INTRODUZIONE
- Capitolo 1° -
Introduzione
John e Richard entrarono, come già avevano fatto un'altra volta, dalla porta finestra che dava direttamente sulla spiaggia di Miami. Era una strana giornata, ventosa eppure nuvolosa ed umida, contrariamente alle aspettative...non avrebbero potuto fare surf, per quel pomeriggio.
Forse per quello, o forse attirati magicamente dalla villa che avevano visitato come ospiti solo qualche giorno prima, erano tornati lì.
Il proprietario di quello splendore era uno strano signore, forse non più vecchio dei trent'anni, un orientale, per la precisione. Da subito li aveva accolti benevolmente, invitandoli a tornare ogni qual volta avessero voluto. Sembrava una persona così triste, così sola, eppure emanava comunque un'aura vitale e gioiosa da far invidia perfino a loro due, che erano solo dei quindicenni.
-Signor Kinomiya... è in casa?- disse il biondo americano, John...
-Signore? Siamo noi...Richard e John...signore?- disse più timidamente il castano chiaro, dai lineamenti fini, quasi femminei.
Arrivati nell'enorme terrazza, trovarono chi stavano cercando. Il padrone di casa era seduto a guardare il mare, lo sguardo completamente assente, perso in un mondo lontano, in un passato doloroso dal quale non si era riuscito a separare neppure dopo dieci anni.
-Signor Kinomiya!- esclamarono all'uninsono i due giovani, mentre questo sembrava riscuotersi da quello strano stato di ipnosi.
-Ragazzi...siete voi!- sorrise affabile come al solito il giapponese...-oggi niente surf?-
-No, il tempo fa schifo!- disse Richie.
-Già...bella sfiga...proprio ora che siete in vacanza...- esclamò il padrone di casa.
-Signore...- esordì John, che venne però interrotto proprio dal suo interlocutore...
-Basta con questo "signore"...chiamatemi Takao e non ne parliamo più...non sono mica così vecchio!!!!!!- e rise nuovamente.
-Va bene...ok!- dissero i due ragazzi, divertiti e sollevati dal modo di fare di Takao, ben diverso dai soliti adulti.
-Che facevi qui in terrazza?- chiese candidamente il biondino.
-Beh...pensavo a...al passato...- e mostrò loro una foto, risalente ad una decina di anni prima, forse quindici.
La foto raffigurava sette ragazzi leggermente più grandi dei due giovani americani...sembravano un gruppo affiatato e la loro posa era resa buffa dall'involontaria smorfia che due di essi avevano sul viso.
-Quale sei tu?- chiese John a Takao.
-Indovina...- rispose questo...
Escludendo una ragazza piuttosto carina, rimanevano sei ragazzi...
-Uhm...questo no, perché ha i capelli rossi ed è troppo basso...- iniziò Richie
-Bravo...quello si chiama Daichi...- spiegò Takao.
-E neppure questo biondo, direi...ehi, John, ti assomiglia!- aggiunse il castano, guardando l'amico.
-Già...è anche americano come voi! Si chiama Max...-
-E questo bassissimo con gli occhiali...è impossiblie che sia tu!- ragionò John.
-Infatti...lui è il professor K...-
-Travato! Tu sei questo con il cappellino, quello con questa espressione buffa!- gridarono in coro i due ragazzi.
-Esatto! Sono proprio io!-
-Beh...in effetti non sei invecchiato tanto! Chi è questo sulla tua sinistra, con i capelli così lunghi?- chiese il biondo.
-Lui è Rei...credo l'unico che al tempo avesse un po' di cervello...- spiegò con una vena di nostalgia, il dragon blader...
-E quest'altro?-
E Takao sentì raggelarsi dentro, ma allo stesso tempo sentì il bisogno di raccontare a qualcuno, dopo tanto tempo, ciò che era successo.
-Già...questo che è stato sopreso mentre stava per darti un pugno, chi è? Ha l'aria antipatica!- disse il biondo, non accorgendosi delle lacrime che avevano velato il volto del giapponese.
-Lui...lui era Kei. Il mio ragazzo-
Se si aspettava una qualsasi reazione, dalla fuga allo sbigottimento generale, Takao venne certamente deluso, in quanto i due ragazzi semplicemente lo guardarono curiosi, ma non scandalizzati o turbati in alcun modo.
-Era? Non state più insieme?- chiese ingenuamente il più piccolo dei due, Richie.
-No...volete sapere come è andata?-
-Si...- rispose il biondo.
-Ma...sicuro di...volerne parlare? Mi sembri più triste del solito, normalmente sorridi di più!- aggiunse l'altro amico.
-Si...ho proprio voglia di parlarne...vedete, si arriva a certi momenti nella vita in cui non si può più continuare a chiudere gli occhi e andare avanti...si deve anche guardarsi intorno e rivedere il passato. Io è da dieci anni che non lo faccio e mi sono perso troppo della vita. Sarei onorato se voi foste i testimoni della mia storia...- disse in un soffio il più vecchio dei tre.
-Se io dovessi descrivere la mia vita, direi semplicemente che è finita dieci anni fa...perché è in quel momento che i miei occhi si sono chiusi, pur di non vedere la realtà che mi circondava...-
Il racconto di Takao prese lentamente piede, partendo dal fatidico incontro di quattordicenne con un teppistello arrogante e solitario...tutto per giungere a quel giorno maledetto, in cui salutò le spalle di Kei per l'ultima volta. In cui salutò la propria vita per l'ultima volta.
"Any way the wind blows...."
Eccomi qui a farvi impazzire con le mie trovate da idiota! Ovviamente voi vi aspettavate il proseguimento di Queen e io da buona scrittice, non lo faccio, per lo meno non come avrebbe dovuto essere. Ecco un Takao in buona forma, anche se un po' turbato dal suo passato, che decide di confidare tutta la verità a due ragazzini che non hanno di meglio da fare per un pomeriggio!
Cmq dal prossimo capitolo, perché questa era solo l'introduzione, ritorneremo al punto in cui avevo lasciato in sospeso....anzi leggeremente indietro, per vedere pov Takao!
A proposito...un super premio a chi indovina per primo la super citazione che chiude il capitoletto, ovvero ciò che ho usato invece che un solito "continua"...
Facile facile, lo ammetto...ovviamente pensando al titolo della fic, non orientandosi su *quest*'album...ma è troppo facile...mi sa che devo preparare una bella sopresa...uhm....personalizzata, facciamo, va!
Voglio solo aggiungere una cosa: questa fic, non solo il capitolo, ma l'intera fic è dedicata ad una persona meravigliosa che non solo mi segue fedelmente, ma che anche considero davvero speciale!
Kumie, come promesso, ecco QueenII, sperando che possa piacerti e possa in qualche modo farti stare meglio!
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