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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: YOUR EYES
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: rey-mika galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/02/2005 10:40:24

yuri x boris
 
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- Capitolo 1° -

Your eyes

**Yuri**
"Bene! Per oggi gli allenamenti sono finiti!" dichiaro, riprendendo Wolborg in mano ".. Domani riposatevi.. Ci vediamo tra due giorni, qui e alla stessa ora! Chi è in ritardo.. sa cosa l'aspetta! Non ve lo consiglio.."
"Sissignore!"
"Sappiamo quanto sapete essere crudele.." commenta qualcuno.
"Prego? Qualcuno ha qualcosa da ridire?" sibilo, fissandoli uno ad uno.
"Nossignore!"
"Bene! Ora andate, sempre che non vogliate restare.."
"Nossignore!" esclamano, prima di andarsene. Sembro un ufficiale dell'esercito, più che un semplice capitano di un gruppo di ragazzi che hanno voglia di allenarsi a bey.. Ma non si lamentano.. Mi hanno chiesto loro di allenarli non vedo perchè dovrebbero rimpiangerlo.. Rimango da solo in palestra per alcuni minuti, poi, una volta quasi sicuro di essere da solo, mi avvio verso gli spogliatoi. Come entro vedo Boris appoggiato al muro, mi vede, mi sorride, poi mi viene incontro e mi dice:
"Era ora che arrivassi.. Sono già andati via tutti.."
"Mi hai aspettato?" chiedo, stupito.
"Certo! Dai, andiamo! Ci aspetta una bella doccia calda!" lo fisso, piuttosto incredulo, poi lo supero e mi dirigo alle mie cose, senza dirgli una parola. Che stupido che è.. Però mi fa piacere.. È bello sapere che lui si preoccupa per me.. Mi ha accompagnato persino fin qui, ad allenare dei ragazzini, con la scusa che sono sempre stato il suo capitano e che dopo sentirebbe la mia mancanza.. È un pazzo, ma rimane uno dei miei migliori amici, se non il primo..
"Tranquillo, non aspettarmi.." commenta, seguendomi ".. Dopo tutto quello che ho fatto per te.."
"Nessuno te l'ha chiesto.." replico, molto semplicemente.
"Sei odioso.. Sei solo tu quello perfetto, vero?"
"Già!" scherzo, sorridendo. Lo vedo guardarmi come assorto nei suoi pensieri quindi aggiungo:
"Ehy! Stavo scherzando!"
"..." niente..
"Boris..?"
"..." mi tolgo la maglietta, poi ci riprovo.
"Boris, mi senti?"
".. Sei diventato più muscoloso, sai?" mormora, accarezzandomi piano il petto.
"È normale.. Devo allenarmi per diventare più forte.. E poi sono anche il vostro capitano.. Devo darvi il buon esempio.."
"E sei un ottimo capitano.." passa un dito sulla piccola cicatrice che ho e sussurra:
"E questa lo dimostra.."
"..."
"È colpa mia se te la sei fatta.."
"Non e vero.. È stata una mia decisione.. Ora però andiamo!" si riprende dai suoi pensieri e annuisce, finiamo di spogliarci e andiamo sotto la doccia. Rimango sotto il getto dell'acqua calda per diversi minuti, tenendo gli occhi chiusi, e penso un po' a tutto. Vengo strappato dai miei pensieri quando sento qualcosa di più fresco sulle labbra, all'inizio non ci faccio molto caso, magari è la mia immaginazione, ma poi mi decido e apro gli occhi, per cercare di capire cosa è stato. Eppure, a parte Boris, non c'è nessuno.. Passo la lingua sulle labbra, poi ci porto due dita.
"Qualcosa non va?" mi chiede il mio amico, mentre si insapona i capelli.
"No.. Niente.. Sarà stata la mia impressione.." replico. Lui si avvicina e comincia a scompigliarmi i capelli con le mani ricoperte di shampoo.
"Che fai?!" esclamo, cercando di allontanarlo.
"Se stai troppo sotto l'acqua calda ti si abbassa troppo la pressione.." replica, sorridendo. Sospiro, poi mi rimetto sotto l'acqua e lascio che la schiuma mi scivoli lungo il collo e il petto. Credo che abbia ragione, avrò avuto un calo di pressione e mi sono immaginato quella sensazione.. O, ancora peggio, mi sono proprio addormentato.. Chiudo l'acqua, mi avvolgo in una salvietta e poi mi vesto. Sono pronto prima di Boris e lo aspetto. Quando è pronto mi guarda e mi chiede:
"Non ti asciughi i capelli?"
"No.. Per una volta non succede niente.."
"Tieni.." mi dice, avvolgendomi al collo la sua sciarpa ".. Non ti terrà molto caldo ma è meglio di niente.."
"Grazie.." mormoro, mezzo sconvolto. Lo so che è mio amico, ma nessuno mi ha mai trattato così.. Quasi nessuno.. Solo lui si è sempre preso cura di me, poi abbiamo litigato e se ne è andato.. E non mi ha mai perdonato.. Mai.. E dubito che lo farà..
"Yuri!"
"Eh? Cosa?"
"Mi stai ascoltando?" mi domanda Boris, guardandomi preoccupato.
"Scusa.. Stavi dicendo?"
"Andiamo?"
"Sì.."
".. Sei sicuro che va tutto bene?"
"Certo.."
"Mah.. A me non sembra.. Sei strano.. Sei stanco?"
"No, non preoccuparti.. Ti ho detto che è tutto ok.."
"Se lo dici tu.." usciamo dalla palestra e torniamo a casa, passando per il parco. Intanto che camminiamo discutiamo di come è andato l'allenamento di oggi.
"Certo che a volte sei davvero cattivo!" commenta, trattenendo una risata.
"Io?! Io faccio solo il mio dovere!" si mette a ridere, io lo guardo e non riesco a trattenermi. All'improvviso si fa tremendamente serio e mi dice:
"Yuri, non guardare.."
"Eh?" non faccio come mi ha detto e guardo avanti. Sento il cuore aumentare il suo battito e il respiro fermarsi nel petto. Che ci fa lui qua? È decisamente bello.. Ancor più bello di quando è partito.. Si avvicina con il suo solito passo deciso, con i suoi calzoni preferiti.. Le braccia scoperte, così forti.. Essere stretti da esse deve essere la cosa più vicina al paradiso.. Il posto più sicuro del mondo.. Stare contro il suo petto, caldo e muscoloso.. Il mio pensiero va poi alle sue meravigliose labbra, sempre imbronciate, raramente tese in un piccolo sorriso.. Quel sorriso che vale più dell'oro.. Quel sorriso che concede solo a pochi.. pochissimi.. E io ero uno di questi.. E poi gli occhi.. Appena coperti da qualche ciocca di capelli argentei, così belli e morbidi come la seta.. Quegli occhi così freddi e così simili ai miei, solo nel colore, però.. Adesso sono pieni di un amore infinito, naturalmente non rivolto a me, ma a lui.. È colpa sua se io ho perso il ragazzo che amo..
"Solo colpa sua.."
"Scusa? Yuri, ci sei?"
"Eh? Cosa?"
"Di nuovo.. Io te l'avevo detto di non guardare.." mormora sconsolato il mio amico. Ci avviciniamo a loro, probabilmente non ci hanno visto.. Non riesco a togliergli gli occhi di dosso, come potrei.. Alza lo sguardo e, come i nostri occhi si incrociano, i suoi diventano tremendamente freddi.
"Kei! Che ci fai qui?" domanda Boris, fintamente interessato, una volta che ci troviamo di fronte.
"Niente che vi riguarda.." sibila freddamente.
"Potevi almeno avvisare che tornavi.." provo, cercando di riallacciare il legame che si è rotto tempo fa.
"Non erano affari tuoi.." non parlarmi così, ti prego.. Non con un tono così freddo..
"Kei, adesso calmati.." sussurra dolcemente Rei ".. Evidentemente si stavano solo preoccupando.." muori!
"Hai ragione, amore.. Come sempre.."
"Grazie.." smorfioso.. ".. Comunque, Yuri.." non chiamarmi ".. Cosa hai fatto ai capelli?"
"Niente.." fatti miei ".. Sono solo bagnati.."
"Ah.. E non ti ammali?"
"No.."
"Sarebbe chiedere troppo.."
"Kei.."
"Noi dobbiamo andare.." interviene Boris ".. Ciao.." non lascia loro tempo di rispondere che se ne va, lasciandomi lì.
"Che gli è preso?" chiede il mio rivale.
"Non lo so.." staccati da Kei e te lo spiego.. ".. Va beh.. Ci si vede.."
"Non dirlo nemmeno per scherzo.. Non vorrei rivederti.."
"Se non volevi allora perchè sei tornato?" domando, irritato. Non gli ho fatto niente, per ora, e lui vuole litigare..
"Non l'ho fatto certo per te, non illuderti! Rei voleva venire quindi l'ho portato!"
"Dovevo immaginarlo.. Ciao.."
"Di' pure addio.." è l'ultima cosa che sento uscire dalle labbra di Kei prima che raggiunga Boris, che mi chiede:
"Allora? Come mai non mi hai seguito?"
"Nulla di importante.."
"Come stai?"
"Non bene.. Ma potrei stare peggio.. Dai, andiamo a casa.." quanto vorrei che Rei sparisse.. Se non ci fosse lui Kei forse tornerebbe da me.. O forse no.. Credo che soffrirebbe e basta.. E io non voglio.. Stavo così bene quando eravamo amici.. Ma poi.. Tutto è finito.. Per colpa mia.. Ero particolarmente di cattivo umore e lui non faceva che pensare a Rei.. Non volevo dirgli di andarsene in Cina, se voleva stare con lui.. E quando ho provato a chiedergli scusa è stato troppo tardi.. Lui se ne è andato.. E io non ho potuto fermarlo.. Ho provato a lasciar passare un po' di tempo ma le cose non sono cambiate.. Non ha più voluto parlarmi e io ho scoperto che per me era più di un semplice amico.. E anche adesso è così.. Arriviamo a destinazione, entro e vado a portare la mia borsa in camera, poi torno in salotto, sempre immerso nei miei pensieri. Mi chiedo perchè non ho cambiato casa, perchè non ho lasciato questo posto, pieno di ricordi del mio Kei.. Sento una mano sul viso poi la voce di Boris che, come sempre, mi distrae dai miei pensieri.
"Sei congelato.. Ti conviene andare vicino al fuoco, così ti scaldi un po'.." mi consiglia.
"Non ne ho voglia.." replico tristemente.
"Che ti ha detto?" domanda, trascinandomi davanti al camino, facendomi sedere sulla poltrona.
"Niente.."
"Sicuro? A me non sembra.."
"In due parole?"
"Hn.."
"Mi odia.."
".. E tu lo ami ancora.."
"Già.." mormoro, abbassando lo sguardo per nascondere le lacrime.
"Non riesci a dimenticarlo, vero?"
"No.. Potresti lasciarmi da solo, per favore? Voglio pensare.."
"Ok.. Ti preparo la cena, va bene?"
"No.. Stasera non mangio.."
"Invece dovresti.. Va beh.. Farò come vuoi.."
"Grazie.." si avvicina e mi dà un bacio sulla tempia.
"Riprenditi, ti prego.. Non mi piace vederti così.." sussurra, prima di uscire. Rimango a fissare le fiamme ardere nel camino e il mio pensiero torna nuovamente a lui. Chissà come reagirebbe se sapesse che mi sono fatto un tatuaggio.. Probabilmente non gliene importerebbe molto, nonostante l'aquila che mi sono fatto fare.. Un'aquila di fuoco, con i contorni delle ali e della coda non ben delineati.. Un'aquila di fuoco.. Un'aquila rossa.. La sua aquila rossa.. Ma a lui non importa.. Né del tatuaggio né di me.. Anche se può sembrare anche un falco.. Che casino.. Aquila o falco.. Cosa cambia? Continuo a guardare i giochi di luce del fuoco fino a quando chiudo gli occhi e mi addormento.

Quando mi sveglio mi trovo nel mio letto, in camera mia. Come ci sono arrivato? Mi metto a sedere e subito dopo si apre la porta.
"Buon giorno.." mi saluta allegramente Boris ".. Dormito bene?"
"Sì, abbastanza.. Mi hai portato tu qui?"
"Sì.. Pensavo che il letto è più comodo della poltrona.."
"Grazie.."
"Figurati.. Fai colazione?"
"Perché no!" esclamo, alzandomi e raggiungendolo alla porta. Mi guarda e mi sorride, poi scendiamo in cucina dove lui ha già preparato tutto. Finito di mangiare andiamo in sala e ci sediamo sul divano, di fronte alla televisione ma, come faccio per accenderla, si apre la porta ed entra.. Kei?! Che ci fa qui?! Mi si avvicina e mi prende per la maglietta, poi mi sbatte non troppo gentilmente sul muro e mi chiede:
"Dov'è Rei?"
"Non era con te?" mi tira un pugno e continua.
"Se fosse con me ora non sarei qui, no?" e mi colpisce ancora ".. Dov'è?" e ancora.
"Non lo so.." di nuovo.
"Non mentire!" ogni sua parola è accompagnata da un colpo e, presto inizio a sanguinare.
"Perché dovrei saperlo?" chiedo, accasciandomi a terra, dopo un calcio particolarmente forte.
"Perché sei l'unico che potrebbe fargli qualcosa.. E ora dimmi dov'è!" mi ordina, facendomi sbattere la fronte contro la parete.
"Ti ho detto.. che non lo so.." replico, ancora intontito, tenendo gli occhi chiusi. Mi prende il braccio e me lo tira dietro la schiena, poi sibila:
"Facciamo così.. Tu mi dici quello che voglio sapere e io non ti rompo il braccio.. Non vorrai rovinare la tua carriera di blader.." non rispondo, troppo intento a trattenere i lamenti di dolore dopo che lui ha stretto più forte. Apro gli occhi per incontrare i suoi, freddi più del solito, poi alzo il braccio libero per accarezzargli una guancia. Come lo tocco lui mi lascia il braccio e mi allontana, facendomi rompere il vetro di un quadro con il volto. Cado a terra, incapace di rimanere in piedi, mentre lui mi dice:
"Non provare mai più a toccarmi.."
"Kei! Adesso basta! Se lui ti ha detto che non sa dov'è Rei vuol dire che non lo sa!" interviene Boris.
"Fatti gli affari tuoi! Non è capace di difendersi da solo? È rimasto quel ragazzino che è sempre stato?" Kei.. mi odi davvero così tanto?
"Ora basta!" alzo una mano per fermarlo, poi, con un filo di voce, sussurro:
"Boris.. Stanne fuori.."
"Ma Yuri.."
"Stanne fuori.. Riesco a cavarmela anche da solo.." voglio dimostrargli che non sono un ragazzino, anche se so che non ce la farò mai.. Non contro di lui..
"Torniamo a noi.." commenta, avvicinandosi a me ".. Per l'ultima volta.. Dov'è Rei?" chiede, dandomi un calcio nelle costole. Mi metto a quattro zampe, ignorando le ferite al viso e alle braccia, tenendo una mano sul petto e cercando di respirare, lui mi prende per i capelli e mi solleva, per poi farmi cadere nuovamente sui vetri rotti. Mi ferisco a un fianco e me ne accorgo solo quando lui mi tira un calcio proprio lì. Si rende conto che non ce la faccio, si piega su di me e, continuando a colpire la ferita aperta, mi sussurra all'orecchio:
"Vediamo quanto resisti.. Ti farò soffrire così tanto che forse capirai come mi sento lontano dal mio Rei.." faccio fatica persino a respirare, impedito dal dolore e dal sangue che ho in bocca. All'improvviso sento Kei allontanarsi da me e poi Boris dire:
"Non credi di esagerare?" poi mi prende tra le braccia e, accarezzandomi piano il viso, mi domanda:
"Come stai?"
"Uhm.." mi solleva e io appoggio la fronte contro il suo collo, poi lui si siede, tenendomi abbracciato.
"Non avvicinarti.." sibila a Kei ".. Hai già fatto anche troppo.."
"Se l'è cercato.. Volevo solo che mi dicesse dov'è il mio ragazzo.."
"E ti sembra il modo di ridurlo?"
"Hn.."
"Se credi che sia stato lui, ti sbagli! È rimasto qui tutta notte!"
"E come fai a saperlo? Sei rimasto con lui tutto il tempo?"
"Sì!" faccio un respiro profondo, poi mi alzo, o almeno ci provo.
"Che stai facendo?" mi chiede.
"Non si vede?"
"..."
"Credo di sapere dove può essere Rei.."
"Se lo sai perchè non l'hai detto subito?" urla Kei, cercando di avvicinarsi a me ma viene bloccato dal mio amico, che si mette tra noi e mi dice:
"Come fai a dirlo?"
"Intuizione.. C'è solo un posto in cui può essere.. Kei..?"
"Non chiamarmi per nome e non rivolgermi più la parola.."
"Ieri avete incontrato uno strano tizio con i capelli un po' lunghi, abbastanza scuri, come gli occhi e accompagnato da una ragazza un po' matta con i capelli anche lei scuri e i colpi rossi?"
".. Non lo so.. Non ci ho fatto molto caso.."
"Sicuro? È importante.."
".. Sì.. Mi sembra di sì.." lo sospettavo.. Faccio per muovere un passo ma ricado tra le braccia di Boris che mi dice:
"Dove credi di andare?"
"Da Rei.."
"Prima di medico le ferite e ti riposi.."
"Non c'è tempo.. Se non vuoi venire non ti obbligo.. Rimani qui.." mi appoggio al muro e striscio debolmente verso la porta, seguito da Kei.
"Non puoi pretendere che ti lasci andare in quello stato.." sento un braccio intorno alla vita, mi giro e incontro gli occhi di Boris.
"Grazie.." mormoro, lasciandomi sostenere da lui. Camminiamo per diversi minuti, con tutti che ci guardano un po' male, ma non mi importa. Se troviamo Rei, Kei starà meglio.. Arriviamo di fronte a un palazzo, non molto lontano dalla città e lì ci fermiamo.
"È qui?" mi chiede Kei, sospettoso.
"È qui.." rispondo, appoggiandomi al muro per riposare.
"Non c'è nessuno fuori.." mi fa notare l'altro ".. Sei sicuro?"
"No.. Ma è il posto più probabile.."
"Bene! Entro e mi riprendo il mio ragazzo!"
"Fermo, Kei.. Non sai nemmeno dov'è.."
"Lo cerco!"
"Aspetta.. È un casino, lì dentro.. Ti perderesti sicuramente.."
"Come fai a saperlo?"
"Ci sono stato.. Andrej l'ha fatto apposta per te.." e io mi sono fatto spiegare tutto in caso il mio Kei fosse nei guai..
"Chi?!"
"Il tipo di cui ti ho parlato.. Probabilmente non potendo attaccarti direttamente ha pensato di farlo sfruttando Rei.." faccio un respiro profondo, poi mi stacco da dove sono e mi avvio verso l'entrata, seguito dai miei compagni.
"Non allontanatevi.. Seguite me.." stupito del fatto che non ci sia nessuno entriamo e ci dirigiamo verso le scale che portano di sopra.
"Solitamente non è verso il basso che si va?"
"Ha voluto cambiare.." spiego, salendo le scale. Arriviamo al quinto piano senza incontrare davvero nessuno, e ci troviamo di fronte all'unica porta che non è fatta di vetro, come le altre.
"Rei è qui?" mi chiede Kei, avvicinandosi.
"Credo.." apre la porta e lo vediamo legato a una sedia.
"Rei!" esclama il suo ragazzo, avvicinandosi a lui per slegarlo.
"Kei.."
"Amore, stai bene?"
"Cosa ci fai qui?"
"Sono venuto a riprenderti.. Torniamo a casa, adesso.." annuisce debolmente e l'altro finisce di tagliare la corda. Lo prende in braccio ma, quando facciamo per uscire udiamo dei passi.
"Non sono in molti.." commenta Boris ".. Me ne occupo io.."
"Stai attento.." mormoro, guardandolo negli occhi.
"Non preoccuparti.. Andrà tutto bene.. Cinque minuti e sono di ritorno.." dopo di che mi dà un bacio in fronte ed esce. Perché? Perché sento questa stretta al cuore? Perché non voglio che lui si allontani da me?
"È proprio cotto.. Che gli hai fatto, Yuri?"
"Kei, non dire idiozie.. Credo che sia meglio che voi andiate.." replico, ignorandolo.
"E come?"
"Dalla scala antincendio.." gli faccio notare.
"Ah.. E voi?"
"Da quando sei tornato a preoccuparti per me?" gli chiedo, stupito da questo atteggiamento, ma felice.
"Non vorrei che Rei si sentisse in colpa.."
"..." mi sembrava strano.. ".. Ce la caveremo.. Andate.." come fanno per uscire dalla finestra si apre la porta.
"Ve ne andate di già?"
"Andrej.. Che ci fai qui?"
"Volevo controllare che la mia trappola funzionasse.. Peccato che quella stupida di Kira si sia presa troppo cura del cinese.."
"Kira? La ragazza che stava con te?"
"Sì.. L'ho mandata via, prima che mandasse all'aria tutto.."
"Sei stato tu a far del male al mio Rei?" esclama Kei, arrabbiato come non mai.
"Kei! Vattene.."
"Non gli conviene, sai? Non sei nella condizione migliore per difenderti, Yuri.." mi fa notare, malignamente soddisfatto. Intanto Kei appoggia Rei sulle scale fuori dalla finestra, poi torna dentro e mi si avvicina.
"Raggiungilo.. Adesso ci penso io.." mi sussurra piano. Lo guardo, poi scuoto il capo.
"Non ti ho mai lasciato solo in una situazione difficile.. Non lo farò ora.."
"Stupido.." commenta, sorridendo appena.
"Ben tornato.." replico. Il cattivo di turno si avvicina a noi con in mano un tubo di ferro che usa per colpire Kei. Lui lo schiva ma presto si trova con le spalle alla finestra. Se si sposta, Andrej colpisce Rei, ma se non si sposta è lui che verrà colpito..
"E adesso? Che cos'hai intenzione di fare?" gli chiede, sogghignando. Subito dopo arriva anche Boris, ma è troppo lontano per poter far qualcosa.. Sono il più vicino.. Vedo l'arma di metallo calare su Kei, che non accenna a spostarsi quindi mi lancio su di lui, per impedire che si ferisca. L'ultima cosa che sento è l'urlo di Boris.

**Boris**
Vedo Yuri lanciarsi su Kei, appena prima che Andrej cerchi di colpirlo, prendendo invece il mio amore.
"No!" urlo, quando lo vedo accasciarsi tra le braccia di Kei, senza sensi, e il sangue che gli scorre sul viso. Non ci vedo più, mi avvicino e predo quel pazzo che ha osato fargli questo, sbattendolo contro il muro. Lo riempio di pugni fino a farlo svenire, poi mi avvicino al mio capitano, ancora immobile, e lo prendo fra le braccia, allontanandolo dal suo amore, che torna dal suo ragazzo.
"Yuri.. Yuri, mi senti?" provo a chiamarlo, accarezzandogli il viso ".. Yuri, ti prego apri gli occhi.. Apri gli occhi.. Guardami.. Non lasciarmi, amore.. Ti prego.." non riesco a trattenere le lacrime mentre stringo il corpo dell'unica ragione della mia vita.
"È come immaginavo, allora.. Sei innamorato di lui.." ignoro Kei e continuo a chiamare Yuri, sperando invano che torni da me. Arriva l'ambulanza e me lo porta via, in ospedale. Per fortuna che io sto bene.. Sto bene.. Secondo gli infermieri e i dottori sto bene.. Ma non è così.. Lui è lì.. In sala operatoria e io non so cosa fare.. È colpa mia.. Se non lo avessi lasciato, questo non sarebbe successo.. Non avrei mai dovuto lasciarlo andare.. Yuri.. Come farò senza di te? Senza la tua luce? Senza il tuo sorriso? Senza poter più vedere i tuoi occhi? Senza la tua eleganza? Senza la tua freddezza che nascondeva una dolcezza troppo grande per questo mondo? Come farò se tu mi lasci? Non farlo, Yuri.. Yuri.. Torna da me.. Ti prego..
"Non si sa ancora niente?" alzo lo sguardo per incrociare gli occhi di Kei e scuoto debolmente la testa. Non so nemmeno come sono arrivato qui.. So solo una cosa.. Che lui non è qua con me..
"E tu come stai?" non rispondo nemmeno a Rei, che si è seduto accanto a me. È anche colpa sua.. Se lui non fosse arrivato.. Se non avesse voluto venire in Russia, tutto questo non sarebbe successo.. E poi, Kei.. Come ha potuto trattarlo così? Come se non avesse sentimenti.. Come se non significasse nulla per lui.. E tutti gli anni che abbiamo passato insieme noi tre non contano più niente? Yuri voleva assolutamente riallacciare i rapporti con lui e cosa ha ottenuto? Di trovarsi in ospedale.. Senza aver concluso niente.. Dopo un paio d'ore, un dottore esce dalla sala dove si trova il mio Yuri e ci informa della sua situazione che, riassunta in poche parole è così: il colpo alla testa potrebbe averlo reso cieco.. Potrebbe essere una cosa momentanea ma potrebbe anche essere permanente. Permanente.. Non vedrà più.. Non vedrà più.. Niente.. E nessuno.. Come se non bastasse per ora non è nemmeno capace di muovere il braccio destro. E questo vuol dire che deve dire addio al suo sport.. Non potrà più lanciare Wolborg.. Non ci credo.. Mi lascio cadere nuovamente sulla sedia, poi, con voce un po' tremante mi decido a chiedere:
"Posso.. vederlo?"
"Certo.. Non si è ancora svegliato, però.."
"Quindi non lo sa.."
"No.." sospiro, poi mi alzo ed entro nella camera del mio tesoro. Lo vedo sdraiato nel letto, addormentato, ignaro di tutto, con una benda che gli ricopre gli occhi. Rimango un attimo a fissarlo, poi lentamente mi avvicino a lui e mi ci siedo accanto. Gli prendo una mano tra le mie e inizio ad accarezzarla piano, fino a quando lui si sveglia.
"Ti sei svegliato.. Finalmente.." mormoro, sperando che non si accorga del tremito nella mia voce.
"Boris..?"
"Sì, sono qua.."
"Perché è tutto buio?"
"Ti.. hanno bendato gli occhi.."
"Perché?"
"..."
"Boris..?"
"..." come posso dirglielo? Stringo più forte la sua mano e lui mi chiede:
"Boris, non riesco a muovere il braccio destro.. Perché?"
"Non.. sforzarlo.. Yuri.." sussurro, trattenendo le lacrime che mi cadono comunque sul viso. Lui libera la mano che stringo e mi asciuga dolcemente il volto.
"Boris.. Stai piangendo?"
"No.." non voglio che si preoccupi, ma lui lo sa che sto mentendo..
"Per me?"
"E per chi altri?"
"Non piangere.." mormora ".. Sto bene.."
"Non è vero.. Tu sei.."
"Cieco.. Lo so.. Ho capito.. Ma passerà, no?"
"Forse.."
"Forse.." ripete, un po' sconsolato, ma poi continua un po' più allegro ".. Ma comunque andrà tutto bene, non preoccuparti.." non resisto oltre e lo abbraccio, nascondendo il viso contro il suo collo cercando di soffocare le lacrime.
"Calmati.. Si sistemerà tutto.." mi consola, passando una mano tra i miei capelli. Yuri, la tua dolcezza non ha confini.. Sei troppo buono.. Troppo dolce..
"Boris, ho un favore da chiederti.." mi dice, continuando a tenermi stretto.
"Dimmi.."
"Nella tasca della maglia che avevo c'è Wolborg.. Lo terresti tu in caso il mio braccio rimanesse così?"
"Non rimarrà così.. Te lo prometto.."
"Promettimi solo che terrai Wolborg.. Ti prego.."
"Sì.. Se è questo che vuoi.." per te farei tutto..
"Grazie.. Ti voglio bene, sai? Credo che sia un po' tardi per dirtelo.."
"Non è mai tardi, Yuri.. Anch'io ti voglio bene.." anzi, ti amo.. E vorrei baciarti, come ho fatto ieri sotto la doccia..
"Se è così allora non piangere.." annuisco, mi stacco da lui e mi asciugo le lacrime.
"Come stai?" mi chiede, dopo qualche istante di silenzio.
"Bene.."
"Mi piacerebbe vedere se è davvero così.." replica, ma io gli appoggio un dito sulle labbra, non voglio sentire altro sul fatto che non ci vede. Però è strano che non me l'abbia ancora chiesto..
"E.. Kei come sta?" appunto.. Ho parlato troppo presto..
"Fin troppo bene.." sorride, poi aggiunge:
"E Rei?"
"In ottima forma anche lui.."
"Bene.. Sono contento.." rimango con lui diverse ore, continuando ad accarezzargli il volto, poi lui mi dice:
"È meglio che torni a casa.. Domani ci sono gli allenamenti.."
"Li salto.. Voglio stare con te fino a quando non starai meglio.."
"Sicuro?"
"Sì!"
"Grazie.." mi sorride di nuovo. Che bello che è.. Vorrei che sorridesse sempre.. Ma se lo facesse i suoi sorrisi non sarebbero più solo per me, anche se non perderebbero il loro valore.. Passano diversi giorni senza che io mi allontani da lui, nemmeno quando ci sono Kei e Rei. Non posso permettere che uno dei due faccia qualcosa di male al mio Yuri! No, no, no, no!
"C'è il sole?" mi chiede, distraendomi dai miei pensieri.
"Sì.. Ma non molto.." rispondo, accarezzandogli il viso con una mano, l'altra che stringe la sua.
"Oggi il dottore mi prova la vista, per vedere se è migliorata, sai?"
"Davvero?" chiedo, notando il suo buon umore. Ha preso bene la sua situazione..
"Sì.. E ti prometto che sarai il primo a sapere qualcosa!"
"Grazie.."
"Ascolta.. Quando è successa quella cosa.. tu, prima di andare mi hai dato un bacio in fronte.."
"Sì.. Lo so.."
"Lo.. lo faresti anche adesso, prima della visita?" rimango un po' perplesso da questa richiesta poi gli rispondo:
"Certamente.." e così faccio. Prima di lasciarlo gli prendo il viso tra le mani e gli do un bacio in fronte, questa volta un po' più lungo del primo che gli ho dato. Dopo di che lo lascio andare.
"Allora, come vanno le cose fra di voi?"
"Kei.. Non hai ancora imparato a fatti gli affari tuoi?"
"Lo devi amare davvero molto.."
"Non capisco come fai.."
"A fare cosa?"
"A trattarlo come se non avesse sentimenti.."
"Non è così.. Solo che adesso è cambiato.."
"Prego?"
"Oh, andiamo.. Lo hai notato anche tu.."
"..."
"Allora? Glielo hai già detto?"
"No.. Non posso.. Adesso ha bisogno di me come amico.. Non posso dirglielo.." e poi lui ama un altro.. Cioè te..
".. Se questo non è amore.."
"Ah, smettila! Perché non vai da Rei?"
"Volevo dirvi ciao prima di andare.."
"Come?! Te ne vai?"
"Sì.. Qui non possiamo fare più niente.."
"Potresti stargli vicino.."
"Ci penserò.." detto questo se ne va. Perché gli ho detto questo? Se lui se ne va io posso rimanere con Yuri.. Ma lui non vuole che Kei se ne vada.. Continuo a rimuginare su questi pensieri fino alla fine della visita, poi lo vedo venirmi incontro. Mi metto davanti a lui e mi getta le braccia intorno al collo, stringendosi a me. Ricambio la sua stretta, più preoccupato che felice, e lui mi spiega:
"Sto ricominciando a vedere.. Tra una settimana dovrei essere a posto.."
"Davvero?"
"Sì.. Naturalmente per il braccio ci vuole un po' più di tempo.."
"Non importa.. È già un passo avanti.." torniamo in camera sua il tempo per recuperare le sue cose e poi lo riporto a casa. Sulla porta vedo Kei, ci vede e ci viene incontro.
"Ciao Yuri, come stai?" gli chiede.
"Com'è che mi parli di nuovo?" replica, piuttosto sconcertato e sospettoso.
"Non posso? Volevo solo dirti ciao.."
"Parti?"
"Sì.. Adesso.. Fammi sapere come stai.."
"Ok.. Ciao.." lo guardo stupito, non pensavo che reagisse così.. bene.. Insomma, credevo che si rattristasse ma non sembra che sia così.. Non so cosa pensare.. Si salutano, poi rientriamo in casa.
"Riesci ad arrivare in sala senza ammazzarti?" gli domando, ancora stupito.
"Certo! È anche casa mia, no?"
"Sì, ma.."
"La conosco a memoria.."
"Scusa se mi preoccupo.. Io torno subito.."
"Ok.." lo guardo allontanarsi lentamente poi faccio un salto in camera a riprendere il suo bey. Torno da lui che, nel frattempo, si è seduto sulla poltrona, mi avvicino e mi metto in ginocchio di fronte a lui. Alzo una mano e gli accarezzo il viso.
"Tieni.. Visto che stai meglio è giusto che lo riprenda.." mormoro, prendendogli la mano per restituirgli Wolborg. Lui lo prende e mi stringe la mano, poi avvicina il viso al mio e mi dà un dolce bacio sulle labbra.
"Che fai?!" esclamo, arrossendo, una volta che lui si è allontanato.
"Scusa.. Solo che ho capito.."
"Capito cosa?"
"Quando ho provato la vista.. la prima cosa che avrei voluto vedere.. la prima persona che volevo davvero vedere.. eri tu.."
"E Kei?"
"Kei è storia chiusa.. L'ho capito solo in questi giorni.. E ho capito che quello che provavo per Kei era solo una forte amicizia e il desiderio di farci pace mi ha fatto credere che lui fosse qualcosa di più.. E questo mi ha nascosto quello che provavo veramente e per chi.. E avrei voluto dirtelo prima, come l'ho capito.."
"Perché non l'hai fatto?" abbassa il volto, poi risponde:
"Io so che tu sapevi che a me piaceva Kei.. E non volevo che pensassi che ti stessi usando come ruota di scorta.. come ripiego.."
"..."
"E a dir la verità non sapevo nemmeno come avresti reagito.. Se mi avresti ricambiato perchè mi ami davvero o solo perchè sono in queste condizioni.."
"Adesso basta.." non voglio sentire altro.. Soprattutto i suoi dubbi e le sue sofferenze.. Non so se resisterei..
"Fammi finire.. Ti prego.."
"Va bene.." ma solo perchè sei tu..
"Io ti amo.. Ma non voglio essere tormentato dai dubbi.. Io non voglio farti pena.. Voglio solo che mi ami per quello che sono, se sono qualcosa per te, e non per come sono ridotto adesso.. Non ho perso il beyblade, non ho perso Kei come amico e non voglio nemmeno perdere te.. Soprattutto non voglio perdere te.. Quindi, se per te sono solo un amico, dimentica quello che ti ho detto.. Non voglio rovinare quello che c'è tra noi.."
".. Posso parlare?"
"Certo.."
"Mi si è fermato il cuore a sentirti dire quelle parole.. Davvero.. E, a dirti tutta la verità, per me sei tutto.. Ti amo, ancora da quando a te piaceva Kei.. E se ti amo non è per quello che è successo, nonostante io mi senta terribilmente in colpa.. E non posso assolutamente dimenticare quello che mi hai detto perchè non era neanche nei miei sogni più belli che tu potessi dirmi questo.. Tu non vuoi perdermi e ti posso assicurare che non mi perderai.. Mai.. Perché io voglio restare con te.."
"Davvero?" per tutta risposta annullo la distanza che separa e lo bacio, questa volta facendo scivolare la mia lingua nella sua bocca. Gli circondo la vita con le braccia e me lo tiro contro, poi mi sdraio sul pavimento, trascinandomelo sopra. Sempre tenendo unite le nostre labbra, lo faccio stendere a terra, poi mi metto sopra di lui. Suona il campanello, io mi devo staccare da lui, mi alzo e lo tiro in piedi.
"Vediamo chi è che rompe, così poi continuiamo, ok?" gli sussurro, all'orecchio.
"Ok.. Ma facciamo in fretta.."
"Guai a te se sorridi.. I tuoi sorrisi sono solo per me.."
"Come lo è il mio cuore.."
"Ora fai il freezer o giuro che poi te ne pentirai.." dannato campanello, stai zitto!
"Ok.. Ti amo.."
"Anch'io ti amo.. Dimmelo un'altra volta.."
"Ti amo.."
"Ancora.."
"Ti amo.."
"Ancora una volta.."
"Dopo.. Andiamo o il campanello ci va in corto circuito.." annuisco, poi gli prendo la mano e gliela bacio. In fondo, tutta questa storia non ha portato solo male, anche se avrei preferito che questo risultato l'avessimo ottenuto in un altro modo.. Va beh, non si può avere tutto dalla vita, anche se quello che volevo io ormai ce l'ho.. Ti amo, Yuri!
 
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