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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LETTERA AD UN AMICO CHE STA MORENDO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: axia1986 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/02/2005 22:00:06

eccomi di nuovo, qua con un piccolo sfogo scritto in ospedale, crocerossina di un amico che si sta lasciando morire...
 
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LETTERA AD UN AMICO CHE STA MORENDO...
- Capitolo 1° -

Eccomi, sn ancora qua, per il dolore di molti e la gioia di pochi...e forse nemmeno quelli. volevo scusarmi se le altre fic nn procedono come vorrei, am ho un pò di rogne cn quella tortura che i miei chiamano scuola...bella roba...vi chiedo di pazientare, paino piano ce la farò a portare vanti tutte le mie fic.

Caro Fra,
ti ricordi di me? Sì, lo so che ti ricordi... sono Nat, quella ragazza che da quasi tre anni ti sta tra i piedi. Sono quella che da una settimana a questa parte si è praticamente insediata a casa tua. Sonoq uella che da due tremendi giorni ti sta vegliando in ospedale. So che mi riconosci quando ti parlo, quando ti accarezzo quei tuoi lunghi, meravigliosi capelli. Mi parli, mi racconti come stai, ma sembra quasi che il tuo sguardo non si posi mai su di me, che mi oltrepassi per andare a cercare il tuo Maurizio. Sto male nel vederti così magro, mio Francesco. I medici dicono che devi tornare a mangiare, che non puoi più tenerela flebo. Ieri ti ho lasciato tra le braccia di quella mamma che adori e che non hai mai sgridato, nemmeno quando irrompeva nel vostro idillio. e oggi ti trovo con una maschera per l'ossigeno sul pallido viso, con una miriade di tubucuni nuovi che ieri non c'erano, e che violano il tuo corpo in modo doloroso. il tuo braccio sinistro è gonfio e rosso, martoriato dalle ferite che ti sei imposto da solo. Tua amdre non vuole dormire, convinta che se chiudesse gli occhi anche per un solo secondo, tu...te ne andresti. Forse non ha tutti i torti, già ieri ti sei strappato la flebo, urlando che solo la morte ti avrebbe dato sollievo. E ti rifiuti di parlare con lo psicologo per trovare un qualche tipo di sollievo. Non so più che fare per arrestare il tuo lento declino. Maurizio non si trova più, ma io devo parlargli. Che fare, che fare? Come posso salvarti da te stesso, senza ferirti ulteriormente?Posso solo farti ricordare... ricordare quanto sei stato felice e quianto ancora potrai esserlo.Ricordi le nostre lunghe chiacchierate? Quando i ruoli erano invertiti, e tu mi sussurravi dolcemente che tutto si sarebbe risolto?ricordi le nostre gite in moto, le risate, le cadute, i tuoi scherzi spinti all'orlo della bastardaggine? Ricordi quanto eri attaccato a quella vita che ora, terrorizzato, rifuggi? ricordi le notti estive passate sotto il cielo a cercare di indovinare le costellazioni?Ricordi...ricordi i baci che tu e il tuo Maurizio vi siete scambiati? Anche ora che lui sta tetando invano di scacciarti dal suo cuore, puoi pensare a quei meravigliosi momenti per vivere, perche torneranno, non si perderanno nella nebbia del tempo, come tut sostieni... Anche se va contro il mio personale pensiero, credo che per te la felicità esista. perchè ti stai lassciando morire? Perchè sei così...egoista? Non ti accorgi di come tutti noi staimo morendo assieme a te? Volta i tuoi occhi verso di noi, non guardare più con bramosia il nero baratro che si profila ai tuoi piedi. Torna a vivere da noi, ne abbiamo bisogno! Ti prego, fa sì che domani tornando, ti troverò con uno dei tuoi stupendi sorrisi, fa sì che ti trovi meglio, magari mangiando qualcjhe cosa...non lasciarmi in balia di un dolore che non saprei controllare. Non lasciare che la tua vita ti scivoli tra le dita senza fare nulla...non lasciarti morire d'inerzia. Signore, se esisti o meno non lo so, ama fa sì che domani mattina mi sveglierò nella camera di Fra, con lui che dorme abbracciato al suo Maurizio sul divano...cancella ciò che è successo nelle ultime settimane. Aiuta una persona speciale, bella, intensa come Fra a ritrovare la sua voglia di vivere un mondo che poi tanto bello non è...ma aiutalo a tornare. Non voglio più vedere quello sguardo vacuo su me...rivoglio il mio Fra, colui che mi dice sempre che sono un asino tremendamente adorabile... signore, aiutalo, incoraggialo.
Francesco, sono io, Nat. Ti ricordi di me, vero? Sai perchè sono in questo maledetto ospedale, che mi ha già vista troppe volte? Sia il perchè di notte inizi a delirare? Sai perchè tua madre non ti lascia un secondo? Sai perchè quasi nessuno ti può far visita? Sai che una sola misera influenza potrebbe toglierti a noi per sempre? sai, vero, che quel cadavere più bianco delle lenzuola, sei tu?perchè ti stai lasciando spegnere? ti prego...torna. assieme, io, te e Mau,ce la faremo. risaliremo la china. Troveremo di nuovo le nostre vite spensierate. Non mi lasciare, Francesco, non lasciare colro che più ami. Vieni,accoccolati tra le mie braccia, piangi, sfogati, torna... Francesco, noi non abbandoneremo mai.
Con affetto sincero,

la tua Natascja

"Muore giovane colui che è caro al cielo" (Menandro)
Francesco, spero solo che il cielo non ti rivoglia con sè...e che tu faccia tutto il possibile per restare con noi.

 
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