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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bakuten Shoot Beyblade (Beyblade)
Titolo Fanfic: BOULEVARD OF BROKEN DREAMS
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC, Yaoi
Autore: kimikiumi galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/03/2005 23:31:01

[yaoi ooc one-shot] e se brooklyn rimpiangesse tutto il male che ha fatto agli altri? r&r
 
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PART I
- Capitolo 1° -




Disclaimers = Sfortunatamente non posseggo nessuno dei personaggi di Beyblade, ne la canzone dei Greenday. Il loro papino me li presta ogni tanto per farci quello che voglio!

Note = I personaggi sono totalmente OOC soprattutto il povero Brooklyn, e tutti i riferimenti presenti in questo testo ... O quasi tutti ... Sono tratti dalla Divina Commedia di Dante. Anche qui i Disclaimers vanno a quel dannato scrittore che se fosse ancora vivo guadagnerebbe così tanto da far invidia anche a Bill Gates. E’ un’ingiustizia!! Cmq ... Vi auguro un Happy Easter sperando che la ficcy non sia tanto lugubre come la vedo e ...

Note inizlali = Brooklyn ha sempre snobbato tutti nella serie G Revolution e li ha sempre trattati male, compagni di squadra o persone normali che erano, facendoli sembrare dei vermi. Ho pensato ad una cosa guardando la serie. Se i suoi compagni di squadra e tutte le persone che gli sono state attorno si inca*****ero alla fine perchè ha pensato solo a se stesso e a nessun altro, senza pensare alle conseguenze, cosa succederebbe?
Tengo a precisare che Brooklyn vuole rimediare a tutto il male che ha causato agli altri in questa ficcy, ma non ci riesce. Però nella serie tutti lo perdonano alla fine anche se voleva distruggere il mondo intero ... -.- ....
Questo è un finale alternativo, che avviene poco dopo lo scontro con la BEGA.

Beh ... Non ho altro da aggiungere che ...



BUONA LETTURA!!!! ^_^





BOULEVARD OF BROKEN DREAMS

By Kimikiumi


PART I



Il cielo quel giorno era nuvoloso. Il sole faceva capolino dietro alle varie nuvole che gli ostruivano la visuale della terra, permettendogli di avere un giorno di riposo. Avrebbe lasciato il lavoro alle nuvole. Si sarebbe nascosto dalle persone per riposarsi e meditare in totale relax. Le guardava da lontano mentre se ne stava nascosto dietro ad una di loro.
Nel parco si era alzato un venticello leggero che faceva muovere i rami degli alberi e le loro foglie. Non c’era quasi nessuno in giro pur essendo estate. Erano tutti al mare o in vacanza da qualche parte. Era desolato quel luogo senza i suoi abitanti. I ragazzini che si divertivano a giocare sulle altalene a inizio autunno, in quel momento erano al mare a fare il bagno. Gli animali che venivano a giocare nel parco con i loro padroncini stavano riposando sotto un bell’albero secolare. I ragazzi che normalmente venivano in quel luogo a fare un pò di sano sport, in quel momento erano sotto al sole a godersi una bellissima giornata di intenso movimento. Quel posto era veramente isolato senza quelle persone. Persino i soliti ragazzini che venivano a giocare a beyblade non c’erano. Non c’era un’anima viva. Erano tutti spariti dalla circolazione. Lontano dalla città.
Il parco a quell’ora del pomeriggio assumeva un aspetto tetro. Sopprattutto in quel momento che non c’era il sole lo era ancora di più. Sembrava come se nessuno venisse a giocare con le altalene e lo scivolo da un secolo. Erano così malandate e ridotte che sembrava il parcogiochi dei fantasmi. Non si vedevano, ma si sentivano quando il vento cessava di soffiare. Faceva venire i brividi alle poche persone che a volte vi passavano. Nessuno aveva mai visto il parchetto così abbandonato e privo di vita. Fino a pochissimo tempo fa pululava di ragazzini che giocavano, e adulti che venivano a fare jogging. In quel periodo, invece, quando qualcuno passava da quelle parti, rabbrividiva soltanto a respirare l’aria. Era veramente spettrale. Sembrava come se fosserò passati quattro anni invece che quattro settimane. Era talmente lugubre e tetro che nessuno osava metterci piede nonostante vivesse li da tantissimo tempo. Le poche persone che erano rimaste a casa preferivano andare in piscina a farsi un bagno o alla sala giochi per divertirsi un pò, ma nessuno osava avvicinarsi più di tanto al parchetto. Il fiume che gli scorreva accanto era diventato talmente scuro che sembrava irreale. Quasi petrolio. Sembrava un cimitero quel posto.
L’acqua scura. Le foglie e le altalene che si muovevano al suono dell’aria. I rumori in lontananza di qualcuno che si stava divertendo un mondo. Il cielo scuro. L’ombra che si formava sotto agli alberi. Tutto quello che si presentava dinnanzi, sembrava lo volesse divorare completamente. Si diceva che fosse invaso dagli spiriti dei bambini morti che chiedevano ancora una volta di giocare assieme ai loro amici, ma nessuno vi credeva veramente. Tutto quello era veramente lugubre. Terrificante. Chi mai vi avrebbe messo piede dentro un posto simile? Nessuno purchè non fosse umano. Quel posto oramai era diventato luogo di pettegolezzi, tra quei pochi abitanti che risiedevano ancora in città. Alcuni dicevano che sentivano una strana musica provenire da quel luogo tetro, ma nessuno aveva il coraggio di accertarsene veramente. Alcuni dicevano che si era stabilito un fantasma che voleva trovare la pace altri invece che vi vivesserò dei barboni. In ogni caso non si sapeva se quelle fonti fosserò state vere o meno. Non lo sembravano almeno. Ma se ci fosse stato veramente uno spirito all’interno di quel luogo? Cosa faceva e sopprattutto perchè risiedeva in quel luogo?
Era veramente tormentato come alcuni dicevano? Nessuno l’avrebbe mai saputo.
Alcune voci che giravano in città dicevano che all’interno di quella foschia vi provenisse una musica triste. Nessuno sapeva se esistesse veramente, ma alcuni coraggiosi che vi passavano verso le quattro di pomeriggio dicevano di sentire una melodia. Sembrava come se volesse scappare da quella città dove i pettegolezzi si facevano sentire sempre di più




* I walk a lonely road
The only one that I have ever known
Don't know where it goes
But it’s home to me and I walk alone *




In quella foschia, su una panchina, vi sedeva un giovane. Era un fantasma? Un essere umano? Un troll? Che cosa ci faceva li in quel luogo? Guardava il cielo cupo sopra la sua testa portando con se un lettore CD. Sembrava frastornato da qualcosa. Qualcosa che lo metteva a disagio. A terra. Era l’unico essere vivente che si trovava in quel posto. Anche gli animali ne avevano paura. Cosa cercava dalla vita? Cosa ci faceva dentro quel posto lugubre?
Sul sul viso comparì un cipiglio e gli occhi erano rossi, colmi di lacrime. Rivolti verso chi? Sembrava come se si fosse stancato di tutta la sua vita. Come se volesse farla finita una volta per tutte. Cosa ci faceva all’interno di quel luogo non lo sapeva nemenno lui, ma era l’unico posto dove poteva rifflettere e stare da solo ascoltando la musica.




* I walk this empty street
On the Boulevard of Broken Dreams
Where the city sleeps
and I'm the only one and I walk alone *




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<< Non mi servi più! Vattene!! >>


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Me ne sono andato da quel posto con l’unico obiettivo di raggiungere casa mia.
Mentre correvo lontano da quel palazzo oramai distrutto e decrepito ho sentito uno sguardo puntato su di me. Forse era la mia immaginazione. Oramai non lo so più. L’unica cosa che voglio è ritornare a casa mia. L’unico problema è che non so dove sia. Non so nemmeno se ho una casa. Una famiglia. Oramai non so più niente. Non so chi sono. Non so cosa sono e cosa dovrei essere. La mia vita è ormai finita per quel che ne so. Non ho nessuno attorno a me. Nessuno che mi comprenda. Nessuno che mi può tendere una mano per risalire lungo questo baratro. Ho paura di caderci dentro. Ho talmente tanta paura che mi sento morire. Forse è meglio così. Tanto adesso non servo più a niente. Non sono più il miglior blader del mondo. Non ho degli amici. Non ho un posto dove andare. Dove voglio andare poi?
Forse è meglio che muoio e basta. Si ... Probabilmente è meglio così. Ho combinato solo guai fino ad adesso e non ho fatto altro che stare fermo con le mani in mano a guardare mentre il mondo crollava. Adesso invece sono crollato io al posto suo.
Cazzo ... Cazzo ... Porco cazzo!! Cosa voglio fare adesso? Cosa posso fare malediizione? Tanto in ogni caso dove voglio andare? Dove voglio andarmene? Cosa cazzo voglio essere io nella vita? Una volta volevo essere il numero uno, ma adesso invece non sono nessuno. Faccio compagnia alla mia ombra mentre me ne sto qui a piangermi addosso ... E per cosa poi? Perchè nn sono riuscito a sconfiggere un ragazzino più debole di me? Perchè non sono riuscito a vedere quello che si risiedeva veramente dentro alla mia anima? Oramai è troppo tardi per ritornare indietro. Non potrò più fare niente. Sono da solo per l’ennesima volta.
E io che pensavo di poter scappare dalla solitudine ... Una gran cazzata! Mi sono sempre sbagliato! In verità quello che sono è il nulla. Il nulla più totale ... Una merda!!! Non merito nemmeno di vivere per tutto il male che ho fatto agli altri. Sono uno stronzo!!
Chi vuole credermi adesso che sono diventato un ragazzo normale? Chi diamine vorrebbe darmi una mano? Chi vorrebbe aiutare quello che ha voluto distruggere il mondo e pensare solo a se stesso? Cosa diamine voglio essere io che non so fare altro che maneggiare un beyblade?!?!!! Dico di essere il migliore del mondo e invece non lo sono. Credo di essere il numero uno e invece non lo sono. Credo di fare chissà cosa e invece combino solo guai. Merito di morire per tutte le stronzate che ho fatto!! Per tutte le boiate che ho fatto agli altri!! Ho pure ferito le persone che credevano in me!!



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<< Sei un maledetto!! Ti odio!! >>


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<< Non meriti la nostra comprensione per tutto quello che hai fatto ... >>


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<< Pensi solo a te stesso!! Cosa vuoi!?!?!! Che ti facciamo anche da balia? >>


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Lacrime scorrono lungo le mie guance mentre penso alle parole che mi hanno detto i miei compagni di squadra. Compagni di squadra ... Già ... Fino a una settimana fa non li consideravo nemmeno degli umani. Credevo che fosserò insignificanti e inutili. Li odiavo. Non li sopportavo. Capisco quanto loro ci rimanevano male quando li colpivo con i miei occhi infuocati. Non gli ho mai degnati di uno sguardo e li trattavo come se valesserò meno di niente. E’ logico che loro mi odiano a quest’ora!! Non ho fatto altro che prenderli per il culo. Mandarli a quel paese ... E adesso pretendo anche che loro siano ancora li per me??!!!?!!
Ma quanto sono caduto in basso? Quanto ancora voglio prendermi per il culo?!?!! Sono solo un lurido bastardo!! Non merito niente!! Nessuno dovrebbe darmi un pò della sua amicizia oramai!! Ho fatto troppo cose per far si che le persone mi trattino come un essere umano. Cosa posso fare adesso? Tanto ... E’ meglio così. Non posso ritornare indietro. Non posso fare niente per discolparmi. Tutti hanno ragione. Ho fatto delle cavolate e adesso sto imparando quello che tempo fa avrei dovuto apprendere. E’ troppo tardi. Sono solo oramai. Sono solo un peso per me stesso. Morire è meglio che vivere nel mio caso. Tanto chi è che mi verrebbe a cercare? Ho fatto solo casini ... Hanno tutti ragione!!




* I walk alone
I walk alone *




Il vento si era alzato all’improvviso all’interno di quel parchetto lugubre, portando le lacrime di un adolescente, lontano dai suoi occhi. Erano oramai spenti. Non avevano più la vitalità di una volta e forse, mai li avrebbe più avuti. Piangeva per le cose che aveva fatto in passato. Piangeva per non aver trattato meglio delle persone che volevano solo aiutarlo. Piangeva perchè sapeva che loro non l’avrebberò mai perdonato. Piangeva perchè sapeva che gli unici amici che aveva mai avuto li aveva persi definitivamente e non poteva fare niente per poterli fare ritornare indietro. Questa volta non sarebbe stata come le altre.
Alzò gli occhi al cielo come per aspettare l’ascesa di qualcosa o qualcuno che lo venisse a salvare. Un angelo magari. Però sapeva che non meritava di andare in paradiso. Non lo avrebberò mai permesso di andare così facilmente nell’aldila assieme agli angeli. Lui era un angelo dannato. Era come Lucifero. Si credeva tanto bello. Il migliore di tutti. Ma pensare solo a se stessi non era un pregio. Per le sue discolpe Dio l’aveva scaraventato sulla Terra e la stessa Terra l’aveva rigettato. Adesso risiedeva in quel luogo mefasto odiato da tutti e come Lucifero avrebbe dovuto subire una pena. A differenza di Luciferò lui avrebbe dovuto vivere in quel luogo per sempre fino a che non l’avrebbe scontata. Peggio di così non poteva andare.



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<< Ti credi tanto il migliore perchè sai maneggiare un beyblade, non è così? >>


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Si ricordava dei suoi compagni di squadra che cercavano di fargli capire il vero significato della vita. Essere un genio non significava appropriatamente trattare tutti in maniera fredda e meschina. Si ricordava delle volte che li aveva trattati come delle mezze calzette perchè non riuscivano a sconfiggerlo. Li faceva veramente pena. Non poteva fare niente per placare la sua sofferenza. Sopportava mentre il disorso di qualche giorno fa lo metteva nuovamente a terra come mai era stato. Quel discorso l’aveva proprio conciato male, ma forse era meglio così. Doveva scontare le pene dell’inferno, per tutto il male che aveva causato. Doveva imparare e quello era l’unico modo per farlo, mentre quel discorso rieccheggiaca nella sua mente ...


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<< Io non sono più il migliore!! Come posso farvelo capire?!?!! >>


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Non sono il migliore!! Non lo sono mai stato!! Lo volete capire?
Non ho mai fatto niente di male! Non in quel senso almeno ...
Vi prego ... Non lo farò più! Non vi creerò più problemi ...
Volevo solo cercare di esservi amico ...
Non volevo fare niente di male ..... Non l’ho mai voluto fare ...
L’ho capito finalmente .... Veramente ..
Vi prego ... Non abbandonatemi proprio adesso che ho capito quanto importanti siete per me!!



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<< Fino a qualche giorno fa non dicevi così ... >>


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No ... Non è vero!! Non potete dire così!!
Io non ho fatto niente di male!! Io non volevo fare tutto questo!! Non volevo far soffrire nessuno!! Non lo capivo!! Non l’ho mai capito fino ad adesso!!
Vi prego ,,, Non abbandonatemi!! L’ho capito finalmente!!
Vi prego!! Non abbandonatemi!!
Non fatelo ... Non volevo fare niente di tutto ciò.
Non volevo trattarvi così ... Vi prego!!



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<< Sei solo un lurido bastardo!! Prenditi le tue responsabilità!! >>


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Non è vero!!!!! Non l’ho mai voluto fare apposta!! Più o meno ...
Ma non in quel senso. Non volevo farvi così male ragazzi.
Non volevo che accadesse tutto questo. Non l’ho mai voluto ...
Se solo poteste ascoltare ... Se solo poteste capirmi almeno un secondo ...
Io non volevo fare niente di tutto ciò .... Non volevo per niente!
Per piacere ... Non abbandonatemi senza avervi fatto capire una cosa ...
Vi scongiuro ... Io non volevo fare niente di tutto questo!!
Io ... Io ... Io vi voglio bene!!!!!!!!


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- ... Vi voglio troppo bene ... -




* I walk alone
I walk a... *




Lacrime scorrevano lungo le guance oramai intorpidite dal freddo e dal gelo. Eppure non doveva essere estate? Non ci doveva essere un bel sole a riscaldare le sue membra? O anche il sole era talmente schifato da quel ragazzo che non lo voleva nemmeno vedere? Aveva fatto talmente tanti peccati che non si meritava nemmeno il gelo invernale? Ma in quel luogo non si sentiva il freddo della neve. Quel posto era l’inferno. Il suo inferno. Avrebbe dovuto viverci fino al giorno in cui non avrrebbe discolpato tutti suoi peccati e avrebbe dovuto imparare cosa voleva dire essere inferiore agli altri. Avrebbe dovuto imparare a vivere mangiando la carne dei topi morti. Avrebbe dovuto capire cosa voleva dire veramente l’amicizia. Avrebbe dovuto sapere cosa voleva dire essere il giocattolino degli altri. Avrebbe dovuto pagare con la stessa moneta con la quale avevano dovuto subire gli altri. “La legge del taglione” . Occhio per occhio. Dente per dente. Era quella la sua punizione. Avrebbe dovuto scontarla per sempre. Per sempre avrebbe dovuto farlo. Fino alla fine dei suoi giorni.
Solo resterà per l’eternità. Per sempre. Fino a quando le sue succube membra sarebberò cadute.
Avrebbe dovuto imparare e quella era l’unica cosa da fare. Avrebbe dovuto trovare quel coraggio che non sapeva trovare. Forse un giorno quelle colpe sarebberò state discolpate e forse non sarebbe stato più solo.
Abbassò la testa un attimo. Vide le sue mani salde al suo lettore CD. Stavano tremando. E non per il freddo, ma perchè aveva paura che nessuno l’avrebbe più venuto a cercare in quel posto. Sarebbe, veramente, per tutta, la vita rimasto solo in quel posto? L’avra continuata come un randagio o peggio ... Come un essere delle tenebre? Da solo per tutta la vita? Non voleva essere solo. Non voleva ascoltare quella musica in eterno, attaccata al suo orecchio per fargli capire che resterà sempre solo. Non voleva! Voleva fare qualcosa, ma non sapeva cosa per ritornare un adolescente normale. Gli angeli dannati venivano lasciati soli ...
Come avrebbe continuato quella misera vita?


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<< Che cosa vuoi farci vedere? Che sei cambiato? >>


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Si ... Che sono cambiato e posso fare tantissime altre cose!!
Ho un’anima che mi fa vivere ma un maniera totlamente diversa dalla vostra ...
Ho una mente che mi permette di compredere ...
Ho due occhi che mi permettono di vedere le vostre sofferenze ...
Ho una bocca che mi consente di parlare ...
Ho due orecchie che mi permettono di sentire le vostre parole ...
Ho due piedi che mi fanno camminare ....
Ho un cuore che posso usare per amare e comprendere le persone!
Vedete quante cose posso fare? Vedete come .... --


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<< Sta zitto che non sai nemmeno cosa vuol dire l’amicizia!! >>


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Non è vero! Non potete dire così! Non dopo tutto quello che è successo!
Io so di aver sbagliato ... Che ho commesso tantissimi errori ... Ma ho capito!
Perchè dite così? Perchè non mi permettete che io parli un secondo? Perchè?!!?!!
Vedete queste lacrime che scorrono lungo le mie guance? Le vedete?
Sono per voi queste gocce di amicizia. Tutte per voi.
Piango perchè non posso farvi capire quanto bene vi voglio.
Piango perchè non posso essere uno di voi.
Piango perchè sono un’angelo maledetto.
Piango perchè non sono alla vostra altezza.
Piango perchè ... Perchè ... Vi voglio troppo bene!!!!


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<< Dimostracelo bastardo!! >>


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Dimostrarvelo? Non bastano queste parole? Le mie lacrime? la mia amicizia?
Non basta vedermi soffrire come un cane bastonato? Cosa devo fare?
Devo strisciare ai vostri piedi e chiedervi perdono?
Vi ho pregato ... Vi ho supplicato ... Vi ho chiesto perdono ... Ho pianto ...
Non basta tutto questo per farvi vedere che vi voglio bene veramente?
Volete che muoia? Volete che sacrifichi la mia vita?
Cosa posso fare ragazzi ... ? ... Cosa posso fare ... ?
Se non basta tutto questo allora ... Allora non so che fare ....
Ve lo ripeterò in eterno fino a quando non morirò ... Vi voglio bene ...


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<< AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!! >>


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Un urlo di disperazione spezzò l’aria che in quel momento si era calmata un pochino. Il ragazzo alzò disperato il volto al cielo, infangato dalle varie lacrime di dolore che solcavano lungo il viso, cercando un aiuto che magari provenisse dall’inferno. I suoi occhi erano serrati dalla paura. La sua bocca spalancata dal dolore. Le sue mani erano salde al lettore CD cercando di scappare da quella musica che lo tormentava da giorni. Il volto ritratto verso il cielo voleva quasi staccarsi definitivamente dalle sue spalle. Una mano scivolo via dal suo lettore CD raggiungendo tremante il suo lungo collo vellutato. Se l’appoggiò come a voler soffocare tutte quelle grida disperate. Voleva fuggire da tutto quello. Voleva poter andarsene definitivamente. Che senso aveva disperarsene per tutta la vita? Come avrebbe fatto?
Alcune persone che passavano a fianco al parchetto sentirono l’urlo soffocato del giovane ragazzo. Pensarono che l’anima che viveva là dentro avesse fatto qualcosa di terribile per far si che urlasse in quel modo. Per far si che disperdesse la sua disperazione anche all’infuori di quel luogo. In ogni caso non erano affar loro. C’erano altri pettegolezzi che volevano far girare su quel posto. Probabilmente quell’area sarebbe diventata più che una normale fonte. Lo sentivano le persone. Avevano un sesto senso per certe cose. Aspettavano nell’ombra che la verità venisse a galla ...




* My shadow's the only one that walks beside me
My shallow heart's the only thing that's beating
Sometimes I wish someone out there will find me
'Til then I walk alone *




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<< Bravissimo!! Continua così >>


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Una voce mi risuona nella mente. Non mi ricordo di chi può essere. Però è familiare. Aspetta ... E’ dolce, ma allo stesso tempo dura e preme di volontà e passione. Me lo ricordo!! E’ Jin! Jin del vento! Me lo ricordo come se fosse ieri. Fin troppo bene.
Era venuto nella nostra associazione perchè voleva mettere alla prova suo fratello minore, Takao, e alla fine si è ritrovato a dover dare una mano proprio a me. Voleva farmi imparare i valori di un blader e invece alla fine non è riuscito nel suo intento. L’ho fatto dannare come non ho mai fatto con nessun’altro. Mi rimaneva a fianco sempre e ovunque anche se lo maltrattavo. E’ stato un santo. Non riesco a capire come mai non abbia mai reagito ai miei capricci.
Però ho sempre avuto rispetto per lui. Sempre. Perchè è stato il primo ad avermi accettato non per una macchina da guerra, ma per una persona normale. Non mi ha mai giudicato se non per darmi delle lezioni. Mi ha fatto imparare cosa vuol dire l’amicizia. Mi ricordo tutto.
Dopo lo scontro con quel russo ha voluto tentare il tutto per tutto facendomi imparare il valore di un amicizia, ma alla fine non ci è riuscito. L’ho fatto crollare. Me lo ricordo ancora.


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<< Puoi vincere se cambi modo di combattere!! >>


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Ha ragione. Ha sempre avuto ragione.
Eppure non l’ho mai ascoltato e non gli ho mai fatto capire quanto ero grato per tutte le cose che faceva per me. Non l ‘ho mai ringraziato veramente. L’ho sempre snobbato, come facevo con tutti gli altri. Alla fine in ogni caso è successo. Lui se n’è andato. Ha abbandonato la squadra per stare col fratello. Eppure sento dentro al mio cuore che l’ha fatto per un’altro motivo. Evidentemente conosceva già la mia sorte. E’ plausibile che non voglia sostenermi. E’ logico che mi odia adesso. Lo so che mi odia. Me lo sento dentro, bruciare nel petto.
Ma allora perchè sto piangendo ancor più dolorosamente di prima? Perchè sento una fitta al petto quando penso a lui? Perchè mi bruciano così tanto gli occhi da farmeli scoppiare? Perchè sento calore? Perchè? Perchè? Non riesco a rispondere a tutte queste domande senza una risposta. Non capisco perchè quando penso a lui mi viene voglia di sorridere. Per cosa poi? Sorridere per tutto il male che gli ho fatto? Eppure sento le mie labbra incrinarsi verso l’alto. Come sia possibile? L’ho trattato peggio degli altri anche se lui mi voleva stare vicino. L’ho snobbato come non ho mai fatto con nessun’altro e spero ancora che lui mi venga a salvare da questo barattro di tristezza? Davvero voglio che lui mi venga ad aiutare? Davvero voglio che sia così? Davvero lui è così importante per me da pensare automaticamente in questa maniera? Aspetta ... Io ho detto che lui per me è importante. Importante in che senso? Che mi è sempre stato vicino? Che mi ha aiutato nonostante tutte le cose gli ho fatto? Che mi piaceva la sua compagnia? ... Cosa ho detto? ... Mi piaceva la sua compagnia. Mi piaceva la sua amicizia verso di me. Amicizia. Era l’unica cosa che non ho mai imparato da lui. Come nasce un’amicizia. Questo l’ho imparato a mie spese. Ma adesso lui non è un amico per me ... Come non è un amico? Certo che è un’amico! E’ il mio più caro amico! Ma allora perchè mentre penso a lui piango di felicità e sento una fitta allucinante al petto? Non gli ho causato soltanto guai? Non capisco dove la mia mente voglia andare a parare. Il mio cuore ha cominciato martellare come un tamburo. Non riesco a farlo cessare. E’ talmente forte che mi sembra scoppiare! Cosa mi sta succedendo? Sento calore al petto. Cos è questa senzazione di benessere? Perchè allo stesso tempo mi sento male.
Non ci capisco più niente. Non riesco a ragionare. Cosa vuol dire tutto cio?
I sorrisi che rivolgeva solo e soltanto a me ...
Le giornate che passavamo a giocare col beyblade ...
Le sue lezioni di vita che mi sono sempre state utili ...
La sua voglia di combattere sempre e ovunque ...
Il modo un pò misterioso ma affascinante ...
Il suo volto ... Ma a cosa sto pensando?
Aspetta ... E se questo sentimento che provo verso il mio allenatore fosse ... Amore?


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<< Guardami negli occhi ... >>


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Ti vedo Jin ... Ti vedo più chiaro che mai ... Ti vedo in tutta la tua forma ...
I tuoi occhi stanno piangendo? Perchè? Cosa ho fatto questa volta?
Jin!! Cosa è successo? Cosa ti ho fatto?
Sono stato ancora io, vero? Non volevo!!
Ti prego ... Non piangere .... Non piangere Jin ... Sorridi per me ....
Jin ... Sono stato io a ridurti così? ...
Ti prego di dirmelo ... Non voglio che capiti per colpa mia ....
Ho fatto piangere troppo persone. Non voglio che anche tu pianga per me ....
Voglio che tu sorrida come fai sempre e non faccia altro ...
Non voglio vederti mai e poi mai triste ....
Jin .... Io sono innamorato di te!!!!!


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<< Senti il mio cuore piccolo ... >>


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- .... Ti amo .... -




* I'm walking down the line
That divides me somewhere in my mind
On the border line
Of the edge and where I walk alone *




Il ragazzo piangeva. Piangeva mentre sussurrava le uniche due parole che mai avrebbe pensato di dire fino a quel giorno. L’aveva capito solo in quel momento che aveva veramente bisogno di lui e che lo amava, ma sapeva che non sarebbe arrivato ad aiutarlo. Non adesso almeno, non con tutto il male che gli aveva inferto. In cuor suo il ragazzo, sperava che prima o poi sarebbe tornato, ma sapeva che non era così. Mentre sussurrava quele parole cercava nel suo cuore quella scintilla che lo faceva stare ancora in vita. Quella luce gli dava la forza per continuare a vivere. Sapeva che niente sarebbe tornato come prima. Sapeva che avrebbe dovuto fare qualcosa per tutto quel male che gli aveva inferto, ma ci sperava ancora.
Voleva essere amato da qualcuno che lo poteva amare veramente e l’unica persona che poteva farlo era Jin del vento. Lui. Il ragazzo che era passato alla BEGA. Il suo allenatore.
Sul suo volto comparve un triste sorriso che gli dimostrava quanto tenesse a quel ragazzo.
Ascoltava la musica cercando di tenersi impressa nella memoria gli attimi di vita con la quale aveva passato con Jin. Gli aveva sempre dimostrato la sua amicizia, lui invece poche volte. Quando si allenavano si limitava a guardarlo negli occhi per ringraziarlo e questo bastava per tutti e due. Anche se Jin a malincuore preferiva qualcosa di più. L’aveva capito solo in quel momento. Era troppo tardi per ritornare indietro e mettere tutto a posto.
Mentre pensava a Jin il cuore cominciò battergli sempre più forte fino a farlo scoppiare nel petto. Gli faceva un male assurdo. Gli sembrava di scoppiare. Un’ansia assurda si era impadronito del suo corpo e non riusciva a fare altro che tremare e provare senzazioni che mai avrebbe pensato di sentire. Era tutto confuso.
Mentre il suo cuore galloppava alla velocità della luce e il suo corpo s’irrigidiva, la sua mente veniva invasa dai mille ricordi che aveva su quel ninja pazzoide. Il suo allenatore.
Quante ne avevano passate insieme! Si ricordava tutto di quello che avevano fatto insieme.
Gli faceva male il cuore a pensare a cose simili. Parecchio male. Si sentiva svuotato. Inerme. Privo di forze. Era sicuro che sarebbe crollato se non pensava a qualcos’altro.


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<< Sei così bello ... >>


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Mi sento totalmente avvampare mentre mi pronuncia simili parole.
Non riesco a crederci. Mi trova bello veramente!!
Sei sicuro di non star sbagliando Jin del vento? ...
Non vedi che sotto questa maschera si cela un demone?
Non vedi che sono brutto come Lucifero in persona?
Non vedi che faccio ribrezzo al solo toccarmi? Non vedi? ...
Eppure ... Quando me lo dici tu credo di essere veramente bello ...
Mi piaccio veramente quando me lo sussurri tu ...
Me lo puoi ripetere ancora per piacere?
Non voglio che sia uno dei miei soliti sogni ...


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<< ... >>


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No! Perchè non rispondi Jin? Perchè non parli?
E’ un’altro sogno questo che sto vivendo, vero?
E’ uno dei tanti che so non diventeranno mai veri, ho ragione?
Perchè non rispondi a quello che ti chiedo maledizione?!?
Voglio sapere perchè non rispondi ... Jin ...
Non voglio che sia un’altro dei miei sogni ...
Non voglio svegliarmi per sapere che è stato solo un sogno ...
Jin! Ti prego dì qualcosa ...


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<< ... >>


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No!! Non può essere un’altro dei miei sogni, maledizione!
Perchè non sono mai veri, porca di quella iena?
Perchè Jin non è qui con me in questo momento? Dove sei?
E’ vero ... Lui se n’è andato definitvamente dalla mia vita ...
Non ritornerà mai più se non per ridermi in faccia per tutte le cose che ho fatto ...
Vuole vedermi soffrire ... Lo so bene questo ... E non ha tutti i torti ...
Ma ti prego ... Se mi senti ... Se mi stai ascoltando ...
Sappi che io ... Io ti amerò in eterno ...
Mentre sconto le pene dell’inferno ...


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<< Sei stupendo ... >>


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- ... Dio, quanto ti amo ... -
 
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