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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA NINFA PROTETTRICE
Genere: Romantico, Azione, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: venia86 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/03/2005 17:40:21

autoconclusiva:hine,una ninfa che serve e protegge una famiglia di maghi,per quanto tenga a hiryu,il ragazzo non da segno di importarsene.finche..
 
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- Capitolo 1° -

Ciao a tutti, questa e' una storia autoconclusiva nata durante un giorno di febbre. Mi sono alzata dal letto e l'ho scritta di getto. Buona lettura~



*****************************************

Hine era una ninfa carina il cui compito era servire e proteggere una famiglia di stregoni.

Non tutte le ninfe erano incaricate di svolgere compiti del genere; normalmente vivevano serene nei boschi, dove si rispecchiavano nei fiumi con la rugiada e si intrecciavano i capelli pettinandoli con rametti. Ma talvolta capitava venire "adottata" da una famiglia e mettere le proprie forze al servizio di terzi. Perche' proteggere degli stregoni, ad ogni modo? Perche' malgrado il nome altisonante, anche loro hanno bisogno di una creatura con poteri magici che li assista. A ciascuno il proprio fedele aiutante: corvo parlante, civetta protettore, o ninfa carina, in questo caso. Hine non faceva piu' l'altalena sui rami degli alberi, ma si sedeva alquanto graziosamente sul possente tavolo della dimora, facendo dondolare le gambe. Era alta quanto bastava per essere scambiata per una ragazzina umana.

Ed eccola ora che seguiva l'ultimo discendente di questa famiglia di maghi, incamminato in un lungo viaggio - un ragazzo freddo come il ghiaccio che non mostrava nessuna emozione ne riconoscenza nel fatto che lei cercava di proteggerlo in tutti i modi. Non sembrava avere sentimenti, ne la ringraziava mai, come se gli desse fastidio.

----

Combatteva. Come al solito. Si fronteggiava con avversari di livello piu alto per migliorare i suoi poteri e la sua tecnica.Usava inserire la sua forza magica in due pugnali,cosi che nel colpire fossero ancora piu pericolosi.Il suo avversario usava una lunga lancia. Si battevano duramente: quando c'era uno scontro si faceva sul serio, sdegnando il pericolo.

E lei?

Era li a guardarli preoccupata mentre i suoi lunghi e morbidi capelli chiari ondeggiavano in aria.

D'un tratto il ragazzo perse un pugnale ferendosi alla mano. La lancia si mosse verso di lui e...

"No!"

Il grido accompagno' una luce che brillò nell'aria e bloccò l'attacco: la lancia parve affondare in un materiale denso come il miele ma trasparente, facendo sbalzare l'avversario verso dietro, che aveva preso la carica. La luce spari' e assieme e questa, la barriera. Il ragazzo dai capelli neri si giro lentamente a guardare la ragazza che ora sembrava ripredere fiato dall'intervento.


Ansimando, lei assunse un'aria equivoca.

"Chiedo perdono..." farfuglio' a disagio.

"Tsk. Un intervento dalla tua amichetta non era nelle regole del duello. A che gioco vuoi giocare? Con quale diritto la fai intervenire?"

"Non le ho detto io di farlo," il ragazzo le rivolse un'occhiata severa, "continuiamo."

La battaglia proseguì.

Ogni volta che Hine usava le proprie forze per bloccare un attacco, si sentiva indebbolita, ma non le importava. Non voleva che lui si ferisse...Gli si era affezionata dopo tanto tempo e, anche se non si aspettava lodi ne complimenti da lui, voleva davvero preservare la sua integrita'.

Ma stavolta non sembrava necessario. Il ragazzo vinse il duello, facendola sentire piu' sollevata. Ma l'avversario non pareva soddisfatto.

"Non e giusto. Quella barriera ha rovinato tutto. Accettero' la mia sconfitta solo se ripetiamo il duello e otterrai lo stesso risultato!"

Il ragazzo contemplo' in silenzio, poi disse, "...A patto che se perdi, come segno di risarcimento per questa perdita di tempo, mi darai la tua arma."

L'avversario non prestò attenzione al tono freddo.

"Staremo a vedere. Sempre qui, domattina. Che dici?" e voltando le spalle, si incammino'.

Dopo averlo osservato allontanarsi,il ragazzo si avviò a sua volta verso la ninfa,insoddisfatto, depositando i pugnali nelle rispettive custodie alla cintura.

"Signorino...sta sanguinando,mi faccia vedere la ferita..."

"Non e niente. Andiamo" rispose brusco, lasciandola dietro.

La stanza che avevano chiesto alla locanda era invitante, in legno massiccio, divisa in due parti da un panello, con un letto in ciascuna e un camino di pietre al centro.

Lui si sedette sulla mensola del camino e questa volta acconsentì e si lascio' medicare la ferita alla mano. Mentre gliela curava,lui parlò cupo.

"Perchè ti sei intromessa oggi? non ti ho detto che quando duello, devi stare lontano?"

"...Mi scusi...ma ho avuto paura che.."

"Domani ti proibisco di rifarlo, mi hai capito?" la taglio'.

La ninfa chinò il capo triste.

"...sì..."


Andarono a dormire. Hine coperta fino al mento rifletteva senza riuscire a prendere sonno.

" E' sempre cosi' freddo nei miei confronti. Mi odia cosi tanto? Anche quando vince i duelli, non e' mai contento...Cosa potrebbe mai farlo sorridere? Forse un giorno, completato l'addestramento, potrà ritenersi soddisfatto di sé...potra sorridere di nuovo? che bello sarebbe...magari un giorno..."

Si addormentò sognando...

---------

Uno zingaro dalla pelle scura, bandana avvolta intorno alla testa, tremava di rabbia, con goccioline di sudore sul viso, denti stretti.

"Ehi, brutto moccioso! Come hai fatto a scoprire sotto quale bicchiere si trova la moneta? Sono un prestigiatore di classe, non puoi che aver barato!"

"Ahahah!" rise il ragazzino dai capelli neri "ma anch'io sono un mago. Se ha barato qualcuno, quello sei tu. Ho scoperto dov'era quindi dammi il premio che mi hai promesso. Mi spetta!"

"Brutto insolente...certo che ti spetta adesso, una punizione!"

Ma il bambino si scansò fulmineamente al tentativo dello zingaro di colpirlo.

"Non me lo dai il premio? Allora sei un ciarlatano!" divulgo' piu' forte, facendo girare la folla e facendo stizzire ancor di piu' l'uomo.

"Zitto! O farai una brutta fine, mi hai capito?" improvvisamente lo zingaro estraette una sciabola da sotto la tavola di legno. ll bambino guardo' impassibile l'uomo, i capelli unti di olio che fuoriuscivano dalla bandana, il dente d'oro che si notava nella dentatura, la pancia di grasso sotto la maglia attillata di colore rosso e la barba pungente.

"Non mi fai paura. Mi fai ribrezzo."

"Va al diavolo, moccioso!" L'uomo si fiondò su di lui. Il bambino questa volta non si scanso'.

Ma la punta dell'arma battè contro un ostacolo invisibile a tre centimetri dal viso del giovane che restava calmo come se non acadesse niente. L'uomo venne sbalzato lontano, un'espressione sconcertata quanto sorpresa, quando udì una vocina femminile.

"Non OSARE tocare il signorino!"

"Ma che..??"

"Ecco, l'hai fatta arrabiare..." il giovanotto dai capelli neri espiro' svogliato, voltando gli occhi in una direzione che lo zingaro seguì incosciamente.

Una ragazzina esile con i capelli raccolti in due codini lunghi aveva ancora un'aura bianca attorno a sè. La folla si era allontanata da intorno a lei.

"Lascialo perdere, Hine. Torniamo a casa, siamo stati abbastanza alla fiera del villaggio." Nel silenzio generale, con gl occhi di tutti puntati du di lei, la ragazzina cambio' espressione.

"Si signorino." Sembrava felice. Lo raggiunse a breve e i due si incaminarono verso il castello in cima alla montagna che si intravedeva dopo il bosco.

--------

Quei tempi era gentile con me...ma voleva comunque farcela con le sue forze. Per questo decise di viaggiare per aumentare il suo potere. Ora invece...perche è diventato così distante..così freddo?pensa solo ad essere più forte, ed è cosi competitivo...

Questo pensava la bella ninfa dagli occhi grigi mentre lo guardava di spalle, camminando verso il luogo di incontro, il mattino dopo.

Io non capisco...


Non andò avanti con i pensieri perchè il loro cammino giunse alla fine. Avevano raggiunto il luogo prestabilito e l'avversario era già lì.

"Bene. Ora posso dimostrarti che avrei vinto io. Sei pronto?"

"Mi dispiace ma vedrai il contrario. Sono sempre pronto." ribbattè e sfoderò i coltelli con agio.

Un senso di preoccupazione la invase, ma decise di tenerlo a bada. Era sempre cosi'.

Cinque secondi di silenzio assoluto, mentre i due si guardavano negli occhi e il tempo sembrò restare fermo. Poi spiccarono un balzo e furono in aria nello stesso momento, e gli attacchi partirono.
Erano piu accaniti del giorno precedente, volevano dimostrare la propria forza e ragione.

Accidenti, sono proprio agguerriti.

Hiryu ebbe il sopravento e scaraventò l'altro a terra.La lancia gli cadde e rotolò via.

"Ah!.." il pugnale si fermò davanti al collo, mirando.Poi si sollevò pronto a colpire definitivamente.

"Padroncino,la prego!"

La ninfa si era messa davanti a braccia aperte,a sorpresa di entrambi.

"Ancora?!Togliti di li!Ti ho detto di non immischiarti!"

"Ma cosi morirà!"

"Queste sono le regole! Togliti!"

"Padroncino...ucciderete una persona..? Avete vinto il duello ormai..." i suoi occhi erano colmi di lacrime ora. La voce insisteva debole, ma gli occhi sembravano infinitamente traditi.

Hiryu la guardo' senza espressione. Ma decise di allontanarsi lo stesso,sbuffando.

Intanto il ragazzo a terra, tenendosi la spalla ferita, la guardava ancora stupito.

"Tu.." farfuglio', "perche mi hai prottetto?Non mi conosci neanche..."

Hine si asciugò gli occhi.

"Perchè non è giusto" si accovacciò davanti a lui "Anche se ci sono delle regole, sottrarre una vita e'... Mi dispiace" in un breve gesto lo abbraccio' al collo.

In quel momento si sentì la voce di Hiryu.

"Ho detto vieni qui!"

L'avversario la guardò senza poter dire o offrire qualcosa, metre lei si alzava lesta.

"...devo andare. Stai bene... addio" sorrise lei.

"E io che pensavo che lo aveva aiutato per farlo vincere. Questa qui ha un animo davvero...puro..." mormorò a sè stesso vedendoli andare via.


I suoni della sera, la notte calma e lunga.

Hine dormiva profondamente nel suo letto della locanda. Il letto di Hiryu invece era intatto. Lui stesso era assente, uscito in silenzio per incontrarsi col suo avversario.

I due stettero uno di fronte all'altro. L'avversario strinse la propria lancia in pugno.

"Tieni.E tua di diritto."

La lanciò al mago che la prese al volo.

"Mi hai sconfitto.Ma...penso che tu abbia comunque perso..."

Il mago corrugo' le sopraciglia alle parole.

"Sai di che parlo, non e' cosi?"

Hiryu sbuffò e l'altro continuò.

"Provo davvero pena per te.Hai con te un angelo e ti rifiuti di vederlo.Divresti trattarla con piu gentilezza."

"Uno come te, vivo solo per grazia e capricio, non dovrebbe dare consigli."

Gli voltò le spalle.

"Un giorno ti pentirai di averla ferita..,ma sara' troppo tardi."

Gli grido' con voce piu' alta questi alle spalle. Hiryu non rispose e prosegui.

***

Una settimana dopo erano arrivati in un altro villaggio.

"Questo posto e belissimo,non e vero signorino?" Hine era meravigliata dalla fioritura del posto.Sembrava che tutta la primavera fosse sbocciata la.

"Hm." con un mugolio annui',anche se era interessato ad altro. Sul sentiero davanti a lui vide un giglio bianco, proprio al lato della strada. Lo segui con lo sguardo per poi riguardare avanti. E poi in basso. Un rcordo affiori' nella sua mente.


"Quando viene la primavera e il mio compleanno! Perche come ninfa sono nata in primavera, ma non so in che giorno, quindi lo festeggio qundo voglio, basta che splenda il sole."

"Ehi,bell'idea!Cosi e divertente!Ma..che vorresti per regalo?"

" Io?uhm..ahhahah,niente di particolare,vorrei continuare ad essere felice con tutti voi." Il bambino parve deluso.

"Tutto qui? Allora tieni."

"Oh!" Presentata con un giglio, la bambina sgrano' gli occhi. Che bello! Grazie!"

"Heh. Troppe storie...e' meglio se andiamo" il bambin mago si finse indifferente, ma volnandosi, sorrise.



Scosse la testa, maledicendosi per l'essersi distratto, e si fermo' per guardarsi intorno.

"Quanti fiori..." Hine era particolarmente allegra, quasi euforica. Si chinava per esaminare questo o quello, per annusare i petali sugli alberi e sfiorare i germogli ancora chiusi con tenerezza.

"Resta pure se vuoi. Vado a cercare una stanza."

"Eh?..Aspetti, vengo anch'io-"

"-No." La fermò con una mano "Resta qui visto che ti piacciono i fiori."

"Ma preferisco venire con...lei... " Hine si accorse che parlava all'aria perche' il ragazzo se n'era gia andato "...a-allora la aspettero qui." Lasciandosi uscire un enorme sospiro, accascio' le spalle.

Si sedette e passò le dita attraverso i fiori. Tra quel prato fiorito, profumato, immerso nel sole, una piccola, leggera amarezza fece capolino nel suo petto. Sotto il sole che brillava nei suoi capelli lunghi e chiari, il suo sguardo triste passò sui petali, sorvolandone alcuni, consolandosi appena da sola. Si, le piacevano i fiori... Continuò a contemplare se dover rimugginare o se era il caso di distrarsi. Era sospesa tra felicità e tristezza, le due cose bilanciandosi e prima o poi una sarebbe prevalsa. Una farfalla bianca svolazzò li vicino, zigzaggamdo tranquilla e incurante dei problemi... la ragazza la notò quando le svolazzò vicino al viso.

"Ehi!Guarda chi si vede,la mia ninfa salvatrice!"

"Ah.."

"Che coincidenza. Sono di passaggio ed eccoti qui." la vide sola "E..l'"essere spietato" non è con te?"

"..."

"D'accordo,non lo offendo. Che ci fai qui?" chiese, sorridendo internamente al piccolo broncio carino che aveva assunto la ninfa.

"Il signorino Hiryu e andato alla locanda. Stavo guardando i fiori."

"Gia'... belli vero?"

"Si,ce ne sono di tutti i tipi!Mi ricordano casa mia. Anche li ce n'erano tanti...Ora che ci penso abbiamo fatto davvero tanta strada..."

Il ragazzo si accovacciò affianco a lei.

"Non ti ho ancora ringraziato per avermi salvato quella volta.."

"Non ce n'e' bisogno." Si imbarazzo' lei.

"Voglio aiutarti anch'io. Cos'hai? Ti tratta ancora male?"

"Io...non oserei mai dire che..."

"Lo difendi e? Non mi dirai che quell'essere ti sta a cuore? Dai, perche insisti?"

"Ecco, e' che conosco il signorino fin da piccolo..e non era cosi...forse anche ora in fondo non e' cambiato."

"Allora ti piace?"

"Che?!Ah! No..cioe' s...voglio dire, non posso rispondere! Sono solo qui per servire la sua famiglia," farfuglio' lei, sentendosi improvvisamente la pelle scottare fin le orecchie.

"Capito...peccato." fece questi levando lo sguardo verso il cielo.

Lei chino' il capo di lato, non capendo.

"Se potessi viaggiare anch'io con una ninfa come te, mi riterrei molto fortunato. Ma il prottettore della nostra famiglia proviene da una famiglia di rospi, e come capisci anche quando porto questa palla di lardo con me non e' che gli piaccia stare in tasca..."

"Oh..." si copri' la bocca cercando di nascondere il sorriso involontario.

"Almeno fatti ringraziare. Lascia che ti regali qualcosa.Si avvicina il tuo compleanno giusto?"

"Si..." fece leggermente stupita "come-"

"Ne ho sentito parlare, per voi ninfe e cosi,no? Cosa vorresti? Cosa desideri di piu?"

"Ecco..eh...non occorre..."

"Avanti,non esitare,mi farebbe piacere. Esprimi un desiderio!" la incitò benevolmente.

Hine ci pensò attentamente. "Io..." chiuse gli occhi, come faceva ogni sera e penso' al suo unico desiderio. "Io vorrei...solo stargli accanto...e anche se lui non mi ricambiasse, almeno per una volta...vorrei addormentarmi accanto a lui e tenergli la mano..." li riaprì tutta rossa. "AHH!! M-ma questo non accadrà mai, inutile che sogni come una sciocca!"

Il ragazzo rise di gusto. "Non sei sciocca...Anzi, sei carina."

"Adesso basta."

La frase gelida la destò proprio mentre stava per chiedere di non farle troppi complimenti. Alzò gli occhi alla sagoma accanto a loro.

"Signorino..! Ha gia finito?"

"Toh ma guarda.." l'altro si alzò, spolverandosi le ginocchia. "Devo andare. Grazie per avermi fatto compagnia e...mi dispiace ma la mia magia non può aiutarti in questo. Ti auguro pero di essere felice" le porse un fiore e le accarezzo' una guancia.

Hine arrossi'.

"Addio", la saluto' ammiccando.

Hiryu lo guardo con antipatia e appena se ne fu andato fissò quel fiore nelle sue mani. Hine si senti' tutto d'un tratto scomoda sotto quello sguardo.

"C'e'...c'e' qualcosa che non va,sign-"

"Senti... Di che altro hai parlato alle mie spalle?"

Un brutto presentimento la invase "Cosa?"

Hiryu fece un passo verso di lei. "Appena mi allontano ti metti a farfugliare del passato, non potevi risparmiartelo? Dire queste cose a un estraneo! Sai che potrebbe usarle contro di te, non fidarti di nessuno!" Le prese il fiore dalle mani e lo getto' via con ira.

"No...il fiore!"

"Non hai potuto tacere un solo istante? 'Vorrei addormentarmi accanto a lui..??' "

Le s'intoppo' il respito. Si coprì gli occhi mentre il suo viso bruciava e lentamente moriva dalla vergogna.

"-'Vorrei tenergli la mano?!' che altro gli dirai?!"

Lei non riusci a proferire parola, ne scappare.Si sentì completamente umiliata.Sul volto coperto dalle mani, le lacrime scendevano da sole.

Il pensiero era un miscuglio caotico; consapevolezza del cosa era successo, vergogna, e tutto si mischiava cosi rapidamente come fango, cosi pesante che rimase paralizzata, e tutte le forse si concentrarono nel non singhiozzare, per quanto duoleva la gola.

Sperava con tutta se stessa che non fosse cosi,che il tempo tornasse indietro...ma ormai aveva sentito tutto. E aveva sfacciatamente preso in giro quei sentimenti cosi preziosi e cari che lei custodiva nel suo animo. I suoi sentimenti puri rinfacciati in quel modo...Morire dentro..che significhi sentirsi cosi? Il suo cuore andò a pezzi. Piccoli pezzetti frantumati.

Fin tutta la sera,la ninfa dolente non ebbe il coraggio di guardarlo in faccia. Resto in silenzio per tutto il giorno, ascoltando le conversazioni passarle intorno, parole che scivolavano senza importanza. Casualmente senti' che l'indomani vi sarebbe stato uno scontro tra Hiryu e un nuovo avversario.

Detto fatto, l'indomani, a pomeriggio tardo si avviarono.L'avversario era tutt'altro che da sentirsi ottimisti.Una creatura umanoide di statura ben grossa, collo grosso, spale larghe, muscoloso e dalla pelle impenetrabile, con una sola mano. L'altra era sostituita da pietra scolpita a forma di martello. Le caretteristiche incutevano paura solo a guardarlo. Un orco di montagna. Contro un ragazzo. Ma il ragazzo in questione era uno stregone la qui potenza era aumentata grazie all'allenamento negli scontri avuti fin'ora.

Come sempre la ninfa stette in disparte, benche' stavolta con un aria triste.

Il combattimento stava per iniziare, in palio la cinta dorata dell'orco.

"E quella? Chi e?" chiese l'orco vedendola.

"La ninfa prottetrice della nostra famiglia.Mi segue nel mio viaggio.Perchè?"

"..gnnmghmg.. " mormorò qualcosa lui "Una donna!Non sopporto le ragazze!"

La poveretta lo guardo con occhi sgranati e le lettere 'scusi se esisto' sopra la testa.

Il ragazzo non commentò, ma la guardò un momento piu' a lungo del solito.

Il duello ebbe inizzio. La bestia usava colpi forti ma essendo pesante era piu lento del ragazzo. Ogni colpo pero' apriva un cratere al suolo. Si arrabio' perche' i suoi colpi venivano evitati. Un quarto d'ora dopo perse la calma. Poi ando su tutte le furie.

Inizio a piovere.

"Graaargh!Basta! " spinse via il giovane con una manata e lo scaravento' al suolo strisciando per una decina di metri. "Vinco io!Sono piu forte!"

Bisognava stare attenti. Erano ancora in situazione di parita'.


"Ah.. " la ragazza riscossasi un po dallo stato di malinconia,mise da parte i suoi pensieri,per un po.Non aveva smesso di preoccuparsi per lui,anche se la aveva trattata male.(SOLO male?ndl)-"ah..signorino Hiryu..attento.."

L'uomo si girò,disturbato dalla sua voce.

"E tu?Tu che vuoi!Tanto vinco io!!" iniziò a correre dalla sua parte e la volle colpire

"Ahhh!!" lei spaventata indietreggio,quando un pugnale lanciato ando a colpire il braccio dell'uomo.

"Uargh!Come ti permetti?" fece girandosi al ragazzo.

"La ninfa serve la nostra famiglia e sono responsabile anche per lei.Quindi PERMETTITI DI TOCCARLA e te ne pentirai amaramente."

Il sangue scorreva dal bracio abbomndante.

"Grrr..sei finito!" si lanciò con furia incredibbile su di lui che non se lo aspettava.

La ragazza era rimasta con le spalle a una parete,cercando di mettere a fuoco l'accaduto,mentre il cuore ancora le batteva per lo spavento.

Lui..la aveva difesa. Significava che almeno un po tenese a lei?almeno un po..L'aveva salvata. Allora...-provo un gran calore nel cuore e si porto le mani al petto

'Signorino..le voglio cosi bene..non mi importa se non mi vuole.La proteggero a tutti i costi!'

Un rumore secco la fece voltare e sgranare gli occhi.
'o,no!'

L'essere aveva preso il ragazzo per il collo,tenendolo in aria e gli aveva bloccato la mano che teneva l'unico pugnale rimasto.L'altro si trovava qualche metro piu in la. L'altra mano era occupata a sorregere il peso per evitare di venire strangolato.

"E ora..." una luce quasi di pazzia brillava nei suoi occhi, la saliva che fuoriusciva dalla bocca aperta.

Hine non ebbe neanche il tempo di raggionare,quella scena che si rifletteva nei suoi occhi..e venne avvolsa da un aura dorata.

La bestia venne scaraventata da un luce forte. Finalmente libero, il ragazzo cadde a terra tenendosi il collo, tossendo. Senza perdere tyempo strinse il pugnale con decisione, e spiccato un salto colpì l'essere che si era appena alzato.

"Argh!...Non mi battera' nessuno!!" malgrado il colpo si rialzo.

'Questo tizio non si atterra con niente, ha ancora la forza di parlare...'

"Al diavolo il duello. Ti uccidero lo stesso con le mia mani!!

Il ragazzo si volto e la vide allora.Con i ciuffi bagnati dalla pioggia respirava affannosamente.Aveva usato troppa energia..

"No!Il signorino..non fargli del male..non fargli..." Hine non si diede per vinta,intanto sprecava tutte le sue forze.Uno spettacolo inimaginabile si paro davanti agli occhi di Hiryu che dopo un lampo nel cielo assistette a questa scena paradossale: l'intero bestione bloccato da un anello di luce che formava un muro, e lasciava sporgere solo la testa e le spalle. Per quanto spingeva e grattava i piedi alla terra con forza,non riusciva ad avanzare.Ma questa forza era pari a quella che usava anche lei,e mano che andava si sentiva piu debole.

"LASCIAMI O MORIRAI!" la minacciò

"Non toccare..il signorino...ah..stagli lontano.." disse quest'ultima frase in una vocina tremante,quasi implorando il cielo di darle più forza.

Con il suono di una frusta tuonante, la barriera si spezzo', si dissolse nell'aria. La ragazza arrivata all'estremo delle forze si accascio' a terra, semi svenuta.

"E ORA..." gridò finalmente libera la bestia.

"Ora c'e la tua fine!" il ragazzo deciso,aveva recuperato anche il secondo pugnale.Un pugnale fu spezzato, seguito da un grido che eccheggio' nella pioggia, ma non prima di ferire l'avversario.

Hiryu aveva preferito sacrificare la sua arma piu' preziosa pur di avere una possibilita di vincere.Anche lui aveva il fiatone,si era reso conto troppo tardi che l'avversario era piu forte di lui,anche se non gli era sembrato all'inizio.Ma ora,la vera natura dell'essere si era mostrata...e non poteva tirarsi indietro,perche faceva sul serio,voleva ucciderlo. La situazione era degenerata ed era ormai fuori controllo.

La ninfa cercò di alzarsi,ma riccadde.Sentiva rumori dello scontro distanti come attraverso dell'ovatta...sentì di non avere più forze magiche. Come se le fossero finite.Sapeva che col passare dei giorni le sarebbero tornate,ma ora sentirsi così la spiazzò..si alzò lentamente sui gomiti.

"Mi viene da cadere..ugh..che strano,mi sento vuota...basta..." come avrebbe fatto ora, che c'era bisogno di lei?tutto ciò che le era rimasto era lei stessa.

"Sono il piu' fote!"

Il ragazzo si bloccò improvvisamente,sgranando gli occhi a queste parole.Un pensiero gli atraverso la mente in un lampo. Come non ci aveva mai pensato?eppure quell'essere cosi deforme e brutto che voleva uccidere a tutti i costi...altri non era che lui stesso riflesso nello specchio. Così competitivo con gli altri, pur di diventare più forte non si preoccupava di eliminare l'avversario. Non ci aveva mai pensato...ma ora capi tutto..

Approffitando di questo momentaneo smarrimento l'orco sollevo' il martello e lo abbasso veloce, non dandogli il tempo di reaggire. E ando' a segno. Un corpo venne colpito con forza.

Un corpo intromesso tra i due.

Tutto ciò che ho...è il mio corpo.

Avendo subito la potenza dell'attacco in pieno, la ragazza cadde come al rallentatore, mentre i morbidi capelli seguivano il movimento...Il ragazzo vide la scena come se si trattasse solo di un sogno, come se non fosse vero..i suoi capelli bagnati..la bocca semiaperta..le labra bagnate dalla pioggia...

La bestia si mosse.

"Uhg!" ed ecco che un pugnale gli si conficco nel ventre.Cadde con un forte tonfo.Hiryu gli mise un piede alla gola,e con un gesto secco gli diede il colpo di grazia,ansimando.


****************



Hime apri gli occhi. Cerco' di focalizzare e le parve di riconoscere le assi del soffitto, il tepore del camino e l'odore dele lenzuola.

"Mmmh..."

"Finalmente sveglia. Come ti senti?" il ragazzo era seduto sul suo letto.

"Signorino...cos'è success-ahi.." si portò una mano al fianco, facendo una smorfia di dolore.

"Quel deficente mi ha dato davvero filo da torcere. Sei stata ferita e hai dormito per due giorni, percio resta a letto..." si accorse di come lo guardava e aggiunse in fretta "e non è uno scherzo!Potevi restare uccisa!"

"Lo so.." disse con amarezza,mista a felicita perche era salvo- Poteva restare ucciso, percio'...ah?" si fermo'come avendo appena avuto una rivelazione e chiese, "Mi perdoni, ma...e' stato lei a curarmi?" accennando al pugnale era stato fissato per tenere dritto il braccio e arrossì.

"Chi altro?" sospirò lui. "Ormai uno si è spezzato, dovrò trovare un'altra arma. E' ancora presto, dormi ancora un po'."

Qualche giorno dopo, in men che non si dica era guarita. Le tornarono anche i poteri. Intanto quel che erano venuti a fare qui era finito e il giorno dopo sarebbero ripartiti per un altro posto.

Quella notte la ragazza stava andando nel suo lettino. Lui era gia nel proprio, seduto con la schienap ostata sulla testata.

"Aspetta.Vieni qui."

Curiosa, si avvicino al letto e lui ripetè l'ultima frase. Hine si sorpresse nel capire che per 'qui' intendeva proprio il letto.

"Ma...eh?" Occhi confusi, quasi terrorizzati di chiedere.

"Oggi puoi dormire qui."fece con risolutezza, e si appresto' a chiarificare, "Ma è solo per una notte!"

"D-dormiamo insieme?... " Dall'occhiata diffidente che ricevette, si appresto a infilarsi nelle coperte per paura che cambiasse idea. Non poteva crederci...era vero?

"Beh..cerca di non spostarti troppo nel sonno. 'Notte " disse lui e si girò dall'altra usando un braccio sotto la testa.

"B..buonanotte..." riuscì a dire attraverso la gola stretta.

Ma dormire? Cosi? Non poteva!! Ahhh!!! Il cuore le batteva per l'emozione.

Perche lo aveva fatto? Sapeva che questo fosse un suo desiderio, ma perche l'aveva esaudito? Proprio oggi, in un giorno qualsiasi di primavera...un attimo...primavera?

"..."

Lo guardo muta.Commossa,sorrise.

Ne era certa.Non sarebbe accaduto se non provasse qualcosa...ora era li girato...

Gli toccò le spalle, con gentilemzza, e al tatto le senti' irrigidirsi, farsi tese.

"Grazie... " disse sincera. Non temeva le conseguenze,si sarebbe anche potuto arrabiare ora,ma aveva mostrato di aver pensato a ciò che aveva detto quel giorno.

#vorrei stargli vicino..anche se non mi ricambiasse...e tenergli la mano..#


Lui chinò per un po il viso. Poi si girò sospirando.

"Uff...cos'è ora, non dormi...non ti basta?"

La ragazza sentì il viso diventarle rosso quando la mano del ragazzo cerco e strette a sua, per poi guardarla in viso.

"Non è questo..."

"Cosa c'e? " malgrado l'aria indifferente,si capiva che il ragazzo non era disturbato.

"Volevo solo-" non pote continuare e si getto tra le sue braccia,mentre due calde lacrime uscivano dagli occhi.

"Ehi,non ti ho permesso di.. " la voce contrariata si spense da sola, quasi rassegnata.

"Mi perdoni per l'audacia...ora dormirò" sorrise ma non si stacco, come per prolungare il momento. 'Solo per questa notte...davvero non chiedo altro.

Ed ecco che senti due braccia cingerle la schiena. Il respiro le s'intoppò e le guance si tinsero di rosa mentre sgranava gli occhi fissando il vuoro dietro le sue spalle.

Quelle braccia...prima pogiate soltanto...poi che la abbracciavano leggermente...un po' di più...più strette, tenendola a sé molto forte...

Un singhiozzo soffocato scappo' involutamente e il ragazzo tuffo il viso tra la spalla e il collo della ragazza.

Hiruy...sta piangendo..?

La teneva stretta.

"Potrai...maiperdonarmi per come ti ho trattata?" Per la prima volta lo vide cosi' pentito. Le chiedeva perdono e allo stesso tempo, sapeva di non meritarlo...e la teneva stretta...


****

L'indomani mattino, i due dormivano profondamente.Non si erano lasciati e le cingeva ancora le spalle anche se le mani erano rilassate.

Hine apri gli occhi e ricordo cos'era accaduto la sera precedente.

'Che sia stato un sogno..?' pensò mentre lo guardava.

"hmm...Hine?.." si svegliò anche lui

"B...buongiorno Hiriu- cioè padroncino..."

La guardò a lungo soffermandosi sull'uso del proprio nome scappatole. Infine fece una smorfia per il braccioche gli si era addormentato e fece per alzarsi.

"Non importa..." le accarezzò una guancia e si alzò, mentre la ninfa era tutta sognante da quel gesto. "Abbiamo molta strada da fare...andiamo."

Lei sorrise.

'Hiryu..per tutti i momenti che sarai solo,io ti sarò vicino..perche ti amo'..

"Si."

E la ninfa innamorata si alzò e segui il ragazzo.





*********************************************************



Ecco fatto!^w^ Vi e piaciuto?

Che dite, mi sono rifatta per averlo fatto cosi cattivo all'inizzio?

Sto pensando di creare un seguito alla storia, perche' lasciarla a questo punto e' un peccatom, che ne dite?
(O.O..presto,scappiamo!ndl)

Commentate se vi e' piaciuta, e sentitevi liberi di far notare punti da corregere. Ho scritto questa storia dieci anni fa circa, e non ho mai frequentato una scuola italiana (sono residente all'estero, con un genitore italiano) quindi apprezerei se qualcuno fosse interessato a betare.

Per finire,mando un bacione a cami-chan e ruki!^O^
^^/ ciau
by venia86

 
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