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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: UN MESE, NON DI PIÙ
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kannuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/02/2005 16:56:48 (ultimo inserimento: 12/02/05)

“un mese!” giura shaz.questo è il tempo che impiegherà per far impazzire il suo nuovo compagno! ‘un mese!e’ il termine ultimo che s’impone nass per ..
 
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IL NUOVO COLLEGA MI DA SUI NERVI
- Capitolo 1° -

Shaz è arrabbiata col mondo. Liev l’ha lasciata per la sua migliore amica e agli Affari Interni del dipartimento di polizia, vogliono la sua testa.
Sparatoria dietro un bandito, rimbalzo, coppia d’anziani andata.
Il commissario Smitherson se l’è bevuta per ore, mentre lei lo guardava tranquillamente e cercava di spiegare la dinamica dei fatti.
“Ci penseranno gli Affari Interni! Non voglio più vederti, Shaz! Per me sei fuori!”
Il giorno dell’ interrogatorio finale, si è infilata il suo bel tailleur fuori moda ma perfettamente stirato e si è recata al Bureau principale. Lì era sta nuovamente aggredita e accusata di negligenza; Risultato: viene trasferita in fretta al terzo distretto. Il peggiore di tutta la città. E’ già tanto che non hanno voluto il suo distintivo. Il culo però, gliel’hanno fatto.

Adesso si sente un vero schifo.

Shazzer sbatte la bottiglia su tavolo, passandosi una mano fra i capelli e da uno strattone violento ad una ciocca, mentre una lacrima le cola sul viso.
Spenge la sigaretta nel portacenere con stizza, osservando la macchia nera che appare sul fondo di cristallo.
Lo prende e lo scaglia contro la parete.
La cenere e i mozziconi si spargono su parquet ingombro di vestiti e ritagli di giornali.
Bella foto, tesoro, sei venuto proprio bene tu e Jackie! Auguri e figli maschi! Pensò leggendo la notizia dell’imminente matrimonio fra Liev e la sua ex migliore amica.
Puttana! Dopo tutto quello che aveva fatto per lei!
E quel bastardo...l’aveva lasciata con quella patetica scusa che faceva acqua da tutte le parti!
Si soffia il naso rosso e getta il fazzoletto appallottolato accanto a se.
Lo specchio le rimanda un’immagine che non le fa piacere.
Shaz non piange mai. A che serve?
Ma la settimana è stata troppo pesante e non ce la fa più. Due mesi che lavora al distretto e a malapena ha messo piede fuori. Solo burocrazia da smaltire.
I suoi colleghi non la sopportano molto, per la sua aria perennemente scorbutica e il modo trasandato di vestire.
Come se dovessi farmi bella per loro, pensa ironicamente mentre li guarda a turno.
Il capo la considera il suo peggior agente e, da quanto ha sentito, stanno per mandarla di pattuglia affiancandole un compagno.
Scommetto cinque ad uno che lo farò impazzire come tutti gli altri entro un mese! Ridacchia Shaz divertita.
Per quel giorno ha dimenticato Liev….che diavolo, la vita continua!

Ore 8:30
“Capisci che razza d’agente abbiamo, Nass? E’ un caso disperato, non ha disciplina, è svogliata e trasandata, rifiuta di mettere la divisa come tutti e ha cambiato 17 partner in meno di un anno. Sei la mia unica speranza per metterla in riga. Devo un favore a Smitherson, la sua ex pupilla ha combinato un casino”
Gli occhi azzurri dell’uomo studiavano il commissario Drake davanti a se, annuendo di tanto in tanto.
Lo vide passarsi una mano sulla fronte alta e liscia e posarla pesantemente sul bracciolo destro della poltroncina da ufficio piuttosto rovinata e con la fodera mangiucchiata sui bordi.
Drake alzò lo sguardo su di lui, giocando con una penna che aveva prelevato dal taschino laterale della camicia con le maniche arrotolate “pensi di farcela ad inculcarle un po’ di disciplina?”
La domanda fece sorridere vagamente Nass. Accavallò le lunghe gambe con un sorriso vago “ho mai sbagliato un colpo?”

Ore 9:00

Shaz sbattè la portiera della macchina completamente distrutta e segnata da mille graffi, bevendo il suo caffè forte svogliatamente, mentre entrava nel commissariato. Salutò appena la guardia all’ingresso e si diresse verso la sua scrivania ingombra di pratiche, poggiandoci sopra la tazza di plastica. Afferrò la rivista che aveva lasciato là il giorno prima e riprese la sua lettura, appoggiando le vecchie Airgum nere sulla scrivania. Afferrò la tazza mentre leggeva un articolo. Una goccia di caffè le cadde sulla maglietta trasandata ma lei non ci fece caso. Si asciugò la mano sporca sui jeans talmente stropicciati che sembrava ci avesse dormito dentro e tossicchiò, girando la pagina con noncuranza.

Il commissario Drake sospirò guardando il vecchio Casio al polso, regalo della moglie per il loro 27° anniversario di matrimonio.
“ E’ in ritardo anche questa mattina!”
Si alzò dalla sediola blu, abbassando le listerelle di plastica bianco sporco della finestra interna dell’acquario “eccola la…guarda che razza di poliziotta...”
L’uomo chiamato Nass la osservò con un moto di repulsione. Tacque pensando che sarebbe stata davvero dura con quella.
Drake si voltò con aria estenuata e lo fissò con i suoi occhi di un marrone acquoso “dimmi di si, ti prego” lo implorò scuotendo la testa un po’ calva.
Nass si passò una mano fra i corti capelli castani dal taglio perfetto e annuì più volte.
Il commissario si rischiarò mentre apriva la porta “adesso, armati di santa pazienza. Non ha un briciolo di educazione e il suo linguaggio non è molto…beh, diciamo che uno scaricatore di porto in confronto a lei..”
“Basta così ti prego!” esclamò l‘uomo guardandola mentre si dirigevano verso la sua scrivania.

Shaz sobbalzò quando sentì la voce tonante di Drake che la chiamava. Saltò in piedi rovesciando le pratiche che si sparpagliarono in terra “Cazzo!”esclamò raccogliendole e mischiandole ancora di più. Le posò sulla scrivania in bilico, tirandosi indietro i capelli mossi, scappati dal mollettone azzurro e alzò lo sguardo sul suo capo, trovandosi di fronte un tipo che la squadrava come se fosse un animale raro “che hai da guardare, coso?” lo aggredì infastidita.
Nass era sempre più preoccupato: e quella era una donna?!
Proprio in quel momento, i fascicoli ricaddero sul pavimento facendola bestemmiare.
Nass rabbrividì lanciando un’occhiataccia a Drake che continuava a tormentarsi le mani.
“Fanculo, pratiche di merda!” la sentirono imprecare da sotto la scrivania.
“Lascia stare, Sharon lascia perdere!” insistette il commissario sempre più in imbarazzo.
La mano della ragazza riemerse dal pavimento sbattendo un foglio sul ripiano liscio. Si rialzò con gli occhi furiosi e i capelli arruffati.
Guardò Drake e si ricompose vagamente, tirando indietro i ciuffi di capelli scuri e sistemandosi i jeans a vita bassa.
Il commissario pregò tutti i santi in paradiso prima di parlare “Sharon..”
“Shazzer o Shaz! Mi fa schifo Sharon, lo sai!” esclamò la ragazza inviperita incrociando le braccia “Mi ricorda quella fighetta bionda senza mutande!”
Oddiomio! Pensò Nass guardandola da capo a piedi. Quelle scarpe ce l’ho pure io…
“Shaz...ti presento Nass Gallaway, il tuo nuovo compagno” le disse aspettandosi uno scoppio di nervi.
Shaz lo guardò da capo a piedi, con una smorfia sulla bocca carnosa “chi, mister precisino qui?” gli chiese alzando il mento nella sua direzione “cazzo amico, sembri uscito da una boutique” esclamò sogghignando all’indirizzo del suo completo sportivo senza una piega.
“Scordatelo!” disse perentoria a Drake mettendosi a sedere e ignorandoli “partner di mister universo...tzè! Che stronzata!”

Nass la guardò ridendo vagamente dentro di se: una vera e propria sfida, quella donna...o qualunque cosa fosse!
Shaz lo guardò per un attimo e sollevò le spalle fregandosene.
Con un calcio ben piazzato la fece cadere dalla sedia. Un fiume d’imprecazioni e di parolacce fece voltare l’intero ufficio.
“Ma che cazzo…ti ha dato di volta il cervello, stupido figlio di puttana?!” urlò saltando in piedi e ficcandogli un dito sulla giacca perfetta. “chi diavolo sei? che vuoi da me? Rifallo e ti faccio una lobotomia parziale con il taglierino dell’ufficio!” Sbraitò guardandolo dal basso verso l’alto.

Con le mani unite dietro la schiena la guardava, sogghignando divertito…perde la calma con niente! Molto interessante!
Quel sorrisino di scherno, la mandò ancora più in bestia“ma chi cavolo è questo?!” urlò scansandolo e andando dietro al commissario che si era defilato in silenzio quando era crollata a terra.
“Te l’ho detto, il tuo nuovo compagno” ribattè l’uomo tossicchiando.
“Non voglio nessun fottuto partner, non mi piace per niente e ha quell’aria da sergente dei film di Kubrik che mi sta sulle palle!” sbraitò sbattendo le mani sulla scrivania del capo.
“Non è..”
“Ex-Sergente Maggiore, per la precisione!” esclamò una voce leggermente divertita alle sue spalle.
Shaz si girò come un fulmine guardando male Nass che stava chiudendo delicatamente la porta che lei aveva precedentemente sbattuto.
“Un militare?! Mi hai messo un militare del cazzo attaccato alle chiappe?! Urlò ancora di più guardando il commissario che stappava un orecchio “ma ti sei impazzito?! Io li odio! Non fanno altro che ammazzare i bambini in Iraq!”
“Piano con le offese..” Ringhiò Nass innervosito da quell’affermazione.
Si piantò di fronte alla ragazza con le mani dietro la schiena e a gambe larghe, facendo rabbrividire Shazzer che lo guardò disgustata. “Cristo, anche in posa si mette!” esclamò crollando sulla sedia di Drake.
“Signorina, il suo modo di relazionarsi con la gente lascia molto a desiderare” borbottò in tono duro fissandola negli occhi cerchiati da occhiaie e senza un filo di trucco “non ho potuto fare a meno di sentire, come tutto l’ ufficio del resto, che lei è una cultrice dei film di Kubrik…andremo molto d’accordo!”
Shaz ringhiò saltando in piedi “non voglio andare d’accordo con te, stupido guerrafondaio!”
Ancora?! Pensò Nass sempre più nero.
Drake lo vide smuovere a sinistra e a destra la mascella …di già?!
Di solito lo faceva quando era sul punto di perdere la calma…cosa molto rara per Nass, perennemente calmo e controllato.
Ha già perso la pazienza con questa!
Per forza, pensò sentendola borbottare e imprecare contro l’uomo. Dopo cinque minuti di quelle storie la interruppe infastidito “Shaz, poche storie! O così o te ne torni a sbrigare le pratiche, vita natural durante!” esclamò pregando il Signore di non fargli venire nuovamente un attacco di ulcera.
La ragazza lo guardò sconvolta “è uno sporco ricatto!” lo accusò arrabbiata “lo sai che sono fatta per l’azione e che la scrivania mi ammazza! Non puoi..”
“Si che posso!” esclamò il commissario esausto “Vattene adesso e se sento Nass lamentarsi di te, ti tolgo il distintivo e ti riduco a chiedere l’elemosina in strada!”
Shaz ringhiò un altro po’ contro Drake. Lanciò un’occhiataccia al suo ‘partner’, tranquillo e rilassato come un fiore di pesco a primavera e uscì dall’ufficio, sbattendo la porta con violenza, tanto che la vibrazione risuonò nell’acquario, facendo tremare il muro alle spalle del commissario.

“Deve avere infilato la testa nel cesso, per propormi un tipo del genere!!”esclamò Shaz stravaccandosi sulla sedia e dando un calcio al cassetto, già mezzo distrutto della scrivania.
“Girano anche stamattina, Shazzer?”
La ragazza si voltò a guardare la sua semi - amica, ma meno che collega Angela, l’incarnazione della perfetta poliziotta, ligia al dovere …e praticamente magnifica su tutto! Pensò con una punta d’invidia. Dopo un attimo non la sentì più. Non era tipo da invidiare gli altri.
“Per forza” sospirò indicandole il damerino nella stanza di Drake “lo vedi quel fighetto laggiù?” le disse disgustata “quello la è il mio nuovo partner…Jim deve essere impazzito!” esclamò sbattendo una mano sulla coscia muscolosa della gamba.
Angela si sporse leggermente nella direzione indicata “buttalo via!” esclamò sorridendo “ma quello lo conosco! Quello… “
Shaz la interruppe infastidita “ma ti prego! Sempre appena uscito da Vogue! Fa ridere i polli con quella giacca! Te lo immagini appostato di notte, in mezzo ai rifiuti?!” ridacchiò divertita.
Angela la fissò in maniera strana “stavolta l’hai fatta grossa! Se ti hanno appioppato Nass stai pur certa che entro una settimana righerai dritto. Lo fanno sempre, con quelli indisciplinati come te!”
Shaz cominciò a ridere senza riuscire a fermarsi “che cazzata! Deve ancora nascere uno capace di mettermi i piedi in testa! Quanto scommetti che entro un mese, no che dico, due settimane chiederà il trasferimento a qualche altro dipartimento?” le propose divertita “lo farò impazzire…sono una vera stronza quando mi ci metto!!”
La poliziotta la guardava con un sorriso di compatimento…troppe bastonate prenderai da quello, pensò vedendolo avvicinarsi alla scrivania di Shaz.


 
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