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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Cavalieri dello Zodiaco, I (Saint Seiya)
Titolo Fanfic: IL SUONO DEL SILENZIO
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: akanemikael galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/02/2005 14:04:44

in realtà non so se sarà vm18, leggete la premessa e capirete lo strano ma serissimo parto della mia mente...una delle mie genialate
 
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SILENZIO SACRO
- Capitolo 1° -

IL SUONO DEL SILENZIO

PREMESSA: qua la premessa ci vuole. Questa è una fic a più mani, ogni cap è fatto da una persona diversa, vengono tutte del Tempio di Shun, ci siamo messi d'accordo su un tema che da anche il titolo alla fic, ognuno inoltre ha anche un pg o al massimo una coppia. Ah si, avvertenza...è yaoi in alcuni cap....probabilmente, a dire il vero non avendo qua gli altri cap perché non pronti non posso saperlo...ma penso proprio di si...non ha una trama con una linea di tempo che parte da un punto e prosegue in ordine fino a finire in un altro punto. Non è una trama classica. Non si unisce. in ogni cap c'è protagonista un pg con la storia che crea per lui l'autore che lo tiene. I cap sono collegati fra loro dall'inizio e dalla fine degli stessi. Noterete che il secondo capitolo inizierà con la stessa scena o le stesse parole del primo...per poi svilupparsi in un altro modo, con altri pg, con altre scene in altri tempi. È un misto fra fic tematica e fic a più mani. Ma di preciso non è ne l'una ne l'altra. È solo una mia invenzione che non so come chiamarla. Per far prima noi al Tempio la chiamiamo FIC MISTA DI AKANE...vabbè, buona lettura. Io ho Shaka...Baci Akane

CAPITOLO 1:
SILENZIO SACRO
(By Akane)

L'aveva imparato in molti anni.
Tutto quel tempo passato a meditare al buio dei templi indiani, sulle rive del fiume sacro, il Gange. Passava ore ed ore nel silenzio più totale, senza luce, davanti alla statua gigante del Buddah, in quella posa difficile e composta, gambe incrociate, schiena eretta, testa alta, occhi chiusi e mani intrecciate in un modo molto particolare.
Con quelle vesti bianche che si perdevano nel suo biancore candido della pelle. Con quei suoi capelli lunghi e biondi come l'oro...con quel segno in fronte che lo identificava come un indiano...con quei suoi occhi azzurri e puri come il cielo terso di quel posto. Chiunque lo guardasse fin dalla tenera età si domandava come potesse essere indiano...non poteva, pelle così pallida, occhi e capelli così chiari. Non aveva nulla o quasi degli indiani, se non quei lineamenti dolcemente orientali e aristocratici. Era sempre sembrato un Dio...ed ora che era cresciuto era diventato l'uomo più vicino a Dio.
Una persona splendida e incontaminata.
"Non disturbare il silenzio con le parole, non usarle mai, usa quelle della mente.
Non colpire la natura e le persone semplici con il tuo sguardo. Non usare mai i tuoi occhi se non nell'essenzialità, usa quelli della mente.
Non ferirti mai gli orecchi con i suoni circostanti, non usarli mai...usa quelli della mente.
Non contaminare mai il tuo corpo annusando odori forti dell'aria, non usare mai il tuo naso, usa quello della mente.
Non sporcare e non sporcarti le dita con il mondo, non usarle mai le tue mani, usa quelle della mente...usale per pregare.
Ascolta il suono del silenzio, guarda l'essenzialità, parla con chi è degno, odora i veri profumi, tocca l'effimero.
E sarai più perfetto di quel che un uomo normale può aspirare in tutta la sua vita."
I discorsi con il Dio Buddah erano interminabili. Sin da bambino sosteneva dialoghi molto seri e di alto livello. Riceveva insegnamenti preziosi...che gli avrebbero un giorno permesso di indossare le sacre vesta della Vergine.
La preziosità del silenzio.
Ecco cosa aveva imparato in molti anni.
Era importante saperlo udire, ascoltare, parlar con lui pur senza interromperlo, guardare, annusare, gustare, toccare.
Il silenzio.
L'unico vero Dio.
Molti lo temono, molti lo disprezzano, molti lo venerano, molti lo amano, molti lo ricercano.
E tutto perché è protagonista delle vita. Non bisogna mai scappar da esso, isogna dargli importanza perché nella vita delle persone possono mancare molte cose, ma il silenzio non mancherà mai.
"permette di riflettere, di sapere, di rendersi veri"
La sua risposta alle spiegazioni del suo 'maestro'.
Ed ora era grande. Era l'uomo più vicino a Dio e lo era diventato immerso nel silenzio, usando la mente per tutto...non si poteva immaginare cosa sarebbe successo se Lui avesse usato i sensi come la gente fa normalmente. Veramente sarebbe stato insostenibile per chi avesse avuto di fronte. Per questo aveva sempre gli occhi chiusi, la bocca chiusa, le mani giunte...
Protagonista della sua vita era il silenzio.
E lo insegnava ai suoi discepoli.
Con la mente si può fare qualunque cosa...ma è permesso solo dalla concentrazione...e quindi dal silenzio.
Ora era al buio della sua casa. La sesta casa.
Seduto nella stessa posa assimilata per ascoltare i segreti del silenzio.
Sembrava finito in un altro mondo, ma invece vedeva...vedeva oltre, vedeva cose che nessuno avrebbe potuto vedere.
Lui vedeva.
Occhi chiusi, abbandonato. Mente svuotata, parole che si ripetevano all'infinito nella testa, parole in indu.
Nel buio che era la sua mente cominciò a distinguersi qualcosa. Erano immagini, erano scene. Era il Grande Tempio. Erano dei cavalieri inferiori a loro, dei bronze. Arrivavano al Grande Tempio per attraversare tutte le case e giungere dal Grande Sacerdote.
Volevano...la giustizia. Volevano...restituire ad Athena il suo trono. Volevano cose incomprensibili. Accusavano e con le loro idee avrebbero cambiato, rivoluzionato e stravolto ogni cosa.
Sapeva cosa sarebbe dovuto aspettarsi. Lo sapeva. L'aveva visto, chiaramente ogni cosa. Ma c'era qualcosa che non capì. Cosa li muovesse in realtà, oltre alle loro convinzioni strane...cosa..li poteva muovere.
Dove stava la verità, dove volevano arrivare, i limiti.
Nonostante lui fosse l'uomo più vicino a Dio e sapesse molte cose alcuni dettagli gli sfuggivano, alcuni motivi, alcuni significati.
Il sogno svanì prima che potesse giungere alla verità. Era tempo di combattere e difendere ciò per cui erano stati chiamati lì.
Chiunque fossero stati e qualunque cosa avessero detto non avrebbe ceduto.
Perché era il suo compito di Gold Saint. Proteggere quel luogo da chiunque.
Loro Santi d'oro stavano dalla parte della verità, la difendevano e sarebbero anche morti per lei. Per la giustizia.
Ora l'uomo più vicino a Dio aveva davanti a se un Bronze dal forte cosmo.
Ikki di Phoenix era il suo nome.
Lui lo guardava e diceva molte cose.
Ma non capiva. Non capiva nulla, le cose che diceva erano menzogne e glielo avrebbe fatto capire.
Uno ad uno gli tolse i sensi...e lui continuava ad andare avanti.
La domanda tornò.
Cosa lo muoveva? Perché non smetteva? Era forse nobile la motivazione? Solo così si sarebbe spiegato.
Avrebbe avuto bisogno di riflettere in silenzio e di parlare col suo maestro. Ma non c'era tempo.
Le azioni di quel cavaliere l'avrebbero convinto, gli avrebbero dato le risposte che cercava.
Avrebbe capito.
Risorgeva sempre, non si perdeva, rimaneva saldo alla vita...perché era giusto.
Fu così che come sempre fece una cosa saggia e altrettanto giusta.
Lo aiutò.
Lo tirò fuori dal baratro in cui l'aveva mandato. Dandogli la possibilità di completare la sua nobile missione.
Udì nel silenzio le parole della voce più importante per lui:
Shaka...hai capito ancora una volta la strada giusta da percorrere. Lo vedi? Il silenzio ti parla sempre, costantemente, suggerendoti azioni e sentimenti che ti porteranno sempre più in alto. Abbi sempre l'umiltà di ascoltarlo..."

FINE CPITOLO 1
 
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