torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Tokyo Mew Mew
Titolo Fanfic: NUOVA SERIE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: jackaiyoko galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/01/2005 16:10:29 (ultimo inserimento: 16/05/05)

bene... qst è la nstr prima ff in coppia... nn è tratta dall`anime, nn è nemmeno molto coerente... tuttavia speriamo che vi piaccia! jack83 & kaiyoko
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
IL TRASLOCO
- Capitolo 1° -

Ok, mi dispiace un kasino se il titolo della ff fa pena... tuttavia non sapevo ke metterci! Io e Jack scriveremo un cap a testa, ma speriamo comunque che risquota un discreto successo... in qst ff gli alieni sono umani 'normali' che fanno una vita piuttosto comune... con l'entrata in scena di nuovi personaggi e l'assenza di alcuni altri che nell'anime sono i principali... se amate la coppia Strowberry/Kisshu, resterete un po' delusi, perché non credo che qui avrà molto successo... sarà praticamente inesistente! Bene, ho detto tutto... buona lettutra!!!


____________________1° Cap_____________________

“Dove sono?” Fu il primo pensiero della ragazza risvegliatasi in una stanza non sua.
Cominciò a scrutare nella penombra della notte e intuì quasi subito di trovarsi in quella di un ragazzo. Non riuscì a capire come poteva esserci arrivata, controllò se aveva ancora i suoi vestiti e tirò un sospiro di sollievo quando se li trovò addosso. Si alzò a sedere, ripensando agli avvenimenti dei giorni prima.

***Flash Back***
-Ragazzi ci trasferiamo.- Il padre di lei dette la notizia con enfasi, sperava che fossero tutti d’accordo, ma qualcuno non lo era.
-Cosa?!- Chiese con sorpresa la ragazza. -Ci trasferiamo? Dove? E’ perché?- lei guardo con rabbia il genitore, portatore di una notizia che per lei era una tragedia. -Così ci fai perdere tutte le nostra amicizie.- continuo lei alterata. Ma una mano la invito a sedersi.
-Su calma Ichigo, se ci dobbiamo trasferire hanno le loro buone ragioni, poi penso che cambiare aria ci faccia bene- Il fratello era seduto affianco a lei e aveva continuato a mangiare nonostante le grida della sorella.
-Come calma, Ryo?! Loro ci vogliono portare dove non si sa, e per poi cosa?-
La madre riprese -I nostri superiori hanno deciso di trasferirci a Shizuoka, dandoci pure una casa di proprietà.- sembrava Raggiante
-Forse Shizuoka sarà una città di provincia, ma sarà un ottimo modo per far fare alle nostre carriere un balzo in avanti e vi permetterà di studiare con più calma.- concluse il padre.
-Resta comunque il fatto che voi c’è lo comunicate solo ora!- ribatte Ichigo, una ragazzina di 14 anni.
-Io invece sono d’accordo con Ryo, cambiare aria ci farà bene… poi avremo sempre la possibilità di fare nuove amicizie.- una bambina di 10 anni entusiasta dell’idea, mise in minoranza netta la sorella maggiore.
-Così non è giusto- piagnucolo lei -anche Purin è d’accordo con voi.-
-La cosa è decisa… ormai non si può tornare indietro…- Disse in tono un po’ brusco il padre, mettendo fine ai piagnistei della figlia.
Così, poco tempo dopo si erano trasferiti, ma la ragazza aveva tenuto il broncio per tutto il tempo, passando dal triste all’arrabbiato senza preavviso. Non aveva nessuna intenzione di trasferirsi, ma non riuscì a impedirlo e pochi giorni dopo era già a svuotare gli scatoloni del trasloco e a mettere a posto le proprie cose nella sua nuova camera. Era a quel punto che le fu inviato al cellulare un messaggio della sua migliore amica, che la distrusse definitivamente. Nel messaggio c’era scritto che lei e il suo ex ragazzo, dal quale aveva rotto a causa del trasferimento, si erano messi insieme.
“Non può essere… ma perché capitano tutte a me?!” Pensò Ichigo, trattenendosi a stento dal scoppiare in lacrime. Uscì di corsa dalla stanza e si fiondò fuori dalla porta di casa. Non poteva essere vero… non poteva essere vero. Solo questo riusciva dirsi nella mente, mentre correva a perdifiato, cercando di allontanarsi dalla situazione che si era venuta a creare… corse finché i polmoni non minacciarono di scoppiarle in petto, finché non si sentì più le gambe… a quel punto si fermò e si guardò attorno. Non era mai stata in quella parte della città e un nodo le salì alla bocca dello stomaco, rendendosi pian piano conto, che si era persa.
-Oh no!!- Mormorò, iniziando a camminare. Non riusciva ancora a crederci, si era persa! Non le era mai successo prima… venne distratta dal suo stomaco che reclamava cibo, cosa che lei non aveva ancora toccato da tutto il giorno. Era scappata via poco prima dell’ora di cena… ma si poteva essere più sfortunati? Non aveva nemmeno un soldo con sé… Tanto per rendere la situazione ancora più tragica, si mise a piovere a dirotto e continuò per un’ora. La ragazza aveva trovato un riparo nel frattempo, ma l’aria si era raffreddata notevolmente e il suo abbigliamento offriva poca protezione dal freddo, essendo costituito da un paio di short e una maglietta a maniche corte. “Non devo mollare…” Si disse, aspettando che la pioggia cessasse. Non doveva assolutamente cedere al panico e alla disperazione… “Ragiona, Ichigo… da dove sei venuta?” Si chiese, cercando di fare mente locale. Le parve di essere arrivata da sinistra, ma non ne fu sicura. A ogni modo, quando smise finalmente di piovere, si diresse in quella direzione. Vagò per un’altra mezz’ora buona, con lo stomaco vuoto, infreddolita e anche un po’ spaventata. Ormai era diventato buio e decise di fermarsi un attimo per guardarsi attorno, ma notò con orrore crescente che non si ricordava di essere passata per quella strada. “Oh, no! Ma si può sapere dove sono??” Si chiese, sedendosi un minuto. Si sentiva terribilmente debole, ma non avrebbe potuto passare la notte fuori in quelle condizioni. Con fatica si rimise in piedi e ricominciò a camminare, anche se sbandava leggermente. Fece pochi metri, finché non andò a sbattere contro a un ragazzo all’incirca della sua età, Non lo aveva visto minimamente avvicinarsi, perché la vista iniziava ad annebbiarsi e guardava a terra, per vedere dove metteva i piedi.
-Ehi!- Esclamò questo, sorreggendola di peso, perché si era sentita così debole che non aveva nemmeno avuto la forza di cadere indietro. L’unica cosa che ricordò con chiarezza di quel ragazzo, furono i suoi sorprendenti occhi ambrati, prima di perdere completamente i sensi.

Questo era tutto ciò che ricordava degli ultimi avvenimenti. “Ma come ci sono arrivata qui?” Si domandò, arrovellandosi per cercare una risposta. Probabilmente era stata portata lì, perché aveva perso i sensi, da quel ragazzo dagli occhi d’ambra. Questo poteva significare che fosse stata camera sua… in fondo, dove avrebbe potuto portarla altrimenti? Era emozionata dal fatto di trovarsi in camera di un ragazzo… non le era mai capitato di venirci portata. Le rivenne in mente la sua famiglia… dovevano essere molto preoccupati per lei… specialmente suo fratello, era sempre stato molto protettivo, ma anche molto gentile, nei suoi confronti. Lo aveva sempre considerato come un punti di riferimento… faceva di tutto perché fosse fiero di lei. Era strano, in genere i fratelli maggiori non sopportano le sorelline rompiscatole, così considerate dalla massa. Per fortuna il suo era un’eccezione.
Venne distolta dai suoi pensieri da un rumore proveniente da un punto imprecisato della stanza e si voltò di scatto, socchiudendo gli occhi nella penombra. In quel momento una flebile luce illuminò l’intera camera, scacciando parzialmente le ombre che la oscuravano. Quasi subito la ragazza si ritrovò a fissare due occhi incredibilmente belli, del color dell’ambra più pregiata.
-Ti sei ripresa…- La voce del ragazzo interruppe i suoi pensieri un’altra volta, suonando confortante alle sue orecchie. Lo riconobbe all’istante, era lo stesso ragazzo con cui si era scontrata la sera precedente.
-Ehm… dove sono?- Chiese timidamente, guardando con un certo imbarazzo il suo compagno di stanza. Era molto carino, se doveva dirla tutta… i lineamenti del viso erano delicati e l’aria spavalda che traspariva dal suo sguardo, veniva compensata dal sorriso spontaneo che gli trapelava dalle labbra sottili.
-Sei in camera mia… ieri sera mi sei praticamente svenuta in braccio e allora ti ho portata a casa per farti riposare…- Rispose lui, con tono calmo e rassicurante -…ah, io sono Kisshu.- si presentò.
-Io mi chiamo Ichigo… scusa se ti ho recato qualche problema…- Disse la ragazza, tornando momentaneamente in sé.
-Non preoccuparti… piuttosto, come ti senti?- Volle sapere Kisshu, evidentemente interessato alla salute della ragazza.
-Bene…- Rispose lei, senza esitare. Poi il suo stomaco si fece sentire e Ichigo si sentì tremendamente in imbarazzo. Lui scoppiò a ridere, notando l’imbarazzo dell’altra e poco dopo anche lei si unì alle risate, lasciando che la tensione venisse meno.
-Direi che hai un po’ di fame…- Ironizzò il ragazzo, alzandosi in piedi. In quel momento la già flebile luce si spense del tutto, lasciando i due al buio. -Accidenti, si è fulminata del tutto… aspetta un secondo…- Le disse Kisshu, avventurandosi per la stanza buia. Pochi secondi dopo si accese una nuova luce, più forte della prima, che illuminò completamente la stanza. -…Bene. Seguimi in cucina, che ti preparo qualcosa da mangiare…- Ichigo si alzò in piedi e lo seguì fuori dalla camera, giù per una rampa di scale di una ventina di gradini, fino in cucina, dove si sedette intorno al tavolo.
-Ti piacciono le uova?- Domandò nuovamente Kisshu, aprendo il frigo e lanciandole un’occhiata interrogativa.
-Sì… anche se mangerei qualunque cosa in questo momento!-
-Benissimo… perché è l’unica cosa che mi riesce di cucinare!!- Confessò, con un sorriso ironico. Mentre lui cucinava, i due si misero a parlare e la ragazza si ritrovò a raccontare come era arrivata a quel punto. Tralasciò i particolari, considerandoli superflui e imbarazzanti. Kisshu ascoltò senza interromperla, aspettando la fine del racconto per dare un suo parere. Con grande felicità di lei, disse che la capiva benissimo. Lasciare i propri amici per non rivederli mai più era una cosa davvero difficile da digerire. Anche lui si sarebbe fatto due passi per scaricare la tensione accumulata. Ichigo era davvero felice di essere capita da quel ragazzo… sin dalla prima impressione gli era parso un tipo fuori dal comune. Si sentiva a suo agio in sua compagnia… sapeva che avrebbe potuto rivolgersi nuovamente a lui se avesse avuto un problema, perché fra loro era nata una forte amicizia… o forse qualcosa di più da parte della ragazza.
Finì di mangiare in pochi minuti, aveva avuto così tanta fame che ne avrebbe chieste delle altre, ma si sforzò di non essere ingorda, anche se dovette ammettere che erano le uova al tegamino più buone che avesse mai mangiato.
-Grazie!- Rispose Kisshu, evidentemente compiaciuto dal complimento -…però credo sia ora di tornare a dormire… se vuoi domani mattina ti accompagno a casa…- Le propose.
-Be’, grazie! Sei molto gentile…- Annuì Ichigo, riconoscendo che un aiuto le sarebbe stato utile -…domani è il mio primo giorno di scuola…-
-Che scuola fai?- Le domandò incuriosito.
-Il Noshimoto Istitute…- Rispose la ragazza.
-Anche io lo frequento…- Disse un po’ stupito il ragazzo.
-Davvero?-
-Certo! Domattina allora ti riporto a casa e poi andiamo insieme a scuola… così ti faccio anche da guida…- Ichigo dovette riconoscere che era davvero un ragazzo d’oro e fu felicissima della sua proposta. Almeno non si sarebbe sentita come sperduta in cima al mondo… pensò.

Ryo non riusciva a dormire… la sorellina non si era fatta sentire per tutta la sera, de quando era uscita di corsa da casa. Si chiese cosa le fosse preso… i suoi genitori erano preoccupati da morire, mentre Purin era andata a letto con le lacrime agli occhi, perché non c’era stata la sorella a farle compagnia. Lui però, era sicuro che stesse bene… entro domattina sarebbe tornata a casa e sarebbe andata normalmente a scuola. Avrebbero frequentato due scuole diverse, ma non erano molto distanti fra loro… volendo avrebbe anche potuto accompagnarla a casa in motorino. Proprio quel giorno era stato il suo primo giorno di scuola dopo le vacanze estive… quella di Ichigo invece cominciava un giorno dopo “…che fortunata!” Si disse. Ripercorse mentalmente l’intera giornata scolastica. In particolare si soffermò su due suoi nuovi amici, che si era subito fatto. Uno era un tipo di poche parole ma di concetti chiari, che aveva preso subito in simpatia e si chiamava Pei. Mentre l’altra era una ragazza, che si era dimostrata subito cordiale nei suoi confronti e si chiamava Zakuro. Aveva anche dovuto ammettere con sé stesso che era una ragazza molto carina, dai lunghi capelli biondi e gli occhi castani. Gli avevano fatto vedere la scuola e inoltre gli avevano fatto compagnia per tutta la giornata. Era anche venuto a sapere che Pei aveva due fratelli, dei quali uno avrebbe frequentato la scuola di Ichigo. “Chissà se avranno modo di incontrarsi?” Si chiese, divagando nuovamente col pensiero. Pei non aveva parlato molto dei suoi fratelli, non li aveva nemmeno descritti caratterialmente, ma lui se li immaginava simili al suo nuovo amico. Stava ancora pensandoci su che le palpebre si fecero pesanti e si domandò ancora una volta dove fosse andata Ichigo, prima di cadere in un sonno irrequieto.

Il mattino dopo era una giornata calda e soleggiata, che rispecchiava esattamente l’umore che aveva accolto Ichigo appena sveglia. Alla fine, casa sua non era molto lontana da quella di Kisshu e ci si arrivava in un quarto d’ora a piedi. Appena la porta si aprì però, la ragazza venne investita dai familiari.
-È tornata! Ichigo è tornata!- Esclamò Purin, sorridendo contentissima e chiamando gli altri.
-Ichigo! Dove sei stata?- La madre stava quasi urlando.
-Non ti rendo conto che eravamo tutti in pensiero?- Si aggiunse il padre, con tono severo ma anche sollevato.
-Ecco… lasciate che vi spieghi…- Tentò di dire lei, messa in imbarazzo davanti all’altro ragazzo. Lanciò una breve occhiata alla sua espressione e vide che era molto a disagio.
-Non c’è tempo, devi andare a scuola… ne parliamo quando torni…- La interruppe il fratello maggiore, tirandole letteralmente la cartella in braccio e sovrapponendosi all’immagine dei genitori, ma si bloccò appena posò lo sguardo sul ragazzo che stava di fianco alla sorella -…E lui chi è?-.
-Lui è Kisshu… si è offerto di riaccompagnarmi a casa, visto che mi ero persa…- Rispose la ragazza, sempre più tesa.
Ryo squadrò ancora per un minuto il ragazzo di fronte a lui, che sostenne a meraviglia il suo sguardo penetrante. Ichigo fu meravigliata della cosa, poche persone osavano tanto e il più delle volte se ne andavano col labbro spaccato e un paio di lividi. Per un secondo temette che accadesse la stessa cosa, ma si rilassò appena il fratello maggiore passò oltre e si incamminò verso il motorino parcheggiato fuori del cancellino.
-Meglio andare…- Commentò Kisshu, avviandosi a sua volta. Ichigo lo seguì senza obiettare, desiderosa di lasciarsi alle spalle quella scena carica di tensione. Si infilò lo zaino in spalla e si affrettò a svoltare l’angolo, finalmente concedendosi un sospiro di sollievo.
-Finalmente…- Sospirò, rallentando ad andatura normale.
-Non mi sentivo così sottopressione da una vita…- Commentò Kisshu, annuendo e rilassandosi finalmente anche lui -…ho l’impressione di non essere parso molto simpatico a tuo fratello…-.
-Be’… il tuo è di poche parole, ma non mi sono sentita molto a mio agio in sua presenza…- Fece la ragazza, ripensando alla veloce colazione fatta con la famiglia del ragazzo. Era composta in tutto dalla madre, una signora dai capelli castani leggermente sfumati di grigio e gli stessi incredibili occhi ambrati del figlio, il fratello maggiore Pei, Kisshu e il fratellino Taruto… quest’ultimo, molto socievole e simpatico.
-Già, devo ammettere che è un tantino asociale…- Ammise il ragazzo, con un sorriso disarmante. -Meglio sbrigarsi… mancano venti minuti all’inizio delle lezioni.-
Ichigo annuì, allungando a sua volta il passo. Sentiva che quella giornata sarebbe stata più positiva del previsto… e doveva tutto a Kisshu.

continua...
 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: