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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LO SCONTRO: AMORE E ODIO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: merenwen galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/03/2005 17:07:17 (ultimo inserimento: 21/03/05)

il sesto anno nella scuola di magia e stregoneria di hogwart....
 
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- Capitolo 1° -

Un ragazzo dai capelli corvini, occhi verdi smeraldo, fisico perfetto e portamento elegante entrò nella Sala Grande per l’usuale banchetto di inizio anno. Molte ragazze e non solo si voltarono a guardarlo o, forse, a chiedersi chi fosse. Sulla sua divisa c’era un evidente stemma rosso oro con un leone, segno di riconoscimento dei Grifondoro, cosa che fece sorridere molti al tavolo della Casa e rattristare molti altri. Il ragazzo sedicenne si fermò dietro a due ragazzi: una ragazza dai capelli castani, lunghi poco sotto le spalle e leggermente mossi e un ragazzo dai capelli rossi fuoco che di certo non passava inosservato. I due ragazzi si voltarono quando sentirono uno sguardo insistente su di loro e scrutarono attentamente quel volto.
<<Signorina Granger, Signor Weasley…>> fece il ragazzo appena entrato
Hermione Ganger e Ronald Weasley scrutarono il ragazzo e improvvisamente sorrisero, quasi colti da un lampo di genio.
<<Harry…>> gridò sorridendo e abbracciandolo la ragazza
<<Ciao Hermi…>> poi anche il suo migliore amico lo abbracciò <<Mi siete mancati, ragazzi>> disse Harry guardando i due amici che gli sorridevano e il che era vero.
Harry aveva trascorso l’estate lontano dagli amici, lontano da Grimmauld Place e dalla Tana; aveva trascorso i primi 15 giorni di luglio con gli zii come tutte le estati ma poi Harry aveva chiesto a Silente il permesso di rifugiarsi a Hogwarts stanco della situazione che c’era a “casa” e il Preside aveva accettato. Albus Silente, Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, aveva pensato che il giovane Potter sarebbe stato un po’ più al sicuro dentro la scuola e gli aveva permesso di trascorrere lì le vacanze, inutile dire quanto Harry si fosse sentito solo e quanto questo gli avesse ricordato la mancanza di Sirius Black, il suo padrino, amico di vecchia data dei suoi genitori che era stato ucciso la primavera prima da Bellatrix Black, sua cugina e fedele servitrice di Lord Voldemort. Naturalmente questo lo aveva riportato spesso a pensare alla Profezia.
<<Cavolo Harry, è quasi impossibile riconoscerti…>> disse Hermione con sguardo scrutarore e riportando l’amico alla realtà; il ragazzo arrossì appena e disse <<Lo prendo per un complimento Hermi…>> e sorrise dolcemente.
Hermione aveva proprio ragione, Harry non era più il ragazzino magro, con i capelli in disordine, abiti troppo larghi per lui e con i buffi occhiali rotondi sopra il naso. Ora Harry era molto più alto, con un fisico perfetto, i capelli sempre un po’ in disordine ma molto più corti e gli occhi verdi smeraldo erano brillanti e senza occhiali, Harry aveva cominciato a prendere mano con le lenti a contatto l’estate prima.
Il banchetto passò velocemente, i due ragazzi chiesero al moretto cosa aveva fatto durante l’estate e Harry raccontò dell’estate ad Hogwarts, tralasciando accuratamente il piccolo pezzo riguardante la Profezia che parlava di lui e del Signore Oscuro.
Durante tutto il banchetto Harry si sentì un po’ osservato da tutti, ma non si accorse che due occhi azzurri-argento e due occhi nocciola lo fissavano insistentemente dall’inizio della cena.

Giù nei sotterranei, nella Sala Comune dei Serpeverde un giovane rampollo di nobile famiglia stava dando spettacolo come faceva da sei anni.
<<Avete visto San Potter? Ora vuole fare il modello, non più il super eroe!>> disse acido come al solito il bel biondino dagli occhi si ghiaccio, mentre il solito giro formato da Tiger, Goyel e Pansy ridevano quasi a comando, seguiti dal resto della Sala.
Ma un paio di occhi nocciola lo fissavano gelidi e il ragazzo se ne accorse quando li incrociò.
Una ragazza di sedici anni lo guardava gelida e sprezzante e si voltò per andare nel suo dormitorio pochi secondi dopo aver incrociato lo sguardo del giovane Malfoy.
Intanto qualche piano più su, nel Dormitorio maschile dei Grifondoro un’animata festicciola stava avendo inizio.
Ron, Harry, Seamus, Dean e Neville stavano facendo a cucinate, mangiando cioccorane e ghiottonerie magiche e bevendo succo di zucca mentre chiacchieravano e scherzavano.
Quanto era mancato tutto questo a Harry solo lui lo sapeva, come si era sentito per tutta l’estate e come si sentiva tutt’ora solo lui lo sapeva.
Ogni volta che pensava a Sirius si sentiva in colpa, si sentiva un ragazzino sciocco che non aveva fatto niente per salvare il suo padrino quando lui era stato disposto a dare la sua vita per salvarlo e ogni volta che pensava alla Profezia si sentiva male, non sapeva come dirlo a Ron e Hermione e soprattutto non sapeva SE dirlo ai due amici, ma sapeva che prima o poi il momento sarebbe arrivato, o lui o Voldemort e forse era meglio mettere al corrente gli amici, anche se Harry non voleva mettere di mezzo nessun’altro innocente.


è un po' cortino come primo capitolo, ma spero che qualcuno legga e commenti lo stesso.... un commentuccio piccoletto, anche nel male....
grazie...
baci Mer
 
Continua nel capitolo:


 
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