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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: UN INCONTRO INATTESO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: hermy4ever galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/01/2005 10:06:23

fic dedicata a tutte le girls innamorate di daniel radcliffe (come me!) che troveranno pane per i loro denti (anche se la possono leggere tutti!)
 
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UN INCONTRO INATTESO
- Capitolo 1° -

Non appena seppi la grande notizia, gridai di gioia: la prima di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban si sarebbe svolta qui, in Italia, nella mia città!!!!! Non vedevo l’ora. Ma quando lo chiesi ai miei, loro mi dissero: “Vedremo” in un tono che voleva dire: è più no che si. Il mio umore, in un secondo, era sceso quasi sotto ai tacchi, fino al giorno dopo. “Tuo padre ha un’importantissima riunione di lavoro, e io devo andare dalla nonna a darle una cosa, perciò non possiamo assolutamente accompagnarti. Mi dispiace, sarà per la prossima volta.”. Nonostante io capissi abbastanza bene i miei, uscii fuori sbattendo la porta e pensando che tutto il mondo si fosse rivoltato contro di me. Comunque una cosa non dissi ai miei: mi sarebbe piaciuto andare alla prima solo per vedere il bellissimo Daniel Radcliffe, il mio attore preferito. Andai in spiaggia, l’unico luogo da cui potevo trarre qualcosa di confortante. Ma, in quel momento, sembrava non esserci niente di bello lì. Camminai parecchio, e vidi il sole tramontare lentamente. Stavo pensando a quanto fosse bello il tramonto, quando sentii una dolcissima musica di chitarra. Mi diressi lentamente verso il luogo da cui proveniva la melodia, e vidi un ragazzo di schiena che suonava. Lui mi era familiare, eppure giuravo di non averlo mai visto veramente. Mi avvicinai ancora di più, e quando gli fui praticamente accanto, lui smise di suonare. Volevo parlargli, chissà, magari mi sarebbe passato il malumore. Allora gli dissi: “La tua musica è meravigliosa. Sei bravissimo.” Allora lui si girò e non capii che cosa mi disse, perché quando vidi chi era, mi era parso di svenire. Quando mi risvegliai, vidi Daniel Radcliffe. Era lui il ragazzo che suonava e che si era girato per dirmi qualcosa, e ora mi sorrideva. Era ancora meglio di come era nel film. Ci mettemmo a parlare, non appena mi ripresi da quello shock. Forse sarò stata troppo immediata, ma non ho potuto fare a meno di sfogarmi su quello che mi era accaduto poco prima. “Allora dopodomani alla prima ti ci accompagnerò io” disse lui con uno splendido tono di voce, e io non seppi rifiutare. Si fece tardi, e io dovetti tornare a casa. Allora lui mi diede appuntamento per l’indomani, e sarebbe passato a prendermi a casa mia. Mentre rincasavo pensai: “E se fosse stato tutto un sogno o una mia fantasia? Magari adesso mi sveglio e scopro di essermi soltanto addormentata in spiaggia?”. Non so che faccia avevo varcando la porta, sicuramente raggiante, perché mia madre mi disse: “Già sparito il muso lungo? Si sa, con te basta un nonnulla per farti cambiare umore!”. Comunque non le dissi nulla, ma il giorno dopo mi vestii al meglio. Quando suonò il campanello, mi precipitai ad aprire, mentre tutti in casa mi dicevano che non ero solita vestirmi così bene e correre verso la porta ogni volta che squillava il campanello. Quando aprii, c’era lui, bellissimo come sempre, con la chitarra in spalla. Allora non era stato un sogno! Era tutto vero! Andammo in spiaggia, e lui cominciò a suonare con la chitarra una splendida melodia. Dopodiché siamo andati a mangiare un gelato e abbiamo parlato tantissimo. Era davvero molto gentile, e ormai eravamo diventati amici. Ma quando mi salutò, sentii qualcosa dentro di me, qualcosa di strano, indescrivibile. Tornai a casa, e dissi a mia madre che Daniel mi avrebbe accompagnato l’indomani alla prima. Lei era molto contenta anche se, non avendo visto il ragazzo che mi era venuto a prendere e non sapendo il nome dell’“attore che fa Harry Potter”, non capiva quanto io fossi fortunata, e si è limitata a dirmi: “OK, ma torna per mezzanotte”. Ma andando a dormire, ho riflettuto sulla strana sensazione sentita salutando Daniel e capii. Mi stavo innamorando di lui. Comunque nei giorni a seguire lui non intuì niente, e arrivò il giorno della prima. Quando venne il momento di scegliere che cosa mettermi, vidi che avevo solo abiti molto stravaganti, essendo una persona originale, ma riuscii comunque ad abbinarli bene. Daniel venne a prendermi, mi guardò e, arrossendo, mi disse: “Sei carina”. Venni accolta (con mia grande emozione) come ospite d’onore, così potei conoscere anche Rupert ed Emma. Entrambi erano simpaticissimi. Arrivò il momento di andare a cena (ero stata invitata anche a quella!!), dopo aver visto il film, e così conobbi tutti gli attori e persino il regista (pensate che onore!!!), che passò buona parte della cena scrutandomi e guardando i miei vestiti (chissà perché, poi!). Quando finimmo, uscimmo un po’ fuori a chiacchierare riguardo alla serata. Quando stavamo per andarcene, il regista chiamò Daniel. Vidi che i due stavano parlando e mi indicavano, ma non riuscii a capire che cosa dicevano. Ma ad un certo punto Daniel mi prese per un braccio e mi portò davanti al regista, e nel frattempo mi diceva: “Lo sapevo che anche lui avrebbe detto che eri perfetta!!!”. Non capivo di che parlava. Fu un attimo. Mi ritrovai davanti al regista, e lui mi disse: “Beh, stiamo già scegliendo gli attori per il 5 film. Siamo un po’ avanti, ma è indispensabile. Ti piacerebbe fare Luna Lovegood?”. Io risposi: “Certo, rispecchia perfettamente la mia personalità!” non capendo assolutamente dove voleva arrivare, perché quello che mi frullava per la testa sicuramente non era vero. E invece lo era. “Bene, abbiamo trovato la persona giusta, allora. Sei perfetta. La parte è tua.”. Quest’ultima frase fu quella che cambiò completamente la mia vita. “Le riprese cominceranno tra un bel po’, ma intanto puoi venire in Scozia con noi a vedere le riprese del 4, per capire un po’ come funziona ed essere preparata. Inoltre così potrai fare un po’ di scuola di recitazione. Ti piacerebbe?”. Io per tutta risposta gridai di gioia. Tutti i miei sogni più impossibili si stavano avverando. Il viaggio passò in un soffio, ed arrivai a casa ancora stordita. A contribuire a questo ci fu anche Daniel, che, sulla soglia di casa, mi diede un bacio sulla guancia e mi disse: “Ti voglio bene”. Quando arrivai a casa, dissi subito a mamma quello che mi era successo e le dissi chi era il ragazzo che mi aveva accompagnata. Allora lei disse: “Ecco perché ti comportavi in quella maniera strana!! Allora, quando parti?” e le dissi che la partenza era fissata per il sabato dopo. L’indomani, a scuola, tutte le mie amiche mi chiesero cosa era successo la sera prima, e solo a loro dissi ciò che Daniel mi aveva detto salutandomi. Secondo me stanno addirittura diventando invidiose. Ma non mi preoccupo, credo che se al posto mio ci fosse stata una mia amica io lo sarei stata un pochettino. Con Daniel ci vedevamo tutti i giorni, e cominciai a notare che arrossiva, nonostante il caldo, un po’ troppo, e inoltre aveva un comportamento molto strano nei miei confronti. Forse i miei sentimenti erano ricambiati? Chissà! Comunque arrivò finalmente sabato, e quindi l’ora di partire. Salutai i miei genitori, all’aeroporto, e vidi che mia mamma piangeva. Allora le dissi di non stare in pensiero per me. Salii sull’aereo. Lì non c’era assolutamente modo di pensare a ciò che avevi lasciato nella terra dove eri prima, perché tutti giocavano e cercavano di coinvolgerti nei loro scherzi. Il volo passò molto velocemente, e arrivammo subito in Scozia. Il paesaggio era semplicemente magnifico, e non vedevo l’ora di cominciare a recitare, ma sarebbe passato ancora un bel po’ di tempo. Comunque il regista mi disse che ci sarebbe stata una bellissima sorpresa solo per me. Chissà di cosa si trattava! Poi lui mi disse che c’erano dei professori di recitazione anche sul set, e che per non allontanarmi troppo avrei dovuto prendere lezioni lì. Il giorno dopo ci sarebbe stata la prima lezione. Quando andai a dormire, ero felice ma stanchissima. Il giorno dopo, andai a lezione. Mi ci accompagnò il regista, che mi disse di comportarmi nella maniera più naturale possibile. Entrai, e vidi una cattedra con dietro…. Daniel, Emma, Rupert e Tom, e loro mi dissero che, quando non giravano, sarebbero stati loro i miei prof. Nelle lezioni seguenti ci divertimmo un mondo, e allora capii che la mia passione sarebbe stata proprio la recitazione. Daniel si comportava in maniera veramente strana: cercava in tutte le maniere e in tutte le occasioni di toccarmi la mano e di stringermela forte. Finché un giorno non mi spiegò il motivo di tutto questo. Stavo per entrare nella mia stanza per andare a dormire. Era una splendida notte di luna piena. Daniel mi disse che non aveva sonno, e mi chiese se andavamo a fare una passeggiata. Gli dissi di si, e camminammo sino al lago. Ad un certo punto ci sedemmo sull’erba, e lui mi mise un braccio sulla spalla. Restammo per circa dieci minuti abbracciati così, poi lui mi parlò, e ciò che mi disse sconquassò la mia vita ancora di più:“L’avevo capito già da molto tempo, e solo adesso ho trovato il coraggio di dirtelo. Ecco…. Io credo di essere innamorato di te.”. E così mi baciò dolcemente, ma in maniera molto diversa da come aveva fatto il giorno della prima. Allora gli dissi che lo stesso valeva per me, ma io non avevo mai trovato il coraggio di dirglielo. Da quel giorno andavamo sempre in giro mano nella mano, e seppi che gli altri avevano capito tutto da molto tempo. “Si vedeva lontano un miglio”, disse Emma alla fine di una lezione, “e poi, Daniel ce lo aveva detto da un sacco di tempo, che era innamorato di te. Noi abbiamo mantenuto il segreto”. Le riprese filavano lisce come l’olio, e il regista mi disse che probabilmente avrei potuto cominciare a girare già dall’inizio di Gennaio. Avevo qualche somiglianza con parecchie attrici del film, ma ero uguale come una goccia d’acqua alla ragazza che interpretava Calì Patil. E questo depose in parte a mio favore. Un giorno il regista mi si avvicinò e mi disse: “Proprio ora, quando si svolgerà la scena del ballo, la ragazza che interpreterà Calì si è presa l’influenza. Tu, che le assomigli tantissimo, potresti sostituirla?”. Io dissi di si. Chissà come sarebbe stato, anche se per poco, ballare con Daniel!! Lì conobbi anche quella che farà Cho Chang. Quanto a simpatia, non mi convinceva, e avevo ragione. L’indomani lei mi disse: “Sarai anche la ragazza di Daniel, ma ora ci sono io.”. Comunque Daniel mi disse di non darle retta, e che era solo una smorfiosa e che lui vuole bene solo a me!!!! Comunque il giorno dopo venne fatta la scena del ballo. Fu magnifico!!!! Daniel ballava benissimo, anche se, per esigenze di copione, doveva guardare per tutto il tempo quella povera smorfiosa. Tra me e Katie (così si chiama quella lì) c’era un rapporto come quello tra Harry e Malfoy, cioè di odio puro. Passarono i mesi, e arrivò il momento di girare. Il primo giorno ero emozionatissima, ma quando andai sul set per girare, mi sentii improvvisamente sicura di me, tanto che il regista, al termine, mi disse: “Caspita! Tanta sicurezza non l’avevo mai vista neanche da Emma, che in questo è terribile!”. Comunque stava andando tutto benissimo e, diciamolo pure, ero anche brava, e tutti mi dicevano che mi muovevo sul set come se il film fosse vita reale. Passarono i mesi, e arrivò San Valentino. Tirava proprio aria di guerra, tra me e Katie. Eravamo proprio decise a fare ognuna il regalo migliore a Daniel. Ma io avevo un vantaggio. Lo conoscevo da molto più tempo di lei, e quindi sapevo meglio che cosa avrebbe voluto da me. Allora scelsi una foto particolarmente bella di noi due e ne feci fare un mega ingrandimento. Quindi comprai una cornice pronta da dipingere. La colorai e sopra ci scrissi: “Ti amo”. Katie invece comprò una schifosissima spilla a forma di cuore e gliela diede dicendo: “Questa la indosserai quando ci sarà la prima e sfilerai mano nella mano con me.”. Illusa! Daniel ama solo me!!! Comunque lui fece una faccia tra l’incredulo e lo schifato. Quando invece gli diedi il mio, di regalo, lui mi saltò addosso e mi baciò, poi mi diede il suo regalo. Era qualcosa che non avevo mai ricevuto da un ragazzo. Un anello. Con su scritto, coi brillanti rossi, D- cuore –S. E, mentre ci guardava, vidi Katie arrabbiata perché il suo regalo non era stato accettato nella dovuta maniera. Tsk! Dovrebbe ringraziare Daniel che la sua spilla non l’ha buttata dritta nel lago! Anzi, quasi quasi glielo consiglio, a Daniel, così lei capirà cosa si passa a fare la rubaragazzi! Comunque passarono i mesi, e arrivò il momento di girare la scena del “bacio”. Katie era eccitatissima all’idea, Daniel un po’ meno, e io ero molto tesa. Avevo paura di quello che avrebbe fatto Katie in quella scena. Comunque andò tutto per il meglio, soprattutto perché Daniel, quando finirono quella scena, ci disse: “Sto andando in bagno, a vomitare”. Il giorno dopo venni a sapere di una notizia. Me lo disse Emma stessa: le piaceva Tom. Evidentemente aveva sentito anche Katie, perché subito disse: “Secondo me perdi tempo. Sei veramente una ragazza dall’aspetto a dir poco rivoltante. Mi chiedo proprio come potresti avere qualche possibilità con lui”. Allora io non ce la feci più: cominciai a prenderla a schiaffoni, dicendole che non si sarebbe dovuta permettere di chiamarla così, e che sicuramente Emma era molto meglio di lei, almeno lei non ha la sua faccia da smorfiosa, ed era molto più simpatica. Lei se ne andò in lacrime, dicendo: “La pagherai!!!!”, e io mi misi letteralmente a ridere. Non mi faceva assolutamente niente, perché io non sono solita lasciarmi intimorire dalle stupide smorfiose. Arrivò la primavera, e con essa il mio compleanno. Stavo pensando a qualcosa da fare, quando arrivò Daniel e mi disse se la sera del mio compleanno andavamo a mangiare la pizza solo noi due. Gli dissi di si, e pensai di fare una festicciola con tutti. Ma arrivò il fatidico giorno senza aver fatto niente. Io, ma gli altri no. Infatti mi chiamarono per vedere come era uscita una mia scena, ma non feci in tempo ad arrivare che mi arrivò una cascata di coriandoli. C’erano tutti, tranne, per fortuna, Katie. Avevano organizzato una festa a sorpresa, e con una festa, c’erano anche i regali. Emma mi regalò un set di trucchi, Tom e Rupert, invece, una macchina fotografica digitale. Daniel mi porse un grandissimo cuore incartato. Era un cuore gonfiabile con sopra una nostra foto. Era stata una festa davvero magnifica. Comunque mi girai verso la foresta e vidi Katie che piangeva. Un po’ mi faceva pena, ma pensai che se lo era meritato. Arrivò la sera, e quindi l’ora di cena. Con Daniel andammo nella pizzeria più chic di tutta Edimburgo. Subito dopo mangiato lui tirò fuori un pacchetto, e mi disse: “Auguri”. Era una catenina con un ciondolo a forma di cuore. Gli dissi che non avrebbe dovuto, che il regalo me l’aveva già fatto, ma lui mi rispose: “Per te, questo e altro”. Dopo il giorno del mio compleanno, comunque, vidi che Katie era un po’ meno acida del solito anzi, non parlava con nessuno tranne che con Daniel. Meglio così, forse l’anno prossimo, nel prossimo film, sarà un po’ più simpatica. Finimmo le riprese alla fine di Agosto. Dopo tre mesi di riadattamento, a novembre ci sarebbe stata la prima. Invitai subito i miei genitori, che in quel momento erano in ferie, a venire dove mi trovavo, e appena li vidi gli saltai addosso e gli presentai i miei nuovi amici. Loro dissero che tutti erano simpatici, ma che la migliore era Katie (la quale non aveva fatto altro che fare la lecchina). Questo ai miei gliel’ho detto, e loro hanno risposto: “Vedremo come si comporterà e valuteremo”. Chiesi se potevo portare tutti quanti nella mia città per fargliela conoscere meglio, e loro dissero di si, perciò l’indomani partimmo. Per tutti quanti la mia città era magnifica, sia per i negozi che per i monumenti, ma il tempo passò in fretta, e venne il momento di partire per la prima del film. Quando arrivò il grande giorno ero emozionatissima! Mi vestirono e mi truccarono a dovere, tanto che sembravo un’altra. Quando uscii dalla macchina che ci aveva portato al cinema, vidi centinaia di persone che gridavano, e quando sfilai un sacco di persone mi chiesero l’autografo. Non ero mai stata abituata a tante attenzioni. Dopo il film, l’appuntamento con i giornalisti (la cena sarebbe stata più tardi), che non mi davano un attimo di tregua, in quanto quella sarebbe stata una delle poche interviste che avrebbero avuto da me. Dopo cena chiacchierammo tutti insieme, poi tornammo nell’albergo. Dopo la prima a Londra, ci fu quella a New York, a Los Angeles, a Tokyo, e in tantissime altre città. Poi venne il momento di tornare a casa. Le riprese del film dopo si sarebbero svolte tra un anno. Comunque Daniel mi promise che ci saremmo visti anche prima. Prima che salissi sull’aereo, lui mi baciò e mi disse: “A presto!”. Arrivai presto a Cagliari. Appena arrivata a casa, mi buttai sul mio letto e mi misi a piangere. Tutto era finito, esattamente come era iniziato, e sarebbe ricominciato solo tra un anno. Un anno ancora, prima di poter rivedere Emma e gli altri. Sicuramente sarei stata sommersa di impegni, e questo mi avrebbe distratto. Comunque ripensai a quello che mi era accaduto negli ultimi anni, e pensai subito di essere la ragazza più fortunata del mondo. Aprii la finestra, e vidi la mia spiaggia. Pensai: “è cominciato tutto da lì, quando vidi Daniel suonare la chitarra” e così, sperando di risentire presto quella dolce melodia, è finita (per ora), la storia cominciata lì, in spiaggia, con un ragazzo che suonava la chitarra.
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Beh, vi è piaciuta? Spero proprio di si!!!!! Tenete conto però che questa fic ho deciso di pubblicarla solo adesso, ma esiste da 1 sacco d tempo, infatti adesso non sono pazza come quando scrissi questa storia <Si avvicina il mio cuginetto di 3 anni: "Come no? Ora lo sei molto di più!"(Ah, i bambini, la voce della verità!)>. Vabbè....commentate assolutamente!
 
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