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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: FEDE E SPERANZA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: kumie galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/02/2005 20:50:01 (ultimo inserimento: 10/10/05)

yaoi kxr...sequel di ``per me è importante`` ma si può leggere anche da sola...
 
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SPERANZA NASCOSTA
- Capitolo 1° -

Ecco una ff nuova,ta-daaaan!!!^^
Dopo molte richieste (e soprattutto minacce^^”…)ho deciso di scrivere il continuo di “Per me è importante”…anche se non l’avete letta non avrete problemi a leggere questa ff.Non avevo programmato di fare un sequel,per cui se vedo che non piacerà non credo che la continuerò T.T…
Grazie come sempre a Già-chan che mi fa da cavia.
L’intera ff è dedicata solo ed esclusivamente al mio angelo custode,la dolcissima Chy-chan.Ricordati che ti voglio bene e che sarò sempre al tuo fianco,per tutto!Sono con te in ogni momento di bisogno,ma non solo,ricordalo stellina ^*^!
_____________________________________________________

Il telefono squillava insistentemente già da un paio di minuti.
Seccato,un bellissimo ragazzo dai capelli bicolore,uscì dalla doccia,legandosi in vita un asciugamano e frizionandosi i capelli con un altro,che poi si adagiò sulle spalle.
Non aveva alcuna voglia di rispondere,quindi si prese una lattina di birra fredda e si sistemò sul divano.
Di sicuro non era nessuno di importante,e quindi perché disturbarsi a rispondere?
Se fosse stato qualcuno che aveva un bisogno urgente di parlargli,e questo qualcuno poteva essere solo il suo amico americano,avrebbe usato il loro segnale.Era una cosa infantile,e sebbene i due giovani lo sapessero bene,questo permetteva al russo di non essere disturbato o,quantomeno,gli permetteva di essere ignorato.
Sorseggiò lentamente la bevanda alcolica,un po’ infastidito da quel trillo continuo.
Poi il suono del telefono cessò,e il russo tirò un sospiro di sollievo.
Non fece in tempo a bere un altro sorso che l’apparecchio squillò nuovamente.
Un solo squillo e poi di nuovo il silenzio.
Il giovane avvicinò la lattina alle labbra,tendendo l’orecchio,e dopo una decina di secondi si sentì un altro squillo,che lasciò nuovamente posto al silenzio.
Poggiando la bevanda sul tavolino da salotto di fronte a lui,il ragazzo si alzò lentamente.
Per la terza volta,un solo squillo e il silenzio riempirono la stanza.
Quello era il segnale!
Il russo corse verso il telefono e compose il numero del cellulare dell’americano,che ormai conosceva a memoria.
Il telefono non fece neanche uno squillo,all’altro capo risposero subito.
-…-
- Max?Ehi,sono io!Max…cosa è successo?-
-…Kai…ho provato a chiamarti molte volte…ma tu non hai mai risposto…-
-Ero sotto la doccia…e poi non hai usato il segnale.-
-Oh,certo…il segnale…scusami,me ne ero scordato…-la voce dell’americano era lenta e senza inflessione. Kai capì subito che qualcosa non andava.
- Max…come mai mi hai chiamato?Dimmi cosa ti è successo.Non sembri neanche tu…- il russo parlò con calma e abbastanza dolcemente.Oramai Max era il suo migliore amico,e provava molto affetto per lui.Sentirlo così distante non poteva significare niente di buono.
-…si,hai ragione…io ti ho cercato…allora,adesso ti racconto…-
Kai ascoltò scioccato il racconto di Max,spalancando gli occhi..
Non era possibile…
-…ecco,questo è ciò che dovevo dirti…- la voce del biondo occidentale tremava incontrollabilmente.
Il russo deglutì,incredulo.Chiuse gli occhi e sospirò senza fare rumore.
Era arrivato il momento di ripagare i vecchi debiti.
-Max…prendo il primo aereo che parte per il Giappone e sono da te. Aspettami,capito?-.
-Si…Kai?-chiamò impaurito l’americano.
-Si?-
-…grazie,amico.-la sua voce al russo parve un po’ sollevata.
-Aspettami Max,arrivo il prima possibile.-riagganciò la cornetta.Prese l’elenco telefonico e,dopo aver trovato il numero dell’aereoporto,lo chiamò.Il primo volo per il Giappone sarebbe partito da lì ad un’ora e fortunatamente si era liberato un posto all’ultimo minuto.
Il russo prenotò il biglietto e,come era successo l’anno precedente,preparò in fretta e furia un bagaglio buttandovi dentro le cose strettamente necessarie.
Chiuse a chiave porte e finestre e,dopo aver fatto un paio di chiamate,si mise il cappotto.
Prese la borsa e si diresse verso la porta,soffermandosi un attimo di fronte allo specchio,guardandosi.
I suoi occhi erano pieni di ansia,si vedeva bene. E non era solo per la brutta notizia che aveva appena ricevuto dal suo amico.
Vedere l’insicurezza nei suoi occhi era una cosa che odiava.
Allentò il laccetto regolabile della collana che solitamente portava aderente alla gola,lasciando che ricadesse al centro del petto e nascondendola poi sotto la maglia.
Sospirò.
-Chi l’avrebbe mai detto che sarei già tornato in Giappone…-.
Sorrise amaramente a se stesso,e si decise ad uscire per andare all’aereoporto,dove lo stava aspettando l’aereo che lo avrebbe riportato nel Paese del Sol Levante.





Allora,ho deciso che proverò a postare spesso ma con capitoli abbastanza brevi…
Che ve ne pare?Vi avviso subito che farò soffrire Max,ma non per motivi sentimentali,per cui chiedo scusa a chi ama questo personaggio…
Il titolo del capitolo si riferisce al ciondolo di Kai(come sanno quelli che hanno letto "Per me è importante" V.V)...
Che ne dite,commentate?
Baci a tutti,vi vo be!!!

 
Continua nel capitolo:


 
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