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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: SON MISHA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: yuki-kushinada galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/02/2005 14:28:06

un nuovo amore per goku... buon compleanno misha!!!
 
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PENSIERI
- Capitolo 1° -

Salve a tutti.
Prima di iniziare la fic vorrei precisare che questo è il mio regalo di compleanno per la mia cara cugi Misha, un bacio.
Buona lettura.



Il gruppo procedeva nel più totale silenzio. Pareva quasi strana una simil calma da parte di quei quattro, soprattutto da Goku e Gojyo: non c’era viaggio in cui i due non trovavano un pretesto qualunque per potersi azzuffare l’un con l’altro.
Tuttavia, quel giorno la stupida scimmia era avvolta nei suoi complessi psicologici, e non prestava più caso a nulla.
Nonostante le varie provocazioni ricevute non aveva ancora aperto bocca, né tanto meno sembrava aver voglia di farlo. Era come se tutto scivolasse via dal suo corpo senza lasciarne la benché minima traccia o ricordo.
Non ci mise molto, il resto del gruppo a percepire qualche cambiamento in lui, vedendolo così taciturno; ma comunque, chi per una ragione chi per un'altra, nessuno si espresse a riguardo, né tanto meno cercò di capire qual era la fonte dei suoi pensieri e venirgli così incontro.
Nonostante ciò Gojyo continuava imperterrito a guardarlo, come se stesse attendendo da un momento all’altro che l’amico decidesse di sfogarsi con lui.
Attesa vana.
Quel ragazzo non aveva assolutamente l’aria di qualcuno che voleva aprirsi ad un amico, o a chiunque altro. Si limitava a rannicchiarsi nel suo posto continuando a fissare un punto non ben definito e a perdersi nel labirinto dei suoi pensieri.
Non se la sentiva di rivolgersi a nessuno di loro: non avrebbero mai capito cosa gli stava girando per la testa, o comunque non si sarebbero curati sicuramente di prendere la cosa sul serio.
Se ne avesse discusso probabilmente gli avrebbero risposto che era solo un bambino, che lui non poteva ancora capire, che le sue erano tutte baggianate o cose di questo tipo… E sinceramente non era in vena di sentirli.
Stava così dalla sera precedente quando, andando in giro nell’ultima città visitata, per comprare i viveri necessari per un nuovo viaggio, si erano imbattuti in una giovane ragazza dai lunghi capelli rosa.
Stava osservando della merce quando la vide.
Fu come se tutto ciò che lo circondava fosse sparito e fosse rimasto solo il suo dolce sorriso…
Rimase fermo come se incantato per un bel po’ di tempo tant’è che, tornato alla locanda si era beccato un rimprovero per il tempo impiegato.
Al momento non gli fu molto chiaro se era stato sgridato per averli fatti preoccupare o per aver portato troppo tardi le sigarette, ma non ci prestò peso, andando subito in camera sua, rimanendo completamente digiuno.
Neanche quella mattina aveva toccato cibo, ed era proprio il suo non lamentarsi a riguardo che preoccupava parecchio sia Gojyo che Hakkai e Sanzo.
Sbuffò.
Sentiva una morsa dentro di sé che lo attanagliava, impedendogli anche un istante di pace… Sentiva il desiderio di tornare indietro e di ritrovare quella bella ragazza… Di sapere come si chiamava… Dove viveva… Che faceva in quella città…
Voleva in pratica conoscere ogni dettaglio che la riguardasse! …Anche se la cosa un po’ lo spaventava…!

Forse conoscendola, sarebbe scomparso completamente quello strano desiderio che ora lo attanagliava: quel magico sogno si sarebbe infranto in mille pezzi e al suo posto ne sarebbe rimasta solo la delusione di una speranza perduta.
Quindi forse era meglio non sapere nulla di lei…

O magari l’aveva semplicemente immaginata per la fame, il caldo, o qualunque altra cosa possa recare allucinazioni…
Sì, magari lei era una figura inesistente, frutto del suo bisogno di portare un sentimento più forte dell’amicizia nei confronti di qualcuno…

O forse era semplicemente una bellissima ragazza di cui si era perdutamente innamorato senza nemmeno sapere nulla di lei, e senza nemmeno reputarlo necessario: qualunque cosa avesse risposto a quelle domande che voleva farle, gli sarebbe andato a genio… Qualunque cosa sarebbe stato perfetto… Perché lei era perfetta…!

Sapeva quale fra queste ipotesi era la verità, ma nel suo intimo continuava a sperare che non lo fosse: non voleva né soffrire, né lasciare i suoi amici; ma allo stesso tempo era completamente… Assurdo che tutto ciò che provava poteva anche minimamente essere privo di fondamenta.
Doveva scegliere…
Scegliere se tornare indietro, abbandonando così le persone che lo avevano sempre aiutato, sostenuto, consigliato, incoraggiato, protetto…
O scegliere di assaggiare quel sentimento ancora a lui sconosciuto… Quel sentimento chiamato “amore”… Solo come forma di “ricordo”.
Se avesse optato per l’ultima probabilmente sarebbe stato male… Parecchio male… Avrebbe vissuto di rimpianti e di vane preghiere…
Tuttavia… Il suo senso del dovere e della gratitudine non gli permettevano di abbandonare tutto e tutti per seguire “solo” i propri sentimeneti.
Lo trovava un gesto troppo egoistico.
Si trattava di pensare solo ed esclusivamente alla sua felicità, ammesso che fosse riuscito a raggiungerla, trascurando così completamente il legame con gli altri.
Con quale faccia poteva dire a Sanzo che aveva voglia di mollare tutto per una ragazza incrociata per qualche minuto?
Non avrebbe mai potuto farlo… E non lo avrebbe mai fatto!
 
Continua nel capitolo:


 
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