torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: LA DECISIONE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: aramis85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/02/2002 13:11:02 (ultimo inserimento: 27/03/02)

avviso: anche se l`ho messa sotto sentimentale-romantico, in questaff c`è parecchia avventura, tanto che sono stata a lungo indecisa...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
L`OSPEDALE
- Capitolo 1° -


LA DECISIONE




Ok, il solito paio di avvertimenti: 1) Questa ff segue al “il Quadro” è meglio che vi leggiate prima quella, altrimenti correte il rischio di non capire granché; 2) Questa ff si colloca subito dopo “Il Quadro”: Kagome è da poco guarita dalla ferita al braccio, e Inu Yasha è irritabile con tutti perché si sente in colpa e ha paura… anche se morirebbe piuttosto che ammetterlo! Ho finito! Buona lettura e fatemi sapere che ne pensate!



-Inu Yasha, sono preoccupato per Kagome-
Miroku era in piedi sotto all'albero dove stava appollaiato Inu Yasha e cercava di discutere con lui.
-Pensaci, è ormai una settimana che non torna! Non è mai stata nel suo tempo tanto a lungo!-
-Chi se ne importa-
-E se le fosse successo qualcosa? Magari è ferita, o sta male e non può avvertirci...-
L'hanyou sbuffò, in realtà, anche se era un esperto nel non farlo notare, era arrabbiato con Kagome, e, anche se avrebbe preferito morire pur di ammetterlo financo con se stesso, era preoccupato per lei, ora che Miroku glielo faceva notare, doveva ammettere che poteva anche esserle successo qualcosa, di solito era puntuale...
-Figurati! Quella è coriacea-
-Ma se stesse veramente male...-
-Uff! Vado, vado, basta che la pianti!-

Inu Yasha si diresse verso il pozzo, rimuginando quello che avrebbe fatto a Kagome per aver fatto perdere loro tanto tempo: -Non è possibile che trovi sempre qualche scusa per non venire qui! Lo sa che dobbiamo trovare i pezzi della sfera! Ma questa volta mi sente..-
Ricordò una loro conversazione di poco prima della sua partenza...
-Sai, Inu Yasha, che vicino a casa mia sono state aggredite delle persone?-
-Ah, si?- Domandò lui con scarso interesse.
-Si, e proprio sullo stesso percorso che faccio io andando e tornando da scuola, ti confesso che sono un pò preoccupata...-
-Che vuoi che ti accompagni in questa "scuola"?! Che cosa sono io, la tua guardia del corpo?-
Kagome arrossì di rabbia. -Non era assolutamente nelle mie idee chiedertelo, volevo soltanto dirti una cosa!.-
Se n'era andata, arrabbiatissima. D'accordo, forse aveva anche potuto aver esagerato, però in quei giorni era particolarmente di cattivo umore, con tutti, anche con lei.
Così rimuginando giunse a casa di Kagome. Lei non era lì, il suo odore non era presente in quel momento; a quanto poteva sentire, c'era solo il suo fratellino.
Dov'è finita, adesso?
-Inu Yasha!- Il piccolo lo aveva visto e gli stava venendo incontro, notò che aveva gli occhi gonfi e rossi, come se avesse pianto molto.
-Ciao, moccioso. Senti, dov'è Kagome?-
A quella domanda il viso di Sota si contrasse e il bimbo scoppiò a piangere.
-Ehi, ehi! Calmati, che hai?- Era preoccupato per quella reazione. E se Miroku...avesse... ragione? No! Non è possibile!... Fa che non le sia successo niente!
-Come sta Kagome? Dove si trova ora?- Chiese, scuotendo il piccolo.
-All'ospedale...-
Inu Yasha senti qualcosa schiantarglisi dentro, ma deliberatamente non analizzò la sensazione.
-Come!?! Che le è successo?-
-E' stata aggredita 4 giorni fa. L'hanno picchiata...-
-Portami subito da Kagome!!!-
Sota scosse la testa. -Non so dove si trova l'ospedale, non ci sono mai andato da solo...-
Inu Yasha imprecò.
-Tra poco torna la mamma, forse ci può portare lei..-
Proprio in quel momento la madre di Kagome entrò nel tempio.
-Mamma! Come sta Kagome? Come sta? E' migliorata?-
La signora Higurashi sembrava invecchiata di 10 anni, tanto erano grandi il dolore e la sofferenza sul suo volto.
-No, ma non è neanche peggiorata.-
In quel momento scorse Inu Yasha.
-Oh, sei tu. Mi spiace, ma mia figlia non può venire...-
Lui annuì. -Lo so. Senta... potrebbe... accompagnarmi da lei? La prego...- Due piccole parole che non pronunciava da anni, le disse ora alla madre di Kagome.
-Posso, ma ti devi cambiare, andando in giro così attireresti immediatamente l'attenzione. Se vuoi, ti darò alcuni vestiti di mio marito.-
L'idea non lo allettava particolarmente, ma, pur di vedere Kagome... -Va bene.-
Ma come si fa ad andare in giro vestiti così? Si domandò Inu Yasha, quegli abiti erano così scomodi... Ma, un istante dopo il suo pensiero tornò a Kagome.
-Signora Higurashi...-
-Si?-
-Cosa è successo a Kagome?-
Un velo di dolore scese sul volto della donna.
-Stava tornando da scuola, era rimasta lì fino a tardi per le lezioni supplementari di matematica (in Giappone le lezioni supplementari possono anche andare avanti fino alle 11,30 di notte NdAr), per fare prima è passata per una scorciatoia e lì ha incontrato quei delinquenti...-La madre di Kagome sospirò, mentre sul suo volto scendevano le lacrime -Gliela avevo detto, di stare attenta, erano già avvenute diverse aggressioni...- Quelle di cui Kagome mi aveva parlato... -L'hanno picchiata, ma, soprattutto, è la ferita alla testa che preoccupa...-
-Ferita alla testa?-
-Si, una frattura cranica con emorragia, l'hanno operata, ma è ancora in coma.-
Così discutendo, erano entrati in macchina e erano praticamente arrivati in ospedale.
-Grazie- Disse Inu Yasha, scendendo dalla macchina -Da qui faccio da solo-
Detto questo si slanciò su per le scale, seguendo il suo fiuto, arrivò al 6° piano, quello dove c'era Kagome e...andò a sbattere contro una persona.
-Benarrivato.-
Inu Yasha, da terra, alzò la sguardo sull'uomo che gli tendeva la mano sinistra, era alquanto stupito che non fosse stato travolto da lui, che correva alla massima velocità, ma appena lo vide si stupì di altre cose; l'uomo che gli stava davanti era alto, più o meno come lui, aveva due penetranti occhi azzurri e capelli ricci e bianchi, vestiva un camice bianco, da medico, sporco, ma che non puzzava e, in barba ai cartelli "NO SMOCKING" stava fumando un sigaro. Era vecchio, ma l'unica cosa da cui lo si poteva dedurre erano i capelli bianchi e delle piccole rughe agli angoli degli occhi.
L'odore dell'uomo era umano, ma Inu Yasha sentì la stessa sensazione che aveva provato di fronte ad Ametista, la Siribilla (vedi la mia ff "Il Quadro" NdAr), come se in lui ci fosse qualcosa di diverso...
-Sono Inu Yasha, dov'è Kagome?-
Senza una parola, indicò il corridoio davanti a loro.
-Non puoi correre in ospedale, vieni, stò andando anch'io da lei, è una mia paziente.-
-Come sta?- Domando il giovane hanyou ansiosamente, dimenticando, per una volta che a lui di Kagome "non importava".
L'uomo emise una nuvola di fumo bianco. -E' stazionaria, non migliora e non peggiora. Se non fossi arrivato - Aggiunse -L'avrebbero ammazzata...-
-Arrivato?-
-La signora Higurashi non te l'ha detto? Stavo passando in quel vicolo e ho fatto scappare quei teppistelli.-
Così dicendo arrivò davanti alla porta dalla rianimazione.
-E' qui.Se ti va puoi entrare.-
Inu Yasha entrò.
Kagome era la, circondata da tutti gli apparecchi che la tenevano in vita e con la maschera per l'ossigeno sul volto, aveva l'aria così fragile...Sentì una stretta al cuore.
L'uomo era dietro di lui.
-Si riprenderà?-
-Non lo so. Vieni, non puoi restare qui.-
Inu Yasha uscì a malincuore, e guardò meglio quello strano uomo: notò così che alla sua mano destra mancavano completamente le ultime due dita, era con quella mano che teneva il sigaro.
-Qual'è il tuo nome?-
L'uomo emise una nuvola di fumo bianco.
-Chiamami Frend.-

......................................................................................................................................

Una giovane pittrice, seduta su una grotta più di 500 anni prima, sorrise.
-Ti sei deciso ad aiutarli.- Mormorò.

.....................................................................................................................................

-Non puoi fare proprio nulla, Fr...?-
Inu Yasha si girò, ma l'uomo era sparito nel nulla. Ma cosa...
-Inu Yasha!- Si girò, erano la madre di Kagome e Sota.
-Ho incontrato il medico che cura Kagome, un certo Frend...-
-Il medico che cura Kagome non si chiama Frend, ma Satoshi Tagashe, è quello lì.- Replicò Sota, indicando un giovane medico lustro e impeccabile che si avvicinava loro.
Inu Yasha non capiva, ma nn si fece troppe domande, ora il problema principale era Kagome.
-Come sta Kagome?- Domandò, impetuoso come sempre, mentre Sota e la signora Higurashi entravano a
Il giovane medico arricciò il naso, guardano l’hanyou, nonostante i vestiti umani, Inu Yasha rimaneva “strano” .
-Non possiamo dire nulla: il coma è troppo profondo, forse non si sveglierà mai più, e ,comunque, non ho ancora sciolto la prognosi…-
Inu Yasha non aveva capito granché, tranne che Kagome stava male, molto, e che avrebbe potuto non riprendersi.
-Ma, l’altro medico aveva detto…-
-Non c’è nessun’altro medico, ragazzino, sono solo io che mi occupo della signorina Higurashi, e io ti dico che sono pochissime probabilità che si risvegli!-
Inu Yasha ebbe la curiosa sensazione che il mondo gli stesse crollando addosso.
Oh, Kagome..No! Non lei…
Il giovane dottore sene era andato.

………………………………………………………………………….

-Asino calzato e vestito!- Sbottò l’uomo.
Aveva seguito, non visto, tutte le fasi della conversazione.
Quell’idiota! Non capisce nulla! Be, ora preoccupiamoci del ragazzo…
Sondò delicatamente il suo cuore.
Dunque…Ansia, preoccupazione e…senso di colpa Si, è proprio simile a suo padre! Si prende sempre la responsabilità di tutto…
Sbuffò una nuvoletta di fumo bianco.
Ora vediamo cosa posso fare. Pensò, entrando, non visto, nella stanza di Kagome.

……………………………………………………………………………….

Inu Yasha si sedette su una delle scomode sedie della sala di aspetto.
Si sentiva in colpa.
Se avessi dato ascolto a Kagome…Se l’avessi accompagnata…
-Inu Yasha-
Si voltò: era la madre di Kagome, gli accarezzò la testa.
-E’ meglio che tu torni al tuo tempo, ora, gli altri saranno preoccupati…-
Lui annuì.
-Si, vado ad avvertirli.-
Ara già sulla finestra (^_^) quando si voltò e disse:- Tornerò.-
Poi saltò. (e per fortuna nessuno lo vide! Nd Ar)

………………………………………………

-Perfetto!- La demone sorrise gelidamente. –La mia trappola è pronta… Ora manca solo la preda!- Nel dire questo nei suoi occhi, freddi e al tempo stesso pieni di dolore, passò un lampo.

……………………………………………….

-CHE COSA!?! KAGOME STA MALE?-
Erano tutti seduti nella capanna di Kaede e Inu Yasha aveva appena dato il suo annuncio.
Annuì.
-Si, io torno lì e ci starò probabilmente a lungo: finché nn starà meglio…-
-Ma si riprenderà presto! Vero, Inu Yasha, che si riprenderà presto?-
-Spero di si, Shippo. Naturalmente-Aggiunse in fretta, rendendosi conto di essersi scoperto troppo- Voglio finire al più presto la ricerca dei frammenti..-
- Naturalmente-Replicò ironico Miroku.
Inu Yasha lo fulminò con una occhiata, ma gli venne meno bene del solito: era troppo preoccupato.
Gli altri uscirono, rimasero solo Kaede e Inu Yasha, il quale, apprestandosi ad andarsene disse, più per curiosità che per altro:
-Dimmi, vecchia Kaede,…-
-Cosa?-
-Io ho visto uno strano uomo, che diceva di essere il medico di Kagome, ma non lo era. Non è che tu non ne sai nulla?-
-Dovresti dirmi qualcosa in più…-
-, Vestiva un lungo kimono bianco, abbastanza sporco e, cos’altro? Ah, si aveva solo tre dita nella mano destra…-
Kaede impallidì e disse, con voce strozzata.
-Tre dita nella mano destra?-
-Si.-
-Ed era umano?-
-Si, ma che ti prende?-
-Nulla, nulla, non so chi sia.- Replicò Kaede in fretta, troppo in fretta.
Inu Yasha non le badò: era troppo preoccupato per Kagome.
Uscì, e Kaede rimase sola nella capanna.
Tre dita nella mano destra… Pensò, guardando il fuoco. Non sarà mica…

………………………………………………

500 anni dopo un uomo alzata, distraendosi per un attimo dalla sua giovane paziente.
L’ha quasi capito! E’ più perspicace di quanto pensassi. Poi, sorridendo ironicamente, tornò ad occuparsi della ragazzina davanti a lui.

………………………………………………………………

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: