CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
Salve a tutti.
Piccola premessa prima di iniziare la fic: questa è stato un mio regalo per una persona a me parecchio cara, che nella fic appare sotto il nome di Kega. C'ho messo un pò prima di decidermi a postare questa fic qui, perchè avreste dovuto leggere qualche sua fic per "ambientarvi", ma vi basti sapere che questa ragazza sta insieme con Hiei. Detta questa premessa, potete andare avanti! ^_^
Ah! Lo Yusuke di questa fic è quello di Rinascita (altra mia ficci! ^-^)! Quindi apparirà anche la fidanzata che ha in quella fic (Duff) al posto di Keiko.
Bene amici (XD) questo è tutto! Buona lettura e commentate! ^_^
Demoni.
Esseri viventi, capaci di respirare, mangiare e pensare.
Forse anche più o comunque meglio degli esseri umani.
Esseri semplici.
Esseri che non si pongono affatto i problemi dei ningen.
Se è per superficialità o per il desiderio di vivere una vita senza troppi impicci, spesso inutili, penso sia una questione di punti di vista.
Ma probabilmente è un desiderio di libertà.
Ogni festa, ogni ricorrenza, ogni tradizione…
Tutto un’insieme di cose che ti tiene legato a qualcosa di diverso da te stesso.
E per chi è abituato a considerare la propria libertà, fisica e morale, cosa più importante della stessa esistenza, non è un grande sacrificio.
Anzi, probabilmente è solo l’insieme di un mucchio di idiozie che vanno a ripetersi di mese in mese, stagione in stagione, anno in anno.
Il tempo è prezioso e ogni istante unico.
Non può di certo essere sprecato a cretinate!
Tuttavia, è quando due mentalità diverse si mettono a confronto che sorgono i dubbi sulla propria linea di pensiero.
Si sa…
Ognuno crede di possedere il “giusto”…
E’ per questo che nel trovarsi di fronte a idee avverse ci si ritrova totalmente spiazzati.
Più o meno, fu questa la sensazione che provarono il bel youkai del fuoco, Hiei, e Kega, la sua bella donna, quando questa gli chiese il giorno del suo compleanno, ricevendo come risposta: “Ma io non ricordo quando sono nato…”
Anzi! Era già tanto se sapeva il significato della parola “compleanno”!
Ma ne aveva sentito parlare a Kurama, e per sua fortuna, aveva buona memoria!
Comunque sia, la domanda lo aveva lasciato piuttosto indifferente!
Sapeva che i ningen erano abituati a festeggiare ogni minima cosa, ma lui non c’era affatto abituato, e gli sembrava piuttosto strano farlo…!
…Per non dire ridicolo…!
Kega, invece, si era alquanto preoccupata…
Più che altro, si rendeva conto che non aveva mai vissuto quei momenti in cui tutte le persone che ti vogliono bene si uniscono per te, per onorare il semplice fatto che tu esisti.
Tuttavia, al momento aveva preferito lasciar pardere.
Capiva che Hiei avrebbe trovato i suoi dubbi assolutamente inutili, soprattutto dalla naturalezza con cui affermava di aver cancellato quella data dalla sua mente.
Lascio trascorrere un po’ di tempo… Una settimana all’incirca… Per poi rivolgersi da Kurama!
Certo anche lei era una youkai, ma aveva vissuto poi tantissimo tempo nel Makai.
Giunse a casa sua.
Lui l’accolse con quel suo solito sorriso che lo caratterizzava, facendola entrare.
Lì gli espose il “problema”.
Sentito attentamente tutto ciò che aveva da dirgli, il ragazzo sorrise amabilmente per poi darle una spiegazione con tono dolce, ma nel contempo convincente.
Kurama: “Eri troppo piccola per accorgertene, ma vedi… Nel Makai è tendenzialmente inutile celebrare feste come compleanni, anniversari, ecc… La gran parte degli youkai pensano principalmente a sopravvivere e non possono permettersi di perdere così tempo, esponendosi quindi! E inoltre la gran parte delle volte sei solo! Non hai amici né nessun altro a darti una mano! Chiunque vedi sono tuoi avversari! Appena ti rendi conto della situazione smetti di fidarti di tua madre e di tuo padre! Quindi non hai nessuno con cui condividere questo piacere… Ragion per cui non ha senso! Inoltre il passato di Hiei non è dei più felici! Nel suo caso è praticamente impossibile che abbia mai pensato a roba del genere!”
Con queste parole, Kurama non aveva fatto altro che confermare ciò che inconsciamente sapeva già!
Tuttavia a quel punto si distolse dalla questione principale per togliersi una curiosità.
Kega: “Quindi neanche tu hai mai festeggiato qualcosa di importante!”
Kurama: “Hmph! A modo mio festeggiavo tutti i santi giorni!”
La ragazza non ne capì alla perfezione il significato, ma non entrò nello specifico.
Anche perché le pareva che Kurama avesse tagliato intenzionalmente lì la risposta.
E in effetti lo aveva fatto.
Non voleva divagare troppo visto lo sguardo cupo che si era dipinto sul suo sguardo.
Kurama: “Vedi è il “qualcosa di importante” che è diverso!”
Kega: “Lo so… Ma è così…”
La interruppe.
Kurama: “Triste? Sì! Ma si può sempre far qualcosa per rimediare in ogni occasione, non credi?”
Kega: “Che vuoi dire?”
Kurama: “Anche se non sai il giorno esatto, puoi festeggiarlo comunque! Fagli una festa a sorpresa, no?”
Kega: “Sì ma quando?”
Kurama: “Nel giorno che troverai più opportuno”
Con quello era chiaro che la volpe non avrebbe potuto dirle altro.
Tutto il resto ora toccava a lei.
Perciò, dopo aver ringraziato Kurama, per il preziosissimo consiglio ricevuto, si congedò da lui, facendo ritorno a casa.
Nel frattempo Kurama, subito dopo aver chiuso la porta, si ritrovò a parlare fra sé e sé della situazione.
Kurama: “Hiei… Sei proprio un ragazzo fortunato sai?”
|
|
