NOTTE
- Capitolo 1° -
Voglio dormire. Solo dormire. Rimango inerme nel buio aspettando di cadere in un sonno profondo. Aspetto. Aspetto ma non arriva. Brusii. Vibrazioni. Mi spaccano il cranio. Le “sento”. Le “comprendo”. Uscire. Vogliono uscire. Premono sulle orecchie. Oddio, la testa mi scoppia. La stanza sta girando, le immagini si fondono. Gira, gira. Sempre più velocemente. Come i miei pensieri. Veloce, veloce. Sempre di più. Li vedo. I miei ricordi. Il mio futuro. La mia vita. Le mie occasioni sprecate. Tutte le vite che mi sono state negate. Negate per una parola, un gesto, uno sguardo. Negate per non averne fatti al momento giusto. Rimorsi. Rimpianti. La mia vita è fatta di questi. La mia intera esistenza è basata sul passato. Il mio passato. Il mio inferno. Sui miei errori, amori, sconfitte. Perdente. Sono un perdente. Sconfitto anche quando n’esco vincitore. Cosa me ne frega del mio curriculum scolastico, se suono bene il pianoforte, se so scrivere racconti mediocri? Sono tutte cazzate. Ciò che m’importa è d’essere accettato, non sentirmi a disagio, non percepire costantemente la mia… inferiorità. Solo questo. Nient’altro.
<< C’è qualcuno che mi stimi?c’è qualcuno che mi ami?>>. Aspetto. Aspetto una risposta. Aspetto ma non arriva. Sto male. Mi sento sfinito, distrutto. Il nostro… il mio continuo bisogno di sentirmi amato mi rende fragile come il vetro. E sento che il mio animo si stia già frantumando. Basta. Non ne posso più. Non ce la faccio più fingermi felice, spiritoso, attivo. Non ce la faccio più a mentire. Mentire a me stesso. Mentire agli altri. E gli altri mi mentono? Si. Io non sono mica un’eccezione. Tutti sono bugiardi. Bugiardi. Cosa pensate di me? Cosa??? No, non voglio pensarci. Basta coi pensieri. Dormire. Fatemi dormire. Distrarmi. Devo distrarmi. Non fatemi pensare!!! Datemi una nuova vita. Una vita intensa. Così dannatamente intensa da non lasciarmi il tempo di pensare a quanto sia squallido tutto ciò. Perché non sono “speciale”? Perché? Non sono nessuno. Uno di quelli che dimentichi dopo cinque minuti. Una nullità. Non sono particolarmente bello. Non sono particolarmente intelligente. Non ho una particolare qualità. Io non sono nessuno. Buio. Solo. Sono solo, immerso nel buio. Nessuno che mi vede. Nessuno che mi giudica. Nessun modello da seguire. Solo qui sono libero. Rimanere. Voglio rimanere libero per sempre. Non voglio tornare. Non voglio tornare “nella” luce. La odio. Odio tutti voi ipocriti. Vi odio tutti. Vi ucciderò. Vi ucciderò tutti. Io posso. Io posso fare tutto quello che mi pare. Non potete fermarvi. Non si può fermare un ombra. Aspetto. Aspetto e non vedo l’ora. Non vedo l’ora d’assaggiare il vostro sangue. Non è dolce. Non sarò più solo. Ci saranno i miei “amici” a farmi compagnia. Bene. Mi vorranno bene tutti. Me ne vorranno dopo il favore che gli avrò fatto. Gli risparmierò un sacco di fatiche e dolori. Un sacco di sacrifici. E magari troverò anche una bella ragazza. La ragazza della mia vita. Vorrei ballarci un lento. Vicini, così vicini da esser tutt’uno. La musica che c’entra dentro.
<< Almost blue, almost thing…>>.
Oh, quant’è dolce quella canzone. Questa scena, mi sembra di viverla realmente. I suoi capelli che s’impregnano di rosso. Il calore del suo sangue sulla mia pelle. L’odore metallico che mi riempie le narici. Le sue labbra, le sue gelide labbra posate sulle mie. Stupendo. Spero che questo sogno duri in eterno.
<< Almost blue, almost thing about you, almost blue…>>.
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