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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: I RICORDI DI HITEN
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, AU
Autore: kanako91 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/01/2005 19:03:42

Il passato di Hiten dal mio punto di vista. One-shot scritta in un periodo in cui ero molto malinconica. Un po' si sente anche nella storia...
 
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I RICORDI DI HITEN
- Capitolo 1° -

I RICORDI DI HITEN

“Ora mi trovo qui, a stringerle la mano, che si raffredda sempre di piu.
É stesa sul suo letto, ansimando, sudando, morendo.
Non so che dire.
Non so che fare.
Ho paura di poterla perdere.
Ma non ci posso fare niente.
Mi aveva gia avvertito.
Esattamente quindici giorni fa, quando eravamo stesi sul mio letto, me l’ha detto. All’inizio non ci credevo, ma quando ho visto le lacrime bagnarle il bel volto, ci ho creduto. Meno male che ci siamo goduti questi giorni fino all’ultimo. Non mi sarei mai perdonato, se fosse successo il contrario.
-Hiten...-
La guardo. Le palbebre coprono gli occhi di cioccolato, che mi hanno fatto sciogliere miliardi di volte. Le stringo di piu la mano, lei continua.
-...addio....-
Il suo arto diventa di colpo gelido. Il suo respiro si ferma. Le lascio la mano e mi chino su di lei. Le bacio le labbra, quelle che mi hanno fatto impazzire un sacco di volte, col loro calore provocante, che ora sono gielide, come il marmo.
Prendo la coperta e gliela poso sul corpo rigido.
Dubito che mi innamorero di un’altra donna. Per lo piu umana. Gli umani muoiono. Gli umani sono deboli. Si ammalano. Hanno paura della morte.
Ma senza di loro, il mondo non sarebbe lo stesso.”


-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-


Era una calda giornata d’estate. L’umida brezza marina soffiava sulle colline. Un piccolo palazzo era in cima ad una di queste, sfavillando con tutto il suo splendore.
Una microscopica macchia scura correva in direzione di un’altra, piu grande.
-Papa! Sei tornato!- disse allegramente un piccolo youkai, dai capelli e gli occhi neri come la pece.
-Ehi! Piccolo mio!-
Il demone adulto si piego all’altezza del figlio, facendosi abbracciare calorosamente. Quando si staccarono, l’uomo fischio.
-Ti ho portato un regalo, Hiten-
-Cosa? Cosa? Cosa?-
Un cavallo baio si avvicino, col passo lento e fiero. Si affinco allo youkai, che gli slego il carico dalla sella. L’uomo poggio a terra un bambina, di poco piu piccola del figlio, vestita di stracci, con i capelli nerissimi, che le cadevano sulle esili spalle, e gli occhi marroni, che erano molto profondi e pareva brillassero di una luce dorata. Le slego dai sottiti polsi le corde, liberando anche le piccole caviglie. Le diede una leggera spinta in avanti. La piccola avanzo timidamente, continuando a fissare il piccolo demone davanti a se.
-Una femmina umana, padre? Ho fatto qualcosa di sbagliato?-
-No, figlio mio! Proprio per questo te l’ho portata. Grazie a lei potrai un giorno prendere il trono di Inu-Tasho!-
-Ma a che mi serve?-
-Ora ci puoi giocare, tra un po potrai studiare i comportamenti ed il modo di vivere dei nigen. Ti sara molto utile per comandarli, figliolo-
-Come ti chiami?- chiese il piccolo rivolto alla bambina.
-....Ha-hanako...-
-Io sono Hiten! Vieni che ti mostro i miei giocattoli!-
Le ando alle spalle e la spinse fino all’interno del castello, mostrandole ogni stanza, soffermandosi, alla fine, nella sua stanza dei giochi.




I due crebbero insieme, instaurando un’ottima amicizia. Erano ormai ragazzi, quando la madre di Hiten, era incinta di Manten. Il ragazzo aveva trovato tante differenze tra umani e demoni, anche in Hanako, che era ormai difficile considerare nigen. Era cresciuta tra youkai, aveva ricevuto la stessa educazione del suo amico, imparando la lotta corpo a corpo e con le armi. Aveva imparato a cavalcare non solo cavalli, ma anche demoni drago, uccello e altre creature del genere.
Ormai la ragazza era diventata una donna e Hiten cominciava a sentirsi attratto per lei, nonstante si rifiutasse ad ammetterlo a se stesso. L’attrazione si trasformo in amore, tanto che lo youkai non ce la fece piu.
Un giorno, mentre era tranquillamente in giardino, allenandosi tra di loro nella lotta, Hiten ebbe la meglio. Visto che di solito il vincitore riceveva qualcosa dall’avversario sconfitto, il ragazzo ne approfitto, per chiedere qualcosa molto difficile da possedere.
-Uff! Va bene, hai vinto! Che vuoi?- chiese Hanako, mettendosi in piedi e spolverandosi i vestiti.
Il demone le fu davanti. Le passo un braccio intorno alla vita e la strinse a se. Il suo viso era cosi vicino a quello della ragazza, che potevano sentire i respiri dell’altro contro il proprio viso.
-Sai che voglio?- chiese con voce sensuale. –Voglio te-
Hanako rimase molto sorpresa dalla richiesta. Non ebbe molto tempo per pensare, perche le labbra di Hiten si posarono sulle sue, baciandole prima dolcemente, poi ardentemente. Il ragazzo perlustro con la propria lingua la bocca della nigen. Ben presto cominciarono una lotta con le lingue, che fini appena lo youkai si levo in volo, portando la ragazza con se. Entro nella sua camera dalla finestra aperta. Poso Hanako sul letto e comincia a togliersi l’armatura che indossava sempre. La ragazza si era poggiata sugli avambracci, con le gambe leggermente piegate di lato, e guardava il demone consapevole di cio che voleva. Il ragazzo si stese su di lei, tornando a baciarla con la stessa passione di prima. Le sue mani cominciarono a vagare lungo il corpo della nigen. Slaccio il nodo dell’obi, gettandolo a terra. Si stacco da lei, per guardarla negli occhi.
-Perche mi guardi in quel modo, Hanako?-
-Niente-
-Ti amo...-
La ragazza sorrise e lo bacio. Si stacco di nuovo.
-...poi ci sposeremo...-
-No... non possiamo-
-Perche? Fregatene delle leggi! Qua l’unica cosa che conta é il nostro volere! E poi ti posso far diventare immortale!-
-Non serve...-
Gli occhi di Hanako diventarono lucidi.
-...ho solo 15 giorni di vita...-
Il ragazzo la guardo incredulo. Come aveva solo 15 giorni di vita? Sapeva puro il giorno in cui sarebbe morta? Non era troppo giovane?
-Il medico mi ha detto che non vivro a lungo. Che mi rimangono solo 15 giorni...-
-Non é vero... non puo essere vero! Da quando in qua uno sa il giorno della propria morte?-
-La mia malattia é molto grave. E non c’é altra via oltre la morte-
Torno a baciarla, mentre le lacrime rigavano le guance rosee della ragazza. Volevano vivere quegli ultimi giorni fino alla fine. Godere di tutto cio che non avrebbero mai potuto fare. Quel giorno Hanako divenne proprieta di Hiten.


-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-


-Hiten! Hanako! Venite subito!-
Lo youkai entro nella stanza della ragazza, quando non ricevette risposte dai due. Cio che vide lo scosse tantissimo.
Hiten era chino sul letto di Hanako, sul quale giaceva il corpo rigido e privo di vita della giovane nigen. Un silenzioso singhiozzo rompeva il gelido silenzio della stanza.
-Figlio...-
Si avvicino a quello, posandogli una mano sulla spalla. Il ragazzo sollevo il capo, guardando il padre con gli occhi colmi di lacrime.
-...é morta...- disse con la voce tremante.
Il demone chino il capo.
-Ho fatto male a portarti una femmina umana... i nigen muoiono.. sono deboli, fragili come il cristallo... basta un niente perche muoiano.. é stata la cosa piu sbagliata che ho fatto per te...-
Il giovane youkai si asciugo le lacrime con la manica e guardo il padre.
-No. Molto probabilmente é stata la miglior cosa. Senza di lei non so come sarebbe stata la mia vita...-

..::| Fine |::..

 
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