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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: IN VOLO
Genere: Sentimentale, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/04/2005 20:35:13

ç_ç songfic
 
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IN VOLO
- Capitolo 1° -

IN VOLO
based on: SLAM DUNK
declaimers: i personaggi appartengono alla mente geniale di papà Inoue mentre la canzone tra *...* è "In Volo" ed è dei mitici, bellissimi, stratosferci GDV (gemelli diversi.. *______________________________* )
notes: spero vi piaccia, me lo auguro di cuore, fatemi sapere quello che ne pensate.
Erikuccia,come sempre.

............................

IN VOLO
capitolo unico

::::::::::::::::::::::::::::


Quella mattina non una voce si alzava per tutto il perimetro dell'edificio. Un rispettoso silenzio tracciava i lineamenti di quella giornata grigia, smorzato, di tanto in tanto, da qualche singhiozzo che non si riusciva a trattenere.
Il club di basket, completamente marcato a lutto, teneva la testa bassa, cercando di nascondere quel dolore che sembrava distruggerli dal dentro, un dentro profondo che non sapevano neanche di avere. Nella palestra il preside parlava e parlava, e la su avoce echeggiava per tutta la stanza. Ayako nascondeva il volto sotto la lunga frangia, mentre le lacrime bagnavano le sue mani strette in due pugni. Hanamichi si guardava attorno spaesato. Uno strano e dolorosissimo senso di deja-vu lo colse all'improvviso. Odiava il colore nero, e di colpo tutto l'edificio ne era pieno. Non sopportava il nero perchè era un colore statico che non proponeva sfumature, un colore fermo come la morte che rappresentava. E sentiva che l'abito gli si stringeva addosso, senza lasciarlo libero di respirare..Ma era davvero il vestito a costringerlo ad annaspare? Oppure era quello strano senso di inettitudine che provava in quel momento?
Perchè doveva succedere una cosa del genere?
Mentre il preside dava le indicazioni sul luogo e l'ora del funerale, nella sua mente si affacciò una vecchia canzone occidentale che aveva sentito una volta alla tv. Quelle parole gli martellavano nel cervello, rendendo il suo tentativo di trattenere il pianto sempre più difficile.
<<è proprio vero che a qualcuno tu dai più importanza quando non l'hai più..>> (Eros "solo con te" ^^ ndErika)
Non poteva pensarci..non riusciva a crederci..non voleva crederci..
Eppure era tutto vero.
Tutto quel tempo a farsi la guerra, a bisticciare senza capirsi, tutto quel tempo perso a darsi contro si riduceva in una goccia che oscillava sul limite dei suoi occhi castani ombrati da un velo spesso di tristezza.
Odiava i funerali.
Probabilmente avrebbe dissertato quel funerale.
Non voleva ripetere l'esperienza vissuta alla morte di suo padre. Il suo cuore non avrebbe retto..Sarebbe sttao chiedere troppo.
Sono attimi che non si dimenticano, e la visione di un contenitore di legno pregiato che viene seppellito sotto la nuda terra, magari con rose, mentre una voce nostalgica cantava qualche canzone lontane era rimasta impressa nella sua mente,e probabilmente non l'avrebbe mai dimenticato, neanche fosse vissuto cent'anni.
E adesso a distanza di pochi anni tutto si rimanifestava sotto i suoi occhi. Haruko poco dietro di lui, aveva gli occhi arrossati e gonfi, sembrava sul punto di svenire, di essere ad un passo dalla sua stessa fine.
Odiava il silenzio.
No, non sarebbe andato a quel maledettissimo funerale..
No!
Lui odiava le formalità..
Mentre, senza neanche capire come avesse fatto a trovarsi in un luogo come quella, in Chiesa ascoltava le parole rassicuranti di qualche voce lontana, sentiva che doveva andarsene.
E poi il suo sguardo andò a fissarsi sulla bara aperta vicino all'altare.
Era là dentro.
Immobile, con gli occhi chiusi..
La vista gli si annebbiò mentre i suoi piedi si muovevano praticamente da soli. Aveva sentito tutti trattenere il fiato, e l'aveva visto.
Le lacrime avevano cominciato a scorrere a fiumi.
"NO!" urlò, facendo riecheggiare la sua voce in tutto l'edificio "Lui nn ha voglia di starsene fermo in un luogo chiuso, nn sapete che lo odia?"
Gli sfiorò la mano.
Fredda.
<<il solito ghiacciolo..>> pensò mentre qualcuno di forte lo trascinava via. Lui si divoncolò e con un imprecazione uscì dalla Chiesa.
Non poteva essere vero.
Non doveva essere vero.
Fuori, all'aria aperta, con i primi bottoni del completo aperti, cominciò a sentirsi leggermente meglio.
Ma non bastava.
C'era un fardello che non riusciva a cacciare, un fardello che lo schiacciava miseramente a terra.
Ricordava quel giorno come un fotogramma e lo aveva fisso nella sua memoria.
I suoi occhi aperti, il collo spezzato, e le sue gambe che pendevano..
Scosse la testa cercando di cacciare quei ricordi, ma nn c'era verso.
Ricordava di come aveva provato a prenderlo a cavalcioni, guadagnando tempo, aspettando che ricominciasse a respirare.
Ma quel respiro non arrivò mai.
Era morto e lui era stato il primo a vederlo in quello stato.
E adesso tutti quelli che neanche lo conoscevano, che non sapevano neanche chi era si trovavano in quella Chiesa come se niente fosse, solo per saltare qualche ora di lezione.
Razza di bastardi!!

______________________________________


Ma lui nn andò mai al funerale e ci vollero anni prima che potesse raggiungere il cimitero e piazzarsi davanti quella lastra di cemento..
Anni.

_______________________________________

TRE ANNI DOPO...



*Lo so erano giorni tristi
perchè eri da solo nella via
il buio intorno a te
che nn parlavi ma t ascoltavo, sai?
Negli occhi quella luce che conoscevo già:
luce di sogni e di questa nostra età
che hai spento in un momento e nn riaccenderai
Dimmi perchè sei volato via?
Perchè ora nn è piu qui
la tua voce che dato a tutti noi
qst voglia di insistere?
Quale vento da noi ti ha portato via?
Quale demone dentro te
quale dubbio inspegabile
le bugie ti han potuto vincere?
In volo
verso un altra libertà
in un luogo in cui di nuovo tu ci guiderai
è un sogno che in silenzio se ne va
in un volo via da qui scappando
da una strada che ora lasci a noi*

Eccomi qua.
Finalmente ho trovato il coraggio di venirti a trovare in questo luogo.
Nn avercela con me, non sai quanto ancora mi costa mettere piede in un posto come questo.
Troppi ricordi si affollano nella mia mente, ed è difficile per me, quasi impossibile, affrontare tutti quei fantasmi.
Ce la sto mettendo tutta credimi.
Tu come stai?
Che domanda idiota..sei sotto un livello spesso di terra, con la compagnia di vermi e quanto di più putrido c'è nel sottosuolo.
Sei proprio un deficiente, lo sai?
Tze...nn ti sarai mica aspettato paroline dolci vero?
Non sono il tipo, e in fondo tu non te lo meritavi.
No, non te le meriti perchè sei un vigliacco.
In campo facevi tanto lo spavaldo, il duro, e poi alla prima difficoltà ti sei messo una corda intorno al collo e hai deciso di non combattere più.
Ti sempre un comportamento degno di te?
Guarda, non illuderti, le lacrime che adesso mi bagnano la faccia sono solo..
Solo..
Solo..
Accidenti a te! Sono solo lacrime di rabbia!
Hai passato tutto il tuo tempo a rendermi la vita impossibile e poi ti riduci come un salame legato all'interno di una macelleria?
Non ce la faccio..Le gambe non reggono il mio peso.
Mi siedo a terra, sulla terra che mi sporca i jeans, e adesso il tuo nome è pari alla linea dei miei occhi.
A tu per tu, dimmi, perchè l'hai fatto?
Probabilmente perchè eri solo.
In questo ti devo dare le mie scuse.
Ero così preso dal mio tran-tran quotidiano che, sebbene capissi quello che con il tuo silenzio mi stavi dicendo, ho lasciato correre.
Per te doveva essere un periodo triste, sempre solo, sempre con nuovi nemici intorno e neanche l'ombra di un amico.
Tutti che ce l'avevano con te per il tuo successo.
No, nn è che mi sento in colpa, ma responsabile.
Se avessi detto qualsiasi cosa..se mi fossi comportato in un altro modo, forse...
Ma a che serve adesso?
Dimmi, a che serve?
Tu in quel lungo tragitto che è la vita, eri solo.
Non parlavi mai e poteva essere difficile capire il tuo vero stato d'animo, eppure io ti ascoltavo, sentivo il tuo dolore, la tua solitudine, ma ero talmente offuscato dalla gelosia che ho pensato che un po' di sofferenza dovevi viverla anche tu.
Ma che ne sapevo io che eri così matto da impiccarti?
T____T Non sto cercando di giustificarmi, ma mi sembrava giusto dirti come stavano le cose, anche se, molto probabilmente lo sai già.
Tu eri la mia ragione di vita, lo sapevi?
No, non sono gay, tranquillo..Ti piacerebbe eh?^^..T_T
No, è solo che, litigare sempre con te mi dava tanta energia, energia che adesso vado elemosinando sempre.
Credevo che io e te nn ci saremmo mai incontrati.
Pensavo che fossimo troppo differenti.
Invece alla fine eravamo tanto simili da nn accorgercene.
Avevi negli occhi la stessa luce che avevo io. La luce di un sogno da seguire correndo insieme ad una palla tra le mani. La luce della gioventù, di quella nostra età che ormai se n'è andata, come te.
Mi spiace, ma non ce la faccio.
Non riesco a smetterla di piangere, non so perchè.
Non so perchè te ne sei andato!
Vorrei chiedertelo, vorrei dirti tutto questo, ma oramai nn c'è più tempo.
Non ce la faccio a pensare che non rivedrò mai più quella tua faccia da schiaffi..a pensare che non tornerai mai.
A volte mi perdo in quei tempi che adesso sembrano tnt remoti, mi perdo nelle nostre piccole risse, nei nostri battibechi, quando ancora c'era la tua voce atona capace di dare lo sprint a tutti noi.
Ricordo la partita con lo shoyo.
Fosti tu a farmi aprire gli occhi.
<<Ti fai mettere i piedi in testa dall'avversario? Che ne diresti di tirare un po' fuori le palle?>>
Mi ricordo la mia prima schiacciata..Ironia della sorte, fosti tu il primo a farmi i complimenti per quel tiro.
<<ehi, mi dispiace, era un bel tiro>>
Qual'era quel dubbio, quell'incertezza, quel demone malvagio che ti ha spinto a credere che suicidarsi fosse la cosa migliore per te?
Sto cercando di comportarmi in modo maturo, ma è così difficile farlo se non capisco le tue ragioni ultime.
Adesso dove ti trovi?
Sei in volo sulle ali che ti sei costruito giocando a basket verso un mondo migliore? Esiste davvero un mondo migliore?
Un mondo dove nn esiste più quella paura che ti ha tolto la vita.
Un mondo dove sei finalmente libero di essere quello che sei.
Un mondo dove nn esiste la morte, dove è anche mio padre.
Dimmi, esiste davvero quest'utopia?
Un mondo dove ci rincontreremo tutti, con le nostre divise rosse scintillanti, così passionali che il paradiso vorrà cacciarci, verso l'inferno.
Ma che c'importa?
Noi giochiamo a basket,e con un salto torneremo su, non è vero?
Dimmi che è così, dimmi che questo sogno di ripoterti incontrare nn è solo una chimera di un uomo debole..Un sogno che se ne va.
Dimmi che è tutto vero, perchè ne ho proprio bisogno.
Sei fuggito da questa realtà, lasciandola a noi.
Ma che ti fa credere che noi siamo pronti più di te?
Chi te lo dice?

*Sai, non capisco ancora cosa sia
è qualcosa che va oltre la musica, oltre le parole
è un brivido che si ferma a metà lungo la mia schiena
e nn riuscirà mai ad arrivare in fondo
perchè hai scelto da solo in quel momento
ci hai voluto lasciare un ricordo senza voce
un ricordo senza spiegazione
ma sicuramente questo nn cambierà le cose
nulla potrà cambiare le cose
ma almeno tutto questo resterà in memoria
di ciò che c'è stato
cio che c'è
e ciò che ci sarà
parole tue, trep, ci sarà*

Mi ritrovo qui, e il tempo continua a scorrere.
La vedo come una crudeltà..
Come può il mondo andare avanti anche senza di te?
Non so spiegarmi perchè mi sento così male..
Non avrei mai scommesso su questo dolore..
Mi sento come una vergine che ha perso il suo primo amore..un liceale che ha perso il suo migliore amico..
Tu nn sei mai stato niente di questo.
Eppure c'è questo brivido che mi blocca la schiena a metà..
So che nn arriveròò mai alla fine di questo dolore, perchè nn comprenderò mai le tue ragioni.
Perchè nn hai voluto parlarne con nessuno di quello che ti passava per la testa.
Ci hai voluto lasciare così, senza alcuna spiegazione, motivazione.
Senza salutarci.
Non ricordo quasi più la tua voce, e la colpa è tua, maledetto.
E tutto questo, tutto questo dolore, nn serve a niente.
Non si estinguerà mai, lo so.
E non può ricondurti qui in mezzo a noi.
Non so neanche se lo vuoi veramente.
Nulla può cambiare queste cose..
La morte ha segnato il suo percorso, ed io nn posso farla tornare indietro, anche se lo vorrei.
Credimi.
Lo vorrei davvero.
Come vorrei seguire il tuo esempio: ma a cosa servirebbe, dimmi?
Aggiungerei altro dolore alle persone che amo, e nn lo voglio fare.
E poi nn senti il bisogno di qualcuno che continui a invocare il tuo nome?
Per questo, nn so perchè, ma puoi contare su di me.
Ti serve la mia bocca per raccontare la tua storia.
Io sarò la tua memoria..
Così tutto questo mio dolore servirà a qualcosa..
servirà a testimoniare tutto quello che c'è stato:
il tuo talento, la tua classe, le tue partite, le tue finte, le tue schiacciate.
I duelli cn Sendoh, con Maki, con chiunque si mettesse sulla strada.
Servirà a testimoniare tutto quello che c'è:
io soffro, ma questo dolore mi fa sentire vivo, e devo vivere anche per te.
Ti rendi conto in che casino che mi hai messo?
Servirà a testimoniare quello che ci sarà:
perchè ci sarà qualcosa nella mia vita di stupendo, meraviglioso.
E se davvero esiste quel mondo, se davvero ci rincontreremo, ti guarderò dall'alto al basso, ghignando come hai sempre fatto tu, e ti sputerò in faccia per nn avere avuto il coraggio di continuare la nostra sfida.
Si, testimonierò tutto questo con le lacrime che ancora continuo a versare.
T__T
Ci vediamo, Kitsune.

*************

Qui riposa in pace
KAEDE RUKAWA
amico amato, e fuoriclasse di talento

***************

____________________________________________


FINE
 
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