QUELLO CHE VOLEVO
- Capitolo 1° -
<< Takumi mi ha detto che lei e Nana intendono sposarsi >>
Nobu sentiva ancora quella frase che gli piombava nelle orecchie.
Haichi si stava per sposare.
Stava per sposare Takumi, un uomo subdolo, cattivo, un pezzente.
<< dovevi vederla come scondinzolava felice >>
Come poteva Nana stare con un tipo che diceva cose del genere? Era inumano.
E dire che lui per un certo tipo di tempo aveva creduto di poter essere veramente felice con Nana. Credeva di aver visto qualcosa di magico quella sera, mentre si scambiavano il loro primo bacio.
Credeva di aver capito profondamente l'anima d Nana, il suo bisogno di essere capita, amata, del suo bisogno di braccia che la circondassero.
E per lungo tempo aveva creduto di poter essere lui l uomo che l abbracciava.
Stupido.
Alla sua età perdersi ancora nelle chimere.
Era stata tutta un illusione, e sebbene quello che diceva Nana, riguardo il fatto che lui dovesse reagire, che doveva fare qualcosa, lui nn aveva intenzione di fare nulla.
Nana aveva fatto una sua scelta, e sebbene gli facesse male ammetterlo, non era stato lui.
Quindi a cosa serviva continuare a lottare? La realtà è che nn vedeva nessuno sbocco per quella relazione.
Sapeva di essere amato di Haichiko, ma non intendeva essere l'uomo che distrugge la felicità per un semplice impulso egoistico, nn voleva essere un ripiego, un tappabuchi, uno da essere preso e lasciato.
Nonostante i suoi sentimenti aveva pur sempre una dignità.
Poi, ancora sdraiato sul suo letto, al buio, guardò il soffitto sopra la sua testa. Il viso di Nana gli si aprì davanti, un largo sorriso sembrava illuminare la stanza. Rivedeva i suoi occhi che brillavano, mentre sentiva una loro canzone. Rilesse l' amore che Nana aveva messo in quella cena che aveva preparato per loro.
Si volse e vide la chitarra appoggiata al comodino.
Era una serata mite, così nn si preoccupò di affacciarsi, sedersi contro la ringhiera.
Le sue mani quasi senza volerlo cercavano gli accordi che sgorgavano dalla sua mente.
"Quello che volevo, come sempre nn c'è, solo un po' d amore che diventa polvere. Che almeno fosse stata magica, la buttavo su di te, invece ho in mano una lettera, due rose e una canzone ancora da scrivere..e nn mi riesce facile parlare di questo soprattutto adesso,soprattutto adesso che nn c'è, che nn c'è, sarebbe molto più bello per non dire stupendo tornare a dirti quanto ancora ce n'è di bene per te, di bene per te, ma in fondo fa lo stesso in fondo quello che voglio è che tu sia contenta, vederti sorridere, niente di più.."
La verità era che l'amava così tanto che gli bastava sapere che era felice per calmarlo.
Il problema era che lui sapeva bene che Haichiko nn era felice con Takumi.
E adesso a lui nn restava che quella canzone ancora da comporre, che era uscita fuori quella sera soltanto sotto le stelle. E il suo amore, più grande di tutte le costellazioni che in quel momento brillavano nel cielo.
FINE
La canzone è di quelli che una volta venivano chiamati Lunapop
erikuccia
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