GOJYO
- Capitolo 1° -
< Vivere è talmente facile che mi dà il voltastomaco..>
All'inizio tutta la mia filosofia riguardo all'esistenza e alla vita stessa si riduceva solamente in una serie di sporche abitudini.
Nessun contatto, nessun amico, nessun amore, niente di niente.
Solo un trascinarsi continuo da un luogo chiuso ad un altro, facile e monotono, come tutta la mia esitenza almeno finchè..
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Prima di incontrare Cho gono, prima di scontrarmi con Sanzo e con Goku pensavo che la vita si riducesse a saziare i bisogni primordiali. Mangiare, bere, e nutrirsi d amore.
Ho sempre imbrogliato il prossimo, ho nascosto le cicatrici e con il gioco d'azzardo cercavo di sopravvivere. Con il gioco mi guadagnavo da vivere.
Ma ero solo.
Credevo che stare solo, vivere solo fosse il mio destino.Non avevo avuto quell amore che mi avrebbe insegnato ad amare..Mia madre mi odiava, mi voleva morto..
E adesso a distanza di anni mi rendo conto che quella mancanza ha cambiato la mia vita. Non mi sono più avvicinato a nessuno per paura di svegliarmi una notte nn più vivo.
Pieno di ferite, di cicatrici che nn avrei più potuto nascondere.
Adesso mi accontento di ricevere una donna, notte dopo notte..Le seduco con poco e con poco mi garantisco una notte tranquilla.
Mi piacerebbe dire felice, ma nn so se sia adatta questa parola per la mia persona.
Cercano nelle braccia di quella sconosciuta un amore che nn volevo, almeno nn in quel modo.
E nascondendomi in quella lussuria potevo evitare di pensare.
Per lungo tempo mi sono domandato cosa fosse l'amore, ma dopo tnt tentativi smisi di chiedermelo.
Non era che lo rifiutavo, era solo che mi ero reso conto che anche senza amore godevo lo stesso.
Non ho mai guardato in faccia nessuno.
Ho sempre evitato di affezionarmi a qualcuno.
Solo quel trucco mi poteva aiutare ad andare avanti.
Ero solo, e mi andava bene così.
Almeno finchè sulla mia strada nn incontrai il corpo dilaniato di un assassino.
Cho Gono.
Nn so cosa mi spinse ad aiutarlo.
Oggi con il senno di poi so che abbiamo molte cose in comune, so che in certi campi la pensiamo nello stesso modo.
Ma allora, mentre lui se ne stava sdraiato a terra con gli intestini fuori..? Perchè lo aiutai?
Guardandolo quel giorno ebbi la sensazione che mi stesse sorridendo..
Forse fu proprio per quella sensazione che lo accolsi a casa mia. L unica volta che un uomo dormì nel mio letto.
E anche l ultima.
Cho Gono.
Aveva sulle spalle la responsabilità di troppe morti..e le sue mani erano sporche di sangue..e i miei capelli ne erano pieni.
I miei occhi..
Avevo visto le mani di mia madre avvicinarsi..stringersi attorno alle mie vene..
Il dolore che mi dilaniava..fisico..mentale..emotivo..
Il sangue: forse è perchè ho visto sangue nella vita di Cho Gono che l ho aiutato.
Ho sentito un dramma comune.
< In fondo potrebbe essere la mia penitenza perchè i suoi occhi e i suoi capelli a me sembrano sangue, signor gojyo. Quel rosso di cui le mie mani sono sporche è ciò che ancora mi tiene legato qui alla realtà.I suoi occhi e i suoi capelli rappresentano per me un castigo>
Ecco perchè quando Sanzo venne a bussare alla mia porta cercando Cho Gono feci di tutto per salvarlo, perchè per tutta la vita avevo cercato una persona che come me vedesse in quel colore il sangue.
Io ero nato solo..ma di colpo mi accorsi che mi ero impegnato per un'altra persona..
Nn potevo lasciarlo morire..lui era come me..
Poi sono arrivati quel bonzo corrotto e quella stupida scimmia..
Quella scimmia che mi tirò i capelli..aspettandosi che bruciassero..Il fuoco..
Una creautura eretica..un demone..Come faceva lui a vedere tnt vitalità al mondo?
Non li capìì subito..Avevo capito solo Cho Gono, per questo ci rimasi quando Sanzo venne a dirmi che Cho Gono era morto: e poi mi sono ritrovato quell uomo: Cho Hakkai.
Ma nn riesce a farmela. Cho Gono nn è morto, si è solo assopito, come il dolore in me.
Ma tutto ritorna.
La vita è come un maledetto circolo vizioso: come una maledetta canzone in cui il ritornello prima o poi ritorna. Nn importa quanto ci vorrà.
Tutto ritorna.
Per questo io sono convinto che Cho Gono nn sia morto, che il mio dolore nn sia stato lenito.
Ma sono sicuro che l aver incontrato i miei compagni di viaggio sia stato fonte di enorme conoscenza e auto stima. Ho imparato cosa fosse l'amicizia e di quanto fosse vuota la mia vita..Una vita che nn volevo più.
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"Ascolta, se sei veramente il bonzo di più alto rango come affermi,allora dovresti sapere cosa significa il colore dei miei occhi e dei miei capelli..E' il colore del sangue. Per quel tipo è un rosso che rappresenza una penitenza, proprio come per me. Dovessi farlo anche solo per me stesso io nn lascerò che lui muoia"
"ridicolo..Cosa speri di ottenere? Nn provo interesse per tabù, proibizioni e cose simili, ma se credi che a questo mondo tutto ciò che è rosso faccia pensare al sangue, allora lascia che te lo dica,faresi meglio a raderti subito la testa a zero"
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"che maleee!Stupida scimmia che stai facendo?"
"Ah, che delusione,sono freddi, i tuoi capelli sono così rossi da sembrare infuocati!E io pensavo che fossero caldi"
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In effetti mi rendo conto che ciò che ci unisce è l amore..Ironico vero?
L'amore che io avevo cercato di eludere, come sentinelle ad una prigione.
Io ero triste perchè nn avevo ottenuto l'amore di mia madre..ecco tutto.
continua...
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