L`IMPORTANZA DI OGNI SINGOLA COSA - Capitolo 1° -
Faenza…era l’otto dicembre…un soffice manto di brina copriva la strada,una fredda brezza leggera soffiava lieve,i primi spiragli di luce dell’alba spuntavano soffusi immersi tra nuvole vaporose.
Intanto in una modesta palazzina adiacente al centro,vicino alla piazza “del Popolo”,nell’appartamento dell’ultimo piano,ancora assonnata, sbadigliava una graziosa ragazza diciassettenne che,dopo essersi stiracchiata per bene si alzò da letto e lo rifece svogliatamente.
Andò in bagno e si guardò allo specchio:
si sentiva uno straccio e proprio quel giorno doveva uscire con la sua migliore amica!
Decise di fare una doccia tiepida per rinfrescarsi le idee.
Sentiva la schiuma scenderle lenta sulla pelle emanando un tenue profumo alla menta,lei adorava questa sensazione di freschezza e pulito sul suo corpo…
Finita la doccia si asciugò e con l’accappatoio addosso si sistemò i capelli,i riccioli castani scuri ancora umidi le scendevano giù per il collo,le sue labbra morbide e sottili e i suoi grandi occhi verdi le esaltavano le esili forme del suo viso:
bella,come un angelo caduto dal cielo…
era il momento della scelta del vestito…punto dolente.
Doveva trovare qualcosa di elegante ma con un tocco sportivo,era una festa importante!la “festa della madonna”con la sua migliore amica che le avrebbe presentato nuovi ragazzi del gruppo di cui lei stessa faceva parte da un p’ò di tempo.
Confusa tra magliette orribili che volavano dappertutto e i pensieri che le ronzavano nella testa,Lara si accorse che in un angolino buio di uno scaffale del suo armadio c’era uno stupendo maglione azzurro,era perfetto!
prima il maglione poi i jeans scuri(i suoi preferiti)e infine scarpe sportive…l’ideale!
Un leggero tocco di trucco ed era pronta,matita,ombretto,lucidalabbra alla fragola e un p’o di phard sulle guanciotte.
Indossò il cappottane piumoso e prese la borsetta con gli strass neri e argentati,uscì chiudendo la porta dell’appartamento dove viveva con il papà,la mamma e la sorella maggiore a chiave e scese velocemente le scale.
Uscì dal portone,guardò l’orologio:
09.23
Perfetto!mancavano sette minuti,così si avviò frettolosamente verso il luogo di ritrovo stabilito alcuni giorni prima con l’amica,l’entrata del parchetto in centro.
Sentiva i brividi sulle gambe mentre le mani non le sentiva proprio più…
Si tirò su il colletti no del cappotto sperando di non prendere un brutto mal di gola e finalmente arrivò.
Era in anticipo di pochi minuti,conosceva bene Lorenza e sapeva bene che non avrebbe rispettato perfettamente l’orario,ma lei paziente si sedette rigida su una panchina umida e piena di scritte con pennarelloni di vernice vecchie chissà quanto,le scritte si leggevano a malapena,invecchiate dal tempo.
Metre Lara aspettava non sapeva nulla…
non sapeva chi Lorenza le avrebbe fatto conoscere…
non sapeva cosa sarebbe successo…
e non sapeva neppure quanto quella vecchia e sporca panchina sarebbe stata importante per lei…
fine 1° capitolo.
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Come vi sembra???
Ripeto che è una storia basata su fatti veri e ke per pubblicarla ho chiesto il consenso alla mitica Lara!!!
Kizzy
Lily
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