrivata l'ora di tornare a casa. Stranamente mio padre mi avrebbe aspettato in comunità, e poi saremmo tornati a casa, (di solito mi viene a prendere lui), aveva quindi mandato Marco e Andrea a prenderci. Intanto Simone ed io salutiamo la compagnia e ci avviamo verso il luogo dell'appuntamento. Saliamo in furgone e ci avviamo verso casa.
Marco è alla guida, Simone s'è seduto davanti ed io ero dietro con Andrea (che nella realtà mi piace, e anch'io a lui...). Il furgone era scassatissimo, per poco non cadeva a pezzi, ma era molto spazioso. Marco decide di passare per una scorciatoia, com'era solito fare, ma stavolta ne aveva adocchiata una nuova e voleva provarla. dalla città nel frattempo siamo passati in campagna, anche perché poi la comunità è in campagna. Il paesaggio era illuminato soltanto dalla luce della luna e dai fari del nostro furgone, il clima era freddo, spettrale, però avevo al mio fianco i miei amici, e non avevo paura.
Ad un certo punto, in mezzo a tutta quella campagna spoglia e brulla, notiamo in mezzo ad un campo una chiesa diroccata. Era bruttissima: cadeva a pezzi, il colore era tutto scrostato, il tetto a pezzi, era sbarrata con delle assi, non era per niente sicura e il campanile era tutto bucato. Andrea allora dice di riconoscere quella chiesa e che aveva alcuni aneddoti in particolare che meritavano di essere ascoltati. Marco allora svolta nel campo e ci dirigiamo verso la chiesa, volevamo metterci proprio sotto l'albero vicino per poter ascoltare il racconto di Andrea. Proprio mentre stava rallentando, un vecchio, a piedi, ci passò a fianco e si voltò a guardarci soltanto quando superò la macchina, per il resto teneva gli occhi bassi, fissi al suolo. Nel frattempo Andrea cominciò "dovete sapere che qui sono accaduti dei fatti molto strani.." e non fece in tempo a concludere la frase che Simone lo bloccò e indicando il vecchio chiese "e quello da dove cazzo è sbucato?" ci guardammo negli occhi uno ad uno e poi sentimmo un violento botto sulla fiancata destra della macchina.
Marco provò a riaccenderla, ma era in panne. all'improvviso vedo Simone che si gira spavento e con le lacrime agli occhi, Andrea ed io ci affacciamo ai sedili davanti e vediamo che Marco era morto... ma era pieno di tagli e lividi. nel frattempo Simone veniva trascinato fuori dal furgone con molta violenza come da una forza invisibile. lo sentimmo urlare. eravamo rimasti in due. noto che Andrea guarda fuori dal finestrino e subito dopo mi si butta addosso come per proteggermi, ma da quella forza non si scappava e a morire fui io. ricordo la scena: vidi il suo corpo su di me e le sue mani nelle mie e vidi i miei polsi sanguinare, sentì come una lama invisibile che mi tagliava le vene (in realtà per me, questo, sarebbe il peggior modo in cui morire).
sentì il mio gemito soffocato e vidi Andrea rialzarsi e guardarmi, il lacrime. cercai di rialzarmi, le campane di quell'orrida chiesa suonavano a morto, erano campane bruttissime, dal suono profondo.
vidi che questa strana forza assassina colpì anche Andrea. guardai attraverso i sedili, al di là del furgone, sotto l'albero, si stava allontanando una bambina dai capelli lunghi e neri, una bambina con un vestito che un tempo sarà stato bianco, ma che allora era sporco. evidentemente era di lei che Andrea voleva parlare. sentii le urla di Simone e le orrende campane che suonavano, e prima che la bambina potesse girarsi... mi svegliai!! (per fortuna).
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uffa raga, visto che razza di sogni che faccio?! e si che non guardo un film horror da 1 anno e 1/2 ormai: non è proprio il mio genere. voi che dite? avete voglia di dare un giudizio in merito? ve ne pregooo..
GRAZIE
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