INTO A WOLF`S EYE - Capitolo 1° -
Questo è l’occhio di un lupo.
È un occhi stanco, sta per chiudersi. Ha visto tante cose,ma è arrivata la fine.
…e un attimo prima che si spenga…ma è solo un attimo,la neve incomincia a cadere e la Fiamma, si spegne.
E quando si riaprirà,niente sarà più come prima.
Perché per ogni fine c’è un inizio.
Quindi guardate ,prima che questo occhio si richiuda!
Guardate,perché questo occhio ha una storia.
E la racconterà,affinché non si disperda nel vento.
Guardate!
-
<< Pioggia. La prima cosa che ricordo…allora…forse pioveva,quel giorno? >>
“Papà,posso uscire?”
“ma che stai dicendo, Russ? Non vedi come piove?”
“aspetta,io…”
“comunque,non se ne parla.”
“…”
-
Rovine. Tracce di un passato dal quale scappare. Ma erano lì,ancora una volta.
I due lupi si guardavano,con le orecchie basse, i rigagnoli d’acqua che scorrevano nel terreno fangoso.
Il pelo era scurito e appesantito dalla pioggia. Erano lì da un istante interminabile.
Fu la sua voce a rompere il silenzio.
Ma suonò come un graffio,nel silenzio del cadere ritmico della pioggia.
<< e così…pensi che sia questa la soluzione giusta? >>
<< non è la soluzione giusta. è l’unica soluzione. è diverso. >>
Lo disse in tono evasivo. Non aveva molta voglia di fare conversazione. giustificarsi. Nessuna giustificazione,era questa,la realtà. è colpa mia. colpa mia.
Ma era vero.quel che sta dicendo è vero. ne era maledettamente consapevole. Ma era il capo branco . è ciò che ho deciso. Ma c’era sempre qualcuno che avrebbe voluto “una soluzione migliore”;ma io non ce l’ho,cazzo E questo gli dava sui nervi. Non era facile. non possono capire,era quel che dovevo fare. Era l’unica soluzione. L’unica. era diverso.
<< non è vero. è la stessa cosa se questa è l’unica soluzione che hai cercato >>
Ghignò tra sé e sé. Riesce sempre a spiazzarmi,con quelle risposte. Ma non esitò.
<< è così che ho deciso. è una mezzosangue,non è un vero lupo. é così che deve andare,perché è così che è sempre andato. >>
Un mormorio.
<< non sopravvivrà. >>
<< non credo che lo sapremo mai. >>
Ancora silenzio. Ma a lui che cosa gliene importava?era una nullità,un cagnolino idiota,cosa poteva contare? Sì,lui…avrebbe presto dimenticato tutto. Si sarebbe voltato,e la pioggia avrebbe lavato via le sue impronte,insieme alla memoria.
Ma sarebbe rimasta,come una cicatrice nella memoria,la rabbia,e il ricordo di una macchia nera. Una ferito che avrebbe bruciato per molto tempo ancora,dopo innumerevoli piogge. Ora è lui,a rompere l’istante di silenzio. ma la sua voce non si sente quasi,sovrastata dai pensieri che affollano l’aria.
<< …è arrivata l’ora. Dobbiamo partire. Ci hanno trovato. raduna tutto il branco. >>
<< tutti…? >>
<< hai capito cosa intendo dire.> >
<< e dove ci dirigeremo? >>
Quella domanda gli fece male. Ma ancora più male gli avrebbe fatto la risposta.non riuscì ad alzare lo sguardo.
Esitò. ormai…
<< lontano. non importa dove. verso il grande nord,forse il freddo riuscirà a fermarli. o forse no . comunque,l’importante è andare avanti. >>
Stava per voltarsi
Lo guardò negli occhi.
<< …ma non arriveremo da nessuna parte. >>
Restò così,sotto la pioggia,per un attimo non seppe cosa dire. Correre.
Voglio
Correre
Lontano
solo,finalmente.
…ma non lo fece.
Non poteva farlo. E quindi,cosa?cosa poteva fare?
Cercare…andare a avanti a cercare. Ma seguendo cosa? Un istinto che non avrebbe portato nient’altro che odore di fiori? Cosa li aspettava?
Intuì i suoi pensieri.
<< hai paura? >>
Scoprì i denti in un ringhio. Ma lo soppresse subito. se ne vergognava quasi,ora.
Ma perché?
è forse…vero?
A volte,ascoltava le conversazioni dei corvi,nella città.
<< Arriverà il freddo! Arriva! Scappa pelo grigio! Scappa! Scappa! >>
<< Uomini. metallo uomini e metallo! Metallo grigio! Uomini di metallo!forti come lupi! Arrivano! >>
<< Nascondersi! Dove? dove ti nasconderai? >>
<< Tra gli umani! Anche lui! Tra gli umani! >>
<< con gli umani! Come gli umani! Anche tu! >>
<< Diventare! Umano! Diventerai un umano! Anche tu. Insieme agli altri! >>
<< per sempre! Sempre! Per così a lungo, dimenticherai! Dimenticherai i lupi! Anche lupo grigio!>>
<< con gli umani! O tra gli umani! >>
<< umani! >>
<< un lupo! Rimarrai lupo? Lupo! Quanto sopravvivrai lupo! Quanto? >>
<< Umano! >>
Non può. Non è come noi. è diversa. Non è un lupo. Un cane. Un lupo.
Un branco. Una sola meta. Ma quando anche quella viene a mancare...cosa rimane?
Un branco.
Qualcosa stava cambiando. Tutti andavano avanti. Ogni giorno, ognuno doveva combattere per qualcosa. E si andava avanti. Ma tutti,avevano capito. Le cose iniziavano a cambiare,non si poteva continuare così in eterno. C’era qualcosa,nell’aria. Un odore diverso.
Fuoco
Rovine
Fumo
Profumo di fiori
Più forte in quel momento più che mai.
Il sigillo spezzato
tutto stava cambiando. Molti lupi avevano lasciato il branco.
Bisognava avanzare,la vita era più difficile. Si andava avanti. Tutti dovevano combattere.
Tutti, combattono.
Alcuni lupi abbandonarono il branco.
In città
Con gli umani
Per gli umani
Tra i corvi
Era una profezia?
Ma anche loro,non più lupi,ma neanche uomini,mai.
Non potevano.
Non volevano?
Tra gli umani. Per gli umani. Per loro.
Che regole di merda.
Stava per arrivare l’alba. Ma intorno a loro era tutto buio ed incerto.
<< potrebbero trovarla. >>
Sta dicendo
<< gli uomini. Potrebbero trovarla. Vivere fra loro. >>
Potrebbe…
<< comunque sia, non ci riguarda. >>
La luna era enorme,dietro di loro, come un occhio spalancato che li sovrastava
Stava per girarsi. Di nuovo. Ma qualcosa, più forte di un istinto, un richiamo…
Accade qualcosa.
Qualcosa di ordinario.
Ma in quel momento parve indescrivibile.
Un ululato
Un ululato si alzò,e sovrastò ogni suono.
Sembrava un grido, uno squarcio che ruppe il silenzio, rimbombando nei gusci vuoto.
Era un richiamo
Era un avvertimento
Era il sigillo
Più di un essere umano si voltò,quella notte.
Più di un essere umano sentì…qualcosa. Anche solo un brivido.
Alcuni uomini avrebbero pianto, ricordando quella notte.
L’ululato, lentamente, si spegne.
E in quel momento, in cui niente era cambiato ma agli occhi di qualcuno era così diverso…
La luna.
La luna era sempre immobile.
Ma quella notte, fu ridotta in pezzi.
La Luna Rossa
Alcuni uomini capirono
Ma tutti i lupi, risposero a quel richiamo.
Da qualsiasi grotta, rifugio, cella o rovo in fiamme...
E anche quando il ricordo sarebbe svanito, bruciato dalla neve…sarebbe comunque rimasto.
Nell’Occhio del Lupo.
Come nessuno di loro due avrebbe dimenticato quella notte.
Si allontanavano,e lentamente venivano inghiottiti dal buio.
-
Ma la pioggia cessò di battere.
Un’altra alba. Tutti continuano a lottare.
<< Il sole!! Papà! Posso uscire? Usciamo??>>
Il sole abbaglia e ferisce gli occhi
<< però sarà ancora tutto bagnato dalla pioggia…Massì,andiamo, Russ! >>
Il sole brucia, e le spighe di grano ormai mature graffiano le gambe,e ogni tanto bisogna fermarsi per togliere sassolini e spighe dalle scarpe, bagnate dalle pozze d’acqua che si allargano ovunque.
<< Lo sapevo, non si può passare…Russ, torniamo a casa… >>
<< No! Possiamo saltarle! È facile! Vado avanti io! >>
<< aspetta…Russ! >>
<< fai in fretta! Ho visto qualcosa,laggiù>>
<< arrivo... >>
<< aaahhh!! >>
<< RUSS! >>
Voci.
Lontane.
Freddo.
buio.
Io…devo
Andare.
Devo…
Freddo.
Calore.
Cosa
Sta…succedendo.
Dove
Dove…siete?
Perché
…non riesco
…A…
ricordare…
…
<<papà! Guarda cosa ho trovato…>>
<< mi hai fatto spaventare russ,tu…>>
<< guarda!! Cos’è? >>
<< eh…>>
Nero…una macchia.
Il primo pensiero.
Respira.
Il secondo.
Un animale.
È un…
<< sembrerebbe…un…>>
Occhi ansiosi. l’emozione.
In fondo
La paura.
<< cosa?? Cosa? >>
<< è… >>
È un…
È un…
<< ..è un cane,russ. Un cane…ed è in pessime condizioni. >>
<< sta male…>>
<< comunque,respira…ma credo abbia passato tutta la notte fuori,ha piovuto e… >>
<< teniamolo >>
<< russ… >>
<< l’hai anche tu. “ci serve un cane da guardia,russ”. Teniamolo! >>
<< non sappiamo neanche se passerà la notte… >>
<< vivrà >>
<< se sei così convinto…comunque te la vedrai tu con tua madre… >>
<< ah…la mamma… >>
<< non la prenderà bene…>>
L’ironia.
<< bisogna trovargli un nome!un bel nome… >>
<< per tua informazione,è una femmina. >>
Alzò lo sguardo, e gli occhi gli si riempirono di cielo
<< allora si chiamerà Blue. >>
<< e dimmi un po’…cosa dirai a tua madre…? >>
<< ehm…ci penserò al momento… >>
Una risata rischiara l’aria
<< si lamenterà perché non le diciamo mai nulla! E di certo metterà il muso e dirà che non le piace… >>
<< ma quando si sarà abituata le piacerà eccome! E poi come ho già detto,abbiamo… >>
<< abbiamo bisogno di un cane da guardia! >>
Risate nell’aria
In quel momento potevano guardare il cielo. Non c’erano nubi,la pioggia era lontana, tanto da uscire dalla memoria, per lasciare prendere prepotentemente il posto al sole di un’utopia, un’attimo.
Ma la pioggia sarebbe tornata,dopo il fuoco, spento dalle lacrime, a lavare le impronte di una giornata di sole,lontana,in cui le risate riempiva l’aria,che sembrava più chiara e leggera.
E non si sarebbe più sentito l’eco delle antiche risate…
Ma un nuovo sole verrà. La pioggia cesserà di battere, per poi riprendere, all’infinito.
Per ogni fine ci sarà un inzio.
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E così si chiude l’occhio del lupo,e la sua storia.
Si riaprirà di nuovo. riconoscerà il mondo, ma lo guarderà in modo diverso.
Ma questa, è un’altra storia, che rimarrà
Nell’occhio del lupo
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