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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu-Gi-Oh!
Titolo Fanfic: IL RAGAZZO DELLE FARFALLE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: nystel05 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/04/2005 18:40:13

weevil haga,in una sentimentale avventura.in vacanza in francia,si innamorerà di kari.però di lui è innamorata valentina,la sorella di rex.
 
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HAGA SECRET DIARY / KARI SECRET DIARY
- Capitolo 1° -


Diario di Weevil Underwood, "Haga".
18 Giugno.

Caro Diario...
E' la prima volta che scrivo un diario, si apre così la giornata? Ma, ora che ci penso, è un diario privato, quindi non importa come apro. Andrà bene in ogni modo.
Bene, oggi è il 18 giugno, e domani partirò insieme a Paul, Rex e Valentina (sua sorella) per passare le vacanze estive a St. Raphael, in Francia.
Ma prima, vorrei cercare di spiegare perchè voglio tenere un diario. Bè, io non sono più il Weevil di un tempo, per fortuna. Ho smesso di credermi superiore e ho messo la testa a posto, non inganno più nessuno, e non voglio più farlo a meno che non sia strettamente necessario per un bene superiore. Sono cambiato anche d'aspetto. Non che sia irriconoscibile, anzi, sono simile a prima, ma ho perso l'espressione "da insetto". Rex mi aveva detto che con la faccia che mi ritrovavo facevo scappare tutte le ragazze, ma non me ne importava di loro. Un giorno ho aiutato una bambina a recuperare il suo palloncino incastrato fra i rami di un albero, ma lei non mi ha ringraziato ed è scappata via urlando che le avevo fatto paura. Quell'episodio mi aveva scosso talmente che ho accettato che Rex mi aiutasse a cambiare aspetto.
Da quel giorno ho un viso di cui le persone sopportano senza problemi la vista, ma per le ragazze non c'è speranza! Finora non mi è mai giunta voce di qualcuna che mi trovasse anche solo carino. E poi la mia passione per gli insetti le scoraggia tutte.
Ogni tanto, la mattina, quando mi guardo allo specchio, mi sento un po' solo... credo che siano i primi sintomi di un'adolescenza normale. Avere bisogno di una fidanzata, avere voglia di uscire, mi tenta lo sfizio di comprarmi un cellulare. Ma ne avrò bisogno, così a casa sapranno dove chiamare se vogliono parlarmi. Ho avuto la sensazione che per queste vacanze avrò bisogno di ricordare, e quindi ho deciso di provare a tenere un diario. Ora sono le otto di sera. Scendo per la cena, mia mamma ha chiamato. Dopodichè, finirò la valigia. Troppe cose da portare, e troppo poco spazio per metterle tutte! Aggiornerò prima possibile.
P.S. credo che non dormirò molto stanotte. Sono eccitato per la partenza!

P.P.S. Lo sapevo!Dopo cena, la mamma mi ha regalato un cellulare, e ho appena finito di memorizzare i numeri più importanti. Wow, c'è anche la fotocamera.... domani chiederò a Valentina di farmi da modella. Lei adora le fotografie. Anche perchè, per un fatto inspiegabile, viene sempre ancora più bella di quello che è.


19 Giugno.
Caro diario, che bellezza!
Siamo arrivati alle dieci del mattino, e il fuso orario non si è fatto avvertire. Sono pieno di energie, e sono in camera mia ad aggiornare il diario in attesa del pranzo. Oggi pomeriggio i ragazzi vanno al mare, ma preferisco fare un giro in città. Stasera invece c'è una grande festa in albergo. A proposito, questo albergo è magnifico! Le stanze sono eleganti e comode, ricche di servizi, ho il frigobar pieno, la tv satellitare, un letto grande e comodo, un bagno ampio e pulito a mia disposizione, e il balcone al secondo piano dà proprio sulla spiaggia. L'odore del mare pervade tutta la camera./ Cavolo! Il Geko di Rex mi si è arrampicato sul braccio e mi fatto fare un riga sul foglio! Gli/elo avevo detto di non portarlo! E se lo vedono, poi? Magari lo ammazzano e lo buttano via!/ Meglio che vada a riportarlo in camera di Rex, è quella qui a fianco.
-continuazione-
L'ho riportato di là, ma purtroppo per me la stanza non era vuota come pensavo. Sono entrato e ho lasciato il Geko dentro la sua scatola, ma poi ho visto Valentina in bagno, aveva la porta leggermente aperta e le cuffie del lettore cd sulle orecchie. Non mi aveva sentito entrare. Aveva due costumi da bagno appoggiati sulla specchiera, e ho capito subito che era sua intenzione provarseli. Sarei dovuto schizzare fuori subito, ma credo che l'ormone sia stato più forte di me. Sono rimasto a guardarla mentre si spogliava e si rivestiva, senza considerare che nel momento in cui si sarebbe girata mi avrebbe visto. Infatti è successo.
-Haga, cosa fai qui?-
Io non ho saputo fare altro che balbettare qualcosa a proposito del Geko, mentre lei mi si avvicinava con quello sguardo che conoscevo così bene. Adorava fare la ragazza sexy per mandare nel pallone i ragazzi... e con me ci riusciva sempre.
-Non devi avere paura... voglio solo giocare.-
Stavolta non faceva finta, voleva veramente fregarmi e cercare di venire a letto con me. Non è la prima volta che ci prova, ma non la considero una mia ammiratrice, perchè ci prova con tutti, quasi anche con suo fratello. Non mi piacerebbe scrivere certe cose di una ragazza, ma quella è veramente il prototipo di una puttana per passione.
Mi ha spinto sul letto e si è stesa sopra di me. Però stavolta ho tenuto a freno i miei ormoni in fermento e l'ho fermata mentre cercava di baciarmi.
-Lasciami in pace, Valentina. Lo sai che non voglio andare a letto con te, e non puoi costringermi a fare qualcosa che non voglio.-
Lei per tutta risposta ha detto: - Ma posso convincerti che lo vuoi.-
Mi ha aperto i pantaloni e cercò di prendere quella cosa che le dà sempre tanta gioia e tanto benessere nella sua vita da puttana, ma l'ho spinta via con decisione. Mi sono alzato e rivestito e in quel momento è arrivato Rex.
-Haga, che fai qui?- poi ha visto Valentina sul letto ed ha tirato le conclusioni. Sbagliate.
-Ops... scusate, non volevo interrompervi. Haga, perchè non state in camera tua?-
-Non ha interrotto niente,- gli ho risposto. - Me ne stavo giusto andando. Piuttosto dà un'occhiata al tuo Geko, ogni tanto.- Ho lanciato uno sguardo freddo a Valentina, mentre uscivo. Poi sono tornato e ho concluso l'aggiornamento. Ho il presentimento che, per quanto riguarda i miei rapporti con Valentina, cadrà la neve su questa spiaggia di St. Raphael.

19 giugno -continuazione alla sera-
Meraviglia, diario, meraviglia!
Questo luogo è meraviglioso, sembra un vero paradiso! Ogni persona che vi passeggia sembra a sua volta bella. Ho comprato una maglia nuova, bianca, che ho messo stasera per la festa. Al momento sono seduto in un tavolo a scrivere e a guardare tutti gli altri ballare. Anche se sto qui da solo, non sono triste, perchè ho ancora addosso i ricordi di questo pomeriggio. Ho anche comprato un cd con brani di musica da tutto il mondo, e mentre uscivo dal negozio una ragazza mi ha sbattuto addosso. Sono caduto a terra, volevo dirgliene quattro, ma appena l'ho vista non sono riuscito a dire più niente. Com'era carina! Era castana, aveva i capelli lunghi e gli occhi chiari, anche se non sono riuscito a capire di che colore. Indossava pantaloncini corti e neri, con una maglietta gialla abbastanza aderente da mostrarmi quanto fosse dotata. Portava un paio di occhiali bianchi.
-Ehi, ma stai più attento!!!- mi riproverò.
-Scusami.-
La aiutai ad alzarsi, e approfittai della vicinanza per guardarle gli occhi. Erano azzurri. Aveva un profumo di muschio bianco che ancora vive nei miei ricordi come se fosse qui presente. Raggiunse le sue amiche, e si mise a chicchierare con loro, senza più curarsi di me. Saltò in piedi sulla panchina e si esibì in una specie di balletto per loro, canticchiando una canzone che, con mia grande sorpresa, ho scoperto essere all'interno del cd che ho comprato. Io continuavo a guardarla, e lei se n'è accorta. Mi ha guardato, saltando giù dalla panchina, e mi ha salutato con un cenno della mano e mi ha gridato "Ci si vede!". Speriamo bene. Ora devo chiudere, Valentina sta venendo a rompermi le scatole come al solito.
P.S. Vorrei tanto sapere il nome di quella ragazza, ma non gliel'ho chiesto. Spero di avere un'altra occasione per farlo.

Diario della Ragazza.
19 giugno.
Oggi mi è successo qualcosa di strano. Solitamente non aggiorno il diario spesso, ma oggi lo devo proprio fare. Stavo correndo verso le mie amiche, quando un ragazzo è uscito da un negozio e gli sono andata addosso. Appena mi ha guardata è diventato rosso, ma poi si è ripreso. L'ho sgridato per la sua negligenza e lui mi ha chiesto scusa, aiutandomi ad alzarmi. Mi ha preso la mano e mi ha strattonata in piedi. Ha cominciato a guardarmi negli occhi, e temo di essere stata io stavolta ad arrossire. Quel momento dev'essere durato pochi secondi, ma mi era parso estendersi all'infinito. No, non sono innamorata! Quel ragazzo non era un granchè. Era bruttino, con un taglio di capelli di moda quando mia madre era piccola e gli occhiali a fondo di bottiglia. Però l'ho salutato, e spero che sia vero che ci rivedremo. Dev'essere facile manovrarlo e farlo diventare un mio servitore come fa Vera con i ragazzi che la filano.... spero di riuscirci, ormai li sottomettono tutte le mie compagne di scuola, tranne me!!!

Diario di Haga.
20 giugno.
Oggi sono di nuovo andato in giro per la città, ma non sono riuscito a vederla. Evidentemente era al mare. Chissà, forse Rex l'ha vista. Più tardi glielo chiederò. Visto che non l'ho incontrata non ho molta voglia di scrivere. Oggi ho trovato a terra una collana di conchiglie rosse. L'ho presa, ma non so cosa farmene... ma mi verrà in mente un modo per riciclarla...

Diario della Ragazza.
20 giugno.
Oggi sono andata in spiaggia a giocare a pallavolo, ma purtroppo non sono riuscita a vedere il ragazzo di ieri. Volevo cercare di abbordarlo per poi farmi servire, ma non l'ho proprio visto. Mi sa che resterò senza servitori anche questa estate. Tuttavia, ho visto un altro ragazzo, che cercava di abbordarci. Si chiama Rex, ed è qui in vacanza con un amico di nome Paul (c'era anche lui oggi) e sua sorella Valentina. Non mi piace per niente, quella. Si dà troppe arie, ed è una gran puttana. Si capisce subito.I suoi modi lo suggeriscono. Rex ha detto che con loro c'era un altro amico, che però non sapeva nuotare e quindi non adorava la spiaggia. Domani andranno a giocare a tennis. Era anche il nostro programma, ma non ho detto nulla. Spero non ci noti, perchè veramente mi ha stancata.

Diario di Haga.
21 giugno.
Oggi Rex mi ha costretto ad andare a giocare a tennis. Volevo parlargli della ragazza, ma non mi ha lasciato aprire bocca, quindi non so niente. Ora stiamo andando con un pullman al centro sportivo. Non mi importa di giocare a tennis o a chissà che cosa. Non mi importa di niente, io vorrei solo RIVEDERLA!!! Non posso crederci! Eccola lì, in mezzo alle sue amiche!! E' proprio lei!

21 giugno, continuazione.
Sto aggiornando dopo il tennis day. Sono nello spogliatoio da solo, quindi scrivo in pace. Siamo andati a giocare per riscaldarci un po' io e Rex, dopo che gli ho detto della ragazza, che era proprio lei. L'ho vista nell'altro campo, che si scaldava da sola con la macchina sparapalle. La pallina tirata da Rex mi colpì in piena faccia.
-Ahia!-
-Ehi, ma dove hai la testa?!-
-Ero distratto, scusa!-
La pallina che mi aveva colpito era rotolata dietro il suo campo. Mi avvicinai a gattoni perchè spesso la macchina sparava palline che rischiavano di colpirmi. Allungai la mano verso la palla, mentre la guardavo. Sotto la gonna potevo vedere i suoi slip arancione chiaro, e in tutta sincerità mi sono chiesto se avessero disegni o ricami davanti... e all'improvviso mi cadde addosso.
-Ahia!-
-Ehi, ma tu che fai qui?! E' la seconda volta che ci scontriamo!-
-Perdonami, ero venuto a riprendere la mia pallina... non volevo farti male...-
Lei si alzò dalle mie gambe con un'espressione arrabbiata sul viso.
-Va bene, va bene! Ma adesso sparisci, GUARDONE!-
-Ok, ma non ti arrabbiare.-
-Sono già arrabbiata!!!Smamma!-
Poi ho continuato a giocare senza alcuna voglia fino ad ora. Ora spero che Valentina non mi segua più. Credo sia gelosa dell'interesse che ho per quella ragazza. In effetti, penso che se ci provasse lei con me (magari!) io non mi tratterrei come faccio con Valentina.

-continuazione-
E' ormai sera. Proprio vero che i guai non vengono mai soli! Stavo ancora scrivendo il diario, quando dalle docce è uscita una ragazza. Ma non una qualunque, era lei. Teneva un telo come copertura del suo corpo. Non era bella come un'indossatrice, ma per me era stupenda, non so se erano le gocce d'acqua sulla sua schiena, o chissà cosa, ma sembrava una dea. Dopo il primo momento d'incanto, cercai un modo per uscire affinchè non mi vedesse. Non sapevo cosa stesse facendo, mi voltava le spalle, così aggirai gli armadietti e corsi verso la porta. Ma il destino non voleva questo. Scivolai sulla pallina da tennis e caddi rumorosamente a terra. Quando mi vide diventò viola.
-Adesso sono veramente stufa di te, maniaco sessuale che non sei altro! Lasciami in pace!-
Mi tirò dietro ogni cosa che le passò per le mani, ed io scappai via scusandomi in ogni modo possibile.
-Va' al diavolo!!!!!-
Che pessima figura. Credo di aver perso ogni chance con lei.

Diario della Ragazza.
21 giugno.
Oggi ho rivisto quel ragazzo. Ho scoperto essere l'amico dello scocciatore di ieri. Prima si è messo dietro di me con la scusa di riprendersi una pallina e mi ha guardato sotto la gonna, poi mi ha spiata appena uscita dalla doccia. Prima o poi pagherà la sua insolenza!

Diario di Haga.
22 giugno.
Oggi andrò a caccia di farfalle, per rilassarmi. Spero di calmarmi e di smettere (va bene, lo ammetto) di piangere. Ho la bruttissima sensazione di essere "vuoto", di non avere più vita. E come se questo non bastasse, Rex e Paul sono andati al mare senza di me e Valentina dorme (nella mia stanza) perchè ha mal di testa, e quindi nessuno può tenermi un po' compagnia. Spero di riprendermi da questa sensazione di solitudine.

Diario della Ragazza.
22 giugno.
Ero al parco a giocare a pallavolo, e la palla era finita lontano. Questo piccolo imprevisto mi ha fatto incontrare ancora quel ragazzo. Era seduto sul prato, mi dava le spalle e non sembrava neanche avermi visto. Lo ammetto, non sono riuscita a trattenermi dal punzecchiarlo.
-Ehi, ma mi stai proprio pedinando!?-
Lui si è spaventato vedendomi e si è asciugato gli occhi. Sembrava tristissimo.
-Oh,s-scusa...io... non volevo...-
Non sapevo nemmeno io cosa volevo dirgli, forse che mi dispiaceva di averlo disturbato mentre era triste. Le mie amiche mi chiamavano. Io afferrai la palla e la passai a loro.
-Continuate senza di me, per favore. Ho da fare adesso.-
Mi sedetti vicino a lui. Non disse una parola e mi guardò con occhi lucidi e rossi, aveva una delle facce più depresse che avessi mai visto.
-Ti...ti va di dirmi... cosa c'è che non va?...Cioè, se non ti dispiace parlarne con chi non conosci nemmeno....-
-N-non è niente... solo che ogni tanto mi deprimo... perchè mi sento solo..... ma non ti devi preoccupare per me, mi passerà con un po' di pianto e qualche farfalla nel mio retino....-
Accennò un sorriso. Gli porsi un fazzoletto.
-Collezioni farfalle?-
-Sì... anche.... ma colleziono anche libellule. Avevo altri insetti, ma me ne sono liberato per evitare che le ragazze si spaventassero entrando in camera mia, ma non è servito a niente.-
-Si spaventano lo stesso?-
-No, il problema è che non vengono mai ragazze a casa mia.-
-E quella ragazza bionda che sta con voi? Mi pare che tu le piaccia.-
-Valentina?? Io la odio!Si diverte a farsi desiderare da me solo perchè non ho altre ragazze.-
-Che puttana!!!-
Mi tappai la bocca, guardandolo per qualche secondo prima di parlare ancora.
-Scusa, non volevo offenderla....-
-Non scusarti, hai ragione. Lo penso anch'io. Tu invece sei così carina... sembri così allegra, vitale, vivace.... oh, scusa. Non intendevo importunarti.-
-Mi stai facendo la corte?-
Arrossì intensamente. Distolse lo sguardo dal mio. (BECCATO!)
-Se non temessi di sembrarti presuntuoso, oserei dirti di sì.-
-Mi piacciono i presuntuosi.-
Senza che me ne rendessi conto ci stavamo avvicinando. Quasi mi aspettavo che, come nei film, qualcuno ci interrompesse, e invece ci siamo baciati. Lui mi aveva stretta a sè con forza, ma ho dovuto fermarlo, per quanto non volessi.
-Devo andare.-
Mi sono alzata e sono andata verso le mie amiche, prima che lui mi fermasse.
-Quando possiamo rivederci? Ti prego, non dirmi "mai"!-
-Domani sera. Passa a prendermi alle nove al Violette. Mi chiamo Kari.-
-Ci sarò.-
-Mi piacciono le cose veloci, sai?-
-Me ne ricorderò. Ciao.-
-Ciao.-
-Ah, Kari...-
-Eh?-
-Mi chiamo Haga.-
Lo salutai frettolosamente e andai verso le mie amiche. Rompere il contatto visivo che avevo con lui fu stranamente doloroso. A quel punto siamo andate in albergo e ho scritto fino qui. Non vedo l'ora che sia domani.

Diario di Haga.
23 giugno.
Ieri ero troppo eccitato per scrivere. No, Valentina non c'entra! Lei, c'era lei, al parco, e ci siamo baciati! Dobbiamo uscire insieme, stasera. Purtroppo Rex e Paul devono uscire con due delle sue amiche, e le vanno a prendere con le moto. Credo che le piacerebbe se l'avessi anch'io, ma io ho soltanto la vespa... però ho un'idea: vado subito in garage dove c'è la vespa che ho noleggiato all'Hotel. Non so se riuscirò ad aggiornare prima di domani.

24 giugno.
Sono appena tornato all'albergo. Sono le sei del mattino. Cercherò di elencare con calma i fatti di oggi. Anzi, di ieri. Io e gli altri siamo andati a prendere le ragazze, Kari e Vera, mentre Rex è stato costretto a portarsi dietro Valentina. Kari era bellissima con la sua gonna rossa. Rex infatti ha cercato di abbordarla per poi smollarmi Valentina.
-Ehi bellezza, niente male la mia moto, vero?Vuoi farci un giro?-
-No,- ha risposto lei, con mia sorpresa. - Salgo col mio cocchino.-
Si è seduta dietro di me, e si è messa in testa il MIO casco rosso.
-Il tuo era il bianco.-
-Preferisco il rosso. Fila, questa coso?-
-Vedrai, bambolina, mangeranno la nostra polvere!-
-Bambolina??-
-Bè, visto che tu mi chiami cocchino...!-
-Mi piace!-
Rex è intervenuto e ha lanciato la sfida, chi arriva per primo alla spiaggia vince una cena.
-Pronti?VIA!-
Le moto partirono rombando in modo fastidioso, ma la mia vespa arancione li superò con un balzo. L'ho truccata, e allora?? Li distanziammo e in meno di cinque minuti percorrevamo il rettilineo che portava verso la spiaggia. Era deserta. Mi voltai indietro per vedere se Rex o Paul erano in vista, e in quel momento beccammo in pieno una buca e schizzammo al di là del piccolo fosso sul lato sinistro della strada, mentre la vespa finì dentro. Rotolammo giù da un dosso e finimmo nell'erba alta. Mi alzai e cercai con gli occhi Kari. Ero terrorizzato alla sola idea che si fosse ferita.
-Kari!Tutto bene?-
-Sto bene... mi sono solo spaventata. E tu, tutto bene?-
-Mi ero spaventato per te.-
Guardai il dosso erboso dal quale eravamo rotolati giù.
-Credo che dovremo risalire per di qua. Così i nostri amici ci vedranno.-
Le presi la mano per aiutarla ad alzarsi. Speravo solo che Rex e Paul vedessero la vespa nel fosso e si fermassero a cercarci.
-Sei sicura di stare bene?-
-Sì..-
Sentii in quel momento il rumore delle moto che frenavano, e la voce di Rex e il pianto di Valentina. Feci per chiamarli, ma lei mi zittì e mi trascinò in mezzo agli alberi.
-Ma che cazzo fai? Perchè mi hai trascinato via?!-
-Sentila, quella mocciosa!-
-Valetina è solo preoccupata per me, GIUSTAMENTE!-
-Non posso permettere che lei ti prenda! Devi essere mio!-
-Che cosa stai dicendo??-
Lei si tolse le mutande, e si appoggiò a un albero, mentre io ero indeciso tra l'imbarazzo, la sorpresa, e l'indignazione. Ma le sembrava il momento?!
-Avanti!-
-Tu sei impazzita! Hai preso una botta in testa!-
-So che Valentina ti piace, anche se fai di tutto per tenerla lontana da te. Voglio essere sicura che sceglierai me e non lei!-
-Un po' di sesso non ti garantisce che non sceglierei lei comunque, e lo sai!-
-Ma io so che se metto in gioco la mia verginità in cambio della tua fiducia, non mi tradirai. Ne sono certa.-
Ho tentato di convincerla a rinunciare, ma non c'è stata nessuna speranza di riuscire. Allora mi sono dovuto arrendere al suo volere. L'ho fatto, ma non era come avevo pensato che fosse. Mi sentivo lontano, indifferente al suo piacere, anzi, quasi non fossi nemmeno io quel ragazzo steso su di lei. Dopo nemmeno un minuto, il pensiero di essere con lei e fare sesso mentre Valentina mi stava cercando PIANGENDO mi diventò insopportabile. Mi staccai bruscamente e mi rivestii, e lei fece lo stesso. Valentina mi trovò e subito corse da me, e Paul mi vide da lontano.
-Tutto ok, amico?-, mi gridò. Io ho alzato il pollice per dirgli che era tutto ok.
Valentina mi ha abbracciato, in lacrime, e mi ha fatto così impressione, lei non piange mai.
-Weevil!Che spavento mi hai fatto prendere! Stai bene?Stai bene?-
-Certo, sto bene!Non piangere, Valentina. Non mi è successo niente!-
Mi sorprendeva così tanto che mi chiamasse Weevil. Non lo faceva più da anni, ormai.
-Scusa se ti ho fatto spaventare.-
Intanto Paul era andata a dire agli altri che stavamo bene. Kari era andata con lui.
-Valentina!Smetti di piangere, per favore. Non è successo niente.-
-Ma allora non capisci!Non hai capito niente di me!-
Sembrava che stesse impazzendo, era in preda a un pianto disperato.
-Calmati!-
-Io lo sapevo...Rex lo aveva detto che non avresti capito...-
Mi stava dando sui nervi, perchè piangeva e non riuscivo a capire di cosa stesse parlando. Le scrollai le spalle, forse in modo troppo violento, dicendole:
-Spiegati, maledizione! Cosa non ho capito?-
-Tu non hai capito che io sono innamorata di te! Hai sempre pensato che volessi soltanto prenderti in giro!-
In quel momento mi sono tornati in mente e momenti in cui l'avevo offesa, avevo detto così tante cose brutte su di lei... e avrei voluto non farglielo sapere mai.
-Posso baciarti?-
-Da quando una ragazza chiede permesso?-
-Da quando ama un uomo che la considera zero.-
-Tu non sei zero. Sei più di quanto avessi mai creduto.-
Lei allora mi ha baciato piano, quasi avesse paura di farlo. Non conoscevo il lato timido di Valentina, e in un certo senso mi sembrava di avere fra le braccia una sconosciuta con le guance rosse.
Siamo tornati in albergo dopo la festa e ho scritto tutto questo, dopo aver riposato qualche ora. Domani torneremo a casa, e ho una nuova consapevolezza: Valentina è mia, ed io sono suo, qualsiasi cosa abbia dato a Kari per prima, lei sarà la mia unica principessa. Si è messa in testa che vuole leggere il mio diario, perchè le ho detto che si parlava di noi due, e ha detto che se le piacerà lo metterà come inizio del nostro album di nozze. Spero stia scherzando...!
Tuttavia, rimarrà sempre il ricordo di lei, di Kari, anche se non sarà più come prima.
P.S. So come usare la collana di conchiglie rosse, ora.
FINE DEL DIARIO ESTIVO DI WEEVIL UNDERWOOD, "HAGA".

Diario di Kari.
24 giugno.
Cercherò di elencare tutti i fatti con precisione, perchè questo è il mio ultimo aggiornamento, e alla fine capirai perchè. Mi ero messa la gonna rossa e la maglietta nera, erano i vestiti che mi esaltavano di più. Anche Vera usciva con Paul e Rex accompagnava Valentina. Sono venuti a prenderci con due moto splendide, e invece Haga aveva una vespa arancione... bè, non puoi avere tutto dalla vita! Rex mi ha subito invitata a salire con lui, ed ero un po' tentata, ma alla fine gli ho detto che salivo col mio "cocchino".
Mi sono messa il suo casco, perchè era rosso, e gli ho detto che era uno dei miei colori preferiti.
-Preferisco il rosso, al bianco. Fila, questo coso?-
-Vedrai bambola, mangeranno la polvere!-
-Bambola?-
-Visto che tu mi chiami cocchino...!-
-Va bene, mi piace!-
Rex è intervenuto.
-Facciamo un gara?Il primo che arriva alla spiaggia mangia a scrocco degli altri!-
Abbiamo accettato tutti con entusiasmo, a patto però di non fare follie.
-Pronti? Via!!!-
Le moto sono partite con gran baccano, ma la vespina è schizzata davanti a loro con un'accellerazione pazzesca, quasi mi sbalzava giù. In meno di cinque minuti raggiungemmo la strada che portava verso il BIKINIS, un fantastico bar-ristorante sulla spiaggia, e Haga si voltò per cercare di vedere i compagni, ma non erano più in vista da un bel po' di tempo. Abbiamo beccato in pieno una brutta buca, e siamo schizzati al di là del piccolo fosso ai lati della strada, e siamo rotolati giù per il dosso erboso, mentre la vespa è caduta dentro il fosso. Io, leggermente stordita, restai distesa come ero caduta. Haga mi raggiunse.
-Kari!Tutto bene?-
-Sto bene... mi sono solo spaventata. E tu, tutto bene?-
-Mi ero spaventato per te.-
Guardò il dosso erboso dal quale eravamo rotolati giù con espressione seria.
-Credo che dovremo risalire per di qua, per ritornare sulla strada.-
Mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi.
-Sei sicura di stare bene?-
-Sì..-
Sentii in quel momento il rumore delle moto che frenavano, e la voce di Rex e il pianto di Valentina. Quella troia! Afferrai Haga e lo trascinai in mezzo agli alberi, senza lasciargli possibilità di chiamare gli altri.
-Ma perchè cazzo mi hai trascinato via?!-
-Sentila, quella mocciosa!-
-Valetina è solo preoccupata per me, GIUSTAMENTE!-
-Non posso permettere che lei ti prenda! Devi essere mio!-
-Che cosa stai dicendo??-
Mi tolsi le mutande e mi appoggiai a un albero. Lui mi guardava immobile.
-Avanti! Sbrigati!-
-Tu sei impazzita! Hai preso una botta in testa!-
-So che Valentina ti piace, anche se fai di tutto per respingerla. Voglio essere sicura che sceglierai me e non lei!-
-Un po' di sesso non ti garantisce che non sceglierei lei comunque, e lo sai.-
-Ma io so che se metto in gioco la mia verginità in cambio della tua fiducia, non mi tradirai. Ne sono certa.-
In realtà avevo dubbi su questo, e hanno preso forma quando lui ha deciso di accontentarmi. Lo ha fatto, ma non leggevo niente nei suoi occhi, niente di quello che avevo sperato. In quel momento, avevo già capito che era finita. Pochi secondi dopo si è staccato da me e si è rivestito, allora l'ho fatto anch'io. Non ha detto una parola, la sua bocca era ferma in un'espressione gelida. Sono arrivati di corsa Paul e Valentina.
-Haga!Tutto ok, amico?-
Valentina si è lanciata ad abbracciarlo, piangendo.
-Weevil!Che paura ho avuto!Stai bene?-
-Sto bene!Non piangere, Valentina.-
La sua voce era così dolce con lei, e la accarezzava sui capelli come se stesse toccando un cristallo. Seguii Paul mentre andavamo a dire agli altri che stavamo bene. Ormai non avevo più nulla da fare lì. Lo avevo perso per sempre...
Sono tornata in albergo dopo la festa in spiaggia che abbiamo fatto, e ho scritto tutto questo. Il diario è fatto per ricordare, quindi ora lo chiuderò e lo seppellirò, sotto l'albero sotto al quale l'ho perso. Ne aprirò uno nuovo, e Haga sarà solo un'ombra in mezzo ai ricordi. Forse ricorderò un volto, una voce, un retino... ma null'altro ricorderò del ragazzo delle farfalle.
FINE DEL DIARIO DI KARI JERINE.

 
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