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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: MY S. VALENTAINE GIFT
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: pity galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/02/2005 19:43:03

il mio regalo posticipato di san valentino (riferimento alla fanfic ``tua per sempre``)dedicato alla persona che più amo al mondo.
 
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MY S. VALENTAINE GIFT
- Capitolo 1° -

My S. Valentaine gift.

Nonostante fosse il 14 febbraio, quella giornata non era fredda o, almeno, lui non avvertiva per niente il tipico clima degli inverni inglesi.
Era seduto sull’umida erba giallognola. Il suo sguardo era rivolto al bellissimo tramonto che tinteggiava con la sua luce rossastra le cime degli alberi. L'incantevole spettacolo si rifletteva sulle lenti dei suoi occhiali rotondi che nascondevano due splendidi iridi verdi, solitamente velati da una malinconia quasi impercettibile. Un ciuffo di capelli brizzolati gli ricadeva su un lato della fronte, tentando disperatamente di nascondere una sottile cicatrice a forma di saetta che svelava a chiunque lo incontrasse la sua identità.
Quella cicatrice... il segno indelebile di un passato che lui spesso tentava di dimenticare, ma che gli altri gli riportavano alla mente con domande indiscrete. Lui, il prescelto, il sopravvissuto. L'unico scampato all'attacco del Signore Oscuro grazie al sacrificio di Lily e James Potter, i suoi genitori, morti per proteggerlo. Aveva circa un anno quando Silente lo affidò ai suoi zii, i Dursley, per crescerlo come un figlio. Da allora erano trascorsi quindici anni, quindici lunghi e tormentati anni durante i quali Harry aveva acquistato coscienza del suo passato e del suo destino.
Ma ora a lui non importava nulla né del passato né del futuro.
Pensava solo al presente.
Pensava solo a lei.
Ormai aveva preso la sua decisione.
Doveva dirglielo.
Non poteva più sopportare le notti insonne trascorse a guardare il bianco soffitto della camera.
Era quello il giorno giusto.
Sarebbe stato tutto perfetto.
<< O ora o mai più.>> sussurrò a se stesso quando la vide scendere la scalinata di marmo della scuola.
I capelli color del rame le ricadevano sulle spalle in una cascata di riccioli. Gli occhi castani vagavano alla ricerca di lui. Si fermò sul penultimo gradino e si drizzò sulla punta dei piedi per cercare di avvistarlo.
Lo vide.
I loro occhi si incrociarono.
Pity tentò di trattenere un sorrisino di gioia e, lentamente, si avviò verso Harry.
<< Ciao.>> le disse il ragazzo quando lei fu a pochi metri da lui.
<< Ciao.>> ricambiò il suo saluto con un sorriso << Come mai mi hai fatto venire qui? Se mi volevi dire qualcosa, potevi farlo anche dentro. Qui fa un freddo…>>
<< Qui è tutto così bello.>> la interruppe.
<< Prego?>> lo guardò con un’espressione interrogativa.
<< Non ho freddo.>> disse Harry alzando il tono della voce << Siediti.>>
Pity si sedette accanto a lui e rimase qualche istante a fissare il tramonto.
<< Allora?>> gli chiese lasciando trasparire un briciolo di curiosità.
<< Vuoi sapere perché ti ho fatto venire?>> le domandò continuando a guardare davanti a sé.
<< Beh… sì.>>
Si voltò verso di lei.
Anche Pity fece lo stesso.
Il loro sguardi si incrociarono.
Rimasero quasi incantati. Si persero l’uno nello sguardo dell’altra e viceversa.
Quegli istanti a Harry sembrarono eterni. Si era preparato un discorso. Un qualcosa di sensato da dire e, ora, tutto ad un tratto, non riusciva più a spiccicare una parola.
<< Lo sai oggi che giorno è?>> le chiese quando finalmente riuscì a parlare.
<< Lunedì.>>
<< Non intendevo dire questo.>>
<< E che cosa intendevi dire allora?>>
<< Oggi è il quattordici febbraio.>> sorrise Harry.
<< E con ciò?>> continuò la rossa perplessa.
<< E con ciò?! Non sai che cosa si festeggia oggi?>> le chiese il ragazzo voltandosi verso di lei con un’espressione sorpresa.
<< No.>> affermò Pity alquanto imbarazzata << Dovrei?>>
<< Mai sentito parlare di San Valentino?>> le domandò, ritornando a guardare davanti a sé. Il sole era ormai tramontato dietro le colline, non lasciando altro che uno spruzzo di polvere rosa a tinteggiare le nuvole.
<< Mai. Che cos’è?>> chiese curiosa.
<< La festa degli innamorati.>> sospirò Harry con un’aria malinconica.
Rimasero alcuni secondi in silenzio.
<< Mai sentito parlarne. Nel mondo dei maghi non esiste una festa per gli innamorati.>>
<< E’ un peccato.>> disse il moro iniziando a giocherellare per il nervosismo con un filo d’erba.
<< Forse hai ragione. E’ romantico.>> sussurrò Pity.
Era giunto il momento.
Doveva dirglielo.
Doveva trovare un modo per confessarle i suoi sentimenti.
<< Dovresti farmi gli auguri, sai?>> disse con voce strozzata.
<< E perché scusa? Tu non hai una ragazza!>> rise.
<< Hai ragione.>> sorrise lui ironico << Ma sono innamorato.>>
Al sentire queste parole, Pity si voltò lentamente verso di lui.
Il battito cardiaco di Harry accelerò rapidamente. Le mani gli iniziarono a sudare. Gli si formò un nodo alla gola che gli impediva di respirare.
<< Di chi sei innamorato?>> gli chiese la ragazza sapendo già la risposta. Da tanto tempo attendeva quel momento e, ora che era giunto, voleva che il tempo si fermasse, che lui non le dicesse quello che aveva sentito pronunciare dalle sue labbra decine e decine di volte nei suoi sogni. Ma questa era la realtà. E, ora, lei aveva paura. Aveva paura di rovinare tutto. Aveva paura di perderlo per sempre. Ma la sua paura non era neanche lontanamente paragonabile a quella di Harry. Tutto il coraggio che era riuscito a raggranellare per il fatidico momento, era improvvisamente sparito, si era dileguato nel nulla. Quando guardava quegli occhi, i suoi occhi, tutto si dileguava nel nulla. C’erano solo quegli occhi e quel sorriso. C’era solo lei.
- Diglielo! – gli suggerì una remota voce nella sua mente.
Harry arrossì violentemente e, sorridendo in modo impacciato, distolse lo sguardo dal volto della ragazza.
Pity attese per qualche istante una risposta che non arrivò. In quel momento provò una forte sensazione di delusione. Non poteva lasciar trascorrere altro tempo. Ora era lei quella che doveva dirglielo.
<< Fammi gli auguri, Harry.>>disse afferrandolo per un polso e costringendolo a voltarsi verso di lei.
Harry impallidì improvvisamente all’udire quelle parole.
Dischiuse le labbra, come per voler dire qualcosa, ma… un dolce tocco lo fermò.
Pity si era chinata su di lui e lo aveva baciato.
Le sue labbra erano morbide,calde.
Harry venne pervaso da un brivido freddo.
Fu un bacio casto. Quasi un sfiorarsi di labbra. Nient’altro.
<< Io…>> iniziò Pity con un filo di voce, distaccandosi lentamente da lui << Io mi sono…innamorata di te.>>
Ma in quel momento le parole si confusero. Entrambi avevano pronunciato la stessa frase allo stesso momento.
Sorrisero. Questa volta non imbarazzati ma… felici.
Si scrutarono, l’uno negli occhi dell’altra.
Harry avrebbe voluto baciarla, ma non lo fece.
Al contrario la strinse in un abbraccio, un morbido e caldo abbraccio.
La sentiva così vicina, così sua.
Pity appoggiò in un gesto tenerissimo la testa contro il suo petto.

<< E’ questo l’amore? E’ questo il sentimento di cui tutti tanto parlano? E’ questa la sensazione che si prova?>> pensò la giovane << Perché, se è così, io voglio amarlo per sempre.>>

Si poggiarono sull’umida erba e si addormentarono, l’uno accanto all’altra.
Prima di addormentarsi, Pity, chiudendo gli occhi e rinsaldando la presa intorno al torace di Harry, sussurrò: << Forever.>>

Chissà se il destino le avrebbe permesso di mantenere la sua promessa…


THE END

This is my gift for you.

Written by
Pity Redhair

 
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