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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: NIGHTMARE OF THE DEATH
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kary-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/03/2005 21:32:36

finalmente,si dikiarano...ma la morte..li fermerà...1 ficcy ke forse vi commuoverà....
 
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VITE SPENTE
- Capitolo 1° -

Ciao,raga!!!!^-^
Vi sembra strano ke io stia scrivendo 1 ficcy tragica????
Stanotte ho fatto 1 incubo su 2 miei amici e unito alla fantasia ho messo in piedi kuesta storia inventata,ke nn so se vi commuoverà!
Sxo vi piaccia...
BUONA LETTURA!!!!
CAPITOLO UNICO
Forse non era una buona idea,aspettarla ancora,ma dentro di sè,cresceva il bisogno di manifestare quei sentimenti più volte repressi e soffocati.Era giunto il momento di soffiare via le incertezze e incamminarsi lungo il sentiero più pericoloso...
Forse,Simona se n'era già andata,ma qualcosa dentro di lui,sembrava volerlo trattenere,voleva farlo pazientare ed attenderla ancora un po',nonostante l'orario.
Simona...da quant'era che la conosceva?Forse da 6 anni...ne aveva appena compiuti sedici,come lui...
Lei le era sempre piaciuta.
Eccola...
Non si era accorto della ragazza,seduta sulla vecchia panchina sotto i numerosi pini che perimetravano il campo da basket che si trovava sul retro della scuola,davanti alla palestra scolastica.Simona,seduta lì,si allacciava i lacci delle chiare scarpe di ginnastica.I lunghi capelli scuri le scendevano leggermente umidi e ondulati,lungo le spalle ricurve e gli occhi azzurri,luminosi,erano fissi e concentrati sull'obiettivo.La luce del lampione,le illuminava pienamente il viso,le gote arrossate dagli sforzi sportivi,rinfrescate ed accese dalla fresca brezza di quella sera di metà Marzo.Finalmente finì di allacciarsi le scarpe e si tirò su la zip del giubbino della tuta,nera e rosa.Infine,si portò con un gesto languido la mano sui capelli e sfilatosi il ferretto che fermava ciocche indipendenti sulle tempie,lo rimise più tardi,non aver riaccolto con maggior cura le ciocche.Dopo l'operazione,si alzò,afferrando con un sospiro di stanchezza il borsone della palestra e si avviò lungo il tratto che conduceva verso il cancello azzurro,a poca distanza.Andrea la aspettava lì,con le braccia intrecciate dietro la nuca,una gamba alzata con il piede poggiato contro il muro grigiastro e scrostato e il suo borsone gonfio della tenuta da calcio,accanto ai suoi piedi.
<<An..Andrew!!Mi hai..Mi hai fatto spaventare!..>>mormorò soffocata la ragazza,deglutendo a fatica e tentando di non dimostrare lo stupore e l'imbarazzo.Andrea si riscosse e la fissò con aria trasognata,sciogliendo l'intreccio delle braccia e schiarendo il broncio amaro,che gli incupiva il viso.
<<Allora..eri ancora qui?!>>sospirò allontanandosi dal muro e infilandosi le mani in tasca,l'accompagnò lungo la strada.Simona annuì lentemente.
<<Diamine,Andrew..ma che ci facevi nascosto lì?!>>borbottò,lottando contro i battiti accellerati del cuore.Andrea si bloccò e rimase pochi istanti a fissare il cielo,imbarazzato,non sapendo cosa risponderle.
<<Oh,ma che ne so!Giravo di qui...stavo tornando a casa dalla partita.>>brontolò,imbronciandosi nuovamente,con le guance imporporite.
<<Ah,cavoli!Avevo dimenticato la partita...quanto avete perso?>>domandò con disinvoltura,abbozzando un sorriso ironico.
Andrea si voltò a guardarla,inarcando un sopracciglio,sbigottito.
<<Ma lo sai che le persone normali chiederebbero il risultato,invece di saltare a stupide conclusioni?>>sbottò sarcasticamente,mugugnando qualcos'altro sottovoce.
<<Il punto è che io non sono una persona normale,campione!ò__ò>>dichiarò ridendo con spontaneità.
<<Tu guarda,l'avevo dimenticato!Vabbè,tanto non ti sei spinta lontano..anche oggi abbiamo perso!>>borbottò a malincuore,quando invece avrebbe preferito non rivelarle la verità e permettersi di contraddirla,una volta sola almeno.
Simona lo osservò,in silenzio,furtivamente.
Andrea...da quanto tempo lo conosceva?Da 6 anni,certo...Era cambiato!Si era fatto più alto,il suo fisico snello e ben fatto catturava l'attenzione delle ragazze e in campo di gioco,la sua figura riscuoteva successo,incitamenti,acclamazioni e costituiva un eccitante spettacolo.Gli occhi color dell'ambra,rabbuiati,si perdevano nella strada semi illuminata e i capelli castani,che con il recente taglio gli garantivano maggior fascino,si intrevedevano poco nel buio della sera.Era imbronciato..come sempre dopo ogni partita,del resto.Andrea era sempre stato orgoglioso,troppo orgoglioso e permaloso,suscettibile.Era un bravo giocatore,ma le sconfitte ed essere vinto,non rientravano nei suoi programmi e quando questi si materializzavano e verificavano,era meglio non dare peso alle reazioni o al comportamento di Andrea.Non sapeva perdere!Anche oggi,la stessa storia..
<<Di un po'..anche tu avevi una partita oggi?>>le chiese all'improvviso,cogliendola di sorpresa.
<<Emh..no..allenamenti.>>mormorò,strofinandosi debolmente l'indice sulla guancia,imbarazzata e posando lo sguardo,sul buio paesaggio serale.
<<Ah..ti è andata meglio di me,di sicuro.Ma non penso che t'interessi sentire la mia cronaca sportiva..>>le bisbigliò,accennando finalmente un sorriso,seppur debole.
<<Già..Magari un altro giorno,Andrew!^^">>esclamò,con un gesto di diniego delle mani,indietreggiando e fissandolo con eloquenza.
<<Vabbè..allora chiuso l'argomento sportivo!>>
stabilì Andrea,sbadigliando.In realtà,voleva allegerire la tensione,l'atomsfera nervosa che si era venuta a creare..
Simona,respirò profondamente,non immaginandosi questa battuta,da Andrea.Di cosa voleva parlarle?Non aveva mai intrapreso cammini di sentimentalismo e non credeva che oggi fosse un giorno particolare per inaugurare un nuovo argomento di conversazione.
<<Dio,hai forse deciso di concedermi questa grazia?Andrew..sicuro di voler escludere argomenti sportivi?^-^">>gli chiese,sempre più meravigliata.
<<Eh?-Andrea la fissò stupito e allo stesso tempo,impacciandosi nervoso-ma che cavolo di domande fai,Simo?ò\\ò"">>
<<Beh..ammetterai che è strano...Di solito nel tuo manuale di conversazione,non è mai mancata la parola "sport"!^_^">>
<<Non credi sia ora di cambiare?>>le sussurrò,facendosi quasi completamente serio.
Simona,restò immobile,rossa e quasi..sconvolta.Anzi..si sentiva spiazzata.
Non reagì quando Andrea,le si avvicinò,le posò le mani sui fianchi,facendole poi passare intorno alla schiena e stringendola a sè con foga,ardore,slancio,impeto...e di impeto e slancio le labbra del ragazzo s'impossessarono delle sue..
<<Andr..>>il bacio appassionato e lungo,non le permise di contraccambiare oralmente il ragazzo e i suoi sentimenti.
<<Ti amo...non ce la faccio più a tenermi tutto dentro!!>>esclamò,quasi rabbioso e le sue labbra furono nuovamente su quelle di Simona.Simona non l'avrebbe mai pensato...doveva ribellarsi!!Però...non era spiacevole il bacio,la passione,la foga con cui lui la teneva stretta al suo petto.
<<Andrea..Andrea,lasciami!!!>>esclamò,tentando di slacciarsi dall'abbraccio del ragazzo,dopo essere sfuggito al possesso di quelle calde labbra.
<<No..non commetterò lo stesso errore,Simona!Ti amo...>>
<<E non..e non te ne importa di quello che provo io,allora?>>si ribellò,nonostante non ne sentisse il bisogno,anzi..ma era più forte la coscenza!
"Non posso baciarti..non lo so..non.."
I suoi pensieri furono interrotti nuovamente da andrea.Il ragazzo,la strinse più forte e fissatala negli occhi,le sussurrò:
<<Baciami...non devi pensare ad altro!!>>le disse,avvicinando le labbra,ma attendendo una reazione positiva da parte sua.
Andrea aveva capito!pensò Simona.Aveva compreso il nervosismo,la paura di rovinare,guastare una profonda amicizia,con baci e promesse che potevano anche essere frutti di una acerba infatuazione adolescenziale di poco conto,eppure...si sentiva legata a lui,da un forte legame...non si trattenne.Vederlo lì,ad aspettare...era troppo!!Con slanciò,congiunse le sue labbra che attendevano speranzose le altre,destinate ad unirsi....
<<Sapevo,che l'avresti fatto....>>le mormorò,sorridendo e passandole una mano dietro la nuca,continuando a baciarla.
Era lì,era sua....
Simona....

Erano passati due mesi,ormai...
Lui e Simona stavano insieme.Ogni volta che le loro labbra si sfioravano,sentivano fondersi le loro "persone" in un essere unico...
Erano uniti.Finalmente...
Erano i primi di Giugno.
Andrea,palleggiava il pallone sulle ginocchia,mugugnando sottovoce "I just wanna live"(ho scelto kuesta,sl xkè magari Andrea l'aveva sentita alla pubblicità della Vodafone!!^^").Il sole cocente su di lui,si stava ritirando...diede un colpo di tacco al pallone,che rimbalzò tra le sue braccia,rientrando in casa.Gettò il borsone all'ingesso,sospirando.Afferrò l'asciugamano di spugna dal borsone e se lo strofinò sulle tempie imperlate ed "adorne" di sudore.
<<Andrea..finalmente sei rientrato...>>mormorò sua madre,affacciandosi sull'uscio della porta della cucina.Andrea si stava dirigendo verso il bagno,a fare una doccia,al piano superiore.Il tono di sua madre,sembrava sospettosamente afflitto.Era come se un sospetto appesantisse l'anima di Andrea,che si voltò,fissandola ansioso.
<<Che..che c'è?>>chiese,avvicinandosi verso la donna,quasi timoroso di una risposta.
<<E'..successa..una cosa terribile,Andrew...Ascoltami bene..>>la donna non riuscì a continuare.LO sguardo di Andrea,si posò indagatorio e timoroso,sugli occhi rossi della madre,lucidi.Sulle guance della madre,scivolarono silenziose lacrime.
<<Mamma..?Dianime,dimmi che diavolo è successo!!>>esplose,afferrandola con accennata aggressività per le spalle e scuotendola con forza,mentre un tremito gli percorreva le labbra e un brivido freddo gli percorreva la schiena.
<<Simona..ha fatto..un incidente..mi dispiace..non c'è stato ninente da fare..>>concluse,congiungendo le mani.Andrea,cedette...il buio...

<<Andrea...>>
<<Andrea,Andrea!!>>la madre di Andrea,sorrise.Gli occhi di Andrea si aprirono lentamente.La sua mano vagò lungo il lenzuolo sottostante stropicciato.
Gianluca,in un angolo della stanza,il suo migliore amico,con le lacrime agli occhi,sedeva sul ripiano in marmo della finestra della camera.
Andrea,in quel buio,aveva visto una mano,che si allungava verso di lui..una voce disperata che lo chiamava.
<<Mi ha..chiamato..mi dava la mano..>>mormorò,posandosi una mano tremante sulla fronte,fredda.Il suo corpo era freddo..
<<Andrew..sono qui,amico..>>mormorò Gianluca avvicinandosi e stringendogli la mano,come era il loro segno di saluto tra "campioni".
<<Non..non ho bisogno di nessuno!!Cosa...è successo?Simona..Simona?!>>mormorò all'inizio,per poi alzare la voce,disperato.Gianluca non aveva mai assistito ad una simile reazione e non avrebbe mai creduto di poterne esserne prematuramente lo sfortunato visore.
<<Andrew..non fare così!!>>si sentiva così inutile...
Andrea si alzò precipitosamente dal letto e aprendo di botto la porta della sua camera dove era stato portato dopo aver perso i sensi,corse giù per le scale,verso l'ingresso,mentre lacrime che quasi mai si erano viste sui suoi occhi,gli offuscavano,annebbiavano pericolosamente la vista.
Gianluca gli corse dietro,disperato.
<<No...Andrew!!!!!Nooo!!!!Dove vai?Ti prego..non farlo!!Torna indietroo!!!>>gli gridò,asciugandosi con rabbia impotente contro se stesso le lacrime.Quando aveva saputo la notizia tragica della morte di Simona,un'ora prima,era corso da Andrea,per restargli vicino e condividere con il suo migliore amico il suo dolore.Non poteva vedere così,il suo migliore amico,accidenti!!
Andrea non era più riuscito a correre...era inginocchiato davanti alla porta d'ingresso,con la testa china ed abbandonata sulle ginocchia..il suo viso era invisibile..solo le lacrime calde che bagnavano il pantalone della tuta,erano in evidenza..
Una stretta al cuore,bloccò per un momento Gianluca,che dopo pochi secondi raggiunse nell'ingresso Andrea.Si accovacciò accanto a lui,testa contre testa e gli mise un braccio intorno al collo.Poteva sentire chiaramente il respiro affannoso e i singhiozzi che avrebbero intenerito e commosso la persona più dura..
<<Amico..sono qui!>>
*************
E' passata un anno dalla tua morte,Simona...ora sono qui,nel campo della scuola,che aspetto quel ritardatario di Gianluca.Lui palleggia tranquillamente e spiccato un salto getta il pallone nel canestro,sorridendo soddisfatto e orgoglioso,gridando:
<<Siii!!!Gianluca,avanza,scansa con agilità gli avversari e si fionda...al canestro!!Salta e....Canestro!!grande campione!!!!>>
Non che gli piaccia davvero il basket,ma è un modo come un altro,per farmi arrabbiare!
Un quarto d'ora fa mi ha gridato incerto e sorridendo timidamente:
<<Emh..ancora 2 minuti,Andrew,ok?>>.
Si..due minuti...
Il mio sguardo cada sulla panchina..la tua panchina....una lacrima scende giù,silenziosa..Quella panchina è vuota,senza di te,Simona..
Gianluca mi si avvicina e mi mette un braccio intorno al collo,come quel tragico giorno..
<<Andiamo a casa,amico!>>mi sorride,per farmi coraggio.
"Amico mio!"
C'incamminiamo per la strada,verso casa...
L'atmosfera primaverile ci avvolge..
aghi di pini,volano nel cielo,incorniciando la TUA panchina.Mi volto a guardarla più volto..
Vive ancora acceso in me,il tuo ricordo..ma l'incubo,è finito.

 
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