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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: FOREVER TOGETHER
Genere: Sentimentale, Commedia, Azione
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, AU
Autore: chy galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/03/2005 21:09:35

non è yaoi. e` una piccola avventura au. diciamo un piccolo esperimento ^^``
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Always Together (in the Far West)
C'era una volta, tanto tempo fa nel Far West, un tranquillo paesino chiamato Phoenix City. Qui la vita scorreva serenamente anche grazie al buon lavoro dello sceriffo Rei, un giovane ragazzo abilissimo con la pistola! Tutti gli abitanti di Phoenix City avevano una grande fiducia in lui e lo rispettavano molto. Nei pochi momenti di libertà, lo sceriffo Rei si recava nel Saloon del paese ma, a differenza di tutti, non beveva mai niente anzi, era addirittura astemio! Il motivo per cui passava così tanto tempo là dentro era eclatante: incontrare Maoh, la giovane e bella proprietaria del Saloon! Maoh era una ragazza davvero carismatica e moltissimi gentiluomini avevano ripetutamente chiesto la sua mano ma lei era troppo occupata a prendersi cura del suo amato Saloon per pensare a quelle cose e poi, girava voce, che preferisse la compagnia dello sceriffo a quella degli altri uomini. In quei giorni, l'abile sceriffo si stava interrogando sul fatto di chiedere alla sua amata di sposarlo ma, non ne trovava il coraggio! Le giornate scorrevano serene quando, un giorno, arrivò a Phoenix City la figlia del governatore. Tutti gli abitanti del paese andarono ad accoglierla e, di conseguenza, anche lo sceriffo Rei e la bella Maoh; Rei, come rappresentante della legge, parlò per tutti -Benvenuta a Phoenix City, signorina Salima: io sono lo sceriffo della città e sono onorato di ospitarla qua da noi! Durante la sua permanenza, alloggerà nella camera migliore del nostro Saloon!- disse, aiutandola a scendere dalla sua carrozza -Grazie sceriffo, siete molto gentile! Piuttosto, mi è giunta voce che un pericolosissimo criminale sia evaso di prigione, giusto qualche giorno fa: spero non ci saranno problemi!- La signorina Salima era anch'ella molto bella ed elegante: girava voce che fosse onesta e gentile, tutto il contrario del prepotente padre, il governatore che, si diceva in giro, avesse programmato alla giovane figlia un matrimonio con un nobile inglese. Lo sceriffo, che già sapeva della notizia del criminale, aveva fatto richiamare dalle campagne i CowBoys, abilissimi nel sparare e tutti amici suoi -Non si preoccupi signorina, il malvivente di cui parlate è scappato da Denver, una città molto lontana da qui! Prima di domani mattina lo avranno già catturato, quindi non si preoccupi!- -Io non ne sarei così sicuro...- Rei e Salima si voltarono e videro che a parlare era stato uno strano tipo coperto con un lungo mantello -E voi chi siete? Non vi ho mai visto da queste parti...- disse lo sceriffo, insospettito dal modo di fare di quell'incappucciato -Sono solo uno straniero di passaggio...- disse quello, sghignazzando. Salima guardò quello strano tipo con sospetto e disse -A quanto pare conoscete molto bene questo terribile criminale di cui tutti parlano: diteci di più!- lo incoraggiò la ragazza. Lo straniero sghignazzò nell'ombra e cominciò a raccontare -Anch'io vengo da Denver e vi posso assicurare che quel criminale ha trasformato quella città in un inferno e ha ucciso tantissimo persone: quello è un assassino spietato che farebbe qualunque cosa per raggiungere i suoi obbiettivi!!!- il tono in cui lo disse, fece rabbrividire la ragazza e le persone presenti ma Rei non sì scompose e rispose con la massima disinvoltura -Si, ho sentito anch'io di questo tipo molto pericoloso ma dubito che verrà mai a Phoenix City: gli abitanti di questo paese né sono ricchi né hanno mai fatto qualcosa di male a questo tipo, quindi sarebbe solo uno spreco di tempo per lui venire qui, non le pare?- quelle parole rassicurarono tutti i presenti e nessuno sentì lo straniero sussurrare -Io non ne sarei così sicuro...-. La bella Maoh accompagnò Salima in camera sua e l'aiutò a disfare i bagagli; dopo qualche minuto di silenzio, Maoh chiese -Scusi signorina Salima, non vorrei intromettermi troppo nella sua vita privata ma...- Salima alzò lo sguardo da sopra la sua valigia e sorrise -Dammi del tu, per favore e fammi tutte le domande che vuoi senza farti scrupoli!- -Grazie Salima! Volevo sapere se era vero che ti sposerai tra poco con uno straniero inglese!- a quelle parole, il sorriso della ragazza sì spense e lei si lasciò cadere sul letto, con sguardo molto triste -Purtroppo si...- Maoh era leggermente sorpresa -Come sarebbe a dire "purtroppo"?! Per quanto mi riguarda, ho sempre sentito parlare bene di questo tipo e pensavo che tu fossi...- -Che io fossi d’accordo?! Direi proprio di no!!!- la signorina Salima si era portata alla finestra e fissava quello che le si presentava davanti con disprezzo -Mio padre vuole obbligarmi a sposare Lord Andrew, signore della maggior parte delle terre inglesi e scozzesi, perché come dice, solo lui è veramente degno di me! Ma questo è solo un pretesto per espandere il suo dominio anche sulle penisole britanniche!!! Fosse per lui, sposerei anche il Signore dei Maiali, se servisse ad arricchirlo!- la bella Maoh non poté fare a meno di ridere -Non hai una grande stima per il governatore!- -Direi proprio di no!- rispose secca la ragazza -Ma scusa Salima non pensi che, se magari lo conosci un po’ meglio, presto o tardi ti innamorerai di questo Lord!- suggerì la bella barista; Salima arricciò il naso -Mai e poi mai!!! Io non potrei mai innamorarmi di quel mostro!- -Ma è davvero così terribile come dici?- -Molto di più!!! Oltre ad essere un mostro, è vanesio e narcisista: se non fosse per il suo orgoglio sarebbe anche omosessuale!- Maoh ridacchiò. Cambiamo argomento?- chiese stizzita Salima, mentre la barista rideva ancora -Va bene, va bene... mi hai convinto!- rimasero un secondo in silenzio poi Maoh si voltò nuovamente verso l'amica -Ho capito! Non vuoi sposare Lord Andrew perché ami un'altro, non è così?- per la prima volta la signorina Salima non riuscì a rispondere: boccheggiava imbarazzata e evitava lo sguardo della sua interlocutrice; la bella Maoh fece un sorrisino complice -Ho indovinato, vero? Dai, a me puoi dirlo!- Salima sospirò e cominciò a raccontare -Mi hai scoperto... in realtà amo un'altro ragazzo ma non potrò mai stare con il mio amato...- -E come mai?- Salima esitò -... perché a mio padre non piace questo ragazzo... e poi io devo sposare Lord Andrew!- finì la frase in falsetto e sospirò; Maoh la guardò con tristezza. Dopo qualche attimo di silenzio, Salima chiese -E tu invece?- -Io cosa?- chiese confusa la barista -Niente, solo che... ho notato uno strano filing tra te e lo sceriffo... me lo confermi?- la bella Maoh arrossì di colpo -Beh in effetti... è bel ragazzo, in gamba e gentile con tutti... non mi dispiacerebbe affatto se mi facesse la fatidica proposta...- Salima ridacchiò -Spero per te che sì faccia avanti!- le due amiche risero ancora. Intanto lo sceriffo stava disponendo i CowBoys in vari punti della città per organizzare la difesa del Saloon -Non dovrebbero esserci problemi!- si disse tra se e se. Quella sera, nel Saloon venne soltanto un cliente che guarda caso, era l'incappucciato! Se ne stava seduto ad un tavolo in disparte e sorseggiava lentamente una birra; Maoh era molto nervosa, c'era troppo silenzio intorno a loro! All'improvviso la signorina Salima scese nel salone e notò l'onda gelida che padroneggiava: era quello straniero a renderlo così tenebroso? Chi era in realtà? Intanto lo sceriffo Rei stava passeggiando da quelle parti e decise di andare a vedere come andavano le cose nel Saloon; stava per entrare quando sentì un urlo provenire dall’interno e alcune grida
-Lasciami, farabutto!!!- -Lasciala andare o giuro che in un baleno arriveranno tutti i CowBoys della città e lo sceriffo: ti avverto, non ti conviene metterti contro di lui!!!- la prima voce era senz’altro quella della signorina Salima mentre la seconda della bella Maoh. Ad un tratto, Rei, sentì un’altra voce, maschile che gli era stranamente familiare… -Sta zitta!!! Anche se arrivasse il tuo caro sceriffo dubito che risolverebbe la situazione e ora togliti di mezzo!!!- -E lasciarti scappare? Mai!!!- -Allora dovrò passare all’artiglieria pesante…- quando Rei sentì uno strano colpo sordo e rumore di porcellana infranta, si decise ad entrare nel Saloon -MAOH!!!!!!!- gridò Rei vedendo la bella ragazza a terra, priva si sensi vicino ad un vaso rotto. Rei corse subito dalla barista e, con un sospiro di sollievo si accorse che non era ferita; alzò lo sguardo con uno scatto d’ira e i suoi occhi ambrati si posarono sul tipo incappucciato di Denver con cui aveva parlato quella stessa mattina -Come ha osate farle del male, farabutto…- ringhiò lo sceriffo, furibondo, puntando la sua lucidissima pistola su di lui. L’incappucciato guardò divertito la pistola -La lucidi e basta o ci spari anche, qualche volta?- domandò divertito -Sta zitto!!!- gridò ancora Rei, adirato. Solo allora notò che, stretta tra le sue forti braccia, c’era la povera Salima che si dimenava inutilmente -Lasciami subito!!!- gridava -Si certo, e poi ti offro anche da bere…- rispose sarcastico il bandito -Sei in vena di scherzi, vedo…- disse lo sceriffo -Ma con me non funziona: togliti il mantello!-
-Prima il mantello e poi cosa? I pantaloni? Cosa speri di trovarci sotto il mio mantello?- rispose, ancora più divertito l’incappucciato. Per quanto in pericolo fosse, Salima non poté trattenere una risatina e lo sceriffo arrossì leggermente per la pessima figura -Voglio vederti il volto, bandito!- rispose ricomponendosi
-Vedi!- rispose questo alla ragazza che si divincolava tra le sue braccia -Ci sta provando con me! Ma io lo sapevo che dovevamo andar via subito… signorina rapita, la prossima volta sì faccia catturare alla svelta, altrimenti lo sceriffo qui presente se ne approfitta!- la ragazza rise ancora; lo sceriffo perse definitivamente la pazienza e sparò un colpo in aria: non voleva ammetterlo ma anche a lui stava simpatico quel tipo
-Obbedisci!!!- gridò. L’incappucciato sorrise rassegnato -D’accordo sceriffo, ma ti avverto che rimarrai piuttosto sorpreso…- così dicendo si tolse il mantello e… allo sceriffo cadde la pistola di mano! -N-non può essere… ma tu sei Kei!!!- gridò incredulo. Dovete sapere cari lettori, che Kei è stato il migliore amico di infanzia del nostro sceriffo fino a ché non incrociarono strade opposte (come possiamo ben notare!). Anche la signorina Salima era alquanto sorpresa -K-Kei…?- bisbigliò perplessa. Kei, che era un giovane ragazzo alto e muscoloso, sorrise beffardo -Sorpreso? Scusa vecchio amico mio ma ora devo scappare… ah, a proposito: grazie per le avance!- così dicendo, fece un fischio e apparve un possente cavallo nero, sul quale salì insieme a Salima e corse via, più veloce del vento. Rei rimase per svariati secondi a fissare il bandito Kei e la signorina Salima scomparire all’orizzonte, quando un lamento lo riportò alla realtà -R-Rei…- il ragazzo si voltò e vide la bella Maoh che stava cercando inutilmente di rialzarsi -Maoh! Stai bene?- chiese il ragazzo preoccupato, sollevandola da terra; la ragazza si massaggiò la testa dolorante -Credo di si! Quel farabutto incappucciato me la pagherà cara per questo: appena lo vedo, giuro sul mio Saloon che gli tiro uno dei miei indimenticabili pugni!!- lo sceriffo si sentì sollevato nel sentire che stava bene e che era la Maoh di sempre. La fece scendere dalle sue braccia e le disse -Ora torna in camera tua e riposati!- -E tu che vuoi fare? Andargli dietro?- chiese la ragazza indispettita; lo sceriffo rispose serissimo -Si, quel farabutto ha rapito la signorina Salima e poi… devo saldare un vecchio conto con lui…- sussurrò quasi a se stesso. La bella Maoh lo guardò perplessa ma poi ritornò in se -Bene se tu vai, vengo anch’io!- -COSA?!?!- Rei la guardò sorpresissimo -Stai scherzando, vero?!- -Nient’affatto! Salima è mia amica e voglio salvarla, inoltre devo anche consegnare il mio indimenticabile pugno, ricordi? O lo vuoi assaggiare prima tu?!- concluse in tono minaccioso ma allo stesso tempo malizioso; Rei ridacchiò -D’accordo… monta il tuo cavallo: stasera andiamo a caccia di rapitori!- acconsentì. E fu così che l’abile sceriffo Rei e la bella barista Maoh galopparono lungo le vaste valli del Far West all’inseguimento dell’inafferrabile bandito Kei e dalla sfortunata signorina Salima. Non fu difficile seguire i due perché il cavallo del bandito aveva lasciato molte impronte -Non dovremo essere lontani!- gridò lo sceriffo alla ragazza. Improvvisamente, entrambi videro una scia di fumo provenire da una grotta nascosta in un Canyon -Devono essere loro…- constatò la bella Maoh; scesero silenziosamente dai loro cavalli e si avvicinarono furtivamente alla grotta: al suo interno c’era la signorina Salima che se ne stava tranquillamente seduta su una pietra, davanti al fuoco. Lo sceriffo Rei, in un primo momento, fu felice che la ragazza fosse sana e salva ma poi si fermo a pensare “Strano… non è legata e non tenta neanche di scappare: qui, gatta ci cova…” davanti a Salima c’era il bandito Kei che, nonostante fosse riuscito a rapire la figlia del governatore, non sembrava soddisfatto e camminava nervosamente, avanti e indietro -Non ci posso credere!- disse all’improvviso il ragazzo; Salima lo guardò tristemente -Mi dispiace Kei… pensavo fossi il vero rapitore e mi sono messa a urlare… è colpa mia se adesso lo sceriffo crede che sia tu un criminale…- mormorò colpevole Salima abbassando lo sguardo. Lo sceriffo Rei e la bella Maoh erano a bocca aperta -Cosa significa?! Perché si sta scusando con quel farabutto?!- bisbigliò incredula la barista -Non ne ho idea… ascoltiamo ancora un po’!- suggerì lo sceriffo: Maoh acconsentì. Intanto, ignari di tutto, Kei e Salima continuavano la loro conversazione -Non devi scusarti Salima, non è colpa tua… se solo lo sceriffo di Phoenix City non fosse Rei…- sospirò Kei tristemente; Salima lo fissò incuriosita -Vi conoscevate?- a quelle parole, Kei si fece ancora più triste e si sedette accanto alla ragazza -Già… siamo cresciuti insieme, lui era il mio migliore amico ma poi, un giorno si trasferì in un’altra città e non lo rividi più… fino ad oggi!- -Era il tuo migliore amico? Allora potrebbe darci una mano: è addirittura uno sceriffo!- propose raggiante la ragazza ma Kei scosse il capo -Non penso che crederà mai alla mia innocenza…- sussurrò amaramente il ragazzo
-Certo che ti crederà!!! Voi eravate grandi amici e poi glielo dirò io: gli racconteremo tutta la storia!- gridò Salima decisa. A quelle parole, lo sceriffo saltò fuori dal suo nascondiglio -Kei!!!- il ragazzo era senza parole -Rei???- quando vide che lo sceriffo era armato, Salima di mise davanti a Kei -Aspetti sceriffo, la prego!!! Possiamo spiegarle tutto ma non faccia del male a Kei!- gridò supplichevole; Kei era sanza parole -Ma Salima…- . Da dietro lo sceriffo apparve Maoh che corse subito dalla sua amica -Salima!!! Stai bene?!- gridò la barista preoccupata -Non preoccuparti Maoh, sto benissimo!!! Ma dovete credermi vi prego: ascoltateci!- lo sceriffo Rei guardò dubbioso il suo vecchio amico e gli si attanagliò il cuore nel pensare alla grandissima amicizia che li aveva uniti in passato
-Va bene: vi ascolterò!- disse infine.
Si sedettero tutti intorno al fuoco e Kei cominciò a raccontare -Senti Rei, ti ricordi stamattina quando ti ho raccontato di quel pericolosissimo criminale di Denver? All’inizio avrai pensato che si trattasse di me ma in realtà non sono io…- -E’ vero!- lo interruppe Salima -Lui non c’entra niente, non colpa sua se lo hanno mandato in prigione…- -Ti hanno mandato in prigione?!- gridò lo sceriffo incredulo -Si…- sussurrò un po’ imbarazzato Kei -Ma hanno fatto uno sbaglio! Lo hanno incastrato, diglielo anche tu Kei!!!- gridò la ragazza disperata -Stai tranquilla Salima!- la rassicurò Maoh -Kei, continua…- -Quel bandito di cui ti parlavo in realtà è… Zeo il Sanguinario!- -Zeo? Si, mi sembra di averlo già sentito…- sentenziò lo sceriffo -Io l’ho conosciuto!- esclamò Maoh -Una volta è venuto nel mio locale e, guarda un po’, è scoppiata una rissa terribile (Attenzione, cari lettori, Maoh sta raccontando fatti avvenuti prima dell'arrivo dello sceriffo Rei!)! In quella rissa è morto il nostro vecchio sceriffo: lo abbiamo trovato morto con…- -… con una pallottola calibro 38 perfettamente piantata in mezzo al cuore, dico bene?- completò Kei; Maoh era sbalordita -… si esatto ma, come fai a…- -Lo conosco molto meglio di chiunque altro, credimi…- sentenziò il ragazzo, cupo in volto -E fin qui ci siamo, ma ora dicci di te, Kei: come l’hai conosciuto?- chiese lo sceriffo Rei, curioso -Beh, ecco… in pratica: Zeo il Sanguinario si era trasferito a Denver con l’intento di rapire Salima e ci riuscì anche!- -… è stato terribile: quello è un mostro…- mormorò la ragazza intimorita; Kei la rassicurò stringendole la mano e Maoh notò subito che tra i due ragazzi c’era uno strano legame… -Quando seppi del rapimento di Salima, corsi subito a liberarla ma Zeo l’aveva previsto è fuggì appena in tempo, lasciandomi in trappola! Lo sceriffo di Denver mi accusò del rapimento di Salima e mi sbatté dentro senza pensarci due volte…- concluse il ragazzo amareggiato. Rei lo guardò dritto negli occhi: quando l’aveva visto poche ore prima, nel Saloon, avrebbe scommesso le casse dell’intera città che fosse lui il vero rapitore ma quella storia stava in piedi e poi, in fondo, sentiva che il suo amico non avrebbe mai fatto del male a nessuno: si ricordava benissimo che, quando erano piccoli, Kei era una vera peste e poteva sembrare cattivo a prima vista, ma in realtà era sempre stato una brava persona! -Kei, in nome dell’amicizia che ci ha uniti per tanti anni, mi voglio fidare di te e voglio aiutarti a trovare Zeo il Sanguinario ma avrei ancora una domanda…- -Parla!- -Perché sei andato a salvare la signorina Salima, non penso che tu l’abbia fatto per la ricompensa che il governatore aveva messo il palio: allora perché?- quella domanda fece arrossire, e non poco, il nostro beffardo bandito, e la signorina Salima distolse lo sguardo imbarazzata
-Beh… ecco io…- balbettò il poveretto. La bella Maoh, per adesso rimasta in disparte, si mise le mani sui fianchi -Ma come? Non ti sei accorto di niente, caro il nostro sceriffo?- Rei la guardò perplesso -In che senso, scusa?- chiese ingenuamente lui -Sceriffo…- lo chiamò Salima, sempre imbarazzata -Maoh sta cercando di dirle che… che… che io e Kei… insomma, avete capito il senso, vero?- chiese con fare retorico la ragazza, rossissima in volto -Veramente… no!- rispose con sincerità Rei. A quel punto Kei scoppiò a ridere
-Non sei cambiato per niente, sceriffo dei miei stivali: Salima sta cercando di dirti che io e lei ci amiamo! Non dirmi che non te n’eri accorto?- chiese sempre ridendo Kei. Rei era a bocca aperta -Davvero?!… beh, potevate dirmelo senza tanti giri di parole!- tutti scoppiarono a ridere, divertiti per l’ingenuità dello sceriffo. Rimasero ancora in quella grotta per molte ore, cercando di trovare una soluzione e alla fine escogitarono una piano per incastrare Zeo il Sanguinario e riconoscere l'innocenza di Kei! -Va bene, inizieremo la prima fase del piano all'alba!- senteziò lo sceriffo Rei. Tutti andarono a dormire. Finalmente era l'alba e il quartetto sellò i cavalli e partì per Denver, dove Zeo era ancora nascosto: fecero finta che Kei, cattivissimo bandito, avesse catturato la signorina Salima e la volesse donare al Grande Zeo per ricevere le sue grazie -La prego Grande Zeo: accetti questo dono in segno della mia stima!... ma è disgustoso!!! E io dovrei dire certe stronzate?!?! Tu sei fuori di testa Rei, dammi retta!!! E poi perchè devo andarci proprio io?!- -Non posso andare io, sono uno sceriffo e Maoh sarebbe davvero poco credibile! Hai detto che non ti ha mai visto in volto è quindi non sa che sei tu: gli terremo la stessa trappola che ha teso a te!!!- -Se lo dici tu...- la prima parte del piano funzionò bene! Kei e Salima erano entrati senza dare nell'occhio e Zeo stava cominciando a fidarsi di lui, ora era il turno di Rei e Maoh: dovevano andare dallo sceriffo di Denver a raccotare tutto e farsi aiutare a smascerare Zeo il Sanguinario! Ma l'impresa si rivelò ardua perchè lo sceriffo Leon (questo era il suo nome) non credeva a una sola parola del suo racconto!!! -E quindi secondo lei il povero bandito Kei è una brava persona che ha subito un torto ed è innocente? Che pensiero carino! Lei è proprio un tenerono sceriffo Rei...- -La prego, deve credermi: è la verità!!!- -Senta, non ho tempo da perdere: io qui devo lavorare!- -E allora mi aiuti a catturare Zeo!!!- -Ancora?! Sei duro di comprendonio, ragazzino: n-o-n c-i c-r-e-d-o!!!- scandì bene le ultime parole, poi prese e se ne andò via. Rei uscì dalle carceri, sconsolato -Allora? Niente anche oggi?- chiese la bella Maoh, che era rimasta fuori ad aspettarlo -No, purtroppo...- la ragazza sospirò -Cosa facciamo adesso? Non possiamo lasciare Kei e Salima in balia del Sanguinario!- -Beh, questo è sicuro! Ma non so proprio cosa possimo fare...- entrarono in un Saloon e ordinarono due caffé(?) -Potremmo chiedere aiuto al governatore!- propose Maoh -Ma Kei rischia di essere riconosciuto come componente della banda di Zeo e quindi rii arrestato!- rispose sconsolato Rei -E' vero...- -Perchè non provate a chiedere all'eremita che alloggia in questo Saloon? Se avete degli enigmi da risolvere, lui fa al caso vostro!- davanti ai loro occhi c'era un giovane e gentile barista -Grazie mille signor...- -Gianni! Gianni e basta, sceriffo!- -Allora grazie mille Gianni!!!- andarono nell'ultimo tavolo dove, in silenzio stava l'eremita -Scusi? Signor eremita? E' sveglio?- chiese ripetutamente Maoh -Si signorina... non si preoccupi...- rispose questi, alzando lo sguardo verso i due giovani -Ah, bene... e mi scusi!- disse la ragazza, imbarazzata per la figura; l'eremita disse -A quanto vedo, siete nei guai...- lo sceriffo Rei era alquanto perplesso -E dove l'ha visto, scusi?- -Non fare domande stupide, ragazzo! Io sono un'eremita e vedo ogni cosa, anche cosa stanno facendo... Kei e Salima...- -COSA?!?!- gridò Rei incredulo: e lui come lo sapeva? -E che cosa stanno facendo?- -Parlano...-
-Parlano?- -Parlano tra di loro e si stanno chiedendo... che fine avete fatto!- a quelle parole, Rei si sentì mortificato: doveva fare qualcosa!!! -Allora se sa tutto saprà anche il nostro problema, giusto? Bene, ci dia una soluzione!- Maoh lo guardò preoccupata -Rei, stai calmo...- -Non posso stare calmo Maoh!!! Il mio migliore amico è nei guai e io non sto facendo niente per aiutarlo: come posso stare calmo?!- l'eremita sorrise da sotto la sua lunghissima veste -Non preoccuparti, ragazzo! Qui a Denver c'è un sacco di gente che vuole liberarsi del Sanguinario: dovete cercare i Tre Pionieri!- -E chi sono? Ci aiuteranno a salvare i nostri amici?- chiese curiosa Maoh -Si, vi aiuteranno... chiedete al barista di indicarvi Takao... gli altri due sono sicuramente con lui: buonafortuna...- così dicendo abbassò il cappuccio del suo mantello e tornò a meditare. Maoh e Rei fecero come aveva detto l'eremita e il barista Gianni idicò loro uno strano tipo grassottello seduto con altri due, a pochi tavoli da loro; lo sceriffo Rei si avvicinò al trio -Scusate... siete voi i Tre Pionieri?- Takao, il tipo grassottello, rispose con un sorriso ebete -Si, siamo noi! E voi chi siete, straniero?- Rei tirò un sospiro di solievo: per un attimo aveva creduto di aver sbagliato tavolo! -Sono lo sceriffo Rei di Phoenix City e lei è Maoh: dirige il Saloon della nostra città!- rispose sorridendo e sedendosi al loro tavolo -Piacere sceriffo! Perchè ci stava cercando?- Maoh sorrise per rassicurare il pioniere -Non si preoccupi! Il fatto è che abbiamo un grosso, anzi, un enorme problema! Aiutateci!!- pregò.
I Tre Pionieri si guardarono, perplessi -E perchè dovreste aver bisogno del nostro aiuto, sceriffo?- chiese l'ultimo dei tre, che era un nanerottolo -Beh, abbiamo dei problemi con... (bisbigliando) Zeo il Sanguinario...- i Tre Pionieri fecero un balzo -Volete catturarlo?!- chiese allibito il secondo, un biondino dall'aria stupida -Si! Vogliamo salvare due nostri compagni e mettere finalmente al fresco quel farabutto: potete aiutaci?- chiese la bella Maoh, supplicandoli con gli occhi. I Tre Pionieri si guardarono un pò sorpresi poi sorrisero felicissimi -Certo che si!!! Vi daremo tutto l'aiuto possibile: organizzeremo una rivolta e chiameremo a raccolta tutta quella gente che odia il Sanguinario!- disse felicissimo Takao -E più o meno quanta sarebbe questa gente, pioniere?- chiese lo sceriffo Rei, insospettito. Tutti e tre fecero un largo sorriso e bisbigliarono -Facendo un breve calcolo... tutta la città di Denver!- -Tutta?!?!- gridarono allibiti Maoh e Rei -Beh, non proprio tutta... lo sceriffo Leon è in cambutta con Zeo e abbiamo scoperto, da fonti sicure che... sono fratelli!- lo sceriffo Rei e la bella Maoh erano a bocca aperta: lo sceriffo Leon era il fratello di Zeo il Sanguinario?! -Ora capisco perchè in tutti questi hanni non è mai stato errestato!- esclamò lo sceriffo Rei; la bella Maoh annuì -Già e anche il motivo dell'arresto di Kei: anche lo sceriffo era d'accordo!- disse. I Tre Pionieri sorrisero compiaciuri
-Sono anni che aspettiamo che qualcuno vanga a farsi avanti per arrestare quello sbruffone e ora ce ne potremo liberare!- Maoh e Rei guardarono con gratitudine i tre ragazzi -Grazie mille per il vostro aiuto! Però non conosciamo i vostri nomi, pionieri!- i Tre ragazzi si alzarono tutti insieme -Io sono Takao, il capo dei Tre Pionieri!- disse il tipo grassottello -Salve! My name is Max, molto piacere!- salutò allegramente il biondino -E infine io sono il ProfessorKappa, lietissimo!- concluse il nanerottolo -Bene ragazzi! Voi avvisate gli abitanti di Denver, noi intanto cercheremo di metterci in contatto con i nostri compagni!- disse lo sceriffo Rei con un sorriso. I giorni passarono e finalmente lo sceriffo Rei e la bella Maoh riuscirono a spedire un messaggio a Kei e a Salima che diceva più o meno, così :-Sn R, mi disp tanto per nn avervi dato mie notizie! Abbiamo trovato 3 ragazzi che ci aiuteranno a completare il nostro piano, nn preoccupatevi! Tra qualche giorno daremo il vai all'ultima fase: risp presto! R&M- non appena Kei lesse il messaggio tirò un sospiro di sollievo e lo passò a Salima -Grazie al cielo! Pensavo ci avessero abbandonati...- disse tristemente la ragazza. Kei le strinze le spalle -Non ti preoccupare! Rei non potrebbe mai abbandonarci!- Salima sorrise -Anche Maoh non lo farebbe mai! Siamo fortunati ad avere due amici così...- il ragazzo la abbracciò -E' colpa mia se sei in questo brutto guaio, perdonami...- Salima arrossì e lo tranquillizzò con un'altro abbraccio -Affronterei questo e altro pur di starti vicino...- così dicendo si baciarono.
Intanto, in città, tutto era pronto per la fase finale del piano. Maoh si stava preparando per andare anche lei, quando... -Tu non verrai, Maoh!- la ragazza si voltò di scatto e vide lo sceriffo Rei; arricciò il naso -E perchè non dovrei venire, sentiamo! Perchè non sono cose da donna? Perchè pensi che non saprei difendermi?- chiese la ragazza, arrabbiata: possibile che tutti gli uomini la trattassero come una bambolina di cristallo?! Mica era debole lei!!! Rei le si avvicinò -E' troppo pericoloso!- la ammonì lui, accigliato -Tutte scuse le tue!- ribatté lei, arrabbiata -Non sono una bambina, Rei, e non c'è bisogno che tu mi faccia da balia: verrò con te!- concluse Maoh -No! Questa volta non ti lascerò venire: potresti rimanere ferita!- ribattè Rei, preoccupato -Si, forse...- rispose la ragazza, con una nota di noncuranza nella voce -Come sarebbe a dire forse?!?! Dovresti avere molto paura e invece ti comporti come se nulla fosse: potresti rischiare la vita!!!- -Io non ho affatto paura e poi voglio restarti accant...- le parole che stava per pronunciare, le morirono sulle labbra: Rei l'aveva presa con decisione per un braccio e attirata a se, abbracciandola con tenerezza -Io invece ho avuto paura... stanotte, pensando di perderti, ho avuto paura...- sussurrò il ragazzo, con la voce roca: sembrava stesse per piangere! -R-Rei...- Maoh era sorpresissima per quella reazione e rimase immobie, lasciandosi avvolgere dal calore di quell'abbraccio. All'improvviso il ragazzo, come se si fosse accorto solo allora del significato del suo gesto e delle sue parole, si costrinse a lasciarla arrossendo non poco e abbassando lo sguardo imbarazzato -P-perdonami... i-io non intendevo... cioé... non so cosa mi è preso... prendi il fucile e andiamo...- detto questo si allontanò in tutta fretta. La bella ragazza rimase sul ciglio della porta, un pò imbarazzata e confusa; poi si riscosse dai suo pensieri, prese il suo fucile e uscì di camera, pensando "Ma che gli è preso così all'improvviso?! Dopo questa avventura dovremo fare una bella chiacchierata...". Tutti gli abitanti del paese erano riuniti in piazza, armati di pistole e fucili, pronti ad attaccare il prima possibile la base segreta di quel farabutto; non appena arrivò lo sceriffo Rei, il pioniere Takao gli sventolò davanti agli occhi una busta -Il tuo amico ti ha risposto!- -Bene!!! E arrivato il momento di attaccare!- mentre il pioniere avvertiva tutti di prepararsi, Rei lesse la lettera di Kei -Che dice?- chiese la bella Maoh, che era arrivata da poco. Rei arrossì leggermente e gliela tese :- Sn K, qui le cose si mettono male: Z comincia a sospettare qualcosa su me e S! Cmq, x entrare nella base, c'è una piccola grotta vicino alla miniera e la sera nn c'è praticamente nessuno a farci la guardia: potrete entrare da lì, vi ritroverete direttamente nella cella di S: sbrigatevi!!! K&S- lo sceriffo appallottolò la lettera e disse, serissimo -Dobbiamo muoverci...- in poco tempo tutti gli abitanti del villaggio, capeggiati dallo sceriffo Rei, dalla bella Maoh e dai Tre Pionieri entrarono nella cella della signorina Salima -Ragazzi siete qui!!!- gridò la ragazza, felicissima vedendo Maoh e Rei -Salima, stai bene, vero?!- chiese preoccupata l'amica -Si, grazie a Kei!- la ragazza prese un pinza, che gli aveva dato il suo amato, e la usò per aprire la cella a tutti quanti
-Vieni con noi!- disse Rei alla ragazza, ma quando furono tutti fuori, una voce giunse alle loro orecchie
-Bene bene bene... mio fratello aveva ragione! Salve ragazzi!!!- alle loro spalle era apparso Zeo il Sanguinario -Zeo!!!- gridò lo sceriffo Rei puntando la pistola verso di lui e fissandolo con disprezzo -Tu devi essere lo sceriffo di Phoenix City...- constatò il bandito con noncuranza, poi fece un largo sorriso pieno di malizia -Questo deve essere tuo, allora...- così dicendo, diede un calcio a qualcosa per terra, che ruzzolò verso lo sceriffo: era un ragazzo!!!
-KEI!!!!!- gridò Rei buttandosi sull'amico. Kei era per terra, con gli occhi chiusi e tutto malconcio: perdeva sangue dal naso e aveva il labbro spaccato! -... Rei...- un sussurrò giunse alle orecchie dello sceriffo
-Nooooooo!!!!!!- ad urlare era stata Salima che, se non fosse stata trattenuta da Maoh, si sarebbe lancita addosso a Zeo -Kei!!!!!! Kei rispondimi, ti prego!!!!! KEI!!!!!!!!!!!!!- gridava la ragazza, in preda alla disperazione più totale, mentre calde lacrime di dolore le rigavano il viso. Zeo si godeva la scena divertito -Voi volevate fare la festa a me e io ho fatto la festa a voi, o per meglio dire, a Kei... devi ringraziare il tuo amico Rei, se sei in quelle condizioni: in fondo è stata sua l'idea...- sghignazzò ancora. Rei chiuse gli occhi per non dover più vedere il viso di Kei, coperto da quelle gravissime contusioni, e i sensi di colpa gli colpirono il cuore come un macigno di ferro "E' vero... ha ragione lui... è solo colpa mia se Kei è in queste condizioni... perdonami amico mio.... perdonami!!!" pensava disperatamente, fino a che un suono lo riscosse da quei terribili pensieri; aprì di scatto gli occhi e vide Kei in ginocchio, reggersi a fatica, che guardava Zeo con un profondissimo odio -Sta zitto, fottutissimo stronzo!!! La colpa è solo tua e non metterci in mezzo Rei, chiaro?!... tu non sei neanche lontanamente paragonabile a lui... - sibilò prima di cadere a terra dolorante -Kei...- lo sceriffo Rei fissò l'amico incredulo e commosso. Kei vedendogli in volto un espressione tanta incredula, rise divertito --... non cambierai mai, sceriffo dei miei stivali...- e svenne. Salima si raccolse tra le braccia di Maoh e cercò di sopprimere il suo indicibile pianto -Rei... che facciamo?- chiese allora la barista, preoccupata. Lo sceriffo si alzò di scatto da terra, senza dire una parola, e puntò la pistola di Kei verso Zeo, che a quella vista indietreggiò -... hai ragione, la colpa è solamente mia... ma proprio per questo voglio rimediare... uccidendoti con questa pistola, vendicherò Kei...- Zeo non credeva alle sue orecchie! Rei sorrise da sotto il cappello da CowBoy, che gli copriva il resto del viso -Anche Kei ha ragione... non cambierò mai...- così dicendo sparò. Zeo, si portò le mani al petto e vide fiotti di sangue: mugolò dal dolore e stramazzò al suolo, senza vita. Finalmente Kei era libero!!! Pochi giorni dopo anche lo sceriffo Leon venne arrestato per favoreggiamenti di legge(?) a quello che è il criminale più pericoloso di tutto il Far West, ops, volevo dire era! Sono passati solo un paio di giorni dalla scomparsa di Zeo il Sanguinario: molte cose erano cambiate e molte dovevano cambiare! Nella camera da letto di un albergo, un ragazzo alto e muscoloso aveva fasciature ai bracci, al torace, sul volto ma, nonstante fosse in quelle condizioni, dormiva serenamente; una ragazza dai lunghi capelli mori e l'abito molto elegante, vegliava sul suo letto. La porta della stanza si aprì di colpo. Un giovane ragazzo apparve sulla soglia, ma al contrario dell'altro, aveva un viso più rilassato e sorridente -Buongiorno signorina Salima! Come sta Kei, oggi?- anche la ragazza sorrise -Molto meglio, grazie sceriffo Rei! Tra qualche giorno potrà torgliersi le fasciature- a quelle parole, il sorriso dello sceriffo si allargò ulteriormente -Questa si che è una buona notizia!- un'altra voce arrivò alle orecchie di Salima -Ciao Salima, come sta quello sbruffone?- dal corridoio apparve una bella ragazza sorridente -Ciao Maoh! Sta bene, non ti preoccupare!- la rassicurò Salima -Io non sono preoccupata!!! E' Rei che non fa altro che parlare di Kei: per favore Maoh, andiamo a trovare Kei! è patetico...- lo sceriffo arrossì -Maoh, che dici?! E poi non è vero che non faccio altro che parlare di Kei: anche tu eri preoccupata!- -Io?! Figuarti...- Salima rise, divertita: ogni volta che quei due venivano a trovarla, portavano con loro una ventata di ottimismo e allegria! I due continuarono tranquillamente la loro conversazione -E comunque lo sai che, con Salima che gli fa da infermiera ventiquattr'ore su ventiquattro, Kei non potava essere in mani migliori!- disse Maoh, ammiccando all'amica; Rei annuì -Già, cure e amore gratis... beato lui!- sospirò. La bella Maoh lo guardò malissimo -Cosa vuoi insinuare, scusa?!- Rei si morse il labbro e arrossì -Beh ecco vedi, intendevo dire che... mi piacerebbe anche a me rivecere tutte quelle attenzioni...- -Ah, è così... e da chi è che vorresti riceverle, sentiamo!- ribattè Maoh, a metà tra il malizioso e l'imbronciato. Rei la fissò teneramente negli occhi e sorrise -Indovina!- Maoh arrossì di botto: non si sarebbe mai aspettato una risposta del genere!! -Avete finito di parlare come marito e moglie, voi due?! Stavo dormendo!!!- Salima, Rei e Maoh si voltarono e videro gli occhi rosso fuoco di un Kei sveglio e imbronciato -Dai scusali... erano molto preoccupati per te...- disse dolcemente Salima, sorridendo. Kei arrossì e distolse lo sguardo -C-erto...! Non era mica arrabbiato, io...- la ragazza ridacchiò. Passarono altri giorni di pace e finalmente le ferite di Kei guarirono del tutto -Finalmente!!! Non ne potevo più di stare fermo come uno stoccafisso in quel fottutissimo letto!- gridò Kei dalla gioia, stiracchiandosi -Kei, ma per te è sempre tutto fottutissimo?!- chiese Maoh, per burlarlo un pò. -Si, quasi...- così dicendo lanciò uno sguardo a Salima, che abbassò gli occhi imbarazzata. E così tutto sembrava finire per il meglio, ma l'improvviso arrivo di Lord Andrew da Londra per il matrimonio di Salima, guastò la loro felicità -Mio padre non ha acconsentito a finchè mi sposi con Kei... che cosa posso fare?!- gridò con le lacrime agli occhi, una sera, mentre erano tutti in una camera del Saloon di Maoh (erano tornati a Phoenix City). Kei abbassò lo sguardo e non disse nulla, ma l'espressione triste che portava in volto parlava da sola: questa volta nessun piano avrebbe risolto la situazione! Il giorno dopo, infatti, sarebbe giunto in città il governatore e Lord Andrew, lo sposo, e avrebbero celebrato il matrimonio in tutta furia
-Dobbiamo trovare una soluzione!- disse decisa Maoh. Tutti iniziarono a pensare poi, all'improvviso, Rei fece un balzo e dalla sua espressione si capiva che aveva qualcosa in mente -Sputa il rospo, Rei!!!- gridò Maoh. Lo sceriffo si fece pensieroso "Non posso... sarebbe contro la legge e io sono uno sceriffo! Che faccio?!" -... Rei!- il ragazzo alzò lo sguardo e i suoi occhi, costituiti da ambra lucente, incontrarono i rubini che invece costituivano gli occhi, intrisi di tristezza e senza speranza, di Kei -... hai avuto un'idea, amico mio?- chiese con un tono che non gli si addiceva: era un tono lento e stanco, un tono senza carisma, come normalmente era! Lo sceriffo abbassò lo sguardo: quel tono lo faceva sentire in colpa e contribuiva ad aumentare quella terribile senzazione il fatto che Kei lo avesse chiamato amico mio!!! Rei fece un lungo respiro e disse -L'unica soluzione che voi scappiate insieme: fuggite il più lontano possibile da qui!!!- dire quelle parole gli costava tantissimo, non tanto per il fatto di infrangere la legge quanto per la certezza che, se fossero andati via, non li avrebbe mai più rivisti!
-Vuoi dire una fuga d'amore?- Rei annuì. Lo stesso pensiero che aveva pervaso la mente di Rei, poco fa, si annidò anche quelle dei suoi compagni: dovevano dirsi addio! -Ma...- -Niente ma Kei! Questa è davvero l'unica soluzione, quindi montate i cavalli e andate via, subito!- lo sceriffo sottolineò bene l'ultima parola e parlò con parole minacciose come per dire che, se non l'avessero fatto, li avrebbe arrestati. Salima si alzò lentamente e abbracciò la sua amica -Scrivimi ogni tanto...- sussurrò Maoh, sull'orlo del pianto -Lo farò! Addio amica mia, non ti dimenticherò mai...- così dicendo, Salima guardò Kei, che si alzò a sua volta. Stavano per varcare la soglia della porta e dire addio alle uniche persone che avvessero mai considerato amiche, stavano per lasciare quel Saloon accogliente che li aveva visti incontrarsi per la prima volta, stavano per andarsene e non tornare mai più! Poco prima di scomparire del tutto, Kei si voltò verso il suo amico
-Grazie Rei...- detto questo, Salima e Kei scomparvero.
La stanza venne pervasa dal silenzio, rotto solo da alcuni singhiozzi di Maoh; Rei si alzò e l'abbracciò, appoggiando il suo mento sulla testa di lei -I-io n-non... voglio d-dirle addio...- balbettò debolmente Maoh, mentre il ragazzo la stringeva più forte e una piccola lacrime gli rigava il volto -Anch'io non vorrei...- le sussurrò. Rimasero ancora in un profondo silenzio, un silenzio pieno di ricordi e di significato: l'immagine di Kei che beffardamente lo prende in giro per via della sua stupida mania di lucidare le pistole apparve ai suoi occhi "E' sempre stato così..." pensò malinconico Rei. Ma ora ecco Salima che cerca di dire a Rei che lei e Kei si amano "E' sempre stata così gentile, anche con chi non se lo meritava..." Maoh singhiozzò. Tutti i bei momenti passati a parlare intorno al bancone del Saloon... tutte le volte che Rei e Maoh andavano a trovare Kei... in quei giorni, il loro legame si era fatto accesso come la luce del sole nel deserto e profondo come l'immenso mare che si vedeva all'orizzonte... come poteva finire tutto così?! No, non poteva finire tutto così!!! Rei e Maoh si guardarono contemporaneamente, negli occhi di entrambi la stessa determinazione e la stessa scelta
-Andiamo?- chiese Rei con un sorriso -Si!- corsero fuori dal Saloon "Kei! Salima! Aspettateci!!!" pensava intensamente Maoh. Una volta fuori si guardarono in torno, frenetici -Finalmente! Ce ne avete messo di tempo...- Rei e Maoh si voltarono: quella voce beffarda era inconconfondibile! Salima e Kei erano accanto all'uscita del Saloon e li guardavano con occhi complici! Rei li guardò sorpreso: lo sapevano? Sapevano che avrebbero deciso di andare con loro? Anche se entrambi aveva un miliardo di domande da fare ai loro amici, non dissero niente: non c'era nulla da aggiungere! -Andiamo?- Kei, per uno strano motivo aveva fatto la stessa domanda di Rei e abbe la stessa risposta -Si!!!- E fu così che l'ex-sceriffo Rei di Phoenix City, l'ex-barista Maoh del Saloon di Phoenix City, l'ex-bandito Kei delle carceri di Denver e l'ex-signorina Salima figlia del governatore, partirono verso nuove terre da scoprire, nuove città da visitare, nuovi orrizzonti da raggiungere, nuove avventure da vivere, ma stavolta per sempre insieme, uniti da un legame che mai nessuno avrebbe spezzato!
The End

Eh, arrivati fin qui commentate vero? ^_-
=^^=Ciauz=^^=
Chy-chan

 
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