PROLOGO
- Capitolo 1° -
Primo Marzo 3141
(anno 1541 secondo il calendario della contea)
Era finito il suo tempo.
Aveva regnato con giustizia, con lealtà.
I suoi occhi si erano posati su tutto il suo regno con eguaglianza.
La pace aveva regnato.
Estel, speranza, dal nome che re Elrond gli aveva dato, aveva dato alla sua gente quella serenità che troppo a lungo era stata attentata dalla paura dell?oscuro Signore.
Gondor si era piegata alla sua stirpe reale.
E aveva visto le bianche torri di Minas Tirith addormentarsi con la luce del sole che se ne andava.
Lo spirito di Boromir aveva vegliato sul suo regno attraverso la forza di Faramir.
Poi era giunta una nuova primavera, era giunto un nuovo anno.
Re Elessar, dalla gemma elfica che portava al collo, regalo di Galadriel, aveva compiuto il suo 209^ compleanno e poi si era spento.
Aveva avuto il dono di scegliere la data della sua morte, e aveva scelto il momento più adatto, quello in cui la pace governava sovrana.
Il suo tempo era finito, ma non la sua dinastia.
Arwen aveva assistito il suo grande amore. Lo aveva seguito nella sua regnanza, e mai una volta aveva rimpianto la vita elfica che da lei, pian piano, scivolava via. L'aveva amato con tutta se stessa. Aveva vissuto per lui ogni secondo della sua vita nuovamente mortale. In tutti quegli anni molti affetti andarono persi.
Aveva visto suo padre partire per le terre dei Valar, superare il mare per non tornare più. L'aveva stretto in un abbraccio per poi vederlo andar via solcando le acque cristalline. Il potere degli anelli era stato sconfitto. I possessori dei tre anelli, Elrond, Galadriel e Gandalf erano andati via. I rifugi oscuri avevano aperto le loro porte a Bilbo Baggins e a suo nipote Frodo Baggins, della contea. Si era narrato che, a 91 anni anche Samvise Gamgee, ultimo portatore dell'anello, aveva lasciato la terra di mezzo.
Arwen sapeva che un esperienza come quella che aveva formato la compagnia avrebbe lasciato delle ferite che mai, mai, si sarebbero rimarginate. Frodo, colpito dalla lama di un Nazgul, avrebbe portato memoria di quell incontro a Colle Vento per tutta la vita.
Legolas, rincipe del regno a nord di bosco atro aveva preso una barca e attraverso il fiume Anduin aveva raggiunto il mare. I sussurrii della foresta avevano annunciato che con lui c'era Gimli il nano, figlio di Gloin.
Fu allora che La Compagia Dell' Anello si frantumò. La terza era, iniziata nel 3019, aveva visto molti fatti importanti, il 25 marzo dello stesso anno Sauron era stato sconfitto. Il male era stato cacciato. Le storie vennero narrate in leggende, canti pastorali, in favole. Ma nessuno dimenticò mai l'impresa di quell hobbit che aveva affrontato la terra di mezzo, salvandola. Nulla venne perso negli anni dell'oblio, e Arwen aveva assistito a tutto questo. Aveva visto i suoi affetti andarsene, aveva visto il suo mondo cambiare per sempre. Ma non aveva mai smesso di amare Aragorn, erede di Isildhur. E nel momento della morte era con lui. Poi il dolore avvenne e la principessa di Gran Burrone, regina di Gondor, aveva raggiunto il colle di Cerin Amrth dove nel 2980 (1380 secondo il calendario della contea) aveva giurato amore eterno al re degli uomini.
E lì, con il cuore ancora pieno di quell'amore, si era lasciata morire.
Era il destino di un elfo. ERa il destino di una donna.
Ma la stirpe non si esaurì.
Al trono salì Eldarion, il loro unico figlio che sposò Earwen di Imlradis e dalla cui unione nacque la bellissima Estel (speranza), chiamata così in memoria del grande re Elessar, che fu adottato con questo nome dalla gente di Gran Burrone quand'egli ancora altro non era che un bambino.
E da questa generazione la mia storia prende il via..
continua..
tutti i personaggi eccetto la Estel protagonista sono del sommo maestro J.R.R. Tolkien. ^^ a presto con nuovi capitoli.
|
|
