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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Digimon (Dejimon adobenchâ)
Titolo Fanfic: DUBLE
Genere: Fantascienza
Rating: Per Tutte le età
Autore: celine- galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/09/2002 10:15:45 (ultimo inserimento: 14/10/02)

non so che commento fare^^. strampalata è strampalata, ma almeno è originale^^. forse c`è anche 1 po` di sentimentalismo, ma non eccessivamente
 
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DOPPI
- Capitolo 1° -

Ciao^^! Ho deciso di scrivere 1 altra ff su questa serie, ma non vi assicuro il risultato xkè è 1 ff sperimentele. infatti ho deciso di inventare i doppioni dei personaggi della serie, in un'altra epoca e dimensione. Vi prego, non sporgete denuncia^^'...
Le età dei rispettivi personaggi sono le stesse dell'altra ff, e cioè il più grande (Kido) ha 16 anni e il più piccolo (Iory) ha 10 anni.
Allora, anche qui c'è gente nuova, e vi elenco i nomi e le età:
-Tyo: 15 anni
-Alexander: 15 anni
-Sil: 12 anni
-Hyo: 15 anni

I nomi dei "cloni" o dei presunti cloni (che sono uguali ai nomi degli "originali") ve li metto tra *...* (es: *Taichi* bevve, dormì e mangiò...). Anche i "presunti originali" (ma che in realtà sono i "doppioni") ve li metto tra asterischi. Ora parto. Via^^!
_______________________________________

Hikari aveva appuntamento con tutti gli altri al parco. Taichi era a giocare una partita di calcio, ma li avrebbe raggiunti appena concluso. La ragazza stava giocherellando con un braccialetto di perline nere, cercando di concentrarsi su gli esercizi di aritmetica che aveva davanti agli occhi.
Attorcigliò il bracciale mentre cercava di capire il significato del problema. Stava quasi per impazzire quando il braccialetto cedette e le perline si dispersero per terra.
-Oh, diavolo!- esclamò Kari, chinandosi a raccoglierle. Si affacciò sotto il letto, dove erano rotolate la maggiot parte delle perline, e notò quanlcosa di molto strano. Sotto il letto c'era una pietruzza azzurra appena più piccola di un pugno. La raccolse, e la guardò attentamente.
-Questa cosa non è mia di certo...chissà, forse appartiene a Tai...Ma..Gliela mostrerò oggi pomeriggio- disse, gurdando la pietra e ficcandosela in tasca. Lanciò un'occhiata all'orologio e, strabuzzando gli occchi, disse: -E' tardissimo!! Devo darmi una mossa!!-.
Corse in corridoio, prese la giacca, salutò la mamma e uscì in fretta e furia dalla casa, dimenticandosi totalmente della pietra.

=@@@=

quando Sora arrivò al parco assieme a Kari eranol tutti seduti per terra, chiacchierando. -Ciao- salutarono le ragazze, sendendosi a loro volta. -Ciao- risposero gli altri all'unisono. daisuke si voltò verso Tai, domandando: -Allora, com'è andata la partita?-.
-Oh, bèh, abbastanza bene. Abbiamo vinto 2 a 1-
-A parte la partita di Taichi, cosa c'è di nuovo?- domandò Miyako, guardandosi attorno in cerca di risposta.
-Non molto. La cosa più clamorosa che è capitata è stato il voto che Joe ha preso in chimica- rispose Koushiro, guardando l'amico.
-Ancora con questa storia? Gurda che sono fatto di carne anche io, non posso prendere sempre 8 e 9!- esclamò Kido, lanciandogli un'occhiataccia.
-Cambiando discorso: Tai, ho trovato questa in camera, è tua?- disse Kari frgando nella tasca della giacca, in cerca della pietra. Quando la tirò fuori la mise sotto il naso del fratello. Tutti la gurdarono. Era effettivamente una pietra molto strana.
-Veramente non ho mai visto una cosa del genere- rispose, squotendo la testa. -Ma...dove l'hai trovata?- domandò Takeru, prendendo la pietra in mano. -Era sotto al mio letto. A dirla tutta, non so come ci possa esser finita!- rispose Hikari.
Ad un tratto la pietra cominciò a brillare. Era una cosa molto strana. Luccicava in una maniera insolita. -Ma che diavolo succede...- mormorò Sora, avvicinandosi di più. Tutti quanti si strinsero in cerchio attorno alla pietra che ora Hikari aveva appoggiato per terra.
-Sta mutando colore o sbaglio...?- domandò Ken, stupito come gli altri di quel che accadeva. -Credo che tu veda giusto...- gli rispose Yamato, avvicinandosi di più al sasso. -E'...viola...?- mormorò Mimi. A quel punto la pietra prese a roteare su se stessa, prima piano poi sempre più veloce.
-Non è possibile- disse Izzy, con più calma di quel che ci si potesse aspettare. -Fa venire il mal di testa...- sussurrò Daisuke, scostando lo sguardo. Ed ecco che diventava tutto bianco intorno a loro. -Oh, santo cielo- bisbigliò Mimi, guardandosi attorno.
La pietra non c'era più, ed ad ognuno dei ragazzi girava la testa in maniera terribile. -Ma...- Kari si addormentò prima di poter continuare la frase, e così fecero anche tutti gli altri.

=@@@=

I primi a destarsi furono Koushiro e Takeru. Si trovavano in una grande stanza gialla, sdraiati su brande posizionate disordinatamente. Izzy si guardò attrono. Nella stessa stanza con loro c'erano Sora, Ken, Taichi, Miyako e Iory.
-Ma che razza di posto è mai questo?- domandò Tk con voce assonnata. -Ma...non eravamo al parco?- chiese Koushiro, guardando l'amico con sguardo interrogativo. Intanto Miyako si svegliava dal lungo sonno. -Buongiorno- mormorò, stiracchiandosi.
-Ciao- risposero i due all'unisono. La ragazza si guardò intorno con occhi sgranati, domandandosi dove si trovassero. -Ma dove...- mormorò poi, guardando gli amici dormire. -Bella domanda- disse Takeru.
Yolie si alzò dalla branda, avvicinandosi alla finestra su un lato della stanza. Guardò fuori, restando a bocca aperta. Si trovavano immersi in una vallata enorme, circondata da un dirupo roccioso dal quale precipitava l'acqua diafana e pura di un'enorme cascata.
-Ma ragazzi, questo non può essere vero! non ho mai visto un posto tanto bello in vita mia!- esclamò Miyako, senza distogliere lo sguardo dal vetro. -Fa vedere- disse Takeru, avvicinandosi alla finestra. A svegliarsi questa volta fu Ken. -Ehi...- disse alzandosi e raggiungendo i ragazzi alla finestra.
Sora e Tai si svegliarono quasi contemporaneamente, mentre poco dopo anche Cody si alzò da letto. -Non è posibile! E gli altri? Dove sono gli altri?- domandò Taichi dopo aver discorso per un poco con gli amici sulla situazione. Izzy e Tk scossero la testa.
-E poi come siamo arrivati qui?- chiese Sora, gesticolando. Stava per ricevere un'altra scossata di capo dagli amici quando, da dietro la porta di legno, si sentì una voce maschile e sconosciuta dire: -Sono sbalorditivi. Somigliano loro come gocce d'acqua-. Un'altra voce, questa volta molto familiare, esclamò: -Non è possibile...-.
-K-kari...?-mormorò Tai, guardando l'ingresso. Tutti si voltarono verso la porta che si stava aprendo, cigolando. Entrò un uomo anziano dalla lunga barba cinerognola, seguito da una ragazza: *Hikari*. Aveva qualcosa di diverso rispetto al solito. I capelli le arrivavano alle spalle, legati in due codini da nastri gialli.
Indossava una maglietta con le maniche lunghe dello stesso colore dei fermagli e lunghi pantaloni rossi dallo stranissimo taglio. Li guardò allibita, mormorando: -Non ci posso credere...Taichi?-. Il ragazzo la guardò senza capire, domandando: -Kari, ma...che hai fatto ai capelli...e...dove siamo...?-.
L'anziano uomo che era entrato con la ragazza si avvicinò alla finestra e, aprendola, disse: -Te lo avevo detto *Hikari*. Ma non farti illusioni, quello non è tuo fratello, e loro non sono i tuoi amici-. Tai si alzò di colpo dalla branda, esclamando con voce irritata: -Che cosa vuol dire con "non è tuo fratello"?! E, soprattutto, dove diavolo siamo!-.
-Fai silenzio, ragazzino- lo ammonì il vecchio, alzando la voce. Poi, riacquistando la calma disse: -Siete a Glondar, la piana dal vento. E quella che vedete non è la stessa Hikari che probabilmente conoscete voi-. Sora aprì e chiuse gli occhi con velocità, balbettando: -Cosa...che sta dicendo?-.
-Hai capito molto bene. Vi hanno trovati ieri nei pressi del palazzo, in seguito ad un fuoco viola che ha acceso il cielo- disse il vecchio, tornando alla sua posizione iniziale. -Non è possibile...- mormorò Yolie, guardando l'uomo negli occhi.

=@@@=

Quando Yamato si svegliò il sole era già alto. Aprì gli occhi e si trovò davanti un viso molto familiare che disse: -Buongiorno Yamato^^-. Era *Sora*. Anche lei, come *Kari*, era diversa. I capelli erano un po' più lunghi, tirati in un codino a fianco della testa e legati con un elastico verdolino. -So...Sora?- domandò il ragazzo, scrutandola attentamente. Lei sorrise, annuendo.
Indossava un paio di jeans a culotte sfilacciati, una stretta maglietta verde scuro e una giacca arancione molto larga, che le arrivava fin sotto il sedere, con lunghe maniche che le coprivano le mani. -Finalmente sei tornato! Ma...che fine ha fatto il tuo codino?- chiese la ragazza, guardandolo con curiosità. Quella non poteva essere Sora!!
-Ma...che stai dicendo? Io non ho mai avuto un codino!- rispose il ragazzo, allibito. -Oh, non dire sciocchezze! Dai, ora vieni. Andiamo da *Kido*- disse lei, aprendo la porta della stanza dove si trovavano. Matt si alzò da lette e , guardandosi attorno senza capire, seguì la ragazza.
-Dovevate proprio essere sfiniti! Vi hanno trovati l'altro ieri *Takeru* e Hyo nel bosco!- esclamò la ragazza, mentre camminavano lungo un corridoio scuro. -Tk? E ora dov'è? E dove diavolo siamo Sora! E poi chi è Hyo?!- chiese Yamato sempre più confuso. Lei si fermò e, girandosi chiese: -Dì un po', ma ti diverti a prendermi in giro?- poi, sorridendo, tornò sui suoi passi.
-Ehi, piantala! Mi rispondi?- disse Matt con voce un po' irritata. -Ehi, calma. Vuoi che stia al gioco? Allora, *Takeru* è partito ieri a cercare *Koushiro*, *Daisuke* e *Mimi* sui Picchi di Condragon, noi siamo nel Rifugio di Gera, situato nei pressi del bosco della nebbia ed Hyo è uno dei tuoi migliori amici, ed è partito anche lui assieme a tuo fratello- rispose lei, arrabbiata.
-Io non capisco...proprio non capisco...- borbottò Yamato, seguendo *Sora*, che aveva aumentato il passo. La ragazza si fermò davanti ad una porta e l'aprì. Joe stava seduto su di un letto guardandosi attorno spaesato. -Buongiorno *Kido*!- esclamò *Sora*, entrando nella stanza seguita a ruota da Matt che ancora non capiva nulla, proprio come l'amico.
-Ciao Sora! Matt- disse il ragazzo, cercando di capire qualche cosa dallo sguardo degli amici. -Scusate, dove...dove siamo?- chiese poi. Sora si battè una mano sulla fronte, esclamando irritata: -Vi siete messi d'accordo, vero? Ragazzi, ora basta! Smettetela di prendermi in giro! A proposito...come mai *Taichi* e *Ken* non erano con voi quando vi hanno trovati?-.
I due ragazzi si guardarono sperduti, senza saper rispondere alla domanda. -D'accordo, ho capito. Oggi non è giornata, non è vero? Va bene, allora fate come volete. Ne riparleremo dopo- così dicendo Sora uscì dalla stanza, poi ricomparve dicendo: -Tra qualche minuto si mangia- e se ne andò di nuovo.
I due ragazzi rimasero a guardarsi per un attimo, poi Joe esclamò: -Ma che diavolo sta succedeno...-

=@@@=

-Ehi, sveglia!- esclamò una voce familiare in tono freddo. Mimi ed Hikari aprirono gli occhi contemporaneamente, sbadigliando e salòutandosi con un soporifero -Buongiorno-. Ci misero un po' di tempo per realizzare dove si trovavano e chi le aveva svegliate. Quando se ne accorsero Mimi perse la parola per qualche minuto, e Kari parlò balbettando.
-N-non è possibile! C-chi sei t-tu?- disse Hikari, guardando la ragazza che le aveva svegliate. Mimi apriva e chiudeva la bocca, incapace di emettere alcun suono. -Ehi, sono io che faccio le domande, chiaro?- disse la ragazza con tono calmo, autoritario e più glaciale che mai. Poi, appoggiandosi al muro, chiese: -Allora, chi diavolo siete-.
Hikari volse uno sguardo a Mimi e poi all'interlocutrice, passando dall'una all'altra senza riuscire a capacitarsi di ciò che vedeva. Poi, con la voce che le si strozzava in gola, disse: -Mi-mimi...non sapevo tu avessi una gemella...-. Tachikawa, dopo aver riacquistato la voce, bisbigliò: -Neanche io...-.
La ragazza che si trovava davanti a loro era una copia quasi esatta della fanciulla, fatta eccezione per alcuni particolari. Anche lei, come Mimi era snella e molto carina, abbastanza alta e con dei lineamenti delicati. Aveva i capelli castani un poco più lunghi, che le arrivavano fino alla vita, e nascondevano parzialmente le grandi e sottili anelle d'oro bianco che aveva alle orecchie.
Sul braccio sinistro aveva un tatuaggio composto da linee lievi. Indossava una canottiera corvina dalle spalline larghe, che le scopriva appena un poco la pancia piatta, un paio di pantaloni di jeans lunghi, costituiti da toppe di varie tonalità di blu, che ricadevano sugli stivali neri quasi completamente coperti dalla stoffa.
In vita aveva un ernorme cinturone che le ricadeva sui fianchi, e che le stava addosso per miracolo. Le mani erano inguantate con della pelle nera (N.d.Cel= x farla breve: aveva dei guanti di pelle nera).
La ragazza le guardò con calma diffidenza, e tornò a chiedere loro, in tono raggelante: -Chi siete-. Hikari aprì e chiuse la bocca, poi riuscì a dire: -Io sono Hikari Kamiya e lei è...Mimi Tachikawa-. Mimi annuì. -Non raccontatemi stupidaggini. Allora, chi diavolo siete- chiese ancora, scandendo bene le parole dell'ultima frase.
In quel momento *Daisuke* entrò nella stanza. Indossava un maglione grigio rotto in diversi punti, con sotto una maglietta nera. I larghi pantaloni marroni erano arrotolati all'orlo per impedire loro di finire sotto le scarpe dal ginnastica di un grigio scurissimo. Anche lui portava un paio di guanti, però erano marroni.
Il ragazzo lanciò un'occhiata distratta alle 2 fanciulle, poi si voltò verso l'altra, dicendo: -*Mimi*, abbiamo un grosso problema. Quelle bestie stanno arrivando a frotte dai ghiacciai-. La ragazza lanciò un'occhiata a Mimi ed Hikari, poi, voltandosi verso il ragazzo disse con tono fermo: -Arrivo-.
Uscirono insieme dalla stanza con passo deciso. Kari, ancora incredula, disse: -Ma quello non era Davis...?-. Mimi la guardò, poi domandò: -Ma dove siamo finite...-.

=@@@=

Quando Daisuke si svegliò si ritrovò sdraiato per terra. Si guardò attorno. Era in una specie di grotta, molto buia. In un angolo della caverna c'era un fuocherello acceso, attorno al quale sedevano *Ken* e *Taichi*. Il primo aveva indosso una maglietta nera a cui erano state strappate le maniche, un paio di larghi e lunghi pantaloni grigi e guanti rossi che coprivano il polso.
Sul braccio destro aveva una grande ciccatrice a forma di croce. Il secondo indossava una scura maglia grigia e una lunghissima casacca nera che gli arrivava fino a metà polpaccio. Le lunghe braghe erano della stessa stoffa e dello stesso colore della giacca. Stavano discutendo sul qualche cosa, *Ken* seduto e *Tai* in piedi.
-Sono andati via da tre ore. Dovrebbero già essere qui- disse *Ken*, guardando l'amico che andava avanti e indietro. -Avranno avuto un contrattempo. Stai tranquillo, Kido e Yamato se la sanno cavare più che bene anche da soli- rispose *Taichi*, fermandosi un attimo per guardare il ragazzo con sguardo distaccato e quasi di rimprovero.
L'altro abbassò gli occhi un momento, per poi voltarli verso Daisuke che si era tirato su a sedere, e ora si guardava intorno smarrito. -Sei sveglio?- domandò *Ken*, con tono indifferente. *Taichi* si fermò e guardò il ragazzo, poi disse: -Avevo ragione. Quello non è *Daisuke*-. *Ken* si girò di nuovo verso di lui, dicendo: -Lo so, ma non potevamo lo stesso lasciarlo lì-.
*Kamiya* annuì, tornando a passeggiare avanti e indietro. -Scusate...io non credo di capire...Tai? Ken?- disse Davis con incertezza, guardandoli spaesato. Ed ecco che nella grotta entrava un ragazzo dai lunghi capelli blu. Era *Kido*. -Ciao- disse, entrando con passo deciso. Indossava una maglia di un cobalto sbiadito e sopra aveva una larghissima camicia a scacchi bianchi e blu aperta e slacciata ai polsi.
Portava un paio di larghi pantaloni neri che arrivavano 10 cm sotto il ginocchio e in testa aveva un berretto messo alla rovescia. Gli occhiali erano quelli di sempre. *Ken* si alzò da terra e, dirigendosi verso l'amico disse: -Perchè ci avete messo così tanto?! E dov'è *Yamato*?!-.
*Joe* guardò Davis che lo fissava a sua volta, poi disse: -Abbiamo incontrato le serpi dell'acqua a tornare in su. Quelle stupide bestie non muoiono mai! Yamato si è fermato in paese per comperare delle medicine. Come sta il nostro amico? Non è *Daisuke*, vero?-. *Ken* si girò un attimo, poi disse: -No, almeno non quello che conosciamo-.
Daiasuke si alzò in piedi e disse, spazientito: -Scusate, ma che state dicendo?! Siete ammattiti? Spiegatemi che succede, subito!-. *Kido* gli sorrise e disse: -Ti abbiamo trovato due giorni fa vicino alla palude. Sarei molto curioso di sapere da dove vieni, ma mi pare che neanche tu sappia rispondere alla mia domanda-. Il ragazzo lo guardò ancora un po' confuso, ma indubbiamente con le idee più chiare.
Si ricordò della pietra che Kari aveva portato al parco e di come aveva cambiato colore e si era messa a girare. -Queste medicine costano un occhio della testa!- esclamò qualcuno con una voce familiare. *Yamato* entrò nella caverna salutando gli altri con una mano. Indossava un largo maglione di cotone marrone, col collo ampio e sformato, dal quale si vedeva la maglietta bianca che portava sotto.
Aveva un paio di braghe lunghe, larghe e sformate a loro volta, di un colore verde militare, col cavallo basso e piene di tasche, che cadevano su di un paio di scarpe da ginnastica scurissime. I capelli biondi del ragazzo erano legati in un piccolissimo codino, che stava dritto e spampanato dietro la testa, legato da un lacciettino di pelle quasi lacero.
Portava un paio di guanti color senape e aveva una piccola anellina d'argento all'orecchio sinistro. -Hai comperato del siero antitossine?- chiese *Ken*, avvicinandosi all'amico e facendosi dare la bisaccia con le medicine. *Yamato* annuì, dicendo: -Ci sono anche delle ampolle con del revitalizzante, dei talismani contro le maledizioni, dello sciroppo curativo e dell'acqua purificante-.
Davis si avvicinò al gruppo con aria scossiata, poi disse: -Scusate l'intrusione, ma se voi non siete...ehm..."voi", chi diavolo siete?-.

=@@@=

Matt e Joe stavano attraversando il cupo corridoio. Avevano parlato a lungo di quello che era accuduto e di dove potessero essere i loro amici. Entrarono in una stanzina buia come il resto dell'abitazione. Al centro della camera c'era un lungo tavolo con una tovaglia rossa e rotta e otto sedie. In un angolo c'erano dei fornelli, un frigorifero e una dispensa.
A lato c'era una portafinestra che dava su di un grande giardino. *Sora* stava apparecchiando la tavola, mentre un'altra ragazza con dei lunghi capelli rossi che arrivavano alla vita armeggiava con una padella. Appena *Sora* si accorse della loro presenza esclamò, in tono allegro: -Ehi Tyo, guarda un po' chi c'è-. La ragazza rossa si girò verso i ragazzi.
Aveva due grandi occhi verdi, e lineamenti dolci. Indossava una maglietta bianca e stretta con maniche a 3 quarti (N.d.Cel= un po' sotto il gomito), un paio di pinocchietti neri sotto i quali portava spesse collant bianche. Aveva un paio di guanti neri che coprivano le dita e il palmo, mentre lasciava scoperto il dorso della mano, chiudendosi sul polso con un cinturino.
Era molto carina, e aveva il viso coperto di lentiggini (N.d.Cel= scusate, è 1 fissazione come i capelli lunghi). Fece loro un bel sorriso, poi, avvicinandosi a loro, li baciò entrambi sulla guancia, poi allontanandosi un poco e incrociando le braccia disse: -Sono proprio contenta che siate tornati. Ma...dove avete lasciato *Taichi* e *Ken*? Vi vanno le uova?-.
I ragazzi, che erano entrambi arrossiti per il bacio inaspettato, annuirono con vigore. -D'accordo! Allora...buon appetito^^!- esclamò la ragazza, mettendo sul tavolo due abbondanti piatti contenenti uova strapazzate ed il classico beakon (N.d.Cel=non sapevo che altro mettere^^). *Sora* sorrise, poi aprì la porta a finestra e, affacciandosi, gridò: -Ragazzi! E' pronto!-.
Matt si scchiarì la voce, poi disse: -Io...Sora, ma cosa è successo? Io...io non ricordo nulla...dopo che quel sasso si è messo a girare ed è sparito tutto non ho nessuna memoria...-. Joe tossì a sua volta, dicendo: -Scusami, ma anche io sono senza ricordi dopo che si è fatto tutto bianco...non ricordo...non ho memoria neanche per quanto riguarda...Tyo, giusto?-.
*Sora* li guardò senza capire, ma Tyo sorrise di nuovo, dicendo: -Ci avrei giurato che non eravate loro. Ma non importa. Ora mangiate. Ne parleremo più tardi-. In quell'istante dalla porta finestra entrarono tre ragazzi. La prima, che era l'unica che non avevano mai visto, aveva capelli viola scurissimo legati in due trecce che arrivavano dieci cm sotto le spalle.
Indossava un'ampia maglietta a righe orrizzontali bianche e blu che le arrivava appena a coprire l'ombelico, con larghe e lunghe maniche che coprivano parzialmente le mani inguantate di grigio. aveva un paio di lunghi jeans vecchi e sbragati sulle ginocchia e in qua e là sul polpaccio. Il secondo era un ragazzino piccolo e minuto che ben conoscevano.
Aveva grandi occhi verdi, capelli castani e uno sguardo intelligente. *Iory* indossava una camicia a righe verticali gialle e nere e un paio di pantaloni lunghi verdi. La terza era *Miyako*. Aveva capelli lunghi poco più di quelli di Tyo, legati in una altissima coda di cavallo con due ciuffetti che le ricadevano sul viso. Non portava occhiali.
Indossava una stretta camicetta senza maniche che arrivava sotto la vita, chiusa con bottoni bianchi sul davanti. Anche lei, come *Sora*, aveva un paio di culotte, verdi con una strisciolina di stoffa bianca e arricciata sull'orlo. Aveva alla mano destra un guanto nero che lasciava le dita scoperte, mentre nella mano sinisctra aveva un guanto grigio che le arrivava fino al gomito, tenuto su da tre cinghie.
-Loro sono Sil, *Iory* e *Miyako*. Li conoscete?- chiese *Sora*. -*Cody* e *Yolie* sì, ma lei no- rispose Joe. -Piacere, il mio nome è Sil. Voi non siete *Kido* e *Yamato*, non è così?- disse la bambina, accennando ad un inchino. Matt annuì. I tre si sedettero a tavola, seguiti dalle due fanciulle e poi dai ragazzi. -Chissà quando torneranno!- esclamò *Sora*, sospirando.
-Posso fare una domanda?- chiese Joe -Ma i vostri amici dove sono andati?-. *Miyako* sorrise, poi disse in tono molto allegro: -Sono partiti a cercare *Hikari*. Ormai sono tre mesi che sono via. Dovrebbero essere sulla via di ritorno-. I due ragazzi ancora non ci capivano nulla, ma erano + che sicuri che i ragazzi che si trovavano all'interno della stanza non erano i loro amici.

=@@@=

Il 1° capitolo è finito, ma, se la storia vi piace, continuerà presto (spero) col 2°. Scrivetemi, x favore (anche le cattiverie sono bene accette^^)
ciao- Cel=

















 
Continua nel capitolo:


 
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