- Capitolo 1° -
I’ll come back for you
Era una calda sera d’estate al villaggio della foglia, il sole stava tramontando, portando nel cielo sfumature meravigliose. Sakura non si accorse di quello spettacolo, tornava a casa dai suoi allenamenti fissando il vuoto: nella mente sempre lo stesso nome, negli occhi sempre lo stesso viso, nelle orecchie sempre quella voce calda e pacata che dice “grazie”.
Ricordava ancora quella notte. Come poteva dimenticarla? Il rimorso di non aver potuto fare niente per trattenerlo, si mescolava ogni notte alla paura che non l’avrebbe mai più rivisto togliendole il sonno, e quando la stanchezza trionfava sulla nostalgia, egli appariva anche nei suoi sogni, in tutta la sua determinazione, a ricordarle la sua impotenza. Non stava piangendo, non aveva più lacrime, si limitava a guardare il vuoto camminando lentamente, senza neanche pensare a dove stesse andando, senza pensare a niente. Si ritrovò lungo il fiume, fuori dal villaggio, quando si accorse che anche l’ultimo raggio di sole stava sparendo, lasciando spazio alle stelle; non aveva voglia di tornare a casa, si sedette e portando il mento sulle ginocchia si mise ad osservare svogliatamente come tutto si riflettesse nell’acqua. Doveva essere fredda quell’ acqua, come l’aria che le accarezzava il viso quella notte. In realtà non era l’aria ad essere fredda, ma la paura di essere abbandonata dalla persona più importante che avesse, era questo che la fece tremare. Continuava a fissare il vuoto quando una lacrima silente le bagnò una guancia, non voleva pensare più a niente, ma una serie di immagini le apparvero davanti agli occhi: la mattina in cui si formò il gruppo 7, la prova dei campanelli di Kakashi, le missioni svolte tutti e quattro insieme, il terrore di averlo visto morto. E poi l’esame per diventare chunin, l’incontro terrificante con Orochimaru. Già, quella specie di mostro. Le aveva portato via il più grande amore della sua vita. Per l’ennesima volta pianse, nascondendo il viso tra le braccia. Nel frattempo si era fatto buio, e tra le foglie di un cespuglio poco lontano sentì un rumore.
Si alzò di scatto: - Chi va là! -
Nessuna risposta. Un’ombra si mosse da quel cespuglio e senza esitazione la ragazza lanciò uno shuriken. Una voce maschile si lamentò, aveva colpito qualcuno; si avvicinò per vedere chi fosse, e alla vista di quel viso, le gambe non ressero, e si ritrovò a terra di fronte a lui:
Sak - Sasuke... -
Sas - Però, sei diventata brava a lanciare gli shuriken -
Sak - St... stai bene? -
Sas - Si, non preoccuparti, mi hai solo sfiorato -
Sak – Che...che ci fai qui? - La vera Sakura, nel frattempo pensava “ma che t’importa cretina, saltagli addosso!”
Sas – Vengo spesso qui, perchè so che non c’è nessuno, e posso riflettere -
Sak – Vuoi che me ne vada...? - “No! Cretina, cosa dici?!”
Sas – No, puoi restare... -
Sak – Sei sempre intenzionato a seguire Orochimaru,vero? - “Ma come le fai le domande? Chiedigli semplicemente di tornare”
Sas – Se con questo mi vuoi chidere se voglio tornare indietro, no -
Sakura chiuse gli occhi per cercare di non piangere, ma non ci riuscì, e la luce della luna mise in risalto quelle lacrime con i suoi riflessi. Sasuke era seduto distante da lei, e guardava fisso davanti a sé, la luna piena che si specchiava nel fiume, i suoi pensieri erano solo per le sue azioni future: acquisire da Orochimaru abbastanza potere per uccidere suo fratello; le lacrime di Sakura lo distrassero
Sas – Non preoccuparti, ho tutte le intenzioni di tornare, un giorno -
Sakura pensò di aver sognato quelle parole, ma vedendo il sorriso appena accennato di Sasuke che guardava il vuoto capì di aver sentito bene
Sak – E quando...? -
Sas – Quando avrò compiuto la mia vendetta, è ovvio -
La ragazza abbassò gli occhi la cui luce si era spenta, dopo aver capito di doverlo aspettare ancora
Sak – Allora, mi abbandoni di nuovo... -
Sasuke, accortosi del tono insolitamente triste della ragazza, si avvicinò a lei, e con un dito le alzò il mento per guardarla negli occhi
Sas – Ehi! Non prenderla come un abbandono – la sua voce era calda e pacata, come il “grazie” di quella notte – Abbandonare te, significherebbe abbandonare l’unica persona che mi ha dimostrato affetto dopo la strage della mia famiglia – i suoi occhi erano insolitamente dolci e la sua espressione stranamente affettuosa.
Sak – Eppure, non vuoi stare con me...Ti avevo anche detto che sarei venuta con te, e non mi hai voluta. Sono un peso per te,vero? - I suoi occhi in lacrime fuggirono quello sguardo insostenibile.
Sasuke si avvicinò ulteriormente, le prese il viso tra le mani e asciugò le sue lacrime
Sas – Il problema non è che sei un peso, è che la mia vendetta contro mio fratello, è solo mia. Non voglio l’aiuto di nessuno. E poi, non voglio immischiarti in una faccenda così pericolosa. - La sua voce era sempre più dolce e Sakura restava imbambolata tra le sue mani, incantata dai suoi occhi.
Sak – Farò tutto quello che vorrai, ma, per favore, portami con te, starti lontana è una tortura insopportabile...Io ti amo, non farmi soffrire così, ti prego. -
Le labbra di Sasuke si allargarono in un impercettibile sorriso, e lentamente sfiorarono quelle di Sakura in un bacio tanto sottile quanto sognato
Sas – Lo so, ma io non sono innamorato di te, e non posso esserlo adesso. Da cinque anni non so più cosa vuol dire amare, l’unico sentimento che sento è l’odio per mio fratello. Tutta l’innocenza di un bambino di sette anni è annegata nel sangue dei miei genitori, mi sono ritrovato svuotato di tutto, della mia stessa anima che da quella di un bambino si è trasformata in quella di un demone vendicatore. – Il suo sguardo era freddo e severo quando parlava di ciò: era il suo solito sguardo, dopo tutto.
Sak – Non ti rendi conto che dopo aver ucciso tuo fratello ti sentirai ancora più solo? – La voce di Sakura tremava, come la notte in cui l’aveva perduto.
Sas – Si, lo so. – Lo sguardo del ragazzo divenne improvvisamente vuoto e sperduto – Perderò ogni ragione di vita, e la mia inutile esistenza continuerà nel rimorso e nella solitudine – Alzò lo sguardo su di lei, accennando un sorriso – Ed è proprio per questo che tornerò da te. –
Sakura sentì un brivido lungo la schiena al suono di quelle parole, incredula e allo stesso tempo incantata
Sak – Davvero...? –
Sas – Si, tu sarai la rinascita della mia anima – Nonostante il buio li avvolgesse, il rossore sulle guance del ragazzo era evidente: non era abituato a parlare, in modo particolare di certe cose. – Il mio cuore vuoto si riempirà del tuo amore che sarà per me una nuova ragione di vita. – Aveva evitato lo sguardo di Sakura fino a quel momento, ma trovò il coraggio di guardarla per chiederle una cosa importante: - Ci vorrà un’infinità di amore per guarire le mie ferite, te la senti? –
Sakura pianse di nuovo, e per la prima volta dopo tanto tempo era felice:
Sak – Certo che me la sento!... Sono così felice...! –
Sas – Perchè ti ho promesso di tornare? –
Sak – Anche. Ma soprattutto perchè per la prima volta ti sei confidato con me. –
Sasuke, imbarazzato, tornò a guardare l’acqua per evitare il suo sguardo
Sas – Sei l’unica con cui potessi farlo... –
Si alzò di scatto, non riusciva a sostenere quello sguardo così soddisfatto
Sas – Adesso devo andare... –
Sak – Ma come, così presto...? –
Sasuke si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò, con una voce così dolce e calda che era impossibile non credergli – Tornerò per te. – Con queste parole sparì nel buio della notte, lasciando Sakura con una lacrima che le solcava il sorriso: si fidava di lui, sapeva che sarebbe tornato. Solo per lei.
Allora?Vi è piaciuta? Aspetto con ansia commenti XD
Ne ho in serbo un’altra dello stesso tipo, se questa è piaciuta la pubblico ^ ^
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