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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: LO STRANO PERCORSO
Genere: Sentimentale, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/02/2005 13:20:31

song fic su un giocatore che io nn ho mai trattato
 
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LO STRANO PERCORSO
- Capitolo 1° -

LO STRANO PERCORSO
capitolo autoconclusivo
Erikuccia
Declaimers letterari: lo sapete bene no? I personaggi, fatta eccezione per Miki, sono della mente geniale di papà Inoue che io ho sfruttato ^^
Declaimers musicali: la canzone è "lo strano percorso" del mitico max pezzali,inclusa nell ultimo album "il mondo insieme a te".
N.d.a.: per chi nn mi conosce, vorrei solo dire quanto è stato difficile scrivere questa ficcy perchè io ODIO kogure, dovrebbe far coppia con Haruko, ora che ci penso. Ma tutti gli amici che leggevano le mie storie nn facevano altro che dirmi che kogure è praticamente inestistente nel mio mondo di slam dunk, e sebbene abbia sempre pensato che le mie storie sono affar mio, mi sono decisa a seguire le loro parole, e così ho scritto questa fic, ma è stata dura, eccome..
n. al testo: ci sono alcune cosa che ho cambiato per esigenze narrative. So bene che sia kogure che Mitsui al primo anno nn stavano in classe insieme, visto che Kogure nn stava nella sez B, ma nella sez C e che Mitsui stava nella sez L, ma mi serviva farli stare nella stessa classe, nella sez b per essere coerente con la canzone, ma questo nn era il disegno di papà Inoue.
E adesso nn mi resta altro da fare che augurarvi come al solito una buona lettura e se vi va commentate.
Erikuccia,come sempre.


::::::::

E finalmente si era arrivati davanti a quel traguardo che solo l'anno prima era sembrato impossibile e lontanissimo. E' proprio vero. La speranza è l'ultima a morire. Ed ora all'ultimo anno un sogno si stava realizzando. I campionati..Lo Shohoku sarebbe andato ai campionati nazionali. E la carica si vedeva in palestra, mentr correvano e scattavano, si vedevano negli occhi pieni di brio di Mitsui, incredulo che appena rientrato avrebbe visto quella sfida per cui si era iscritto allo Shohoku. Si vedeva nella concentrazione di Myagi che voleva dimostrare di essere degno di prendere il posto di capitano. Si vedeva nella tensione di Akagi,sempre con i nervi tesi..E sebbene lo nascondessero bene, anche Hanamichi Rukawa aspettavano quel momento con fervore. E lui, Kogure, osservava quella nuova atmosfera con una sorta di commozione negli occhi..Aveva continuato a crederci e finalmente quel momento era arrivato. Sapeva che probabilmente nn avrebbe messo piede in campo, a meno che nn fosse stato strettamente necessario, ma andava bene comunque. Seguiva quel sogno con Akagi da quando erano due bambocci e adesso tutto diventava reale.
"Kogure!!" la voce di Akagi tuonò nell'aria "ti sei imbambolato??"
"no!" rispose sorpreso, quasi spaventato. -Meglio nn far innervosire maggiormente il gorilla- gli aveva suggerito il giorno prima Hanamichi. In effetti..
"E allora scatta, sei una lumaca!" proseguì il capitano
"corro ^^'"
<meglio nn contraddirlo..sarebbe capace di uccidere" pensò rassegnato, tornando così al suo allenamento. Ma la fatica nn lo spaventava, almeno non più, nn adesso che aveva visto i suoi sforzi realizzati (capirai che sforzi -_-' ndErika Avevi detto che saresti stata gentile e imparziale ndKogure ) credeva che avrebbe continuato a farli se il risultato era sempre così buono. Il campionato nazionale. Ancora nn ci credeva..Il campionato nazionale..iL campionato nazionale.
"Kogure ma si può sapere che diamine stai combinando??" ancora una volta la voce di akagi lo richiamò alla realtà, facendogli notare che stava correndo nella direzione sbagliata.
"ops" disse semplicemente tornando alla sua postazione. Un ridolino lo fece voltare alla sua sinistra. Eccola, bella come il sole. Capelli biondi che si riflettevano alla luce del sole, i suoi splendidi occhi celesti. Miki.
Ecco un altro sogno che si era realizzato senza che lui ci sperasse. La più bella ragazza del mondo aveva deciso di mettersi con lui, con Kogure, un anonimo punto nella tappezzeria scolastica (..vedi, su questo siamo d'accordo ndErika). Miki. Aveva preso l'abitudine di andarlo a vedere mentre si allenava. Era una cosa che faceva spesso, anzi quasi mai, ma forse anche lei aveva capito quanto fosse importante per lui quel periodo della sua vita, e voleva prenderne parte, perchè lo amava. C'era stato un tempo in cui aveva creduto che le ragazze come Miki nn si innamoravano d tipi come lui. La solita concezione di chi fa di tutta l'erba un fascio. C'era stato quel tempo in cui si era sentito inadeguato anche solo a parlarle, a chiederle come stava. Quando anche lui era una matricola, quando ancora nn aveva raggiunto quella sua saggezza (che se nn la raggiungeva forse era meglio..ndERika), in quella classe, la prima B(so bene che kogure è nella sezione C, ma tanto per una consonante nn cambia niente no?^^ndErika), dove si erano conosciuti e dove lui aveva subito provato qualcosa. Quel'irrefrenabile voglia di baciarla, di averla accanto..E poi quel tempo era arrivato, il tempo dell'amore, per lui e Miki. Dio, si ricordava tutto così in dettaglio..Si, lo ricordava bene...

C'E' UN TEMPO PER I BACI SPERATI
DESIDERATI
TRA I BANCHI DELLA PRIMA B
___________________________________________________


OCCHIALI GRANDI SEMPRE GLI STESSI
UN PO' TROPPO SPESSI
PER PIACERE AD UNA COSI'
NELL ORA DI LETTERE
GUARDANDOLA RIFLETTERE
SULLE DOMANDE-TRANELLO DELLA PROF
NON CASCARCI AMORE NO

Kogure era entrato nella sua classe, maledicendo il sistema per nn essere capitato in classe con Akagi. Era un ragazzino timido e a volte ci metteva molto a fare amicizia. SE akagi fosse capitato in classe con lui s sarebbe sentito di certo più sicuro di sè, e avrebbe abbandonato tutte le idee che adesso gli si affollavano in mente. Lentamente si guardò a destra e a sinistra, piano, come se avesse paura anche solo di incontrare lo sguardo di un essere umano. Non c'era nessuno che conosceva..Almeno finchè nn vide...
Si avvicinò lentamente, torcendosi le dita e ripassando mentalmente il suo discorso, quello che avrebbe detto, le espressioni che il suo volto avrebbe assunto. Improvvisava anche le battute di risposta dell'individuo. "s-scusa.." disse tremante " t-tu sei Mitsui?"
Il ragazzo seduto vicino alla finestra, tutto occupato a far valere le proprie doti, si voltò guardandolo."si"rispose "ci conosciamo?" Aveva l'aria arrogante, e di certo quella non era la risposta che Kogure si era aspettato, ma nonostante tutto andò avanti "no. Ti ho visto giocare contro lo Yokota. Se il Takeishi ha vinto lo deve molto anche a te"
A quel punto il ragazzo cambiò espressione sorridendo. "Giochi a basket?" chiese
"ci provo" rispose KOgure, nettamente più tranquillo ora che hisashi Mitsui aveva abbandonaTO la sua maschera di superiorità.
"in che scuola eri?"
"Ero alle medie Kitamura."
Mitsui parve riflettere, come volendo ricordare quell'incontro quella faccia. KOgure gli sventolò una mano davanti alla faccia, invitandolo a lasciarlo stare.
"avevo sentito dire che avevi ricevuo molti inviti da prestigiorsi licei.."continuò Kogure. Parlare di basket lo faceva sentire forte. E doveva tutto ad Akagi, in effetti.
"si, sono stato chiamato anche dal Kainan, dallo shoyo e persino dal Ryonan, Taoka era particolarmente insistito..-_-' era una piattola.."
"credevo che agli studenti che fossero esenti dalla tasse fosse praticamente vietato di iscriversi a licei sconosciuti come lo Shohoku.." chiese perplesso KOgure
"M vuoi adulare?" rise Mitsui, invitando il ragazzo a prendere posto al banco dietro al suo. Kogure così aveva spostato tutte le sue cose e si era trasferito alle spalle di MItsui che adesso invece lo guardava in faccia. "non mi interessava andare al Kainan.."
"O_O Ma scherzi? La squadra del Kainan è fortissima.."
"appunto" rispose MItsui "se tutti i migliori giocatori andassero ad una sola squadra nn ci sarebbe più gusto a giocare no? E poi per me sarebbe stimolante giocarci contro."
"è per questo che hai scelto lo shohoku?"
"si, e anche perchè ho saputo che l'allenatore è il signor Anzai. Nn posso negare che se abbiamo vinto contro lo Yokota è stato merito delle sue parole,e io voglio portare la squadra al campionato"
Kogure rise. Quelle parole gli ricordavano molto Akagi. "scusami, nn ti ho ancora chiesto come ti chiami.."
"Kiminobu Kogure"
Avevano continuato a parlare di basket fino a che in classe nn era entrata una visione, una splendida ragazza. Senza accorgersene Kogure era rimasto fermo a fissarla.

I giorni si susseguirono veloci, uno rincorreva l'altro inghiottendolo. Molte cose erano cambiate. Mitsui era uscito dalla squadra per un brutto infortunio che aveva peggiorato tornando a tirare quando ancora nn era guarito del tutto, compromettendo il futuro della squadra.Lui e Kogure nn si parlavano più, quelle rare volte che MItsui si prendeva la briga di andare a scuola. Nel frattempo Miki Haseta, la più bella ragazza, aveva continuato ad essere il pensiero fisso di Kogure, che raramente si avvicinava a lei per fare due chiacchiere. Si sentiva altamente inadeguato. Lei era bellissima, mentre lui embrava più che altro un animale nn esattamente qualificato. S vedeva nel riflesso della finestra, con i capelli corti che nn facevano altro che evidenziare quegli occhiali spessi..Li aveva portati da quando era bambino, e nn si era mai preoccupato del valore estetico, ma da quando aveva incontrato Miki aveva cominciato ad odiarli. -certo che nn mi vede- pensava -sono nascosto da un quintale di lenti!!-
Passava le ore a guardarla, senza preoccuparsi della lezione. Quasi niente era più importante e interessante di quella ragazza, almeno ai suoi occhi.
"signorina Haseta perchè possiamo considerare la commedia dell'arte il teatro delle maschere?" La professoressa la stava interrogando, e kogure poteva osservarla mentre rifletteva. Ma quella era una domanda trabbocchetto e senza che potesse rendersene conto il ragazzo stava facendo di no con la testa.
"Nn possiamo farlo" rispose tranquilla "questo è uno dei falsi miti che sono sempre ruotati intorno alla Commedia dell'Arte"
Finite le lezioni Kogure era uscito in corridoio, quando una mano sulla spalla richiamò la sua attenzione. Si voltò e quasi nn gli prese una sincope quando vide Miki a pochi centimetri. "Kogure, ti volevo ringraziare.."
"e per cosa?" chiese lui imbarazzato
"che domande!per avermi fatto quel cenno durante l interrogazione! Mi hai salvato la vita!" rise la ragazza "sei sempre così gentile.."
"Haseta,tranquilla, nn c'è problema"
"chiamami pure MIki..ma lo sai che hai proprio degli occhi stupendi?"
"Grazie"
*______________________________* A quel punto kogure aveva cominciato a nn capirci più nulla, ma andava bene così, andava molto bene così. La confidenza..Aveva fatto un piccolo passo.


C'E' UN TEMPO PER I PRIMI SOSPIRI
TESI E INSICURI
FINCHE' L'IMBARAZZO VA VIA
COL SINCRONISMO DEI MOVIMENTI
COI GESTI LENTI CONOSCIUTI SOLO IN TEORIA

Altro tempo era passato, molto altro tempo. E la matricola si era trasformato in uno studente di secondo anno. In palestra c'erano stati i dovuti cambiamenti. La nuova manager, Ayako, rendeva l'ambiente meno costrittivo, il nuovo giocatore, Ryota Myagi aveva portato una nuova speranza per il futuro.Tutto sapeva di novità nella vita di Kogure, tutto sapeva di nuovi profumi, nuove emozioni.Un po' gli dispiaceva aver smarrito Mitsui, sapeva che con lui in squadra avrebbero potuto fare grandi cose. Ma Mitsui aveva scelto un altra vita.
ERa al suo secondo anno e già si sentiva parte integrante di un gruppo. Se glielo avessero detto tempo prima che avrebbe conosciuto tante persone nn c avrebbe mai creduto. E invece..
E c'era di più. Stranamente una ragazza come Miki aveva deciso di diventare sua amica e di passare del tempo con lui, molto tempo con lui.
"sei così diverso dagli altri.." aveva detto un giorno, e lui nn aveva saputo che rispondere, non sapeva neanche se era un complimento o una critica. Così era rimasto in silenzio, continuando ad ascoltarla. Per lui bastava anche solo quello. "..stare con te"proseguì la ragazza "mi mette una grande serenità, sento di poterti parlare di qualunque cosa. Sto bene con te "
"Mi fa piacere ^____________^ " aveva risposto Kogure, incredulo di quello che stava accadendo. Nn poteva succedere a lui, era troppo fortunato..Ma non sapeva che la sua fortuna nn era ancora finita.
"nn capisci proprio quello che ti sto dicendo?" aveva chiesto la ragazza e lui era rimasto pietrificato quando lei l aveva baciato. Sentva quelle labbre carnose abbracciare le sue. Avrebbe voluto fare la cosa giusta, ma la verità era che non riusciva neanche a pensare.Quando si staccarono potè vedere il suo bellissimo volto vicino al suo, e in un attimo stavano di nuovo baciandosi.
Erano gesti che lui nn aveva mai fatto prima, in cui nn aveva mai messo tanto cuore.
"baci bene" rise Miki mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, imbarazzata.
"^///^ anche tu nn sei male.." rispose Kogure sorridendo "anche se nn mi sembra ancora vero"
"perchè?"
"Nella vita reale le ragazze come te nn scelgono quelli come me per baciarsi..Devo darmi un pizzicotto..."
"Le ragazze come me e i ragazzi come te? Esiste un mondo solo Kiminobu..E tu adesso fai parte del mio.." poi si erano baciati ancora, stavolta con maggior passione, stavolta con maggior sicurezza.

COME NELLE FAVOLE
FIN SOPRA ALLE NUVOLE
CONVINTI CHE QUELL'ISTANTE DURERà DA Lì
ALL'ETERNITA'.


Erano nell'estate del secondo anno, e di certo per la nuova coppia quella fu un estate da incorniciare.Avevano preso a frequentarsi tutti i giorni, con le canzoncine ironiche degli amici, che cominciavano a nn vedere più Kogure, troppo impegnato con Miki. Anche Akagi aveva notato quella differenza nell'amico, ma tutto si fermava lì. Era contento che si fosse innamorato, dopotutto era un ragazzo con la testa sulle spalle e lo conosceva praticamente da sempre, quindi era normale che nn provasse quel moto di gelosia che invece forse provavano gli altri. E poi il terzo anno si avvicinava, come si avvicinava l'ultima occasione di andare al campionato nazionale, quindi aveva ben altro a cui pensare.Quella fu l'estate in cui Kogure capì veramente cosa volesse dire essere completamente felice dal punto di vista emotivo e sentimentale. Stare vicino a Miki era qualcosa di invasivo. "Tu sei stata capace di invadermi" le diceva spesso, e lei rispondeva che adorava essere il virus che aveva causato quel tipo di malattia. Anche lei adorava stare con Kogure,e ogni volta che lui, timido e impacciato, si impegnava per dire qualcosa di carino in modo virile lei si sentiva sciogliere. Era così che un ragazzo doveva trattare la fidanzata:cercando di essere tutti i tipi migliori di uomo in un solo esemplare. E da quell estate in cui l'amore divenne ancora più forte, seccesse quello che era normale succedesse. Entrambi cominciarono a sentire la necessità di sigillare con i loro corpi la potenza di quell affinità mentale e spirituale, e in quell estate quel nuovo patto venne firmato.
La prima volta che fecero l'amore fu qualcosa di magico.
Kogure camminava con il cuore in gola per le vie della prefettura.Sebbene in questo caso nn si dica mai in modo diretto, nella vita di una coppia c'è sempre il momento in cui si intuisce come passerà il pomeriggio. Quel giorno kogure lo sapeva, lo aveva capito e cn passo nervoso si stava dirigendo verso casa della sua ragazza. Uno strano senso di nausea lo invase dalla mattina di quel giorno. Non sapeva se fosse stato in grado di affrontare quella nuova tappa della sua vita. Aveva continuato a camminare, finchè la porta di Miki nn divenne materialmente presente davanti ai suoi occhi. ERa là.
All'interno una nervosa Miki lo attendeva, attorcigliando i capelli attorno alle dita.Tutto era pronto per quell incontro intimo. Tutti, tranne loro.
Eppure quando si persero l'uno nelle braccia dell altro fu qualcosa di magico, di bellissimo.Non avrebbero mai vissuto un altra sensazione come quella
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LO STRANO PERCORSO DI OGNUNO DI NOI
CHE NEANCHE UN GRANDE LIBRO O UN GRANDE FILM
POTREBBERO DESCRIVERE MAI
PER QUANTO E' COMPLICATO E IMPREVEDIBILE
PER QUANTO IN UN SECONDO TUTTO PUò CAMBIARE
NIENTE RESTA COM'E'.

E adesso era lì, al terzo anno, verso i campionati nazionali, cn la più bella ragazza al suo fianco. E chi l avrebbe mai detto? Lui stesso nn avrebbe mai scommesso niente su quel futuro quando era una matricola. E invece la vita l aveva sorpreso.

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C'E' UN TEMPO PER IL SILENZIO/ASSENSO,SOLIDO E DENSO
DI CHI ARGOMENTI ORMAI NN NE HA PIù
FRASI GIA' DETTE, GIA' RIPETUTE
IN MILLE PUNTATE DI UNA SOAP OPERE ALLA TV
SARA' L'ABITUDINE
SARA' CHE SEMBRA INUTILECERCARE TANTO ALLA FINE E' TUTTO QUI
PER TUTTI E' TUTTO QUA

C'E' UN TEMPO PER QUALCOSA SUL VISO
COME UN SORRISO CHE NN C'ERA IERI E OGGI C'E'
SEMBRAVA ORMAI LONTANO E DISTANTE
PERSO PER SEMPRE E INVECE E' RITORNATO CON TE
CON TE CHE FAI BATTERE IL CUORE
CHE FAI VIVERE IL TEMPO
PER TUTTO IL TEMPO CHE VERRA'
NEL TEMPO CHE VERRA'

Il terzo anno era poi stato di certo il migliore, con Miki andava tutto a gonfie vele. E la più bella sorpresa era stata quella d riavere Mitsui in squadra,il fatto che avesse deciso di continuare quel sogno che aveva cominciato durante il primo anno,di tornare ad essere parte integrante del gruppo. Kogure aveva pensato di averlo perso per sempre, e invece eccolo lì in campo, con i capelli appena tagliati e gli occhi di chi è stato lontano dal proprio amore troppo a lungo.
Adesso tutto era veramente perfetto.
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Ed ora erano lì, entrambi, verso un nuovo sogno e una nuova avventura.
"Ehi Kogure, c'è miki.." aveva detto sakuragi appena si era fermato per fare un po' di riposo.
"lo so" aveva risposto il ragazzo sorridendo "l ho vista" e dicendolo si diresse verso di lei, con fare ormai sicuro.
"nn ho mai capito che c trovasse quello schianto di Miki con Kogure.."sussurrò Mitsui
"Invidia?" lo canzonò Ayako
"Ma piantala..ho cose più importanti nella testa.." rispose Mitsui
"se, se, come no"

Ma era vero ognuno aveva in mente "altre cose", e tutti pensavano allo stesso strano percorso che, passo dopo passo, li aveva portati al campionato.
E di certo Kogure era quello che ci pensava di più. (su questo nn ci sono dubbi ndErika). Il suo strano percorso..La vita.

:::::

FINE
 
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