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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Neon Genesis Evangelion (Shin Seiki Evangelion)
Titolo Fanfic: NEON GENESIS EVANGELION RMX
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: iorichan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/02/2005 19:15:39

rivisitazione dll kui presente iori, in kiave komika, dl celebre fumetto... diversi cap... commenti please!!! ^^
 
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- Capitolo 1° -

Xk faccio kst? Xk un mio amiko m sta prestando i vol di Evangelion, e anke se nn so se riuscirò mai a concludere kst fic vorrei provare a farla… una ks komika… ogni cap di kst fic dovrebbe corrispondere ad un manga… ma se il mio amiko nn troverà i vol successivi io nn potrei andare avanti, kuindi… sxo vivamente di poterla continuare… x ora ditemi ke ne pensate, ok?
Baci…

VOLUME 1: IL PRIMO ANGELO DELLO SFIGATO SHINJI

Il quattordicenne Shinji Ikari guardò ancora una volta la foto della bella ragazza che teneva tra le mani, poi sospirò affranto.
-Insomma, com’è possibile che ‘sta bella topa voglia venire a prendere me?- si chiese, ricordandosi che nella vita lui era sempre stato uno sfigato numero uno, e che se le ragazze gli chiedevano di uscire intendevano fuori di casa loro –Ho capito che glielo ha detto mio padre, però…-
Il fanciullo si chiese se quella donna non stesse con suo padre.
Strano, quell’uomo non era certo il ritratto della bellezza, ma a Shinji non era venuto in mente che forse aveva degli attributi che lui stesso non possedeva e che potevano piacere non poco alle donne.
In effetti, lui aveva preso tutto dalla mamma! ^^
-Chissà…-
Riprese a camminare, per raggiungere il luogo di incontro prestabilito.
-Ma porca puttana, proprio ora dovevano scioperare gli autobus???- esclamò il moretto, non rendendosi conto che i mezzi non avevano scioperato ma che era stato dichiarato lo stato di emergenza –La mia sfiga non ha limiti-
Questo però era vero!
Il ragazzo continuò a camminare a capo basso, pensando intensamente ad una cosa importantissima per la sua esistenza (“Come faccio a chiederle se me la da???”), fino a che non andò a sbattere con la testa contro qualcosa di mooolto duro.
Shinji alzò il capo, trovandosi di fronte un muro di metallo.
-Ma che cazzo, non c’è mai stato qui questo coso!- urlò tirandogli un calcio.
Ma quando ebbe ritirato la gamba il “muro” si mosse, spostandosi, e lui si trovò di fronte la faccia di un robot gigantesco, che di rassicurante non aveva proprio nulla.
Shinji deglutì.
-Oh merda… ehm, buon giorno- disse, esibendosi in un risolino –Come va? Bella giornata eh? Anche lei a fare due passi?-
Come risposta, anche troppo eloquente, il robot alzò il dito medio della mano.
-Gentile, né??!!-
Dopo ciò, il bestione si voltò, pronto a tirargli chissà quali mazzate, ma prima che potesse farlo (per la somma tristezza di tutti) una macchina si fermò di fronte al quattordicenne, e dopo che la portiera si fu aperta apparve agli occhi di Shinji la donna della foto.
-Ecco la gnocc… ehm, buon giorno signorina!-
-Presto sali- disse questa, senza degnarlo di uno sguardo.
Shinji fece come gli era stato detto, e non appena ci fu sopra il veicolo partì a tutta velocità, portandoli lontano dal robot che aveva iniziato a rincorrerli.
-Mi scusi…- disse ad un tratto il ragazzo, assetato di informazioni –mi può dire cos’è quel coso che sta cercando di attentare alla nostra vita?-
-E’ un angelo…-
Shinji diede un’occhiata fuori dal finestrino, poi sgranò gli occhi.
-Ah! Allora spero vivamente di andare all’inferno se mai morirò…-
-Sei Shinji vero?- chiese ad un tratto la donna, continuando a prestare attenzione alla strada; non che servisse a qualcosa, poiché anche se stava concentrata non faceva altro che prendere tutti i bidoni e gli idranti che si trovavano sul loro passaggio.
-Cosa? Non era nemmeno sicura che fossi io?- domandò Shinji allibito, chiedendosi in che razza di mani fosse capitato.
-Ma si che lo sapevo, dai!-
SKRIIIIIIIII…
MIAOOOOOOO!!!
-Signorina, un gatto!!!-
-Tanto se non finiva sotto le ruote, l’ammazzava l’angelo!-
Shinji guardò impaurito la donna, e si promise che, se mai fosse uscito vivo da quello scontro, non le avrebbe mai più rivolto la parola.
-Scusi, ancora non so il suo nome- disse poi titubante, strofinandosi le mani.
-Misato Katsuragi…-
-Che nome di merda…-
-Ha parlato quello che di merda non ha nulla!-
-… -_____-“”””…-
-Adesso preparati, ti porto alla base Nerv- disse ad un tratto Misato, accelerando.

Intanto alla base…

-Quelle bombe non funzionano, credo che dovremmo fare entrare in azione l’Eva zero-uno con a bordo Rei- esclamò una donna dalle fitte e cespugliose sopracciglia e un camice bianco.
-Rei? In effetti il first children non può entrare in azione- le fu risposto.
-Cosa? E perché?-
-Beh, guardi lei, ha un braccio fratturato, un occhio quasi ciecato, non si regge in piedi, la testa cola sangue e non credo che riuscirà a mantenersi lucida ancora per molto… che dice, la mandiamo?-
-Beh… O_O-

Tornando a Shinji…

-Scusi, ma lei sa guidare?- domandò il quattordicenne, cercando di uscire dalla macchina ribaltata: avevano beccato in pieno un albero ed il veicolo aveva fatto tre giri su se stesso, atterrando sul tetto.
A mala pena erano usciti vivi.
-Certo che so!- rispose indignata la donna –Guarda che l’ho pagata cara quella patente!-
-Ommadonna…!!!-
-Forza, muoviti e rigira la macchina…-
-COSA? Ma perché dovrebbe toccare a me?-
Misato prese a limarsi le unghie con una lima presa da chissà dove ed indicando l’angelo che si stava avvicinando a loro con una velocità impressionante –Forse per quello?-
Così Shinji, appurando che non voleva morire così giovane, si mise a spingere la vettura, fino a che questa non si fu voltata dalla parte giusta.
-Visto, non era poi tanto difficile! Siamo grandi!- sorrise lei, dandogli una pacca sulla spalla che quasi lo fece cadere in terra.
“Siamo…??? >.<”.
-Allora, vuoi salire o no?-
-Ah… arrivo!!!-
Così in poco tempo arrivarono alla base Nerv, dove incontrarono subito una donna dal camice bianco.
-Misato, non l’avevi persa la tua abitudine di rapire i bambini?-
Shinji spalancò gli occhi.
-Avanti Ritsuko, ma che dici? °/////° Questo è Shinji…-
-Ah, il pilota dell’Eva-
Shinji tirò un sospiro di sollievo, poi si riprese.
-COSA? Pilota di che?-
La donna di nome Ritsuko lo guardò con aria di sufficienza, poi si rivolse a Misato.
-Non glielo hai detto?-
-Oooops, me ne sono dimenticata! ^////^-
Shinji scosse il capo, come per dire “che cazzo dovrei fare?”, quindi la donna dai capelli biondi lo portò, insieme a Misato, in una stanza dove un robot era stato messo in una vasca di qualche liquido strano.
-Ah, ma questo è un angelo!- esclamò Shinji quando lo vide, ma Misato scosse la testa.
-No questo è un Eva. Un robot che serve a combattere gli angeli. E’ di questo che si occupa tuo padre…-
-Ah, e io che credevo che fosse scappato con una prostituta…-
Ad un tratto una voce…
-E tu dovrai pilotare quell’Eva-
Tutti si voltarono verso la voce, e Shinji vide colui che lo aveva abbandonato da piccolo, lasciandolo con i suoi nonni e non preoccupandosi più di lui.
-Pa… papà-
L’uomo lo guardò storto.
-Chi? Io? Prima di avere un figlio come te preferisco diventare frocio!-
-Eh?-
Un altro uomo spuntò accanto al primo.
-No, Shinji, tuo padre sono io-
-Oooopssss!!!-
-E comunque è vero, tu dovrai pilotare quell’Eva, per salvare l’umanità-
Shinji guardò il padre come se fosse pazzo, poi scosse la testa e gli mostrò un foglietto tirato fuori dalla tasca:
-Questo è il numero del manicomio, è sempre aperto, notte giorno, comincia ad avviarti…-
-Questo è un rifiuto?-
-Che non si vede?-
-Bene- l’uomo lo liquidò con un gesto della mano, poi si rivolse ad alcuni tecnici che erano lì vicino –portate qui Rei-
In meno che non si dica una ragazza fasciata da tutte le parti si fece avanti, fermandosi di fronte a Shinji; qui lo toccò lentamente con un dito sulla guancia e poi ridacchiò, dicendo:
-Guarda, lo Yeti!!! Ahahaha!-
Shinji fu sorpreso da quel comportamento, ed elaborò due possibilità:
“Sta qui, o è fatta o sta davvero male”.
Optò per la prima.
-Fermi!- esclamò prendendo la decisione che avrebbe cambiato la sua vita –Salirò a bordo dell’Eva-
-Bravissimo Shinji!-
Così il ragazzo salì e subito fu sistemato nell’Entry Plug; dopo poco questo spazio iniziò a riempirsi di un liquido che sembrava acqua (e Shinji sperava tanto che fosse solo acqua!) mentre il quattordicenne veniva preso dal panico.
-Ehi, e ‘sta roba che è?-
-E’ LCL- gli sillabò Misato all’orecchio tramite un microfono.
-E quindi?-
-Link Connect Liquid-
-Ne so quante prima… qualcosa di più preciso?-
-Uno speciale liquido che entra nei polmoni del pilota e ha la triplice funzione di rifornire il pilota di ossigeno, attutire i colpi subiti alla cassa toracica e favorire la connessione neurale con l’Eva…-
-…-
“Ci rinuncio!!! -____-‘’’’’’”.
Poi un pensiero si fece spazio nel cervello del ragazzo.
-Mi entrerà nei polmoni???-
-Si…-
-Ma questo non era stabilito dal contratto!!!-
Misato sogghignò –Quale contratto?-
-… Brutta zocc… blub blub blub…-
La signorina Katsuragi rise sadicamente, brandendo una frusta, poi ritornò se stessa, e con voce calma e pacata gridò:
-Pronti a lanciare l’Eva-
-Pronti!-
-Tre… due… uno… FUORI!-
Così Shinji fu scaraventato fuori da un buco nel terreno ad una velocità pazzesca, ed atterrò di culo sull’erba, a poca distanza dall’angelo.
All’inizio pensò che non si sarebbe fatto nulla, visto che era atterrato con il sedere del robot, ma dopo si ricredette subito, cacciando un urlo incredibile che rese momentaneamente sorda la povera Misato, collegata con lui mediante il microfono.
-E non urlare, maremma bona! Che c’è ora?-
-Sono caduto ma mi sono fatto male io! Che cazzo vuol dire questo?-
-Ah, già, mi ero scordata di dirtelo!- esclamò la donna, portandosi una mano alla testa.
-Ma che cavolo di memoria ha lei???-
-Ehi, porta rispetto se non vuoi che chiami l’angelo e ti faccia trucidare!!!-
Shinji si zittì.
-Dicevo… tu sei collegato con l’Eva, ed il dolore che provi è proporzionale ai danni che vengono inflitti al tuo robot. Naturalmente a te non succederà nulla, ma proverai un po’ di dolore, nulla di preoccupante…-
Shinji deglutì, pensando che di quella donna non c’era da fidarsi.
-Ok, allora vado-
-Si, ti dirò io cosa devi fare, non preoccuparti…!-
-E chi si preoccupa???!!!-
Con relativa facilità (ovvero cadde almeno cinque volte) Shinji riuscì ad alzarsi e non appena fu pronto richiamò l’attenzione dell’angelo su di se.
-Devo proprio?-
-Muoviti!-
-Ok… EHIIII, ANGELO DI MMERDAAAAA!!! SONO QUI, CHE ASPETTI, BRUTTO STUPIDO???!!!-
-Ehm, Shinji…- lo chiamò dolcemente Misato.
-Si?-
-MA TI SEMBRA IL MODO QUELLO???-
-Però ha funzionato!-
La donna alzò gli occhi al cielo, non sapendo se pregare Dio che Shinji sconfiggesse l’angelo o ci crepasse tra atroci sofferenze, poi riportò la sua attenzione sui robot.
-Allora, comincia provando a fare un passo…-
Shinji fece come gli era stato detto.
Cascò come una pera cotta.
L’angelo iniziò a ridere sguaiatamente.
-CHE CAZZO RIDI, COGLIONE!!!-
-Shinji- lo ammonì Misato, parlando nel microfono –forza, rialzati e riprova-
Shinji si alzò e riprovò, e stavolta riuscì a fare un passo, anche se molto vacillante.
Ma l’angelo continuava a ridere.
-Ma la vuoi smettere???!!! Mi sono rialzato!-
L’angelo tornò serio e si mise in posizione d’attacco.
Shinji abbassò la testa.
-Era meglio prima…-
-Shinji- richiamò la sua attenzione Misato –adesso cerca di prenderlo a pugni…-
-Pugni?- Shinji sembrò interdetto –Non lo so fare manco da me, figurarsi su questo robot…-
“Ma che pilota mi hanno trovato…???” pensò Misato, cercando di capire se il comandante Ikari non fosse sbronzo quando gli aveva indicato lui come third children.
-Ok, allora prova a distrarlo…-
-Come? Gli butto un bastone come ai cani???-
-NO IMBECILLE, DEVI COMBATTERE!!! C-O-M-B-A-T-T-E-R-E!!! Sai che vuol dire?-
-Ehm… ci sarebbe una domanda di riserva?-
-… Perché ci provo??? Ma perché tento di istruirlo?...-
Ad un tratto Ritsuko prese il microfono dalle mani di Misato, dicendo:
-Shinji, prova a prenderlo per la gola…-
-Ma non ho torte qui…- fu l’”intelligente” risposta.
Ritsuko si rimise a sedere.
-Te lo lascio…- disse a Misato.
-Grazie eh?!! -___-“””-
Poi, senza che Shinji avesse tempo di fare nulla, l’angelo si abbatté su di lui, e l’Eva non sapendo che fare si scostò, riuscendo a sfuggire all’attacco.
-WOW! Ce l’ho fatta!- esclamò Shinji, facendo il segno della vittoria.
-Oddio, ora mi si gasa…-
Ma la felicità durò poco, circa tre secondi, fino a quando l’angelo non tornò indietro e non iniziò a picchiare furiosamente l’Eva, distruggendogli mezzo rivestimento.
-Funzioni vitali in diminuzione- urlò all’improvviso un operatore, riferendosi al pilota.
-NO!-
Tutti si girarono.
Impossibile, quella parola non poteva essere venuta dal comandante Ikari…
-Il mio Eva!!! Quello stupido di Shinji lo sta facendo distruggere…!!!-
-AHHHHH!!! ^^-
Però qualcosa ribaltò la situazione: ad un tratto l’Eva, colpito ormai troppe volte e troppo violentemente, lanciò un urlo, scrollandosi di dosso l’angelo e partì a tutta velocità, correndo lontano dall’aggressore.
-Incredibile!- gridò Ritsuko –Il livello di compatibilità e negativo, com’è possibile?-
-C’è un’unica spiegazione- le rispose Misato, guardando con occhio critico lo schermo dal quale potevano monitorare la lotta –l’Eva è in berserk…-
Ritsuko riprese ad osservare i movimenti del robot dallo schermo, e si voltò appena in tempo per vedere l’Eva che si schiantava di testa contro un muro e ricadeva di schiena, rimanendo immobile.
-Credo che si sia fatto male…- mormorò la signorina Katsuragi, guardando storto l’immagine.
-Dico anch’io…-
In effetti Shinji era rimasto tramortito e non sentiva più nulla.
-Ehi, Shinji… SHINJI!!! Non sarai mica morto?-
Come un riflesso involontario, il ragazzino, ancora incosciente, fece corna toccandosi i maroni e la signorina Katsuragi rifletté un attimo su questo fatto, poi urlò nel microfono:
-EHI, SHINJI! SE TI SVEGLI E BATTI QUESTO ANGELO GIURO CHE TE LA DO!!!-
-Credi che simili giochetti lo aiutino?- domandò beffarda Ritsuko, ma si dovette ricredere quando vide l’Eva che si rialzava a velocità supersonica e Shinji che sbavava nella cabina di pilotaggio.
-Shinji, hai sentito quello che ho detto?-
-Certo che l’ho sentito…-
-Bene, adesso va e battilo, poi manterrò la mia promessa…-
-OK!!!-
L’Eva, come se avesse avuto una carica da chissà dove, partì a tutta forza verso l’angelo, per cercare di sfondarlo con una testata (…?), ma prima che riuscisse anche solo ad avvicinarglisi, questo gli si ancorò addosso, abbracciandolo e attaccandosi a lui.
Shinji fece una smorfia.
-Ehi, sperò che quest’angelo sia una femmina…-
-Beh, in teoria… non saprei… c’è il cinquanta per cento di possibilità che sia maschio… non abbiamo ancora pensato a scoprire il loro sesso… non so neanche se ce l’hanno…-
-ODDIOOOO, PURE L’ANGELO FINOCCHIOOO!!!- urlò Shinji, cercando di scrollarselo di dosso.
Ma non aveva ancora capito le sue vere intenzioni.
Misato c’era arrivata prima.
-SHINJI, ATTENTO! Vuole autodistruggersi…-
-Che?- domandò Shinji, e nel voltare il capo fece un movimento brusco con i bracci, che gli permise di liberarsi dalla stretta dell’avversario; all’inizio non si rese conto di essere libero (quindi era lì come un coglione, libero, con un angelo davanti che stava per fare un bel botto!) ma poi inciampò su di un dislivello della strada e rotolò giù da un pendio, mentre l’angelo, con una luce accecante, scompariva a causa dell’esplosione.
Quando tutto fu finito e Shinji si accorse di quello che era successo, si rese conto di avere avuto proprio una bella botta di culo…
Era caduto, e se non fosse stato per quello non sarebbe ancora lì…
Dall’auricolare gli arrivò uno strillo di Misato, che sberciava come una pazza “Shinji, hai vinto, hai vinto, sei forte!!!”.
Probabilmente molti alla base credevano che fosse merito suo se l’angelo era stato sconfitto…
“Perché, non è così?” si chiese il ragazzo rialzandosi e avviandosi ad un’uscita per rientrare alla base “Dopotutto un po’ di fortuna non mi fa altro che bene dopo quattordici anni di sfiga totale!!”.
Quando fu di nuovo al sicuro si trovò la signorina Katsuragi davanti.
Ricominciò a sbavare…
“Ora dovrà tenere fede alla promessa”.
-Shinji, non credevo ma sei stato bravissimo…-
-Tutta fort… cioè, merito della mia bravura, è ovvio!-
-Certo! Senti preferisci andare a vivere con tuo padre o vivere da solo?-
-Beh, preferirei vivere con lei…-
Misato sorrise.
-Ok, affare fatto…-
-CHE???!!! Sta scherzando vero?- domandò Shinji, che non credeva alla sua fortuna.
-No, verrai a stare da me. Almeno avrò qualcuno con cui condividere i lavori di casa-
Ma mentre si voltava per andare alla macchina e raggiungere l’abitazione, Shinji la prese per un braccio e, molto seriamente, gli disse:
-Signorina, lei mi ha promesso una cosa prima…-
-Ah già…- esclamò Misato con un sorriso –Aspetta…- e senza un attimo di esitazione frugò nella borsetta, sotto lo sguardo attonito di Shinji, e ne tirò fuori una lattina di birra.
-Cosa? Ma non…- cercò di protestare il ragazzo, ma lei fece un cenno di diniego con la testa.
-Non preoccuparti, è l’ultima ma te la cedo volentieri… e ora andiamo…- e salì in macchina, mentre l’adolescente, con gli occhi ancora persi nel vuoto, pensava a ciò che si era perso…
-Allora, sali o no? Sbrigati, che domani devi andare a scuola…-
-Cosa?- chiese Shinji mentre prendeva posto sul sedile –Devo pure andare a scuola?-
-Certo, come fa anche Rei…-
-MA KE SFIIIIGAAAAA!!!-
-^____^-

*CONTINUA*

Allora, ke ne dite? Sxo ke vi piaccia… l’ho scritta tt in un pome… m rakk, tanti commenti, servono da pasto al mio cervellino bacato!!! ^^””””
Poi, se mi riuscirà, scriverò al più presto il 2…
CIAAAAOOOOO, ALLA PROX!!!
Shinji: NOOOOOO!!! Ç_____ç

 
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