FACCIAMO UN SALTO INDIETRO
- Capitolo 1° -
IL VERO AMORE DI SIRIUS BLACK
A CURA DI: EMMA-HERM E HERM-CHO
Hola a tutti da emma-herm e herm-cho, siamo lieti di presentarvi il nostro quasi lavoro!
PRIMO CAPITOLO
FACCIAMO UN SALTO INDIETRO
Alla stazione King’s Cross
JESS: Mamma! Ti vuoi dare una mossa?!
PARMINDER: Senti Jessminder non usare quel tono con me sai!
JESS: Oh Dio!! Tutti gli anni la stessa storia, riusciamo sempre ad arrivare in ritardo, adesso non ci saranno più scompartimenti vuoti e dovrò condividerlo con qualcuno che non conosco!
PINKY: Però non è giusto, uffa! Perché lei può andare a studiare fuori mentre io devo frequentare quell’insignificante liceo delle lingue?
JESS: Perché finalmente qualcuno ha capito che io valgo qualcosa, non sono brava solo a cucinare “Aloo Gobi”
PARMINDER: Zitta per favore!
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5 anni prima…
Jess è una comune adolescente dalle origini indiane, con un particolare: era l’unica ragazza, proveniente dall’India, con i capelli di un biondo acceso e gli occhi color verde acqua. Quando era ancora un frugoletto che piangeva disperatamente perché aveva fame, accadde una terribile tragedia: nel suo villaggio scoppiò un incendio, in cui purtroppo rimasero vittime i suoi genitori; naturalmente lei non ricorda niente e crede che i suoi zii, che l’hanno presa in affidamento, siano i veri genitori, e crede che sua cugina sia sua sorella. Parminder e Ameet hanno deciso di non rivelarglielo fino al momento in cui la ritengano pronta, anche se ora come ora è diventato molto difficile.
Un bel giorno d’estate Ameet, mentre sta uscendo per andare al lavoro, trova una lettera sopra il tappetino posto sull’entrata di casa; questa lettera diceva:
Per la sig.na jessminder chadha
Camera di fronte le scale
58, road street
Vic wells
fhulam
AMEET: Jess c’è una lettera per te!
JESS: Per me? Come per me?
AMEET: Per te, c’è il tuo nome, e a giudicare dall’indirizzo sembra che sia qualcuno che ti conosce bene.
JESS: Ah si!! Va bene dammela. La leggerò più tardi, adesso ho da fare!!! E tu invece stai facendo tardi al lavoro!!
AMEET: D’accordo, ma quando vengo a casa devi dirmi di cosa si trattava, ok?
JESS: va bene, ciao e buon lavoro pà!!
Jess corse subito in camera sua, aprì in fretta e furia la lettera e notò subito un particolare, l’inchiostro era color verde smeraldo, cominciò subito a leggere a voce alta:
Cara signora Chadha,
Siamo lieti di informarla che lei è stata ammessa alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
L’anno scolastico inizierà il primo settembre; l’Espresso per Hogwarts partirà dalla stazione di King’s Cross alle ore 11 in punto, al binario 9 e tre quarti. Gli allievi del primo anno troveranno al loro arrivo un insegnante che li accompagnerà alla scuola; dove, durante il banchetto di benvenuto, saranno smistati nelle rispettive case. Allego alla lettera la lista dei libri e degli oggetti necessari alle lezioni.
Cordialmente la professoressa M. McGranit
Vicepreside
Jess pensò subito ad uno scherzo di cattivo gusto, fatto dai suoi amici per una straordinaria cosa che le era accaduta: quando era più piccola, sua madre per guadagnarsi da vivere faceva gli straordinari all’aeroporto e lei era costretta a badare a sua sorella più piccola di cinque anni; un brutto giorno, mentre lei stava pulendo il bagno, Pinky guardava Peter Pan alla televisione e volle provare a volare come Wendy, si arrampicò su un mobile e per fortuna fece cadere un vaso in modo che sua sorella la sentisse; Jess corse a vedere cosa era successo e vide sua sorella che stava per gettarsi dal mobile, per uno strano caso volò un cuscino e sua sorella si salvò! Naturalmente lei lo raccontò ai suoi amici che la presero in giro, allora lei fece volare via il giocattolo preferito di un suo amico.
A cena suo padre si ricordò della lettera e la volle vedere: Jess disse subito che si trattava di uno scherzo, ma lui la volle vedere.
La faccia che fece non può essere descritta…
AMEET: Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo!
PARMINDER: Che cosa sarebbe successo?
AMEET: Devo dirvi una cosa: … non so neanche dove cominciare… Jess, puoi lasciarci soli un attimo?
JESS: Ok
AMEET: Allora, so che la notizia che sto per darvi sembrerà a voi un po’ strana, …
PARMINDER: Perché hai mandato via Jess?
AMEET: Perché devo parlare di mio fratello; come voi sapete Shaheen da giovane studiò in Scozia
PARMINDER: Sì e allora?
GURINDER: Beh lui era un … era un … insomma era un mago
PARMINDER: Certo caro e io ho sposato re Artù!!! Ma insomma perché devi sempre fare il bambino!?
AMEET: Ma non sto scherzando, Shaheen era davvero un mago! E Jessy ne è la prova.
PARMINDER: Jess? E perché proprio Jess?
AMEET: Perché è sua figlia
PARMINDER: Quindi noi cosa dovremo fare?
AMEET: Dovremmo decidere se mandare o no la nostra Jessy dove suo padre ha studiato da giovane, in Scozia
PARMINDER: Come in Scozia? Così distante?
AMEET: Purtroppo si, però se è per il suo bene… potremmo anche concederglielo; ora il problema è: come glie lo diciamo che è una strega?
PARMINDER: Beh potremmo dirgli che il mago sei tu
AMEET: No, no, no poi quando vorrà vedere quello che ho imparato cosa le diremo? Meglio dirle che il suo bisnonno era un mago, si, si meglio così. JESSY!
JESS: Siii, che c’è?
AMEET: Vieni qui, io e la mamma dovremmo dirti una cosa… Mm.. allora, hai presente quella lettera che hai letto prima?
Lei annuisce col capo
AMEET: Non era uno scherzo, vedi il tuo bisnonno era un mago molto famoso, tu ne sei la prova certa. Quindi abbiamo deciso di mandarti in quella scuola. Sei d’accordo?
JESS: Io sono… una strega! Che bello, è fantastico! Ora dobbiamo solo comprare tutti gli accessori ed i libri citati nella lettera.
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Alla stazione di King’s Cross
JESS: Ciao mamma! Ciao Pinky!
PARMINDER: Ci vediamo quest’estate, scrivici!
JESS: Ok.
And this is the end of the first chapter
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