LA TELEFONATA
- Capitolo 1° -
"He's the tear hanged in my soul for ever" (J. Buckley, Lover you sholud've come over)
Sally si svegliò di soprassalto con un cerchio alla testa, tanto da non capire dove diavolo si trovasse. Forse aveva esagerato nei festeggiamenti la sera prima...ma aveva finito la tesi e la seconda laurea era ormai a portata di mano. Cercò un indizio su dove fosse e la sveglia digitale sulla sua destra le rammentò che si trovava a casa del suo ragazzo come tutti i weekend. A dire la verità da quando Nicola aveva lasciato la casa dei suoi le aveva chiesto di andare a vivere con lui più di una volta, ma lei aveva sempre detto che preferiva prima finire l'università. Ora che era quasi in fondo stava iniziandoa pensarci seriamente... Per ora però passava da lui solo i weekend, un po' come i figli dei genitori separati.
Si alzò da letto e si vestì in silenzio,aveva bisogno di uscire, si sentiva quasi soffocare. Prese le chiavi della macchina e scese dalle scale. Si trovò a guidare per le vie ingarbugliate del centro, in mezzo a quel grovigio dei sensi unici che le ricordava vagamente la Germania. Era tornata dopo 4 anni con una laurea conseguita brillantemente ed in corso in germanistica. Aveva studiato inglese e spagnolo ed al suo ritorno aveva deciso di prendere la laurea triennale in lingue straniere.
Si fermò in un parcheggio e guardò il cellulare che se ne stava spento e silenzioso sul sedile dei passeggeri. Pensò a come era stato il suo suono e la comparsa di un numero che credeva ormai dimenticato sul display per riaprire una pagina del suo passato che pensava di aver chiuso da tempo. Chiuse gli occhi e ripensò a quella voce che credeva di avere dimenticato, o comunque di aver relegato in un angolo talmente remoto della sua testa da sembrare la stessa cosa.
"Pronto... chiamo per le lezioni di inglese.. è lei che ha messo l'annuncio?"
"Certo dica pure"
"Ecco..io non sono più uno studente, ma visto che per lavoro devo viaggiare vorrei prendere delle lezioni... ho trovato l'annuncio nella bacheca della scuola di mia sorella"
"Certo, non c'è problema. Le lezioni le terrò a casa del mio ragazzo, viale Piacenza 22"
"Benissimo, quando?"
"Non so... può andare lunedì alle 18.30?"
"Certo, benissimo.. devo suonare?"
"C'è anche il mio cognome, Moreschi"
Se fino a quel momento entrambi avevano avuto l'impressione che la voce dall'altro capo del telefono fosse nota lui capì che stava parlando con una voce che in realtà conosceva molto bene.
"Scusa... ma sei Sally per caso?"
"Non ci posso credere... Teo sei tu?"
Anche lei si rese conto che quella voce non solo l'aveva già sentita, ma l'aveva consideratap er parecchio tempo la cosa più soave della terra. E il libro dei ricordi si era improvvisamente riaperto in una pagina che lei non aveva chiuso troppo bene, senza chiederle il permesso e senza nessun preavviso. Senza tener conto che forse lei non si sentiva molto pronta a sconrearsi con un pezzo tanto importante del suo passato.
Rieccomi con il continuo della mia fic "something to remember"! A dire il vero è una storia completamente diversa, da considerare staccata per molti versi... Anche se naturalmente ci saranno molti riferimenti alla fic precedente... Spero che vi piaccia anche se i personaggi sono più vecchi e per molti aspetti diversi. Un abrazo Mary
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