PRIVILEGIO O GRAVE PERICOLO
- Capitolo 1° -
La vita a digiwords era diventata tranquilla, anzi troppo tranquilla, le giornate là trascorrevano lente e soleggiate,e il vento le rinfrescava, e la melodia dei ruscelli e del canto di alcuni yokomon rendeva quella giornata assolutamente perfetta
-ragazzi incredibile ma io adoro digiword-
era stata sora a parlare era una bella ragazza con una coda tirata che le cadeva sul prato seppure avesse i gomiti a reggerla, indossava uno specie di maglione panna a con dei buchi sbracciato ed una specie di “scalda muscolo” al collo, ed una gonna lunga con dei volans e dei laccetti legati intorno alle braccia sempre bianchi.
-hai ragione sembra incredibile-
questa volta aveva parlato una ragazza con un lungo vestito rosso da caw girl(non quello della prima serie) con dei capelli lunghi e ramati come quelli dell’ amica solo che più scuri, anche se non lunghi come quelli di sora, il nome di questa ragazza era mimi, era sdraiata sul prato.
-passerei il resto della mia esistenza ad osservare le nuvole muoversi in questo cielo-
un ragazzo con una camicia bianca e dei jeans aveva fatto quest’ultimo commento, coi grandi occhi azzurri rivolti verso il cielo ed i capelli biondi davanti agli occhi, con un solo gomito a reggerlo.
-siamo fortunati non è privilegio di tutti i digiprescelti poter vedere digiwords così tranquilla-
stavolta era stato un ragazzo coi capelli rossi ed una divisa celeste come quella di un altro ragazzo che continuò il discorso
-già la vita sembra migliore-
-AIUTOOOOOOOOOO!!!-
-uff che c’è tai hai rovinato un momento magico-
a parlare era stato matt
-ero a fare la pipì e qualcosa mi ha aggredito!!-
-stai scherzando-(mimi)
-eccola!!-(tai)
era spuntata un ape digimon enorme, era nera, il cielo si era oscurato, i ragazzi si erano alzati uno dopo l’altro in allerta, erano spuntate altre api, tutte cominciarono ad inseguire i ragazzi che scapparono sapendo di non poter combattere con i loro digimon perché troppo deboli.
Si rifugiarono in una grotta. Pessimo errore perché i ragazzi si ritrovarono con le spalle al muro un ape puntava verso sora, e quando stava per pungerla un lampo blu squarciò l’ape in due. Sora che aveva chiuso gli occhi piano piano.
C’erano una serie di fasci azzurri e bianchi che in tre colpi distrussero lo sciame intero. Matt disse vedendo i due digimon
-ragazzi guardate-
un digimon somigliante ad una tigre strisciava tra le gambe del “padrone” mentre l’altro che pareva un lupo tornava fiero dalla padrona.
I due ragazzi portavano occhiali scuri, vestivano tutti e due di nero
-su ora possiamo andare-
-ok ma muoviamoci-
i digiprescelti non fecero in tempo a chiedere ne perché ne come li avessero salvati.
E tutti tornarono al mondo reale con un fermo punto di domanda in testa chi erano quei due?
-ragazzi andiamo a mandarci una pizza?-(tai)
-io vengo, sora?-(mimi)
-no mimi non contare su di me credo che tornerò a casa-
disse sora mettendosi le mani sugli avambracci come se avesse freddo
-io e izzy veniamo-(joe)
-matt?-(tai)
-no ragazzi credo che accompagnerò sora a casa e poi anche io rincaserò-
-no matt dico sul serio non c’è bisogno-(sora)
-sei sicura mi sembri piuttosto scossa-(matt)
-no davvero non c’è bisogno credo che farò una passeggiata, ci vediamo domani a scuola-
e così dicendo la ragazza si allontanò dagli amici. Arrivo al parco si sedette e cominciò a piangere.
Aveva avuto molta paura quel giorno quando quella specie di ape le si era parata davanti. Si sfogava così.non era più raro per lei piangere, ogni occasione era buona da quando il suo ragazzo, itoschy, era partito in america. I due continuavano a sentirsi via mail, ma non era la stessa cosa, era stato il suo unico ragazzo dopo matt, stavano insieme da 2 anni ormai, ed anche se si amavano ancora decisero di interrompere la relazione, almeno fino a quando lui non sarebbe tornato ed il che non era né sicuro né previsto per troppo presto. Sora aveva perso ogni sicurezza. Alzò gli occhi rossi sentendo dei passi fermarsi davanti a lei. Oltre le lacrime intravide la sagoma di un ragazzo dai capelli neri e corti. Con una camicia bianca ed una giacca azzurra sbottonata. Il ragazzo aveva un orecchino a cerchietto argentato e le puntine, una mano nei jeans l’altra rivolta verso la ragazza con in mano un fazzoletto bianco.
-brutta giornata-(ragazzo)
-si-
disse sora con un sorriso forzato
il ragazzo si sedette dopo aver dato il fazzoletto alla ragazza, aveva i gomiti appoggiati allo schienale della panchina verde del parco
-che può essere successo ad una ragazza tanto carina, come mai non c’è un ragazzo a consolarti?!-
la ragazza ricominciò a piangere più forte di prima
il ragazzo si guardo intorno si sentì disarmato davanti a quella reazione
-e dai…non fare così non volevo…devo aver toccato un tasto dolente. Scusati prego-
sora smise di piangere e si asciugò nuovamente le lacrime.
-dai sorridi, ecco così va meglio-
-grazie-
disse sora con l’affanno
-‘di che posso chiederti cosa è ti è successo-
-niente non ho voglia di parlarne-
-keiv!-
fu una ragazza a richiamare il ragazzo, come se fosse un cagnolino che disubbidiva alla padrona.
-scusa devo andare-
-grazie per la comprensione-
-di che è stato un piacere-
-ed il fazzoletto?-
-tienilo tornerò a riprenderlo ciao-
il ragazzo raggiunge la ragazza
-keiv avevo detto niente rapporti con i digiprescelti non dobbiamo farci scoprire-
-ma la ragazza aveva bisogno d’aiuto-
-ricorda che non siamo come loro-
-ok naircy, ok-
-su rientriamo-
^^fine primo chappy!
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