UNA NUOVA VITA
- Capitolo 1° -
Urla;piccole urla;immaggini sfocate e poi,un bagliore accecante.La ragazza aprì lentamente gli occhi:si trovava su una piccola collinetta,accerchiata da grossi monoliti di pietra."Dove...dove mi trovo?"disse con voce fioca,ancora distesa per terra.Era in uno stato alquanto pietoso:i suoi vestiti(una gonnellina mal ridotta e un pezzo di pelle che le copriva il busto)erano completamente inzuppati di fango;i suoi capelli biondi erano scompigliati e sulla sua pelle bianca e sui sulle sue arecchie appuntite vi erano segni di terreno.Ad un certo punto,verso nord,la ragazza intravede una figura che le si avvicina.Quando le fu davanti,la ragazza riconobbe un vecchio:era un uomo anziano,con una folta barba bianca,con pochi capelli sul capo e indossava una tunica blu."Salve,io sono Neven,il monaco Ospitaliero che vive nell'abazia poco lontana da quì!"disse il vecchio,presentandosi.La ragazza resto' in terra,fissando quel vecchio prete con aria indecisa.Dopo un lungo tempo di silenzio,Neven chiese alla ragazza "Voi,come vi chiamate?".La ragazza sembrava confusa,si studio' e poi rispose,con voce fioca e tremante "Io...io non ricordo nulla...ricordo solo che mi chiamo Naoko ed ho all'incirca sedici anni...".Naoko sembrava assai confusa e Neven capì di cosa avesse bisogno al momento;"Vieni con me,ti porto all'abazia" disse in tono amichevole.Detto fatto,Naoko incominciò a seguire il monaco gentile.Tutti e due lasciarono la collinetta con i monoliti e si incamminarono verso nord.Percorsero una piccola via,posta tra un piccolo boschetto;si fermarono due o tre volte,per riposarsi un po'.Arrivarono ad una grande struttura e si fermarono;aveva l'aria di essere una grande chiesa:costruita con mattoni di pietra grigia,le finestre erano vetrate colorate a allungate,il tetto era di un legno blu scuro."Allora"disse Neven e proseguì "Questa è la mia abazia.All'interno potrai trovare vitto e alloggio.E' tenuta dagli Ospitalieri di Kehim,monaci.Oppure..."si interruppe e guardo una stradina a ovest e proseguì "Puoi dirigerti verso Aral Maktar".Naoko era più confusa che mai,ma prese una decisione:decise di entrare nell'abazia."Molto bene!Io ritorno al cerchio di pietre,poiche' ne sono il guardiano!A presto" disse Neven sorridendo e i due si salutarono.Naoko entrò nella costruzione e ne fu' subito affascinata:si trovava in un ingresso immenso,con due maestose vetrate che riflettevano la luce del giorno."Salve!Se vuole mangiare,la sala pranzo è da quella parte"disse un'Ospitaliero alla ragazza,indicando un corridoio a ovest.Lo stomaco di Naoko brontolò e così si avviò verso la sala pranzo.Attraversò svariati corridoi,con aria molto stupita;il pavimento era di un legno così lucido,che ci si poteva specchiare;la luce entrava da piccole vetrate di colore diverso e vi era un via vai di persone.Giunse infine alla grande porta della sala da pranzo,la aprì ed entrò.All'interno,vi erano lunghi tavoli dove ospitavano un'infinità di piatti pieni di leccornie.La ragazza si sedette timidamente su una delle migliaia di sedie poste vicine ai tavoli;era un po' stretta,poichè accanto a lei vi erano almeno altre cento persone.Prese il piatto vuoto assegnato al suo posto ed incominciò a servirsi dei meravigliosi pasti:anatra arrosto,carni di tutti i tipi con svariate salse,ogni tipo di verdure,dolcetti,torte,canditi...Incominciò a mangiare,poi urtò con un gomito il braccio del vicino di posto,che fece cadere il suo piatto pieno di roba."Scu-scusate"disse timidamente Naoko al vicino;quest'ultimo la guardò e le fece un sorriso.Naoko lo fissò ben bene,con timidezza e un pizzico di paura:era muscoloso,aveva occhi verdi e capelli biondi come i suoi,le orecchie appuntite,pelle abbronzata e un naso minuto;era giovane.Il ragazzo guardò bene Naoko e poi le porse la mano,dicendo "Piacere,Erik"."Io mi chiamo Naoko,piacere!"disse la ragazza,arrossendo leggermente.Erik sorrise,poi le rivolse ancora la parola:"Non sei un'elfa,vero?Sei una mezz'elfa!".Naoko non capì;"Non chiedermi nulla,non ricordo assolutamente nulla"disse la ragazza.Erik sorrise ancora.I due fecero amicizia e restarono insieme per tutta la giornata:passeggiarono per il giardino dell'abazia ed esplorarono tutto l'edificio(ci volle mezza giornata).Si fece sera e i due entrarono nella sala letti:vi erano tante piccole stanze,con al massimo tre letti all'interno;il duo ne scelse una."Credo sia dura essere un mezz'elfo" dicharò Erik,steso sul suo letto;Naoko non capì."Vedi,i mezz'elfi sono per metà umani e per metà elfi.Molto spesso non vengono accettati nè dagli umani nè dagli elfi,perchè giudicati impuri.Io non so cosa si prova ad essere un mezz'elfo,visto che sono un elfo" spiegò lentamente il ragazzo;Naoko era alquanto confusa e depressa:non sapeva perchè era lì e all'idea che vi sarebbero stati ulteriori problemi,non gioiva di certo."Cosa farai domani,Erik?" chiese con un po' di tristezza nella voce.Erik la guardò e sospirò;"Domani m'incamminerò verso Eldaloth" disse un po' triste."Cosa?!" sobbalzò Naoko e continuò dicendo "E io?Rimarrò sola?Posso venire con te?".Erik scosse la testa;"Mi spiace,è meglio se resti quì!Eldaloth è molto lontana e le insidie sono molte!Nelle tue condizioni,o moriresti di fame o per le creature che popolano le foreste circostanti.Per adesso,puoi dirigerti ad Aral Maktar,la capitale umana,e puoi vivere lì per un po'.Non è male,infondo" disse il ragazzo che pur sorridendo,aveva una nota di tristezza nella sua voce.La conversazione finì quì e i due si addormentarono alla luce della luna.
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