- Capitolo 1° -
Sta nevicando!! Io adorola neve!!!...e non ho molta voglia di ascoltare questa lezione sul Petrarca...
Ad Aly che mi sopporta.
Ed a lui.
NEVE
La osservava mentre leggera cadeva dal cielo plumbeo. E sentiva le risa allegre dei bambini che parlavano con i genitori, tutti esaltati per quel candore che scendeva dal cielo.
Allungò la mano davanti a sé. Gelidi fiocchi bianchi vi si posavano sopra. E subito dopo si trasformavano in goccioline d'acqua. Avrebbe voluto che restassero, che non si sciogliessero.
Alzò lo sguardo verso il cielo.
Da quanto non si rallegrava per una simile cosa? Da quando una cosa simile non le scaldava il cuore?
E come poter spiegare quella sensazione di felicità provata quella mattina nell'uscire in terrazza e trovare tutto bianco? Tutto quel candore che l'aveva rasserenata, che l'aveva fatta esultare come se fosse ancora una bambina piccola.
...tutto bianco...
Un colore che non trovava affatto addatto a lei.
Osservò quella ciocca di capelli che le ricadeva davanti. Nero coperto di bianco. Il nero. Il suo colore.
Il colore del peccato.
Che quel bianco rappresentasse la purificazione? Che anche a lei fosse concesso di ritrovare una qualche salvezza?
...nero coperto di bianco...
...il peccato che viene perdonato...
Sorrise alzando gli occhi al cielo.
Che glielo avesero fatto incontrare proprio per questo? Perché diventasse il suo candido angelo che la salvasse dalle tenebre?
Si portò una mano sulla bocca per soffocare un attacco di risa.
Anche il suo aspetto sembrava angelico; biondo con gli occhi azzurri. Tutto il contrario di lei; mora con gli occhi verdi.
Abbassò lo sguardo.
Alla fine se ne era innamorata. Anche se non voleva. Anche se non voleva più legarsi a nessuno.
Possibile che ci volesse la neve perché se lo ammettesse?...forse perché piaceva anche a lui...?
Fissò gli occhi sul tappeto bianco ai suoi piedi...Perché le cose pure finiscono col essere sporcate da qualcosa? Qualsiasi tipo di cosa...La neve dalla gente che ci cammina sopra; i sentimenti dal tradimento; lui da lei che lo amava, ma che era sporca quanto un demone...
...sporcare qualcosa...
Eppure degli altri non le importava; se li sporcava, se li tradiva, non la toccava minimanmente. Eppure lui...
Lui, che le sorrideva sempre.
Lui, che le stava accanto.
Lui, che la lasciava sfogare.
Lui, che era puro quanto un giglio...
Chiuse gli occhi per un attimo, e le tornò in mente proprio lui...come ogni volta.
Lo amava. Ne era certa. Non riusciva più a pensare ad altro. Quando era con lui si sentiva benissimo; e quando non c'era, quando non lo vedeva per qualche giorno, continuava a pensarlo sempre...
Le sue grandi mani, i suoi occhi chiari, i suoi capelli lunghi, il suo ampio petto...
I suoi sorrisi, i suoi caldi abbracci...
La faceva sentire così bene.
Le faceva dimenticare la sua negatività, che però continuava a tormentarla quando poi era sola. Quando i vari peccati si facevano vivi, quando aveva paura che avrebbe sporcato anche lui.
Non avrebbe voluto per niente al mondo farlo decadere dalla grazia. Lui doveva rimanere puro, incorrotto. Doveva rimanere la sua ancora di salvezza. Già, le bastava solo che lui le stesse accanto. Non voleva nulla di più.
...le sarebbe dovuto bastare per non rischiare di perderlo.
I piccolissimi fiocchi le si infrangevano sul viso, trasformandosi subito dopo in acqua...
Acqua che sembrava lacrime; lacrime che lui non riusciva più a versare.
Che fosse anche questo per suo effetto? Che quel ragazzo fosse veramente la sua salvezza?
...eppure lei non glielo avrebbe mai detto.
Come chiamare tale decisione? Stupidità? Vigliaccheria? Perché era così stupida da tenersi tutto dentro?
Era sicura. Era l'uomo della sua vita, eppure non lo avrebbe mai avuto per sé. Lo avrebbe lasciato a qualcun'altra.
...solo per non rischiare di perderlo se si fosse dichiarata.
Come se avesse paura di amarlo. Come se...
Troppi come che le davano sui nervi, eppure non retrocedeva nella sua decisione.
"Non voglio perdere nessun altro per amore."
Decisa. Continuava a ripeterselo. Convinta sempre meno però.
Sempre meno convinta che fosse la decisione giusta.
Avrebbe voluto dirglielo. Sussurrargli dolcemente quelle tre parole all'orecchio. E magari scoprire che non era tutto nero come lei lo vedeva. Magari scoprire che poteva essere felice con lui.
...riuscire di nuovo a sorridere di cuore a tutti.
Fissò di nuovo i fiocchi che scendevano leggeri.
Chissà che impressione dava, lei così nera in mezzo a tutto quel candore? Forse anche insieme a lui dava la stessa impressione?
Sorrise tristemente.
Un angelo e un demone insieme? Che cosa assurda. Impossibile da concepire, no? Come poteva un essere così puro abbassarsi ad amare uno così sporco, abbandonato da Dio?
...perché diavolo se ne era innamorata? Non poteva continaure a considerarlo un semplice amico?
...se solo ci fosse riuscita. Se solo fosse riuscita a sottomettere i sentimenti alla ragione...eppure non ci riusciva. Non riusciva a smettere di essere felice quando stava con lui.
Ma può un essere sporco innamorarsi di uno puro? Riesce ad amare veramente oppure è solo voglia di sporcare?
...amore...
Solo questa parola le ronzava in testa...come se ne fosse convinta, come se ne fosse sicura.
Amava quel ragazzo così puro, che continuava a ridarle fiducia nel mondo e nell'umanità.
Sennò come altro poteva definire quella sensazione, quel sentimento che le scaldava il cuore?
Si portò una mano all'altezza del cuore.
Batteva forte se pensava a lui. Era l'unica certezza che fosse viva quel battito così forte. Quel battito che aveva paura lui potesse sentire quando erano insieme.
Tese di nuovo la mano verso quel candore.
Era cos' rassicurante, così calmo...assomigliava a lui.
Quella neve così bianca, pura come la sua anima.
Un contatto così leggero, così dolce come il loro...
...un abbraccio, la cosa più rassicurante di tutte...
...quel suo abbraccio così caldo...
Chiuse gli occhi portandossi le mano alle spalle.
Voleva vederlo.
Specchiarsi nei suoi occhi.
Udire la sua voce.
Essere sfiorata dalle sue grandi mani..
Voleva solo vederlo.
Avrebbe anche voluto dirglielo...
Sussurrargli all'orecchio...
"Io ti amo..."
Ma lui come avrebbe reagito? L'avrebbe presa sul serio, oppure avrebbe solo sorriso senza dire nulla?
E continuava a rimanere li ferma sotto la neve, la fissava mentre cadeva, con i capelli pieni di candidi fiocchi, completamente immersa nei proprio pensieri quando due braccia la strinserò a sé.
Oservò le braccia appoggiate sulle sue spalle, per poi spostare lo sguardo alle mani. Le avrebbe riconosciute tra mille.
- Se stai qui fuori ti ammalerai -
Una voce fin troppo familiare.
Si voltò nel suo abbraccio e gli allacciò le braccia attorno al collo.
...il suo odore dolce...
- Io ti amo -
L'aveva detto. Le erano uscite così spontanee le parole.
E ora si sentiva così tesa.
Si allontanò un pò per gaurdarlo negli occhi.
Quei due occhi color del cielo che la osservavano. Con una mano le scompigliò i capelli.
- Ti amo anch'io -
Disse semplicemente.
FINE
alex: Ho perso il mio stile pessimista, dannzione...Ora scrivo cose con l'happy end!! Anche se molto lontane dalla realtà dei fatti...-.-
Fuu: Visto che è un happy end, vuol dire che ora scriverai tutte cose con l'happy end?! * speranzoso*
Alex: Non farmi pensare a cose così allucinati...Io amo le mie storie angst, pseudo-death, death...
Fuu: Ma voglio anch'io qualcosa con l'happy end!! Non sei giusta!! Pur per Sanzo e Goku l'hai fatto!!!
Alex: In realtà doveva essere una death...che poi si è trasformata in quella cosa nc-17 con l'happy end...
Fuu: Sei proprio sadomasochista cronica...Fai paura...-.-
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