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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: La Stirpe delle Tenebre (Yami no Matsuei)
Titolo Fanfic: HISOKA...
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: ekiko galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/02/2005 23:25:25

hisoka lotta ancora con le sue emozioni ma...
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

ONE SHOT


COMMENTINO:
la più piccola ff che abbia mai scritto...Davvero notevole!!^^
A voi amanti della coppia HiXTsu
Buona letturaaaaa!!^_____^
Prego, anzi elemosino commenti!
CIAOOOOO!!!!


*********

Sei qui...
Mi basta solo questo...
Voglio che tu stia con me per sempre...
Non voglio soffrire....
Ne’ dimenticare, sarebbe sciocco...
Ma insieme possiamo condividere il nostro dolore...

Ti farò uscire dalle tenebre anche se mi potrebbe costare la vita stessa...
Non sono bravo ad attaccare i miei nemici...
non sono bravo a relazionarmi con gli altri...

Ma so che con te al mio fianco tutto potrà essere più facile...

non voglio più scappare dai miei incubi, dalle mie paure...
E’ da deboli...
Voglio affrontarle insieme a te...
Ti prego non lasciarmi solo...

Rimarrei solo un corpo nudo senza anima...


Non era da lui pensare così...In quei giorni, quei sogni continuavano ad occupare la sua mente, intorpidendo ogni altro pensiero razionale...
Leggendo, non ripagava quei giorni di noia anzi, lo costringevano ancor più a pensare...

Quel bacio era stato tutto per lui.

Un raggio di sole in un turbine nero che lo avvolgeva, come se grazie a quello avevesse compreso tutto in un attimo. I pensieri gli si erano improvvisamente chiariti e aveva trovato in sé la sicurezza di ritoccarlo ancora, ancora e ancora.
Ora era rimasto lì solo, in biblioteca, pensando con quale forza lo avesse ricambiato con così tale audacia quasi da soffocarlo di baci.
Ma poi non era più accaduto.
Era tornato alla sua vita normale e sembrava quasi che Tsuzuki se ne fosse dimenticato...

Nella sua testa sembrava quasi che si stessero svolgendo due battaglie:
una parte di sè ancora fissata al passato, gli implorava di lasciare perdere, che quel bacio era solo causa di sofferenza;
l’altra sapeva che Tsuzuki non l’avrebbe mollato al suo destino.

Ma queste due parti erano sempre in lotta tra di loro.

Non c’era tregua.

“Hisoka!!Dove sei?? Tsuzuki avrebbe bisogno di un favore!”
Ora dopo giorni lo chiamava.
Un tuffo al cuore.
Non aveva idea di cosa fare.

“...ehm..Arrivo!!”

Aveva attraversato il corridoio, raggiunta la grande sala, ma niente..
Dove cavolo si era cacciato??
Quell’idiota non sapeva neanche da dove cominciare a lavorare!

Quel pensiero fece in lui una strana reazione... pensare freddamente era ancora l’unico modo per comunicare con lui senza arrossire... o insultarlo... non sapeva ancora fare una giusta via di mezzo...

Ma davvero non c’era nessuno...
Cominciò a gironzolare per tutto l’edificio fino a ritrovarsi di nuovo al punto d’inizio....la biblioteca.
Forse i goushoshins sapevano qualcosa ma anche loro erano spariti.
La cosa cominciò a farsi fastidiosa, anche i pensieri residui su porte e oggetti stavano gradualmente sparendo... Era talmente abituato al caos che regnava nel loro ufficio che si sentì vuoto...
Preso dallo sconforto, arrivò fino all’ufficio di Konoe ma anche da lì non giungeva alcun suono...

L’unica cosa che rimaneva era il giardino.

“Ma non è che il tuo amico è un po’ tardo??”
“Stai zitto Terazuma, sempre meglio di te”
“non cominciare!!!”
“RAGAZZI! Shhh!! Fate silenzio!!”
“ufuf”---“ufuf”

La porta del portone principale era chiusa come al solito negli orari di lavoro..
Ad un certo punto una porticina più a sinistra, spinta da una live brezza, cigolò, come se volesse indicare a Hisoka dove dovesse andare.

“Quella è l’unica porta rimasta...”




!!!!!!!!!!!SORPRESAAAAAA!!!!!!!!!!
BUON COMPLEANNO HISOKAAAA!!!!!

Una miriade di stelle filanti e coriandoli erano caduti sull’erba dolcemente mentre Hisoka era ancora allibito...

“Com...pleanno??”
“Cavoli, certo che è proprio da matti dimenticare il proprio compleanno!! Dai festeggiamo!!”
Mentre Watari si accingeva a distribuire sakè, Hisoka cercava ancora in modo sospetto Tsuzuki

“E pensare che non salta neanche un banchetto per sbaglio... forse è l’unica cosa in cui è puntuale...”sospirò fra se.

“Ehi ‘H’ stai cercando Tsuzuki?? Mi ha detto che doveva fare una cosa di tutt’altra importanza, forse...”

Non aveva più ascoltato. Le orecchie gli si erano tappate.
“Tutt’altra...”
A quel punto decise di bere, gli dispiaceva andarsene dopo che Watari gli aveva fatto una sorpresa.

“Non fa niente” pensò mentre tracannava un bicchiere di sakè e un altro.

*******

“Ragazzi più indecisi di così non si può” pensava ”è tardissimo”
Tsuzuki incollato a qualche vetrina cercava disperatamente un bel regalo per Hisoka ma era quasi impossibile capire cosa egli preferisse.
Poi, un idea.
“sono geniale” rimuginava Tsu...

*******

Ormai ubriaco fradicio, Hisoka si era seduto sul piede di un albero e, tra un sonnecchio e l’altro, pensava di odiarlo...
Una luce però lo abbagliò improvvisamente, era un lume, che Tsuzuki gli stava sventolando in faccia.

“Tu...tu sei un...uno stronzoo...m...i fai schif” ma Tsuzuki lo interruppe violentemente.
Mentre farfugliava Tsu si era accovacciato davanti a lui, appoggiando il lume sull’erba, e lo guardava...grazie all’alcool forse, avrebbe capito finalmente quello che Hisoka pensava veramente...
“Ti ho portato questo!Ti piace??” facendo finta di non aver sentito.
Hisoka, vide l’oggettino di un insignificanza tale da fare fatica a vederlo...Lo girava e lo rigirava di mano in mano con gli occhi sbarrati...
“Ma è...un portachiavi...no, cos’è ??”
“E’ un pegno”
Hisoka cominciava a comprendere anche se non del tutto limpidamente
“Un...pegno..”

Tsuzuki si stava avvicinando lentamente a lui.
Quando Hisoka se ne accorse, ormai era tra le sua braccia.
Un bacio così leggero che a mala pena era sensibile al tatto.
Fu lì che prese l’iniziativa.

Dapprima si era staccato con decisione ritornando a guardare il cielo ma poi, volse lo sguardo più in basso.
Gli occhi del compagno non gli si staccavano di dosso in segno di risposta.
Lo guardò seriamente, poi gli si avvicinò piano piano, gli mise un dito sulla bocca con un sorrisino malizioso stampato sul volto e disse...

“Non provare mai più a farmi uno scherzo di così cattivo gusto...”
La sua bocca gli sembrava arida tanto lo desiderava in quel momento...

Tsuzuki ebbe un piccolo sussulto di piacere, un Hisoka così estroverso probabilmente non lo avrebbe mai più rivisto... Rispose dunque al suo sorrisino,

“Ci proverò”

Dicendo questo le loro lingue si intrecciarono in lunghi, forti baci carichi di passione e audacia...
ma tra un interruzione e l’altra, sentiva sussurrare Hisoka
“Sono uno stupido, uno stupido”

 
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